L'uomo che fuggì dal futuro

film del 1971 diretto da George Lucas

L'uomo che fuggì dal futuro (THX 1138) è un film del 1971 diretto da George Lucas, primo lungometraggio della sua carriera, ispirato al suo precedente cortometraggio del 1967 (prodotto quale tesi di laurea) Electronic Labyrinth: THX 1138 4EB.

L'uomo che fuggì dal futuro
Le minacciose guardie dalle quali THX fugge
Titolo originaleTHX 1138
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1971
Durata86 min
88 min (director's cut)
Generefantascienza
RegiaGeorge Lucas
SoggettoGeorge Lucas (corto 1967 e storia)
SceneggiaturaGeorge Lucas, Walter Murch
ProduttoreLawrence Sturhahn
Produttore esecutivoFrancis Ford Coppola
Casa di produzioneAmerican Zoetrope
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaAlbert Kihn, David Myers
MontaggioGeorge Lucas
MusicheLalo Schifrin
ScenografiaMichael D. Haller
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Director's cut (2004)

Logo ufficiale del film

È un film di fantascienza ambientato in un futuro distopico. Il messaggio è che il sentimento viene vietato non per fini prettamente moralistici, ma in quanto tramite del pensiero, e conseguente potenziale pericoloso innesco alla coscienza ed alla ribellione[1].

L'umanità del XXV secolo si è da tempo rifugiata in agglomerati urbani sotterranei, una civiltà strettamente controllata dalle macchine, organizzata e determinata a diventare "perfetta", dove la perfezione diventa un pretesto per condizionare le menti di una società ormai soggiogata da una politica che non è più politica, e una religione che funge da sfogo per i cittadini, che assumono abitualmente droghe fornite dal governo. Non esistono nomi per le persone ma numeri, non esistono moda o altre espressioni individuali, tutti sono rasati a zero e vestiti di bianco. Tutto ciò che conta in questa società sono l'efficienza e l'utilità. Chi infrange la legge o non lavora viene bastonato in diretta olovisiva o semplicemente "distrutto". Le pulsioni sessuali sono sfogate tramite ologrammi erotici oppure represse con dei farmaci, la cui assunzione è ovviamente obbligatoria. La riproduzione è programmata e per inseminazione artificiale. L'assegnazione degli alloggi è decisa dai computer. L'unica parvenza di naturalezza sembra essere quella di permettere la convivenza dell'uomo e della donna, ormai uniformati tra loro, così come tutti gli individui della società, che assume quindi un'uniformità totale.

Il mondo di THX 1138[2] viene deviato dall'abitudinaria normalità dalla mancata assunzione di pastiglie contenenti droga allo scopo di controllare le menti e l'intero sistema. Il suo rendimento sul lavoro scende sensibilmente e non trae conforto spirituale nelle Unicappelle, sorta di confessionale dove si dovrebbe colloquiare con la divinità OMM 0910, il quale risponde con dei messaggi registrati che non portano alcun conforto a THX. La prima ribelle di questa società è la coinquilina LUH 3417[2] che per un motivo non spiegato comincia a smettere di prendere le pastiglie e cerca di provare a liberare THX 1138. I due riscopriranno l'atto sessuale, assolutamente vietato dalla società, la libertà di pensare e di prendere decisioni. Il supervisore SEN 5241, interessato a THX, viola la legge facendoselo assegnare dal computer come compagno di stanza. THX lo denuncia ma anche lui è ormai stato scoperto. Infatti in una società dove tutti sono spiati da uomini e macchine, dove anche i controllori sono controllati è impossibile commettere un'infrazione senza essere scoperti. LUH e THX vengono quindi arrestati, separati e sottoposti a processo, test e programmi di reintegrazione. LUH è incinta ma questo non impietosisce minimamente lo spietato sistema organizzativo.

THX viene portato in una cella che appare infinita e senza mura, dove vengono relegati i pazzi, i derelitti, i "non conformi", gli elementi non più utili alla società. In questo posto irreale incontra di nuovo SEN, mostrante segni di squilibrio mentale, che cerca di convincere i reclusi ad elaborare un piano di fuga. THX e SEN sono gli unici veramente intenzionati ad evadere. L'unico normale dei reclusi sembra essere il vecchio e disilluso PTO, troppo pavido e indeciso per unirsi ai due e scettico nel credere che la fuga dalla società sia la vera soluzione al problema dell'individuo disadattato. THX e SEN si allontanano quindi da soli nel bianco infinito. SEN sembra però poco interessato ad una vera e propria fuga senza il resto del gruppo e vede quel tentativo solo come un modo per fare colpo sugli altri, mentre THX è più che determinato ad andare avanti. Ma lo spazio bianco è senza confini e sempre uguale a sé stesso. Provvidenziale è l'incontro con SRT, un uomo di colore convinto di essere un ologramma. Con il suo aiuto THX e SEN riescono ad evadere dalla loro prigione apparentemente senza confini. Il destino di LUH 3417 rimane ignoto a THX 1138, che riesce solo a scoprire che la sigla di identificazione della compagna è stata assegnata al "feto 66691" che si sta sviluppando in un apposito macchinario.

A quel punto THX ruba un'auto e fugge verso i confini della città sotterranea. Poliziotti robot lo inseguono finché le spese di cattura e "riciclo" del fuggitivo sono sostenibili. Anche SRT ruba un'auto ma ha parecchia difficoltà a farla partire, e appena vi riesce si schianta contro una colonna. SEN non riesce ad affrontare l'idea di dover vivere nel mondo esterno e ritorna sui suoi passi disposto a farsi reintegrare nella società. THX fugge verso la superficie tramite un condotto di aerazione mentre i robot, ad un passo dalla cattura, devono rinunciare per sforamento del budget. THX emerge in un mondo abitabile illuminato dal tramonto.

Produzione

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La vita sotterranea del film venne girata negli spazi del Marin County Civic Center, uno dei pochi edifici pubblici tra le tantissime opere realizzate dall'architetto Frank Lloyd Wright. La stessa struttura è stata usata anche nel film Gattaca - La porta dell'Universo che, a sua volta, narra del futuro prossimo e di una società geneticamente controllata.[3]

Distribuzione

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Il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 1971.[4]

Il film è uscito nelle sale italiane nell'estate del 1976.

Versione Director's cut 2004

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Nel 2004 il film è uscito in DVD, in occasione di questa uscita il film ha subito un massiccio lavoro di restauro audio/video, cosa inusuale per un film così di nicchia. Il film è stato inoltre modificato a livello di immagini e montaggio, anche grazie all'intervento della Industrial Light and Magic (società guida dell'industria degli effetti speciali, di proprietà dello stesso Lucas).

Lo spirito con cui Lucas ha apportato le modifiche è, in qualche modo, in linea con quanto fatto sui film di Guerre stellari: inserire e correggere inquadrature che per questioni di limiti tecnici e di budget non corrispondevano a quanto egli voleva realizzare all'epoca.

Laddove però nei film di Star Wars gli interventi (o alcuni di essi) sono palesi ed evidenti, in questo film le modifiche e le aggiunte in computer grafica sono più sottili e quasi sempre in linea con l'atmosfera, lo stile ed il look "povero" del film.

Le modifiche sono molte:

  • Il mosaico all'inizio del film è stato modificato nei colori per assomigliare maggiormente a una serie di monitor.
  • Tutte le sequenze sulla fabbrica dei droidi sono state ampliate e ritoccate e mostrano molti più dettagli.
  • Le inquadrature della città e dei corridoi contengono più persone, in alcuni casi sono stati ritoccati i colori per renderle più omogenee con il resto del film.
  • Tutta la sequenza in cui il protagonista viene controllato mentalmente, è stata resa più drammatica (contiene anche un effetto interamente creato in CGI in cui le pupille di Robert Duvall sono rovesciate all'indietro).
  • Ci sono inquadrature nuove della stazione di polizia, della fuga in auto per le strade della città e della scena del treno.
  • Gli esseri che attaccano THX prima dell'epilogo, dapprima dei nani, sono stati sostituiti in CGI.
  • Tutti gli ologrammi sono stati ricreati, la tavolozza cromatica di molte inquadrature è stata ritoccata.
  • Anche il comparto sonoro è stato modificato e ampliato.

Il film nella versione Director's cut, pur mantenendo un aspetto povero dovuto al suo basso costo, ha un respiro più ampio, un aspetto più curato ed offre una nuova possibilità di visione per l'esordio di Lucas alla regia. La versione Director's cut è uscita anche in un ristrettissimo numero di cinema in America, pochi giorni prima dell'uscita del DVD.

Nel DVD distribuito nel 2004 è stato anche inserito il cortometraggio Electronic Labyrinth: THX 1138 4EB, presentato da Lucas come lavoro finale al master di cinema che aveva frequentato.

Accoglienza

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Opere derivate

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Nel 1971 Ben Bova ne fece una trasposizione letteraria, THX 1138, pubblicato da Urania, nel n. 776 del 25 marzo 1979.

Influenza culturale

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  • Nel 1973 Woody Allen ne ha fatto una dissacrante parodia con il film Il dormiglione, dove in un remoto futuro agli abitanti della Terra è vietato copulare tra loro. Del film di Lucas ha copiato le scene e le maschere dei robot poliziotti.
  • I Queen hanno reso omaggio al film di Lucas nel video di Calling All Girls (1982).
  • I Toto incisero un brano chiamato 99, che fu scritto da David Paich, ispirato a questo film, dove ad ogni persona corrisponde un numero, anziché un nome e un cognome. Il brano parla di una storia d'amore finita, e ciò porta anche ad un cambiamento allo stile musicale tradizionale dei Toto, difatti, presenta un sound più acustico e tranquillo, ma, in particolar modo, vi è un'atmosfera molto più drammatica.
  • Nel video della canzone Magnolia dei Negrita si nota distintamente THX 1138 sulla targa di un autobus.
  • I Rush hanno fatto altrettanto nel video di The Body Electric (1984).
  • Gli Smashing Pumpinks nel video della canzone Ava Adore ha inserito una scena del film.
  • La sigla THX 1138 è comparsa in giochi e film:
    • In Bully il codice per entrare nell'osservatorio è 1138[5]
    • THX è il sistema audio messo a punto dalla casa di produzione del regista ed utilizzato in numerose pellicole e DVD.
    • In Guerre stellari THX-1138 è l'identificativo di uno stormtrooper.[6] Nel film lo stesso personaggio ha invece l'identificativo TK-421. 1138 rimane come numero della cella di detenzione da cui Luke, travestito da stormtrooper durante il salvataggio di Leila, afferma di trasferire Chewbecca.
    • Guerre Stellari, Episodio I: la minaccia fantasma, dopo che Anakin Skywalker ha distrutto la nave di controllo dei droidi della Federazione dei mercanti uno dei droidi da battaglia disattivati, spinto a terra da Jar Jar Binks, ha la matricola 1138 visibile sulla schiena
    • Nel film American Graffiti (sempre di George Lucas) la targa della Hot rod di Paul Le Mat è THX-138
    • In Pinky and the Brain, nella sigla iniziale, il Prof. scrive THX-1138 su di una lavagna fra altre formule della "Teoria dell'universo, versione semplice".[7]
    • La canzone dei Misfits We Are 138, contenuta nell'album del 1978 Static Age è ispirata dal titolo del film.
    • L'introduzione della canzone Mr. Self Destruct dei Nine Inch Nails contiene i suoni che si sentono in una scena del film, quando un prigioniero viene malmenato da una guardia carceraria.
    • Nella terza stagione, episodio 1 della serie Star Wars: Clone Wars una configurazione della prova delle reclute cloni è la versione THX variabile 1138.
  1. ^ Mario Cipolla Cronache dal futuro 1979
  2. ^ a b Il montatore e co-sceneggiatore Walter Murch ha spiegato che i due protagonisti, THX e LUH, tramite i loro nomi (pronunciati, in inglese, "Thex" e "Lo") rappresentano rispettivamente il sesso e l'amore. Curiosità e fatti tratti dal commento audio, di George Lucas e Walter Murch, del DVD edito nel 2004
  3. ^ Wright: il futuro prossimo da Gattaca a THX-1138, su mrark.com, 17 marzo 2013. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
  4. ^ (FR) Quinzaine 1971, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2016).
  5. ^ Easter Eggs di Bully - Canis Canem Edit, su bully.gta-series.com (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).
  6. ^ George Lucas, Star Wars: Una nuova speranza, Sperling & Kupfer Editori, 2005 [1976], p. 123, ISBN 88-8274-846-4.
  7. ^ La sigla su YouTube

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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