Welcome (film 2009)

film del 2009 diretto da Philippe Lioret

Welcome è un film del 2009 diretto da Philippe Lioret.

Welcome
I due protagonisti in una scena del film
Titolo originaleWelcome
Paese di produzioneFrancia
Anno2009
Durata110 min
Generedrammatico
RegiaPhilippe Lioret
SceneggiaturaPhilippe Lioret, Emmanuel Courcol, Olivier Adam, con la collaborazione di Serge Frydman
ProduttoreChristophe Rossignon, Philip Boëffard (produttore associato)
Produttore esecutivoEve Machuel
Casa di produzioneNord-Ouest Productions, France 3 Cinéma, Mars Distribution, Fin Août Productions
Distribuzione in italianoTeodora Film
FotografiaLaurent Dailland
MontaggioAndréa Sedlackova
MusicheNicola Piovani, Wojciech Kilar, Armand Amar
ScenografiaYves Brover
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il film è ambientato a Calais e tratta il tema dell'immigrazione clandestina prendendo a pretesto la vicenda di un giovane curdo-iracheno intenzionato a raggiungere la sua fidanzata a Londra. Presentato nella sezione Panorama del Festival di Berlino 2009, vinse diversi premi, come il Premio LUX assegnato dal Parlamento europeo, e ottenne dieci candidature ai Premi César 2010, fra cui quelle per il miglior film e il miglior regista.

TramaModifica

Il diciassettenne Bilal giunge a Calais da Mosul, nell'Iraq curdo, dopo un viaggio attraverso l'Europa durato oltre tre mesi, con lo scopo di ricongiungersi alla fidanzata Mina, residente a Londra con la sua famiglia. Una volta essersi fatto scoprire mentre si nascondeva tra la merce di un camion, il ragazzo, benché condannato non è perseguibile per il doppio status di minorenne e proveniente da uno stato in guerra. Vedendo la piscina pensa all'idea di imparare a nuotare per attraversare la Manica a nuoto quindi, con i soldi rimanenti , si paga due lezioni di nuoto da Simon.

Simon che inizialmente tratta il ragazzo con diffidenza , dopo un fugace incontro con la moglie Marion, dalla quale è separato e che è impegnata nel volontariato ad assistere i clandestini, si offre di ospitare Bilal e un suo amico a casa sua . La cosa è malvista in particolare dal suo dirimpettaio e d'altronde è illegale. Marion resta colpita positivamente dalla generosità e sensibilità di Simon e nonostante provi ancora qualcosa per lui, ribadisce l'intenzione di portare a termine la separazione.

Nel frattempo Mina viene promessa sposa, dal padre, ad un ricco cugino, che gli promette in cambio una posizione importante nella gestione di un ristorante di Londra di cui è proprietario. Tutto questo però non basta a fermare Bilal che vuole comunque raggiungere la fidanzata a nuoto fino in Inghilterra , nonostante ora sia conscio dei pericoli costituiti dalle forti correnti, dal grande traffico mercantile, dalla bassa temperatura delle acque e alle dieci ore che dovrà impiegare per compiere la traversata.

Così, al secondo tentativo fallito e dopo che Simon a seguito di una denuncia è in libertà vigilata per "traffico di clandestini", Bilal, seppure avvertito da Mina che non era più necessario che la raggiungesse riprova l'impresa solitaria. Stavolta riesce ad arrivare in vista della costa inglese dove però, per sfuggire alla locale Guardia Costiera, si immerge più volte fino a non riuscire più a tornare in superficie. Simon, noncurante delle restrizioni cui è stato costretto, va a Londra per incontrare ed informare Mina dell'accaduto. È distrutto e sconsolato ma quando Marion lo chiama per avvertirlo di ritornare, coglie una nuova opportunità per riaprire il rapporto con la moglie.

AccoglienzaModifica

Il film è diventato molto popolare in Francia, raggiungendo nelle prime 3 settimane di proiezione 780.000 spettatori. Il dibattito sull'immigrazione clandestina si intensificò dopo che l'allora ministro francese dell'Immigrazione Éric Besson e il regista Philippe Lioret ne discussero durante il popolare show francese Ce soir oao jamais. Lioret colse l'occasione per chiedere un emendamento alla legge francese con la depenalizzazione per coloro che aiutano i profughi. In una sua dichiarazione disse: "Se una cosa del genere passasse, modificando questo articolo di legge, sarà una vittoria".

Il membro del parlamento francese Daniel Goldberg ha introdotto una proposta per depenalizzare il favoreggiamento dei clandestini. La proposta è stata oggetto di accesi dibattiti. L'emendamento è stato discusso, ma non è diventato legge. Goldberg ha detto che intende introdurre ulteriori misure volte a modificare la legge. Un'altra proposta è stata depositata da un gruppo di senatori comunisti, ma mai discussa.

Il 25 novembre 2009, il film vince il Premio LUX del Parlamento europeo, aggiudicandosi una somma di 87.000 euro destinati alla sottotitolazione dell'opera nelle 23 lingue dell'Unione europea, e, eventualmente, alla produzione del DVD o di una copia in 35 mm per ogni Paese dell'UE. Questo riconoscimento serve a "superare le barriere linguistiche" e promuovere la distribuzione del film nell'UE, contribuendo così al dibattito su questioni che stanno a cuore alla società europea.[1]

RiconoscimentiModifica

NoteModifica

  1. ^ Premio LUX 2009: intervista al vincitore e agli altri due finalisti, su europarl.europa.eu, Sito ufficiale del Parlamento Europeo. URL consultato il 5 giugno 2012.

Collegamenti esterniModifica