Preonzo

frazione di Bellinzona, canton Ticino, Svizzera

Preonzo (in dialetto ticinese Próns [pront͡s][1]) è una frazione di 614 abitanti del comune svizzero di Bellinzona, nel Canton Ticino (distretto di Bellinzona).

Preonzo
frazione
Preonzo – Stemma
Preonzo – Veduta
Preonzo – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBellinzona
ComuneBellinzona
Territorio
Coordinate46°16′N 9°00′E
Altitudine250 m s.l.m.
Superficie16,44 km²
Abitanti614 (31-12-2016)
Densità37,35 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6523
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5015
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Preonzo
Preonzo
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Gli abitati di Preonzo e Moleno con la frana del Valegion nel 2012

La località si trova circa 7 km a nord di Bellinzona e 11 km a sud di Biasca, sulla sponda destra del fiume Ticino in valle Riviera a un'altitudine di 250  m s.l.m.

Contrariamente ad altre località vicine, il centro storico non si trova su un cono di deiezione come ad esempio Claro, Gnosca o Lodrino. All'altezza di Preonzo il fiume Ticino effettua un meandro verso est per merito delle opere di bonifica e arginatura effettuate a inizio XX secolo. L'autostrada A2 costruita a metà anni 1980 attraversa la campagna.[1]

A sud del paese si trova una zona geologicamente instabile che nel corso dei secoli è stata teatro di vari smottamenti; dai primi anni del XXI secolo si è riattivato il fenomeno della frana del Valegion.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Frana del Valegion.

Origini del nome

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Non si hanno molte prove sull'origine del toponimo. Secondo una teoria accreditata del linguista Konrad Huber[2] l'etimologia di Preonzo dovrebbe collegarsi al latino Prefundus (profondo) e a Profunium (solco profondo nel fiume). Si indicherebbe dunque un abbassamento fisico o una depressione nella valle o nel fiume.[1]

Il toponimo ha subito variazioni nel corso dei secoli e sui vecchi testi sono citate varie forme: Prevonzo (1335)[3], Provuntio (1431), Provontio (1514), Pronzio (1565), Preonz (1634) Preuonzo (1640)[1].

 
Il nucleo storico di Preonzo visto dall'alto
 
La località nel 1964

In origine i diritti che il vescovo di Como godeva su Preonzo passarono agli Orelli di Locarno nel 1181. Preonzo nel 1335, nel 1433 figurava come parte del contado di Bellinzona[3] e nel 1477 venne citato come comune autonomo dipendente dal ducato di Milano.[4]

Nel XIV secolo Preonzo e Moleno formavano una vicinanza dipendente dalla chiesa di quest'ultimo, i cui statuti vennero confermati e riconosciuti dai cantoni Uri e Obvaldo durante il primo periodo di occupazione svizzera (1403-1422)[3]. Venne definitivamente integrato nella Confederazione nel 1499.[4]

Dal punto di vista ecclesiastico, Preonzo ebbe probabilmente legami con la parrocchia di Biasca[1], in seguito come detto appartenne a quella di Moleno da cui si separò, divenendo parrocchia autonoma nel 1545[3].

Preonzo, Moleno, Claro e Gnosca sono le uniche località del distretto di Bellinzona di rito ambrosiano, e pure le uniche situate in valle Riviera[3].

 
Il territorio del comune di Preonzo prima degli accorpamenti comunali del 2017

Fino al 1º aprile 2017 è stato un comune autonomo che si estendeva per 16,44 km²; con le elezioni comunali del 2 aprile 2017 è stato ufficialmente accorpato al comune di Bellinzona assieme agli altri comuni soppressi di Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Sant'Antonio e Sementina nell'ambito del progetto di aggregazione del Bellinzonese.

Simboli

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Sullo stemma di Preonzo sono presenti[5]:

  • Un corso d'acqua, il riale di Moleno, che funge a tratti da confine nord del comune;
  • Un ponte, che rappresenta il collegamento fisico tra Preonzo e Moleno, due paesi che secoli fa formavano una vicinia;
  • Una ruota di mulino, che si riferisce ai mulini ad acqua utilizzati negli scorsi secoli sulle sponde del riale di Moleno.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa parrocchiale dei Santi Simone e Giuda
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Simone e Giuda, consacrata nel 1459[3];
  • Chiesa della Madonna della Cintola, probabilmente costruita verso la fine del XVII secolo[senza fonte];
  • Ruderi di due mulini ad acqua in località "i Murín" sul riale di Moleno[1];
  • il ponte di Ripiano (pónn da Rapián), antico ponte ad arco in sasso che si trova a metà valle di Moleno e scavalca l'omonimo riale a 960 m s.l.m.;
  • Capanne e rifugi della Valle di Moleno, di proprietà del locale patriziato: Capanna Alpe di Gariss (1 422 m s.l.m.) e Alpe di Lèis (1 801 m s.l.m.), Rifugio Alpe di Lai (1 138 m s.l.m.), Alpe Moroscetto (1 844 m s.l.m.), Alpe Cusale (1 640 m s.l.m.) e Alpe Confienn (1 456 m s.l.m.)[6].
 
Il ponte di Ripiano

Società

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Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nelle seguenti tabelle[3][1][7]:

Abitanti censiti[8]

Abitanti censiti[9]

Lingue e dialetti

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% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[10]
5,2% madrelingua tedesca
1,2% madrelingua francese
91,9% madrelingua italiana
0,2% madrelingua romancia

Religione

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Ripartizione religiosa (2000)
Fonte:USTAT
%
Cattolica 81,8 %
Protestante 5,2 %
Altre 10,9 %
Senza indicazione 2,1 %

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

A Preonzo hanno sede alcune società sportive dilettantistiche: il Football Club Preonzo (calcio), il Tennis Club Preonzo-Moleno (tennis), la Società Federale Ginnastica Preonzo (ginnastica).

  1. ^ a b c d e f g Centro di ricerca per la storia e l'onomastica ticinese dell'Università di Zurigo, Preonzo, in "Repertorio toponomastico ticinese", 1989.
  2. ^ Huber, Konrad, in Dizionario storico della Svizzera, 24 marzo 2006. URL consultato il 27 agosto 2017. - Cofondatore del Repertorio toponomastico ticinese (RTT) Archiviato il 7 settembre 2017 in Internet Archive..
  3. ^ a b c d e f g Giuseppe Chiesi, Preonzo, in Dizionario storico della Svizzera, 5 aprile 2017. URL consultato il 21 agosto 2017.
  4. ^ a b L'insediamento del mese di settembre 2009: Preonzo TI Archiviato il 27 agosto 2017 in Internet Archive.
  5. ^ Preonzo, speciale "dalle nuvole", in laRegione Ticino, 27 marzo 2013.
  6. ^ Copia archiviata, su patriziatopreonzo.ch. URL consultato il 28 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2017).
  7. ^ Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona.
  8. ^ Dizionario storico della Svizzera, Repertorio toponomastico ticinese (popolazione stimata fino al 1836), Ufficio cantonale di statistica (popolazione censita dal 1850)
  9. ^ Dizionario storico della Svizzera, Repertorio toponomastico ticinese (popolazione stimata fino al 1836), Ufficio cantonale di statistica (popolazione censita dal 1850)
  10. ^ USTAT

Bibliografia

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  • Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità, Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955, 259-267.
  • Agostino Robertini et alii, Preonzo, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, 303-314.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 47-48.
  • Centro di ricerca per la storia e l'onomastica ticinese dell'Università di Zurigo, Preonzo, in Repertorio toponomastico ticinese, 1989.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 57-58.
  • AA.VV., Leggende fiabe e favole ticinesi, Il meraviglioso, Vol.4 (Bellinzonese e tre valli), Armando Dadò, Locarno, 1993, ISBN 88-85115-80-2.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 207, 241.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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