Utente:Dietiked/Formazione ed espansione della Vecchia Confederazione

Formazione e espansione della Vecchia Confederazione 1291-1515 modifica

 
Testo del patto federale del 1291

Nel 1218, dopo la morte senza eredi di Bertoldo V, la casata degli Zähringen si estingue. Le città di Zurigo, Berna, Sciaffusa e Friborgo, prima sotto il controllo degli Zähringen, vengono nominate Città imperiali. In modo simile, Uri (1231) e Svitto (1240) ottengono il privilegio dell'immediatezza imperiale. Così facendo, l'imperatore Federico II si garantisce l'accesso ai principali passi alpini, in particolare quello del Gottardo, di vitale importanza per le sue guerre contro le città lombarde ed il papato di Innocenzo IV.

 
La situazione territoriale in Svizzera nel 1315.

Nel 1273, alla fine del Grande Interregno, Rodolfo I d'Asburgo diventa il nuovo imperatore e riorganizza il regno ripristinando il ducato di Svevia, i cui territori erano passati in mani asburgica dopo l'uccisione di Corradino di Svevia da parte di Carlo d'Angiò. Per aumentare il controllo sui territori imperiali, Rodolfo invia un balivo in ognuno di essi, rendendoli de facto possedimenti asburgici. Alla morte di Rodolfo (15 luglio 1291) i Paesi Forestali (Waldstätte) di Uri e Svitto si alleano al fine di prevenire ulteriori ingerenze da parte del nuovo imperatore. La fondazione della Svizzera viene fatta risalire al 1 agosto 1291 con la firma del Patto Confederale sul praticello del Grütli, sebbene sul patto stesso non sia riportata alcuna data. Con la morte di Rodolfo I cominciano le guerre svizzero-asburgiche che dureranno fino al 1511 per il controllo dei territori d'oltralpe. Queste guerre contro gli Asburgo furono di fondamentale importanza nel mantenimento dell'unità tra i membri della confederazione, in realtà molto diversi tra loro.

Nel 1315 Leopoldo I d'Austria è costretto ad intervenire per redimere la disputa tra l' abbazia di Einsiedeln, sotto dominio asburgico e il Waldstätte di Svitto. Gli svittesi avevano infatti saccheggiato e danneggiato più volte i possedimenti dell'abbazia durante il cosiddetto Marchenstreit. I vassalli asburgici furono però attaccati e severamente sconfitti nella battaglia di Morgarten (15 novembre 1315). Con questa vittoria ebbe inizio l'espansione della confederazione.

La Confederazione degli Otto Cantoni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Confederazione degli otto cantoni.
Cantoni Alleati
  Canton Uri (1291)

  Canton Untervaldo (1291)
  Canton Svitto (1291)
  Città di Lucerna (1332)
  Città di Zurigo (1351)
  Città e Repubblica di Berna (1353)
  Città e Canton Zugo (1365)
  Canton Glarona (1388)

  Città di Biel-Bienne (1353)

  Città di Soletta (1353)
  Canton Appenzello (1411)
  Repubblica del Vallese (1416)
  Abbazia di San Gallo (1451)
  Città di Friburgo (1454)
  Città di Sciaffusa (1454)
  Città di San Gallo (1454)

Dopo la vittoria di Morgarten, i Waldstätte diedero il benvenuto a nuovi alleati, primo su tutti la città asburgica di Lucerna (1332), che in quel momento era in crescente sviluppo. Era un evento importante perché rendeva possibile navigare liberamente sul Lago dei Quattro Cantoni, da quel momento racchiuso completamente nel territorio della confederazione.

Nel 1336 nella città di Zurigo (la cui popolazione raggiungeva già le 12'000 unità) le corporazioni delle arti e mestieri si sollevarono contro il potere dei nobili. Il conflitto diede origine a molte divisioni interne che costrinsero il sindaco Rudolf Brun ad allearsi con i Waldstätte nel 1351. L'anno successivo gli Asburgo, con il duca Alberto II, vollero vendicarsi e dichiararono guerra a Zurigo e ai Waldstätte. I confederati reagirono occupando i territori asburgo di Glarona e Zugo. Glarona fu annesso alla Confederazione con il «Bösen Bund» (il cattivo patto), che rendeva il cantone un protettorato della Confederazione e non un membro a pieno titolo. Gli abitanti di Zugo invece chiesero aiuto all'imperatore ma questi rispose che non aveva interesse a difendere la città. Dopo aver tentato di respingere con la forza gli invasori, la città firmò l'alleanza coi confederati nel 1352. Tuttavia i territori di Glarona e Zugo dovettero essere restituiti agli Asburgo, ma entrambi tornarono in seguito a far parte della confederazione (Zugo nel 1365, Glarona nel 1388). Anche Berna si trovava in una difficile situazione militare. Nel 1339 un'alleanza guidata formata tra gli altri dai ducati di Basilea, Friburgo e Losanna attaccò la fortezza di Laupen nella battaglia di Laupen). La città era preparata a un assalto e poté altresì contare sull'aiuto dei tre Waldstätte. Nel 1353 l'alleanza venne suggellata con l'entrata di Berna nella confederazione.

 
La battaglia di Sempach del 1386.

La struttura formatasi viene chiamata Confederazione degli Otto Cantoni. Va però notato che essa non era molto unita ma si trattava piuttosto di un agglomerato di patti tra diversi partner. Ad esempio Berna era alleata solo coi Waldstätte, ma non con Lucerna né con Zurigo. Lucerna non era alleata con Glarona, che, a sua volta, non era alleata con Zugo. Gli unici territori alleati a tutti gli altri erano i Waldstätte. A differenza del patto originario stipulato dai Waldsätte al Grütli (che impediva questa pratica) i "nuovi" cantoni avevano facoltà di siglare alleanze separate con città o regimi esterni alla Confederazione. Ad esempio Berna aveva istituito la Confederazione Burgunda che comprendeva anche Soletta e Bienne.

Il 9 luglio 1386 a causa delle ripetute invasioni da parte di Lucerna della provincia asburgo dell'Entlebuch, il duca Leopoldo III si vide costretto ad un nuovo intervento militare. Mentre era in viaggio verso Lucerna l'esercito austriaco subì un agguato da parte dei confederati. Nella battaglia di Sempach Lucerna ed i Waldstätte (Berna e Zurigo non parteciparono) ottennero una nuova vittoria, mentre gli Asburgo, oltre ad essere sconfitti, videro morire Leopoldo III. Grazie a questa vittoria la presenza asburgo all'interno della confederazione venne rimossa. Nel 1388 durante la battaglia di Näfels anche Glarona si liberò definitivamente del controllo austriaco e divenne un membro della confederazione a pieno titolo.

La morte senza eredi del conte del Toggenburg (1436) portò alla Vecchia Guerra di Zurigo (1440-1450) tra i confederati e la città di Zurigo per il possesso dei territori rimasti liberi. La città, alleatasi per ripicca all'imperatore Federico III fu sconfitta nella battaglia di San Giacomo sulla Sihl e costretta dai cantoni confederati a rompere il patto con l'imperatore. I territori dei Toggenburgo vennero perciò divisi tra Glarona e Svitto, mentre Zurigo ne uscì notevolmente ridimensionata anche per la perdita dei territori che circondavano la parte alta dell'omonimo lago.

Il duca Sigismondo d'Austria siglò la pace con i confederati a Costanza nel 1474 e pose fine all'annoso conflitto tra Asburgo e Confederazione. Contemporaneamente la Confederazione si alleò con le città imperiali di [[Strassburgo, Basilea, Colmar e Sélestat, così come con i vescovati principeschi di Basilea e Strassburgo.

Tra il 1474 ed il 1478 la Confederazione fu coinvolta nella Guerra Borgognone contro il duca Carlo di Borgogna detto il Temerario, il terzo incomodo nella lotta tra francesi ed asburgo per il dominio dell'europa centrale. La guerra cominciò a causa dell'espansione di Berna verso il Vaud e dell'Alto Vallese verso il Basso Vallese, entrambi possedimenti del Ducato di Savoia, alleato del Ducato di Borgogna. Nel 1476 Carlo il Temerario attaccò Berna. Grazie all'aiuto dei suoi alleati alsaziani, l'esercito bernese riuscì a sconfiggere Carlo a due riprese, nella battaglia di Grandson e in quella di Morat. Nell'anno successivo i confederati e i duchi di Lorena sconfissero definitivamente Carlo nella battaglia di Nancy.

Se si esclude il prestigio ed il rispetto militare acquisito dalla Confederazione nelle guerre borgognone, la Confederazione non ebbe grandi guadagni dalle vittorie su Carlo il Temerario e, in particolare, non partecipò alla spartizione territoriale del grande regno di Borgogna. Inoltre i metodi di divisione dei bottini di guerra rappresentarono una nuova fonte di screzi tra cantoni cittadini (capaci di fornire più uomini all'esercito) e cantoni di campagna, accentuata ulteriormente dall'entrata nella confederazione di altre due città, Soletta e Friborgo. I contrasti assunsero dimensioni tragiche e solo la dieta di Stans (attraverso la mediazione di Nicolao della Flüe) riuscì a ricompattare una Confederazione mai come ora divisa in alleanze separate.

La Confederazione dei tredici cantoni modifica

Cantoni Alleati
  Canton Uri (1291)

  Canton Untervaldo (1291)
  Canton Svitto (1291)
  Città di Lucerna (1332)
  Città di Zurigo (1351)
  Città e Repubblica di Berna (1353)
  Città e Canton Zugo (1365)
  Canton Glarona (1388)
  Città di Soletta (1481)
  Città di Friburgo (1481)
  Città di Sciaffusa (1501)
  Città di Basilea (1501)
  Canton Appenzello (1513)

  Città di Biel-Bienne (1353)

  Repubblica del Vallese (1416)
  Abbazia di San Gallo (1451)
  Città di San Gallo (1454)
    Repubblica delle Tre Leghe (1497)
  Città di Mülhausen (1515)
  Città di Rottweil (1519)
  Città di Ginevra (1519)

Dopo le vittorie nelle guerre borgognone, la Confederazione diventò la vera potenza militare della zona alpina. Gli Asburgo e la Lega Sveva cercarono di fermare la crescente influenza dei confederati nel sud della Germania (in particolare nel Sundgau, Klettgau, Hegau e in Brisgovia) durante la guerra di Waldshut del 1468 e soprattutto quella sveva del 1499, mossa con la scusa di attuare la riforma imperiale del 1495 di Massimiliano I; in realtà era l'ultimo tentativo degli Asburgo di riprendere il controllo della regione a sud del Reno. Con la Pace di Basilea (1499) i rapporti tra impero e Confederazione si rappacificarono. La tesi secondo la quale l'imperatore avrebbe riconosciuto l'indipendenza de facto della Confederazione è stata contestata di recente.[1] Al contrario, i confederati tenevano ancora in grande considerazione l'impero e basavano le loro pretese proprio sul diritto imperiale ed in particolare sull'immediatezza imperiale ricevuta in passato. L'indipendenza arriverà solo nel 1648.

La guerra sveva mise freno all'espansione della Confederazione verso nord. Dopo l'annessione di Basilea e Sciaffusa nel 1501, e Appenzello nel 1513 il confine nord non subì più cambiamenti di rilevo. La città di Costanza rimase fuori dai confini nonostante la forte l'alleanza con Berna e Zurigo mentre le città di Mulhouse e Rottweil rimasero alleate fino al 1632 e, rispettivamente, 1798. Gli alleati più importanti restavano l'abbazia e la città di San Gallo, la Repubblica delle Tre Leghe, il Vallese e la città di Bienne.

Nel 1509 il vescovo vallesano Matteo Schiner convinse la Confederazione a fermare l'invio di mercenari ai francesi e ad accettare l'offerta di papa Giulio II, desideroso di scacciare proprio i francesi dalla Lombardia. Durante le campagne transalpine del 1512-1513 i confederati e i loro alleati grigionesi si garantirono così il controllo del Ticino, della Valtellina e resero il Ducato di Milano un loro protettorato.

Le divisioni all'interno della Confederazione si accentuarono con l'inizio della riforma protestante e questo la indebolì notevolmente sul fronte lombardo, dove fu sconfitta nel 1515 da Francesco I durante la battaglia di Marignano. La pace con il re francese fu siglata nel 1516. I territori a sud delle alpi conquistati in precedenza non vennero reclamati e restarono perciò in mano ai confederati (con pochi cambiamenti fino al 1798) e furono amministrati come baliaggi comuni. Nel 1521 fu stipulato un accordo con i francesi per l'invio di 16'000 mercenari. Per questo motivo la presenza dei confederati nella lotta tra Asburgo e Francia per il controllo della Lombardia continuò fino alla definitiva sconfitta del 1525 nella battaglia di Pavia. Così si concluse il periodo di grande espansione militare della Confederazione. L'invio di mercenari continuerà fino alla definitiva proibizione del 1859, con l'unica attuale eccezione della Guardia Svizzera Pontificia.

Note modifica