L'Acireale debutta in Prima Divisione nella stagione 1932-1933 delude le aspettative iniziali, rimanendo invischiato nella lotta salvezza. Per questa ragione i vertici societari optarono per un cambio di guida tecnica della squadra. Con il nuovo allenatore i granata si rendono protagonisti di una rimonta inaspettata, collezionando risultati positivi riuscendo ad uscire dalla parte bassa della classifica.
L'inizio del 1933 vede il primo derby della storia del calcio acese, infatti l'8 gennaio del 1933 affronta il Catania nel campo di Piazza Verga. I granata in vantaggio per 1 a 0 a fine primo tempo, sperando nell'ennesimo risultato positivo, non riuscirono a mantenere il vantaggio e vede padroni di casa in rimonta per un finale di 3-2.
Nonostante il derby perso l'Acireale continua la corsa verso la salvezza, incespicando saltuariamente, come nella partita in casa contro la Catanzarese dove perdette l'incontro a tavolino per 0-2 per decisione del D.D.S., per gravi comportamento fuori e dentro il terreno di gioco.[1] A conclusione del campionato l'Acireale riusci a salvarsi ma a causa della morte del presidente Cavalier Peppino Puglisi, si sciolse, rinunciando a partecipare alla successiva stagione 1933-1934 di Prima Divisione.
^abComunicato ufficiale del D.D.S. n. 27 del 22 febbraio, pubblicato su Il Littoriale, fascicolo 47 (1933), p. 5. Il D.D.S. ha punito l'Acireale per "il contegno scorretto del pubblico" e "di alcuni giocatori dell'Acireale" che hanno spinto l'arbitro a ritenere conclusa la partita al 12º della ripresa.
^In campo neutro per squalifica del campo del Cosenza.
^Il 26 marzo è stata rinviata e recuperata il 30 aprile.
Buemi, Fontanelli, Quartarone, Russo e Solarino, Tutto il Catania minuto per minuto, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2011, p. 92.
Giancarlo Caia, Angelo Caia, Carlo Fontanelli, Alessio Messina e Paolo Scatà, Almanacco azzurro - dal 1907 il calcio a Siracusa, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2011, pp. 41 e 42.