Paulilatino

comune italiano

Paulilatino (Paùlle in sardo) è un comune italiano di 2 103 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.

Paulilatino
comune
(IT) Paulilatino
(SC) Paùlle
Paulilatino – Stemma
Paulilatino – Bandiera
Paulilatino – Veduta
Paulilatino – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoDomenico Gallus (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate40°05′N 8°46′E / 40.083333°N 8.766667°E40.083333; 8.766667
Altitudine280 m s.l.m.
Superficie103,85 km²
Abitanti2 103[1] (30-11-2023)
Densità20,25 ab./km²
Comuni confinantiAbbasanta, Bauladu, Bonarcado, Fordongianus, Ghilarza, Santu Lussurgiu, Solarussa, Villanova Truschedu, Zerfaliu
Altre informazioni
Cod. postale09070
Prefisso0785
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095041
Cod. catastaleG384
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) paulesi
(SC) paullesos
Patronosan Teodoro
Giorno festivo9 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Paulilatino
Paulilatino
Paulilatino – Mappa
Paulilatino – Mappa
Posizione del comune di Paulilatino all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Il paese occupa piuttosto stabilmente la parte più meridionale nell'abbassarsi del vasto altipiano basaltico di Abbasanta delimitato a nord da Campidano e a ovest dal Montiferru. Paulilatino conserva ancora in parte la tipologia caratteristica dei paesi del centro Sardegna, con le casette basse realizzate tutte in nero basalto. Famoso per i numerosi siti archeologici risalenti all'età nuragica e prenuragica disseminati nel suo territorio e in particolare per il sito di Santa Cristina, presso la strada statale 131, in cui si trova un pozzo sacro (IX-VIII secolo a.C.) di grande valore archeologico.

Storia modifica

Il territorio di Paulilatino fu abitato sin dal periodo prenuragico, e continuò ad essere frequentato soprattutto nell'età nuragica e anche nel periodo punico e romano, ma è dell'età nuragica che rimangono importanti testimonianze nel territorio di Paulilatino, infatti vi sono sparsi più di cento nuraghi, oltre all'importante sito di Santa Cristina, che testimoniano l'importanza e la frequentazione del territorio di Paulilatino anche nell'antichità. Durante il periodo romano fu costruito il centro abitato di Paulis Lactea, da cui deriva l'attuale paese.

Nel medioevo Paulilatino venne a far parte del Giudicato d'Arborea e faceva parte della curatoria del Guilcier. Dopo la caduta del giudicato (1420) gli abitanti mantennero un atteggiamento ostile verso gli invasori Aragonesi, e si ribellarono quando vollero imporre come signori feudali i De Ligia. Il villaggio nel 1417 fu incluso nel grande feudo concesso a Giovanni Corbera che nel 1426 venne ceduto al marchese di Oristano. Dopo che il marchesato fu confiscato a Leonardo Alagon (1478), il paese entrò a far parte della contrada dell'Ocier Reale, e fu un feudo regio per tutto il periodo aragonese e spagnolo, cioè e gli abitanti chiesero e ottennero di essere amministrati direttamente da funzionari reali, e non più da signori feudali.

Agli inizi dell'Ottocento il paese (dopo essere passato insieme all'intera isola sotto la dominazione piemontese dei Savoia) vide la bonifica della zona paludosa che occupava una parte del suo territorio, nel 1821 Paulilatino fu incluso nella provincia di Oristano. Nel 1838 fu riscattato al demanio, a cui apparteneva, per costituire un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale. In seguito all'abolizione delle province nel 1848, fu incluso nella divisione amministrativa di Cagliari, e nel 1859 nell'omonima ricostituita provincia; infine nel 1974, con la ricostituzione della provincia di Oristano, entrò a farne parte.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Paulilatino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 aprile 1990.[3]

«Stemma inquartato: nel primo, d'oro, al grappolo d'uva, di porpora, munito del tralcio di verde, posto in fascia, esso tralcio fogliato di due dello stesso, una foglia per parte; nel secondo, di rosso, alla stella di otto raggi, d'oro; nel terzo, di rosso, alla pecora d'argento, camminante sulla pianura di verde; nel quarto, di azzurro, all'olivo di verde, fruttato di nove di nero, fustato al naturale, nodrito nella pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

 
Palazzo Atzori

Siti archeologici modifica

Domus de janas modifica

  • Domus de janas Berenales
  • Domus de janas Binzales
  • Domus de janas de su Ladere
  • Domus de janas Sas Chessas
  • Domus de janas Sas Zanas
  • Domus de janas Su Riu

Parco Archeologico di Santa Cristina modifica

  • Santuario nuragico di Santa Cristina Il sito è composto da un Pozzo Sacro di età nuragica con capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. Poi a circa 200 metri a sud-ovest. un nuraghe monotorre con alcune capanne in pietra a forma allungata ed un villaggio nuragico.
 
Pozzo Sacro di Santa Cristina, scalinata

Nuraghi e villaggi nuragici modifica

  • Nuraghe Lugherras
  • Nuraghe Battizzones
  • Nuraghe Atzara
  • Nuraghe Pirinferta
  • Nuraghe Zendoro
  • Nuraghe Columbos
  • Nuraghe Busaurru
  • Nuraghe Cuau
  • Nuraghe Arbiddera
  • Nuraghe Iddanoa
  • Nuraghe Campischeddu
  • Nuraghe Onnella
  • Nuraghe Oschina
  • Nuraghe Su Idighinzu
  • Nuraghe Galla
  • Nuraghe Perdosu
  • Nuraghe Mura Mranda
  • Nuraghe Toroleo
  • Nuraghe Trontile
  • Nuraghe Petito
  • Nuraghe Medade (betili)
  • Nuraghe Pranu Iscrocca
  • Nuraghe Trinchi
  • Nuraghe Surzagas
  • Nuraghe Orchere
  • Nuraghe Mellizzana
  • Nuraghe Latzones
  • Nuraghe Mura Olia
  • Nuraghe Arbore Cuccuru
  • Nuraghe Carducca
  • Nuraghe Liori
  • Nuraghe Fruscos
  • Nuraghe Ortei
  • Nuraghe Orre
  • Nuraghe Ruiu
  • Nuraghe Mur'e Lauros
  • Nuraghe Putz'e Torru
  • Nuraghe Buzzas
  • Nuraghe Connighe
  • Nuraghe Nussiu
  • Recinto Nuragico Nussiu
  • Nuraghe Sa Pruna
  • Nuraghe Abbaia
  • Villaggio nuragico Mur'e Arramene

Tombe dei giganti modifica

Antiche tombe utilizzate dalle genti nuragiche come luogo di sepoltura comunitaria. Nel territorio di Paulilatino sono diffuse in molte località, soprattutto nelle vicinanze di villaggi nuragici, le tombe più conosciute sono quelle di Goronna.

  • Tomba dei giganti Atzara
  • Tomba dei giganti Bidil'e Pira
  • Tombe dei giganti di Goronna
  • Tomba dei giganti Minda de Figu
  • Tomba dei giganti Mura Cuada
  • Tomba dei giganti Mura Filighes
  • Tomba dei giganti Muriscroa
  • Tomba dei giganti Nossiu
  • Tomba dei giganti Oschina
  • Tomba dei giganti Pardullete
  • Tomba dei giganti Perdu Pes
  • Tomba di Giganti di Fontana Capudanni

Altri siti archeologici modifica

  • Tombe romane di Muriscoa
  • Ruderi di Putzu 'e Turru

Società modifica

 
Costume tradizionale di Paulilatino
 
Su pistocu, il pane tradizionale del posto

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Paulilatino è riconducibile alla Limba de mesania.

Cultura modifica

Istruzione modifica

Musei modifica

Il locale museo archeologico ed etnografico, inaugurato nel 1995, è sistemato in tre livelli all'interno dei tre piani del palazzo Atzori. Nel primo piano del museo sono sistemati pannelli grafici e fotografie sui vari siti, e sono raccolti materiali provenienti dagli scavi più recenti effettuati nel territorio circostante il paese, nel secondo piano si trovano esposte le testimonianze e le tradizioni dell'antica civiltà contadina di Paulilatino, con la ricostruzione di una tipica casa paulese con l'arredamento originale.

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Interno della stazione ferroviaria di Paulilatino

Strade modifica

L'abitato di Paulilatino sorge a ridosso della principale strada sarda, la SS 131, che scorre immediatamente ad ovest del paese. Altri collegamenti sono garantiti da una rete di strade provinciali: le SP11, SP17 e SP 65.

Ferrovie modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Paulilatino.

A sud-est del paese è attiva dal 1880 la stazione di Paulilatino: realizzata lungo la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci, è gestita da RFI ed è servita dai treni di Trenitalia.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Sebastiano Demurtas lista civica sindaco
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Domenico Gallus lista civica sindaco
9 maggio 2005 30 maggio 2010 Domenico Gallus lista civica sindaco
31 maggio 2010 31 maggio 2015 Giovanni Demartis lista civica "Uniti per Paulilatino" sindaco
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Domenico Gallus lista civica "Progresso lavoro libertà" sindaco
26 ottobre 2020 in carica Domenico Gallus Lista civica "Progresso lavoro libertà Paulilatino" Sindaco

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Paulilatino, decreto 1990-04-17 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 luglio 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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