Tarō Sekiguchi

pilota motociclistico giapponese

Tarō Sekiguchi (関口太郎?, Sekiguchi Tarō; Tokyo, 5 dicembre 1975) è un pilota motociclistico giapponese.

Tarō Sekiguchi
NazionalitàGiappone (bandiera) Giappone
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio1999 in classe 250
Miglior risultato finale21º
Gare disputate63
Punti ottenuti62
 

Carriera

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Le sue prime apparizioni sulla scena del motomondiale risalgono al 1999 e 2000 quando, in virtù di due wild card, ha partecipato alle edizioni del Gran Premio motociclistico del Giappone guidando una Yamaha nella classe 250. Nel 2001 vince il campionato giapponese della classe 250, totalizzando 124 punti alla guida di una Yamaha TZ 250.[1]

Sempre a partire dalla stagione 2001 le sue presenze nel motomondiale si sono fatte continue e, fino al 2004, sono state fatte in sella ad una Yamaha; costante è stata in tutti gli anni anche la classe di gare, sempre e solo la 250. Solamente nel 2003 non corre GP nel motomondiale, in quanto vince il campionato Europeo della classe 250, vincendo tutte le otto gare in calendario, realizzando 200 punti totali.[2]

Nel motomondiale 2005 cambia invece motocicletta, passando ad una Aprilia, l'anno però non inizia nel migliore dei modi perché Sekiguchi incorre in un grave incidente nella pre-stagione e deve essere sostituito per le prime gare da Hugo Marchand, iniziando a competere solo dall'ottavo gran premio in Gran Bretagna.[3]

Continua ad utilizzare la stessa moto anche nel 2006; in quest'anno corre con il numero 44, nel team Campetella Racing con l'Aprilia RSV 250, il compagno di squadra è Chaz Davies. Anche il Motomondiale 2007 lo vede sempre alla guida di una motocicletta della stessa casa; in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno il 20 agosto, è protagonista di un grave incidente durante il warm up causato dall'impatto con la moto di Marco Simoncelli che era caduto poco prima.[4] Trasportato d'urgenza in ospedale, gli verranno diagnosticati traumi seri come la frattura del femore, tuttavia riesce a rientrare alle gare prima del termine della stagione.

Torna a disputare una gara del motomondiale nel 2016, quando partecipa in qualità di wild card al Gran Premio del Giappone in Moto2 in sella ad una TSR del team Taro Plus One. Chiude la gara al ventiduesimo posto non ottenendo punti validi per la classifica piloti.

Risultati nel motomondiale

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1999 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha Rit 0
2000 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha 14 2 35º
2001 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha 10 13 16 Rit 17 9 12 20 22º
2002 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha Rit Rit 15 12 Rit 16 17 14 16 7 29º
2004 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha 22 15 21 21 18 19 20 17 19 Rit 17 18 13 Rit Rit Rit 4 31º
2005 Classe Moto                                   Punti Pos.
250 Aprilia NE Rit 18 Rit 22 10 10 Rit Rit 15 13 21º
2006 Classe Moto                                   Punti Pos.
250 Aprilia NE 17 13 19 18 18 16 3 31º
2007 Classe Moto                                     Punti Pos.
250 Aprilia Rit 17 Rit 14 14 15 15 13 12 16 NE Inf Inf Inf Inf 18 18 19 13 23º
2016 Classe Moto                                     Punti Pos.
Moto2 TSR 22 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.
  1. ^ (EN) MFJ Road Race Championship 2001, su motoracing-japan.com. URL consultato il 25 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  2. ^ (FR) Vincent Glon, Championnat d'Europe de Vitesse Moto 2003 - 250cc, su racingmemo.free.fr.
  3. ^ Ritorno in pista per Taro Sekiguchi con Campetella Racing, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 21 luglio 2005. URL consultato il 25 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).
  4. ^ Alessio Brunori, 250cc – Brno Warm Up – Tremendo crash per Tarō Sekiguchi, Dovizioso al comando, su motograndprix.motorionline.com, Motorionline S.r.l., 19 agosto 2007.

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