Elezioni politiche in Italia del 1913
Elezioni politiche in Italia del 1913 | ||||||
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Stato | ![]() | |||||
Data
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26 ottobre (1º turno), 2 novembre (2º turno) | |||||
Legislatura | XXIV | |||||
Assemblea | Camera dei deputati | |||||
Legge elettorale | Maggioritario con uninominale a suffragio allargato | |||||
Affluenza | 60,41% (![]() | |||||
Liste | ||||||
Voti | 2 387 947
47,62% |
522 522
10,42% |
883 409
17,62% | |||
Seggi | 270 / 508 |
62 / 508 |
52 / 508 | |||
Differenza % | nuovo partito%
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Differenza seggi | nuovo partito
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Governi | ||||||
Giolitti IV (1913-14) | ||||||
Salandra I (1914) | ||||||
Salandra II (1914-16) | ||||||
Boselli (1916-17) | ||||||
Orlando (1917-19) | ||||||
Nitti I (1919) | ||||||
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Le elezioni politiche in Italia del 1913 si svolsero il 26 ottobre (1º turno) e il 2 novembre (ballottaggi) 1913. Furono le prime elezioni a suffragio universale maschile (introdotto il 25 maggio 1912), con l'ormai tradizionale collegio uninominale a doppio turno. Diedero avvio alla XXIV legislatura del Regno d'Italia.
I risultati sanzionarono il grande successo del Patto Gentiloni: i liberali ebbero il 47,6 % dei voti e 270 eletti (che in gran parte avevano sottoscritto gli accordi del Patto).[1]
PartitiModifica
Schieramento[2] | Partiti | Ideologia | Leader |
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Maggioranza | Unione Liberale | Liberalismo, Centrismo | Giovanni Giolitti |
Partito Democratico Costituzionale (PDC) | Liberalismo sociale | ||
Partito Democratico (PD) | Liberalismo sociale, Socialdemocrazia | ||
Cattolici Conservatori | Integrismo cattolico, Clericalismo, Tradizionalismo | ||
Unione Elettorale Cattolica Italiana (UECI) | Clericalismo, Cristianesimo democratico | Ottorino Gentiloni | |
Partito Radicale Italiano (PR) | Radicalismo, Anticlericalismo | ||
Radicali indipendenti | Radicalismo | ||
Opposizione | Partito Repubblicano Italiano (PRI) | Repubblicanesimo, Radicalismo | |
Repubblicani dissidenti | Repubblicanesimo, Radicalismo | ||
Partito Socialista Italiano (PSI) | Socialismo, Socialismo rivoluzionario | Costantino Lazzari | |
Partito Socialista Riformista Italiano (PSRI) | Socialismo liberale, Socialdemocrazia | Leonida Bissolati | |
Socialisti indipendentisti e sindacalisti | Socialismo |
RisultatiModifica
Risultati secondo A. Schiavi[2][3].
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Le statistiche ufficiali ministeriali per le elezioni del 1913 non riportano dati relativi all'appartenenza politica degli eletti; per la suddivisione dei seggi si è utilizzata l'analisi pubblicata da Alessandro Schiavi nel 1914,[4] che in seguito fu ripresa anche da fonti ufficiali.[1][5]
Altre fonti[6] presentano una diversa suddivisione dei 508 eletti, riportata di seguito.
Appartenenza politica | Deputati |
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Liberali | 260 |
Radicali | 73 |
Partito Socialista ufficiale | 51 |
Partito democratico costituzionale | 40 |
Cattolici | 34 |
Socialisti riformisti | 21 |
Repubblicani ufficiali | 9 |
Repubblicani dissidenti | 8 |
Socialisti indipendenti | 7 |
Nazionalisti | 5 |
NoteModifica
- ^ a b F. Bartolotta, vol. I, p. 165.
- ^ a b c A. Schiavi, pp. 462-465.
- ^ a b Statistica, p. LVI.
- ^ Vd. A. Schiavi.
- ^ Compendio delle statistiche elettorali italiane dal 1848 al 1934, vol. 2, Roma, 1946, p. 118.
- ^ Piergiorgio Corbetta e Maria Serena Piretti (a cura di), Atlante storico-elettorale d'Italia 1861-2008, 2009.
BibliografiaModifica
- Alessandro Schiavi, I guadagni e le perdite dei partiti nelle elezioni politiche del 1913, in La riforma sociale, 1914, pp. 431-475.
- Statistica delle elezioni generali politiche alla XXIV legislatura. (26 ottobre 1913 e 2 novembre 1913), Roma, 1914.
- Francesco Bartolotta (a cura di), Parlamenti e governi d'Italia dal 1848 al 1970, Roma, Vito Bianco Ed., 1971.
- Piergiorgio Corbetta e Maria Serena Piretti (a cura di), Atlante storico-elettorale d'Italia 1861-2008, 2009.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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