Antrona Schieranco

comune italiano

Antrona Schieranco (Antrùna in dialetto ossolano) è un comune italiano di 412 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Il comune nacque nel 1928 tramite la fusione dei due comuni preesistenti: Antronapiana e Schieranco.

Antrona Schieranco
comune
Antrona Schieranco – Stemma
Antrona Schieranco – Bandiera
Antrona Schieranco – Veduta
Antrona Schieranco – Veduta
La chiesa di San Lorenzo (destra) ed il municipio (sinistra)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Amministrazione
SindacoClaudio Simona (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate46°04′N 8°07′E / 46.066667°N 8.116667°E46.066667; 8.116667 (Antrona Schieranco)
Altitudine902 m s.l.m.
Superficie100,18 km²
Abitanti412[3] (30-11-2022)
Densità4,11 ab./km²
FrazioniSan Pietro, Pra Bernardo Inferiore e Superiore, Schieranco, Locasca, Rovesca, Antronapiana[1]
Comuni confinantiBognanco, Borgomezzavalle, Calasca-Castiglione, Ceppo Morelli, Montescheno, Saas-Almagell (CH-VS), Vanzone con San Carlo, Zwischbergen (CH-VS)
Altre informazioni
Cod. postale28841[2] (fino al 1997 era 28030)
Prefisso0324
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT103001
Cod. catastaleA317
TargaVB
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona F, 3 477 GG[5]
Nome abitantiantronesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Antrona Schieranco
Antrona Schieranco
Antrona Schieranco – Mappa
Antrona Schieranco – Mappa
Posizione del comune di Antrona Schieranco nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Sito istituzionale

Geografica fisica modifica

Il comune ossolano include nel suo territorio l'intera parte superiore della Valle Antrona, la vallata del torrente Ovesca, affluente di destra del fiume Toce, ed è dominato ad ovest dalle Alpi, spartiacque tra la val d'Ossola e il bacino del Rodano, con il Pizzo d'Andolla.

Il paese è un ottimo punto di partenza per escursioni verso i numerosi laghi situati nelle vicinanze. Formatosi in seguito alla frana del 1642, il lago di Antrona venne successivamente modificato nella sua morfologia per permettere il suo sfruttamento a fini idroelettrici. Sono inoltre presenti altri bacini artificiali che disegnano il paesaggio della parte più alta della valle: i laghi di Campliccioli, di Camposecco, Cingino e dei Cavalli. Nei pressi di quest'ultimo un gruppo di vecchie baite in pietra prende il nome di Cheggio, un tempo ricco alpeggio, ora riferimento escursionistico per il turismo in valle Antrona. Insieme a San Pietro, "La Madonna" e a Schieranco costituivano il soppresso comune le frazioni di Prabernardo e Locasca.

La parte alta del territorio comunale fa parte del parco naturale dell'Alta Valle Antrona.

Clima modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Campliccioli.

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lago d'Antrona.

La presenza di insediamenti umani ad Antrona Piana è documentata a partire dal XIII e dal XIV secolo, ma vi sono indizi che fanno supporre origine più antiche. La sua particolare collocazione, situata sull'antica via che univa l'Ossola alla valle di Saas Via Lotharia o Via Lorena, nell'adiacente cantone svizzero del Vallese, ha fatto di Antrona Piana un centro importante fino al 1700, quando la sua popolazione giungeva a 1650 abitanti.

Nel 1642 una frana di enormi proporzioni ebbe conseguenze anche sul paesaggio. Il distacco avvenne dal fianco del Monte Pozzuoli e travolse con un salto di mille metri una parte dell'abitato. Alcune cronache dell'epoca stimarono 95 vittime, altre 150; le case sepolte furono una quarantina. Ma le conseguenze non si limitarono a questo: la frana, ostruendo il corso del torrente Troncone, portò alla formazione del lago di Antrona. Nella sciagura venne distrutta anche la chiesa di San Lorenzo, appena costruita.

Simboli modifica

Lo stemma del comune di Antrona Schieranco è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 16 ottobre 1950.[6]

«Partito: il primo d'azzurro, alla banda d'argento, passante dietro un monte all'italiana di verde; il secondo d'argento, all'albero al naturale, nodrito su campagna di verde, e al bue fermo contro il fusto dell'albero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo: costruita poco dopo la frana del 27 luglio 1642, quale ampliamento del piccolo oratorio di San Rocco risparmiato dalla frana. L'edificio è composto da tre navate divise da pilastri e coperte da volte a vela. Al delicato pronao, sul quale è incisa la data di ultimazione del tempio, 1685, si contrappone l'austerità della facciata. Di fianco alla chiesa si erge la torre campanara, la cui costruzione, iniziata nel 1653, terminò nel 1660. Nell'interno gli altari di legno dorato sono opera dello scultore e intagliatore locale Giulio Guaglio[7].
  • Oratorio di San Bernardo: venne costruito in località Cheggio intorno al 1650, negli anni tra il 1702-1703 venne abbellita dallo scultore Giulio Guaglio.
  • Oratorio di San Gottardo: venne edificato nel 1627 nella frazione di Rovesca, la facciata riporta un enorme ritratto di San Cristoforo risalente al 1669, nell'interno della chiesa l'altare, opera di Albasino da Vanzone, risale al 1740[7].
  • Chiesa di San Pietro: situata nell'omonima frazione, capoluogo del soppresso comune di Schieranco. Anche questo edificio ha avuto origine da un evento calamitoso: nel 1640 un'alluvione aveva distrutto la chiesa precedente, costringendo gli abitanti alla costruzione di un nuovo edificio. La chiesa di San Pietro venne ultimata nel 1662. La facciata è composta da un rosone e un portale in stile romanico, opera dell'architetto Giannino Ferrini. Il perimetro del sagrato della chiesa è costeggiato dalle cappelle della Via Crucis con raffigurazioni ottocentesche.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Economia modifica

L'economia della valle è in prevalenza pastorale; l'unica attività industriale è quella idroelettrica. La varietà del paesaggio e la presenza di laghi di origine sia naturale che artificiale fanno del luogo un'interessante meta naturalistica.

In inverno un importante risorsa economica sono gli sport invernali, con la pista di sci di fondo di Antronapiana e la piccola stazione sciistica di Cheggio, costituita da uno skilift e da due tapis roulant.

Le miniere d'oro e d'argento modifica

La fama del comune è stata in passato legata all'esistenza di filoni auriferi e argentiferi, sfruttati a partire dalla seconda metà del XVIII secolo e documentati dall'economista Melchiorre Gioia nei suoi studi statistico-economici sul dipartimento dell'Agogna. Le miniere rimasero in attività fino al 1946, gestite in concessione da compagnie inglesi e francesi fin dalla fine dell'Ottocento.

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gino Frisa - Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Alessandro Zanelli Lista civica Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Franco Borsotti Lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Claudio Simona Lista civica Sindaco [9]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Claudio Simona Lista civica Insieme per la crescita di Antrona Sindaco [9]
27 maggio 2019 in carica Claudio Simona Lista civica Insieme per la crescita di Antrona Sindaco [9]

Note modifica

  1. ^ Sito ufficiale del comune, su comune.antronaschieranco.vb.it. URL consultato il 17 giugno 2018.
  2. ^ CAP di Antrona Schieranco sulle Pagine Bianche, su paginebianche.it. URL consultato il 16 settembre 2013.
  3. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2022 (dato provvisorio).
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Antrona Schieranco, decreto 1954-10-16 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  7. ^ a b AA.VV., p. 11.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Comuni della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Chieri, Consiglio Regionale del Piemonte, 2012, ISBN 9788896074503.
  • AA.VV., Il Piemonte paese per paese, Firenze, Ed. Bonechi, 1993, pp. 77–78, ISBN 9788880291565.

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Collegamenti esterni modifica

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