Futureworld - 2000 anni nel futuro

film del 1976 diretto da Richard T. Heffron

Futureworld - 2000 anni nel futuro (Futureworld, USA, 1976) è un film drammatico-fantascientifico del regista Richard T. Heffron, sequel del film del 1973 Il mondo dei robot (1973) scritto e diretto da Michael Crichton. A seguito del film fu anche prodotta una breve serie televisiva Alle soglie del futuro (Beyond Westworld, 1980).

Futureworld - 2000 anni nel futuro
Titolo originaleFutureworld
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1976
Durata104 min
Generefantascienza, drammatico
RegiaRichard T. Heffron
SceneggiaturaGeorge Schenck, Mayo Simon
FotografiaGene Polito, Howard Schwartz
MontaggioJames Mitchell
MusicheFred Karlin
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

Due anni dopo la tragedia, narrata nel precedente film Il mondo dei robot, il parco divertimenti Delos viene riaperto. Allo scopo promozionale, i reporter Chuck Browning e Tracy Ballard vengono invitati all'inaugurazione, alla quale partecipano autorità di tutto il mondo, inclusa l'Unione Sovietica. Le cose sembrerebbero andare perfettamente in quanto gli operatori sono anch'essi degli androidi e dunque più idonei al controllo del buon funzionamento dell'apparato. I due giornalisti, tuttavia, mossi da sospetti, alla luce di un precedente omicidio, vengono a scoprire un terribile complotto ordito dal direttore, il Dr Schneider, sinistra figura memoria degli scienziati nazisti, un piano atto a sostituire delle figure politiche chiave con degli androidi perfettamente somiglianti.

Produzione modifica

Futureworld è uno dei primi film a usare la computer grafica in 3D (CGI)[1]. La CGI viene usata per animare i visi e le mani. La mano era una versione digitalizzata della mano sinistra di Edwin Catmull. Il film utilizza anche la tecnica di composizione digitale 2D quando alcuni personaggi recitano su di uno sfondo.

Critica modifica

«Piacevole sequel [...] interpretato da un buon cast [...] e ricco di buoni spunti e situazioni originali. [...] La storia tiene bene e regala più di un buon momento, grazie anche ad un discreto (quasi pionieristico ma efficace) uso dell'animazione computerizzata. Crichton continua il suo discorso sulla civiltà delle macchine e rimanda con pertinenza ad una tradizione classica della fantascienza e dell'horror basata sull'impossessamento della altrui personalità, sullo sdoppiamento, sulla dialettica tra apparenza e identità.»

Note modifica

  1. ^ Imbd: Trivia
  2. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Futureworld - 2000 anni nel futuro, in Fantafilm.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica