Bombycilaena erecta

Bombycilaena erecta (L.) Smoljan., 1955 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae).[1][2]

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Bambagia senza pappo
Bombycilaena erecta
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùGnaphalieae
SottotribùGnaphaliinae

Flag clade

GenereBombycilaena
Specie B. erecta
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùGnaphalieae
GenereBombycilaena
Specie B. erecta
Nomenclatura binomiale
Bombycilaena erecta
(L.) Smoljan., 1955

Etimologia

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Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Carl Linnaeus (1707-1778) e Smoljan. nella pubblicazione " Botanicheskie Materialy Gerbariya Botanicheskogo Instituta Imeni V. L. Komarova Akademii Nauk S S S R. Leningrad. Leningrad [St. Petersburg]" ( Bot. Mater. Gerb. Bot. Inst. Komarova Akad. Nauk S.S.S.R. 17: 450) del 1955.[3]

Descrizione

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Il portamento
 
Le foglie
 
Infiorescenza
 
I fiori

Habitus. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo annuale. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è bianco/grigio-tomentosa. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[4][5][6][7][8][9]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta e densamente fogliosa, semplice o ramoso-corimboso (più raramente). L'altezza media della pianta è di 3 – 8 cm.

Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato/spiralato e sono quasi sempre sessili. La lamina è intera con forme generalmente da oblanceolato-spatolate a lineari-spatolate; i margini sono continui e ondulati (in alcuni casi variano da concavi a involuti); gli apici sono arrotolati. Spesso la superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le facce. Dimensione delle foglie: 1,4 - 2,5 x 6 – 18 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da alcuni capolini raccolti in glomeruli. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale sessile di tipo discoide. Sono presenti delle foglie bratteali avvolgenti i capolini. I capolini sono formati da un involucro, con forme subsferiche, composto da 5 - 8 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, a consistenza erbacea e bianco-lanose, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è simile ad un piolo. Dimensione dei capolini: 4 – 6 mm. Diametro dei glomeruli: 8 – 10 mm.

Fiori. I fiori, tutti tubolosi lunghi 1 - 1,2 mm, sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:

  • fiori del disco esterni: sono femminili e inclusi nelle brattee fogliacee;
  • fiori del disco centrali: sono funzionalmente maschili (o anche bisessuali);

In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.

*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno delle forme da lanceolate o deltate a lineari. I colori della corolla sono porpora.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[6]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma allungata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli dorsali. Le superfici stigmatiche sono separate.[6]
  • Antesi: da (aprile) maggio a luglio (agosto).

Frutti. I frutti sono degli acheni. Gli acheni sono piccoli a forma obovoide; la superficie è glabra; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è assente. Tutto il frutto è incluso in una brattea lanosa di 2 –3 mm.

Biologia

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Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[5][6]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[11] – Distribuzione alpina[12])

Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Sud Europeo / Sud Siberiano / Mediterraneo.

Distribuzione: in Italia questa specie si trova su tutto il territorio (più comune al Nord). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia e Svizzera. Sugli altri rilievi collegati alle Alpi è presente nel Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei e Carpazi.[12] Nel resto dell'Europa e dell'areale del Mediterraneo si trova dalla Penisola Iberica all'Afghanistan (in Africa è presente solamente nel Marocco).[2]

Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono i prati aridi stepposi e gli incolti aridi. Il substrato preferito è calcareo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere arido.

Distribuzione altitudinale: sui rilievi alpini, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 1.400 m s.l.m.; nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e in parte quello subalpino (oltre a quello planiziale).

Fitosociologia

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Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]

Formazione: delle comunità pioniere a terofite e succulente
Classe: Thero-Brachypodietea
Ordine: Thero-Brachypodietalia

Tassonomia

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La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8]

Filogenesi

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Il genere della specie di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) e in particolare nella sottotribù Gnaphaliinae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[16][17]

Il genere della specie di questa voce appartiene al clade Flag, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae che occupa una posizione più o meno "basale" e con il clade Australasian forma un "gruppo fratello". In questo gruppo sono presenti specie dioiche (solo fiori femminili o solo fiori maschili) e piante a portamento cusciniforme. I capolini, in formazioni corimbose o spiciformi, possono essere sottesi da foglie bratteali. Il ricettacolo in alcuni casi è squamoso.[18]

Il "Flag clade", da un punto di vista filogenetico, può essere suddiviso in due parti: il "Lucilia-group" basato sui tricomi degli acheni e il resto del clade (in posizione "basale") considerato "gruppo fratello" del primo. Il genere di questa voce appartiene al gruppo "basale" caratterizzato dall'assenza di tricomi; in particolare Bombycilaena insieme al genere "Filago formano un "gruppo fratello".[19]

I caratteri distintivi per la specie Bombycilaena erecta sono:[9]

  • i glomeruli dei capolini hanno un diametro di 8 - 10 mm;
  • le foglie bratteali superano i capolini;
  • le brattee dell'involucro sono 5 - 8.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 28.[9]

Sinonimi

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Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Filago erecta (L.) Myrz.
  • Gnaphalodes erecta (L.) Moench
  • Micropus erectus L.
  • Filago leontopodioides E.H.L.Krause
  • Filago multicaulis Lam.
  • Micropus conyzaeus Dubois
  • Micropus erectus var.multicaulis (Lam.) Gaudin
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 giugno 2023.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 12 giugno 2023.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
  6. ^ a b c d Judd 2007, pag.517.
  7. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 562.
  8. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, p. 258.
  9. ^ a b c Pignatti 2018, vol.3 p.761.
  10. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  11. ^ Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 62.
  12. ^ a b c Flora Alpina, Vol. 2 - p. 446.
  13. ^ Judd 2007, pag. 520.
  14. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  15. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  16. ^ Mandel et al. 2019.
  17. ^ Zhang et al. 2021.
  18. ^ Smissen et al. 2020.
  19. ^ Luebert et al. 2017.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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