Punta Marguareis
Punta Marguareis | |
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Il versante nord | |
Stati | ![]() ![]() |
Regione | ![]() ![]() |
Provincia | ![]() ![]() |
Altezza | 2 651 m s.l.m. |
Prominenza | 780 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°09′57.96″N 7°40′58.44″E / 44.1661°N 7.6829°E |
Altri nomi e significati | Marguarèis, Pointe Marguareis ((FR) ) |
Autore/i prima ascensione | Lorenzo Pareto |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Liguri |
Sottosezione | Alpi del Marguareis |
Supergruppo | Catena Marguareis-Mongioie |
Gruppo | Gruppo del Marguareis |
Sottogruppo | Nodo del Marguareis |
Codice | I/A-1.II-B.2.a |
La Punta Marguareis, o Marguarèis (Pointe Marguareis in francese), che compare nelle antiche carte come Monte delle Carsene, Monte Carsino o Monte Cassino[1], è una montagna delle Alpi alta 2.651 m. È la cima più elevata delle Alpi Liguri, punto nodale tra la Valle Pesio, la Val Tanaro e la Val Roia. Si trova sulla linea di confine italo-francese, tra la provincia di Cuneo ed il dipartimento delle Alpi Marittime.
StoriaModifica
Il nome "Marguareis" deriva dal gergo dei pastori brigaschi: anticamente era detto Maraguaréz e Maravarez, trasformato poi nel nome attuale. La montagna, che un tempo apparteneva totalmente all'Italia, è oggi divisa tra Italia e Francia: il trattato di Parigi fa infatti transitare il confine per la sua cima.[2]
CaratteristicheModifica
Il versante sud del Marguareis, carsico, che giustifica il nome "Carsene", è un altopiano morbidamente digradante; il versante nord è invece una parete verticale solcata da canali molto impegnativi.
Nel versante nord, non lontano dal Rifugio Garelli, si trova il Laghetto del Marguareis (1928 m), uno specchio d'acqua molto piccolo alimentato direttamente da alcune sorgenti. Le sue acque discendono il Vallone del Marguareis ed il Vallone del Salto per poi confluire nel Pesio.
La zona è molto importante per i fenomeni carsici, con grotte che raggiungono anche i 50 km di estensione e 900 m di profondità.
Il massiccio, oltre alla punta principale comprende la Punta Tino Prato (2595 m), l'anticima (2610 m) e la Cima sud del Marguareis (2581 m).
Accesso alla cimaModifica
La prima ascensioneModifica
Venne asceso per la prima volta (e notificato) dalla cresta sud da Lorenzo Pareto, partendo da Carnino, nella Briga Alta. La parete nord fu invece scalata per la prima volta il 30 giugno 1903 da A. Gandolfi e S. Gattai di Genova.
Altre vie di salitaModifica
L'itinerario più classico del massiccio precede la partenza da Carnino superiore attraverso la Gola della Chiusetta mentre il Canalone dei Genovesi e la successiva Cresta Ovest prevede un tratto meno agevole. Quest'ultimo fu percorso per la prima volta dagli alpinisti B. Aquasciati, G. Kleudgen e G. Miraglio il 4 agosto 1923 in discesa, mentre la prima salita invernale è da attribuire a Primo Mattalia il 25 dicembre 1946. Il canalone è lungo circa 600 m con pendenze sino a 45°. Normalmente è innevato fino all'estate e per salirlo è necessaria l'attrezzatura per l'alpinismo invernale.
La via normale per la cima, con difficoltà non alpinistiche ma escursionistiche, parte nei pressi del colle dei Signori e raggiunge il Marguareis transitando per il passo di Gaina[3].
Ambita meta per gli amanti del cicloalpinismo[4]
- Rifugio Garelli (1990 m)
- Rifugio Don Barbera (2070 m)
- Capanna Saracco-Volante (2220 m) (capanna speleologica)
Tutela naturalisticaModifica
La montagna rientra nell'area del Parco naturale del Marguareis[5].
NoteModifica
- ^ Paola Lugo, Centouno camminate in montagna, Mondadori, 2011. URL consultato il 27 febbraio 2018.
- ^ Jandi Sapi, Il trattato di pace con l'Italia, Council of Foreign Ministers, 1948, pp. 325. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Elio Dutto, Escursione alla Punta Marguareis, 2651 m – Valle Tanaro, su cuneotrekking.com, 17 ottobre 2016. URL consultato il 12 novembre 2017.
- ^ cicloalpinismo, Marguareis (2651 m), su cicloalpinismo.com. URL consultato il 30 maggio 2019.
- ^ Montagne - Le Alpi Liguri: alte vette e abissi profondi, Ente di gestione Aree Protette Alpi Marittime. URL consultato il 23 luglio 2019.
BibliografiaModifica
- Sergio Marazzi. Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA. Pavone Canavese (TO), Priuli & Verlucca editori, 2005.
- Andrea Parodi. Laghi, cascate e altre meraviglie. Arenzano (GE), Andrea Parodi Editore, 2003.
CartografiaModifica
- Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare.
- Cartografia ufficiale francese, Institut géographique national.
- Carta dei sentieri e stradale scala 1:25.000 n. 16 Val Vermenagna Valle Pesio Alta val Ellero Parco naturale del Marguareis, Ciriè, Fraternali editore.
- Carta in scala 1:50.000 n. 8 Alpi Marittime e Liguri, Torino, Istituto Geografico Centrale.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Punta Marguareis
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Punta Marguareis, su Peakbagger.com.
- Itinerario per la via normale, su montagna.provincia.cuneo.it. URL consultato l'8 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2007).
- Toni Farina, Anello del Marguareis - Il tour del calcare (PDF), in Alpi Liguri, Piemonte Parchi, pp. 26-31.