Gertrude Bell
Questa voce o sezione sugli argomenti archeologi britannici e politici britannici non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Gertrude Margaret Lowthian Bell (Washington Hall, 14 luglio 1868 – Baghdad, 12 luglio 1926) è stata un'archeologa, politica, scrittrice e agente segreta britannica.

Svolse un'attività segreta di sostegno alla rivolta araba, in supporto al fondamentale ruolo di Lawrence d'Arabia, durante la prima guerra mondiale. Fu la prima donna laureata all'Università di Oxford.
Al termine del conflitto mondiale ebbe un ruolo chiave nella creazione del moderno Stato dell'Iraq, contribuendo a tracciarne i confini, nei quali raggruppò i tre vilayet ottomani preesistenti della regione mesopotamica. È considerata dagli iracheni come la madre del'Iraq [1].
BiografiaModifica
Bell nacque a Washington Hall, nella contea inglese di Durham, da una famiglia benestante (il nonno Isaac Lowthian Bell era un industriale del ferro e del carbone).
All'età di 16 anni si iscrisse al collegio Lady Margaret Hall di Oxford, dove si diplomò a pieni voti in materie storiche in soli due anni.
Viaggi e scrittiModifica
Bell, il cui zio, Sir Frank Lascelles, era stato diplomatico britannico a Teheran[2], nel maggio del 1892 lasciò Oxford e prese a viaggiare alla volta della Persia; descrisse il suo viaggio in un libro, dal titolo Persian Pictures. Passò gran parte del decennio successivo a viaggiare per il mondo, a praticare alpinismo in Svizzera e a sviluppare la sua passione per l'archeologia e le lingue: parlava infatti correntemente arabo, francese, tedesco, italiano, persiano e turco.
Nel 1899 Bell tornò ancora nel Vicino Oriente, visitando la Palestina e la Siria ottomane e nel 1900 si trasferì a Gerusalemme. Adottò senza imbarazzi l'abbigliamento tipico dei beduini per prendere contatto con i Drusi, una volta giunta nella regione del Gebel Druso avviò rapporti amichevoli con il loro signore, Yahya Bey.
Nel 1905 Bell girò in lungo e in largo quelle contrade arabe, studiandone le rovine archeologiche e risiedendo talora tra i Drusi e i Beni Sakhr, incontrando numerosi loro capi, emiri e shaykh. Pubblicò le sue osservazioni in un libro destinato a essere ampiamente apprezzato, intitolato Syria: The Desert and the Sown, uscito nel 1907: vi descrisse e approfondì il suo viaggio nelle città della Grande Siria (bilad al-Sham), quali Damasco, Gerusalemme, Beirut, Antiochia e Alessandretta, documentato con foto. Le vivide descrizioni di Bell fecero conoscere i deserti arabi al mondo occidentale, che di essi ignorava pressoché ogni cosa.
Nel marzo del 1907 viaggiò verso la Turchia ottomana e cominciò a operare con l'archeologo biblista e neo-testamentario Sir William M. Ramsay. I loro scavi furono descritti nell'opera A Thousand and One Churches. Nel gennaio 1909 raggiunse la Mesopotamia: visitò la città ittita di Carchemish, ne disegnò l'area e descrisse le rovine del sito preislamico lakhmide di Ukhaydir; visitò anche Babilonia e Najaf. Tornata a Carchemish, consultò due archeologi che lavoravano in quell'area, uno dei quali era Thomas Edward Lawrence. Il viaggio arabo del 1913 fu in linea di massima faticoso e difficoltoso. Bell era appena la seconda donna occidentale a visitare Ha'il (la prima era stata Lady Anne Blunt).
Prima guerra mondiale e carriera politicaModifica
Allo scoppio della prima guerra mondiale, la richiesta di Bell di un posto operativo in Vicino Oriente fu inizialmente respinta, si offrì quindi volontaria per la Croce Rossa in Francia. Nel novembre del 1915, tuttavia, fu convocata al Cairo dall'appena costituito Arab Bureau, guidato dal generale Gilbert Clayton, dove ebbe modo d'incontrare ancora Lawrence. Inizialmente non le fu assegnato alcun ruolo ufficiale, anche se aiutò il comandante David Hogarth nell'organizzazione del servizio informazioni in direzione della localizzazione e la disposizione delle tribù arabe. Lawrence e il capitano W. H. I. Shakespear sfruttarono queste informazioni per incontrare gli arabi e convincerli a unirsi ai britannici in funzione anti-ottomana e per intessere alleanze.
Il 3 marzo 1916 il generale Clayton inviò Gertrude Bell a Bassora, che le forze britanniche avevano conquistato nel novembre del 1914, per consigliare il funzionario politico Percy Cox su come comportarsi nell'area che la Bell aveva maggiormente visitato e che conosceva molto bene. Gertrude approntò carte topografiche per aiutare l'esercito di Sua Maestà britannica a raggiungere in relativa sicurezza Baghdad. Divenne la sola donna ad aver assunto l'incarico di funzionario politico nelle forze armate britanniche e ricevette l'incarico di ufficiale di collegamento, presso Il Cairo (cioè l'Arab Bureau, cui ella era stata assegnata); fu, inoltre, la consigliera sul campo di Harry St. John Philby, che la introdusse alle complesse metodologie politiche da intessere dietro le quinte.
Quando le truppe britanniche presero Baghdad (10 marzo 1917), la Bell fu ivi assegnata a Cox e presentata come "segretaria d'oriente" (oriental secretary). Assieme a Cox e Lawrence fece parte del ristretto gruppo di "orientalisti" convocati da Winston Churchill per prender parte alla conferenza del Cairo del 1921, al fine di trovare il modo di ridurre le spese di stazionamento delle truppe britanniche nei mandati post-bellici, legittimati dalla Società delle Nazioni ginevrina. Nel corso della conferenza, lavorò con Lawrence per promuovere l'istituzione di paesi quali la Transgiordania e l'Iraq, da affidare a Abd Allah e a Faysal, figli di al-Husayn ibn Ali, sceriffo della Mecca, guida politica e morale della rivolta araba contro gli ottomani (ca. 1915-1916).
A Baghdad la Bell lavorò fino alla sua morte nell'alto commissariato consultivo britannico. Chiamata dagli iracheni "al-Khatun" (una dama di corte che con occhi e orecchie ben aperti lavorava per il bene dello Stato) e sottovoce «la regina senza corona d'Iraq», ella godette della piena fiducia del re Faysal, che aiutò a essere ben accolto dai capi delle tribù irachene all'inizio del suo regno e che le permise di avere voce in capitolo nell'educazione del suo erede, Ghazi. Gertrude venne inoltre scelta dal re e dai britannici per dirigere la casa della regina Huzayma e delle tre figlie sue e del re. Gertrude ebbe sempre simpatia per la regina e le principesse, ma non era ricambiata: la regina la disprezzava e non vedeva di buon occhio la sua influenza e la sua relazione con il re.[3] Il sovrano la sostenne nella sua volontà di fondare a Baghdad il museo d'archeologia iracheno e di creare una scuola britannica di archeologia, per preparare esperti di scavi che avrebbero seguito le sue indicazioni.
Le fatiche per produrre un'eccezionale mole di pubblicazioni, saggi e articoli di corrispondenze, di rapporti d'intelligence, di lavori di buon contenuto scientifico, di libri bianchi d'inchiesta e le ricorrenti bronchiti cui andava sempre più soggetta a causa del suo prolungato e smodato vizio del fumo, i ricorrenti attacchi di malaria e infine il clima caldo-umido dell'estate a Baghdad ebbero alla fine la meglio sulla sua tempra, tanto che divenne sempre più emaciata e sofferente.
Morì il 12 luglio 1926, forse per suicidio con un'overdose di sonniferi. Fu sepolta nel cimitero britannico di Baghdad, nel distretto di Bab al-Sharji.
FilmografiaModifica
- Queen of the Desert (2015), film scritto e diretto da Werner Herzog e interpretato da Nicole Kidman.
- Letters from Baghdad (2017), un documentario a cura di SABINE KRAYENBÜHL e ZEVA OELBAUM
NoteModifica
- ^ raistoria.rai.it, http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma/lady-travellers-gertrude-bell-1868-1926/35985/default.aspx .
- ^ (EN) Gertrude Bell, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- ^ Ali Allawi, Faisal I of Iraq, Yale University Press, 2014, p. 468, ISBN 978-0300127324.
BibliografiaModifica
- Martina Bertazzon, "The East Is Full of Secrets": la visione dell'Oriente nei testi di viaggio di Getrude Bell, pp. 183-200, in Mario Faraone, Martina Bertazzon, Giovanna Manzato, Roberta Tommasi (a cura di), Scorci improvvisi di altri orizzonti: sguardi interculturali su letterature e civiltà di lingua inglese, Morrisville, NC, Lulu Enterprises, 2008, ISBN 978-1-4092-3692-4.
Altri progettiModifica
- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Gertrude Bell
- Wikiquote contiene citazioni di o su Gertrude Bell
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gertrude Bell
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Gertrude Bell, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Gertrude Bell, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- Opere di Gertrude Bell / Gertrude Bell (altra versione), su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Gertrude Bell, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Gertrude Bell / Gertrude Bell (altra versione), su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Gertrude Bell, su LibriVox.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17391032 · ISNI (EN) 0000 0000 8096 8759 · BAV 495/140524 · ULAN (EN) 500080338 · LCCN (EN) n50082912 · GND (DE) 118658026 · BNE (ES) XX957112 (data) · BNF (FR) cb12286528n (data) · J9U (EN, HE) 987007258467705171 · NDL (EN, JA) 00511964 · CONOR.SI (SL) 290124131 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50082912 |
---|