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Proposta di legge sul copyright approvata


Discussione iniziale modifica

Adesso che si fa? (Escludendo l’oscuramento sine die?)--202.1.197.117 (msg) 17:42, 26 mar 2019 (CET)[rispondi]

Niente. Che altro ci resta da fare, ormai?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.10.46.33 (discussioni · contributi) 17:53, 26 mar 2019 (CET).[rispondi]

L'adattamento nazionale di una direttiva EU è un processo che impiega molto tempo, e non credo che sia in cima alle priorità del Governo italiano, visto l'orientamento contrario all'approvazione tenuto dai parlamentari europei appartenenti all'attuale maggioranza[1]. Si potrebbe impiegare questo tempo per studiare la Direttiva e pianificare una policy per utilizzare citazioni, snipet e link esterni.--Flazaza (msg) 19:51, 26 mar 2019 (CET)[rispondi]
In 1 articolo ho letto che servono fino a 2 anni per l'adattamento nazionale della direttiva UE--202.1.197.117 (msg) 19:56, 26 mar 2019 (CET)[rispondi]

IMHO
Adesso ci rimbocchiamo le maniche e cominciamo a vedere cosa ci comporta questa faccenda. In Wikipedia da sempre, infatti, non attendiamo che le cose ci divengano urgenti, ci attrezziamo per tempo. E, sia che poi una norma nazionale un bel giorno arrivi, sia che almeno nell'Italia che ne sarebbe patria prevalga il buon senso, non c'è solo l'Italia; i meccanismi comunitari sono tali per cui di stati membri ne bastano alcuni, anche lontani, che diano effetto alla Direttiva perché noi di lingua italiana ce ne si debba occupare come di materia corrente. Intanto prendiamo atto dell'illustre pronuncia e cominciamo a adottare le necessarie cautele perché ciò che produciamo resti un prodotto libero e liberamente fruibile, anche per fini di lucro, anche nel territorio dell'Unione europea. E assicuriamoci di poter continuare a preservare il Progetto e soprattutto i Volontari che lo costruiscono al riparo da incidenti giuridici e tentativi di aggressione per vie giudiziarie maliziosamente adite, una specialità non solo di paesi a conduzione dittatoriale che inizia con le liti temerarie e si articola sino alla detenzione arbitraria di amministratori di Wikipedia nel cuore della stessa civillima e democraticissima Europa (in Francia, se non ricordate) o peggio.

Beninteso, attenzione a non confondere: questo Progetto in materia di diritto d'autore, ma non solo, ogni momento deve essere compliant contemporaneamente con 300 e passa legislazioni diverse; in Unione europea al momento ce ne sono 29 (28 stati membri più l'Unione). Tutta l'Europa non supera dunque il 10% delle norme che siamo tenuti a (e che vogliamo finché possibile) rispettare; quindi anche se l'Europa - checché ne pensino gli organismi che la rappresentano - è soprattutto e quasi soltanto il Continente della cultura, e ha un ruolo naturalmente e storicamente centrale nella conoscenza, nondimeno la nostra attenzione resta invariata rispetto ad ogni e ciascuna fra le altre 270 legislazioni e le culture che rappresentano. Il problema al momento più critico, poiché riguarda i contenuti, sarà discernere le fonti di cui è nostro dovere corredare le voci.
Non possiamo mandare in giro materiale che per le fonti si basi su un placet dell'editore che l'editore potrebbe negarci. Se infatti il diritto che la Direttiva costituisce in favore dell'editore è un diritto pieno e non una presa in giro anche dell'editore, questo sarà esercitabile anche con facoltà di ripensamento salvo cessioni irrevocabili; irrevocabilità la cui praticabilità è insussistente per un organismo come Wikipedia che è una Comunità virtuale e come tale priva della capacità giuridica necessaria anche solo per accettare la donazione di questo consenso. E dovrà essere un consenso ritrasmissibile, cioè in pratica una licenza libera (per ogni singola citazione). Perché la norma di cui oggi ci si vanta della lunghissima elaborazione (3 anni), potendo iniziare a unificare una semplice definizione del semplice diritto di corta citazione, mica del sesso degli angeli, se ne guarda bene quasi fosse off-topic, quasi non ci fosse stato il tempo di studiarlo nell'urgenza (3 anni). Tanto in causa ci andrebbe chi usasse citazioni, oggi principalmente noi che le preferiamo testuali perché nel nostro piccolo facciamo gli enciclopedisti, non gli ermeneuti. Studieremo perciò le forme di accettabilità di eventuali donazioni di questi consensi, che non è scontato riceveremo visto che non paghiamo e non pagheremo una lira per acquisirli. Nel frattempo non possiamo basare le voci su fonti i cui diritti spettino a editori ricadenti in area comunitaria. La lettura della norma, oggi non emendata quindi di testo ormai più che consolidato, non consente di escludere che anche citazioni telegrafiche possano ricadere nell'ambito di applicabilità della norma.
Wikipedia deve tenersi ben lontana da questioni di questo genere, soprattutto perché il nostro prodotto ha un senso finché possiamo fornire ai nostri riutilizzatori un materiale libero e "sicuro" da un punto di vista legale. Tenete ben presente a questo proposito che la tanto sbandierata esclusione delle enciclopedie online non ha alcun effetto pratico su di noi, non è una tutela e non è una esenzione: il nostro non è un club dove la conoscenza ce la fabbrichiamo per noi stessi e ci riuniamo al sabato per raccontarcela fra di noi, è un Movimento che intende metterla a disposizione di tutti. Di chiunque. Perché la riutilizzi. In qualunque forma quindi non necessariamente in una nuova enciclopedia (uscendo quindi dalle supposte "esclusioni"). Ci si può scrivere ad esempio un libro, con ciò che produciamo noi. Anche per farci soldi, il famigerato fine di lucro, proprio perché contrariamente a quanto dicono certi candidi e cert'altri in malafede, siamo i primi a sapere che l'autore deve potersi mantenere con la sua creatività, è per questo che le nostre licenze sono "commercial" sin dal primo giorno di vita di questo Progetto. Per consentire a quanta più gente possibile di creare, perché è con questo che cresce il genere umano nel suo insieme, non con i borderò. Dunque non state a bearvi di vane chiacchiere, l'unico modo di essere esclusi sarebbe quello di distribuire materiale non libero. E immaginate se Wikipedia c'è per questo...
A dirla con estrema sincerità, il ricorso che si rende adesso necessario a fonti ricavate presso altre aree culturali non mi dispiace affatto: la Rete serve proprio a questo, a sprovincializzarsi e a crescere mediante il fruttuoso contatto con culture diverse. Fra i militari e gli scienziati che la vollero mettere a disposizione del Mondo, questo strano concetto circolava. Ma erano tempi in cui la libertà non si pagava in buoni benzina, specie la libertà altrui. E in ogni caso, la stessa Europa che ha tanti pregi e valori, è anche il posto del mondo in cui più poveramente certe aree del lavoro d'intelletto si parlano addosso, dandosi ovviamente ragione, chiudendosi all'interazione che da millenni gli studiosi nemmeno riuscivano a sperare e che oggi la Rete consente. A chi dice che la Rete è un Far West, non è il caso di ribattere che non è meglio chiudersi nel saloon. Confrontarsi in campo aperto con idee diverse non è cosa per timidi, e quando non ci si chiude dentro l'effimero presente, bisogna ricordare che è già stato detto: il coraggio uno non se lo può dare. Wikipedia proprio ci nasce, come interculturale, è giunto il momento di considerare che salvo i casi di reale valore scientifico, non ci sono ragioni reali per voler preferire fonti di area comunitaria a fonti di altra provenienza. Qualche problemino potrà venire dalle traduzioni, ma di lingue ne parliamo 300 e in qualche modo risolveremo. La norma odierna in pratica ci espone a un rischio di lite giudiziaria estremamente più marcato che sino a ieri. Così come a maggior ragione espone i nostri riutilizzatori a un rischio ancora più grave; ma disponendo di fonti di tutto il resto del mondo non vale la pena correrlo. Dove ne troviamo, correggendo le voci, espungiamo e sostituiamo (magari partendo dalle biografie dei viventi).
Circa il controllo dei contributi immessi dagli utenti, non cambia nulla perché fra controllo manuale e filtratura automatizzata non ci manca proprio nulla per il raggiungimento di standard oggi innovativamente richiesti (senza precisarli) dalla norma; i nostri standard sono già elevati. Non compreremo filtri, o meglio filtri magici, dalle aziende che dichiaratamente si intendevano penalizzare (oddio, magari potremmo lavorare a crearne qualcuno con licenza libera). Ma non abbiamo bisogno di censurare i nostri Volontari, la lesione di altrui interessi (di rilievo giuridico) arrecata da Wikipedia è tendente a zero. Per il mestiere che facciamo qui dentro, e con tutti gli aspetti delicati che comporta, ci avrebbero già massacrato se così non fosse; invece abbiamo casistiche di incidente più basse del tasso di natalità di gente di buon senso. In ogni caso più basse di qualsiasi soggetto della Rete cui siamo stati più o meno fondatamente accostati in questo periodo.
Il controllo delle violazioni del diritto d'autore (che là dov'è solo cosa di soldi è diritto di copia, copyright) rimane severo ed efficiente come sempre. Non lo abbiamo allestito, quando nessuno ce lo chiedeva e quando nessun tribuno delle nuove plebi ce lo imponeva, per far bella figura oggi a Bruxelles. Lo allestimmo perché gli autori ci campano e gli editori (legittimamente) ci lucrano, questo sicuramente; ma lo facemmo soprattutto perché l'opera degli altri non è roba nostra. Noi non regaliamo roba rubata. Punto. Qualsiasi altra interpretazione è destituita di qualsiasi fondamento. Questa è Wikipedia, nient'altro che la povera e inutile Wikipedia; ma è Wikipedia fino al midollo. Non cambia nulla, noi faremo i nostri controlli, verificheremo di essere sempre compliant a 270 legislazioni dell'intero pianeta, e vedremo di limitare alle sole reali insostituibilità le ragioni di contatto con le 28+1 legislazioni europee che da oggi sono prevedibilmente una scaturigine più di potenziali problemi che di reali vantaggi per la conoscenza condivisa.

Nel tempo in cui alcuni fini dicitori preparavano falsità e villanie che ci sono state riversate addosso senza risparmio, quella norma è stata opportunamente studiata. Possiamo eluderla una volta a destra, una volta a sinistra e alla terza le potremmo attaccare dietro il cartello "vendesi, prezzi modici". Ma questa è Wikipedia, e rispetteremo anche questa strampalata norma. Magari ridurremo decisamente dal lato nostro le occasioni di applicabilità anche laddove in realtà non c'è una reale ragione giurisdizionale di farlo. Magari, fuori dell'enciclopedia, opereremo con ancora maggior convinzione e impegno a sostegno della libertà di Web, che è innanzitutto libertà di conoscenza. Magari, fuori dell'enciclopedia, ci impegneremo per un vero diritto della Rete che sia scritto da chi la Rete la conosce per averla studiata adeguatamente e ne coglie i principi e le tecniche, le etiche e gli obiettivi, i problemi e gli abusi. Ma in enciclopedia rispetteremo. Questa è la strampalata e scalcinata Wikipedia; quella che fra qualche mese, dopo tutto questo soprattutto maleducato fervore, sarà ancora qui al suo posto, compliant con 300 legislazioni. E con la sua dignità. -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 04:06, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]

Interessante il potere usare citazioni in inglese aggirando il problema, si potrebbe creare una policy o una pagina di aiuto ad hoc.--202.1.197.117 (msg) 09:43, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Leggendo i vari articoli di giornale si trova in tutti che Wikipedia è esentata, la link tax non c'è e nemmeno l'upload filter. WMIT continua a sostenere che la direttiva ci coinvolge. Ma come? Posto che probabilmente verrà recepita in extremis come al solito, l'ufficio legale di WMF ha intenzione di fornire un parere ufficiale? --F. Foglieri Non cliccare qui 10:18, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Wikipedia, come enciclopedia, è esclusa totalmente da tutti gli articoli. --Emanuele676 (msg) 10:50, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Non credo che wikipedia sia esclusa, oppure allora non ho capito il senso dei numerosi oscuramenti...--202.1.197.117 (msg) 11:06, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Veramente è stato ripetuto più volte che Wikipedia non sarà toccata da tutto questo.--Mauro Tozzi (msg) 11:35, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
da luglio scorso chi sostiene che non ci riguarda è stato ben informato direttamente (e ripetutamente) di cosa occorreva perché la norma non ci riguardasse; hanno lasciato il testo tale e quale, oggi io leggo il testo e il testo è sempre lo stesso, quindi continua a riguardarci. Forse chi sostiene questa cosa il testo non lo ha letto. O forse è una presa in giro. Ma questo non ci interessa indagarlo. -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 12:10, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
chi dice che non ci riguardi penso che conosca il testo ma non bene Wikipedia.--87.27.156.88 (msg) 12:17, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
(fc) può darsi che sia così, una delle domande alle quali da molti mesi attendo una risposta che non arriva è "ma vi è chiaro che state trattando il 5° sito del pianeta come danno collaterale?" -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 12:38, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Wikipedia dovrebbe essere esclusa dall'art. 13 (cd upload filter), ma non dal'art. 11 (cd link tax). Sul tema c'è un post sul sito di Wikimedia Italia. --Niccolò "Jaqen" Caranti (OBC) (msg) 12:25, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Mi pare che il nostro modus operandi corretto mi pare ci tenga al riparo dalle tagliole della nuova direttiva. Il vero problema è che sarà più difficile trovare fonti.--Alkalin l'adminimale 12:50, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
esatto, ma bisogna adesso valutare se ci serve tenere a bordo quelle a rischio (convenire non ci conviene) -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 13:09, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]

(Rientro) È possibile che wikimedia stringa accordi con una o più testate o altre encicopedie come la Treccani?--202.1.197.117 (msg) 13:22, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]

in teoria è possibile, in pratica dovremmo negoziare che noi possiamo usare citazioni da opere su cui detengono diritti, garantendo che la stessa facoltà di usarle sia trasmissibile ai nostri riutilizzatori secondo le nostre licenze libere. In pratica, dovremmo fare un accordo quadro per la liberazione delle citazioni di cui di volta in volta chiedere rilascio in licenza libera. Follia.
Sicuramente però un contratto costringerebbe almeno a trovare una definizione della corta citazione che costituirebbe sì un precedente, ma che non varrebbe oltre quel contratto. Dovrebbe pensarci la legge, e poteva pensarci questa norma, ma immagino che non ci fosse il tempo (3 anni). -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 13:38, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Certamente non si può fare citazione per citazione, io pensavo più a delle royalties mensili o annuali una tantum per citare liberamente quella testata o quell'enciclopedia secondo una policy concordata a monte.--202.1.197.117 (msg) 13:43, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
noi facciamo gift economy, economia del dono. Anche in questo rappresentiamo un record, come progetto oggettivamente più riuscito. Viviamo delle donazioni che ci fanno e doniamo quello che facciamo. Una volta prendemmo in considerazione di comprare dei contenuti per liberarli, era il Diario di Anna Frank. Ma anche in quello specialissimo caso non si poteva farlo perché non spendiamo il denaro dei nostri donatori con scelte che nel momento stesso in cui si compiono sono non neutrali. -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 15:44, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Dove posso trovare il testo integrale in italiano? --F. Foglieri Non cliccare qui 13:27, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Forse sono ingenuo, forse è solo crassa ignoranza (ho fatto giurisprudenza quando il diritto europeo era ai primi vagiti), ma ritengo che i 28 legislatori nazionali, se lo vogliono, hanno la possibilità di introdurre molti elementi di chiarezza, nell'armonizzare le nuove norme con il diritto di corta citazione. Da profano nella specifica materia: se la direttiva europea lascia una zona grigia, il legislatore nazionale può spingere verso il bianco o il nero.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 16:16, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
non solo possono, ce ne possono dare 28 definizioni differenti :-) -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 16:34, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
Mentre il pianeta annaspa per i costi crescenti e le ridotte disponibilità pro capite di materie prime, andare a creare penuria artificiale di conoscenza e comunicazione: ci sarebbe da assegnare uno pseudo-Nobel per la stupidità. 84.221.176.103 (msg) 20:13, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]
cb La discussione proviene dalla pagina Wikipedia:Oracolo#Legge_europea.
– Il cambusiere --Flazaza (msg) 20:55, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]

L'Europarlamento ha approvato la nuova norma sul copyright. Quindi se citate anche solo una frase scritta online da un editore, lui può chiedere di essere pagato o di farla rimuovere. Non voglio ne dibattere ne commentate la legge, ho solo una domanda in cui la politica non c'entra. Le frasi di editori non UE sono esenti da tale normativa? Che so, una pagina del sito del NY Times non è soggetta a tale legge? Perché se è così, wikip. non viene molto colpita dal provvedimento. Anche se da quelli che ho letto non sareste colpiti lo stesso. Non siete un servizio a pagamento, quindi le piattaforme non possono chiedervi una quota. In più ho notato che i copia-incolla qui non sono mai stati ammessi, al massimo c'è il titolo dell'articolo ma gli snippet sono esclusi dalla legge. Forse per le immagini, ma per il resto, UE o non UE, mi sembra che siate in una botte di ferro. Ciao e grazie --93.36.65.220 (msg) 13:22, 27 mar 2019 (CET)[rispondi]

Wikipedia in italiano (che non è Wikipedia dell'Italia) viene moltissimo colpita: quando usiamo fonti online, se possiamo aggiungiamo il link alla pagina d'origine. In una pagina di 7 anni fa (non so se è stata avvicendata da altre più aggiornate) nel 2012 si contavano ad esempio più di 15.000 collegamenti esterni a pagine del sito corriere.it (corriere della sera): verosimilmente, almeno 14.000 saranno fonti riguardate dalla direttiva. 7 anni fa avevamo poco più della metà dei contenuti di oggi, ed è lecito supporre che le proporzioni siano invariate, oggi avremo il doppio di fonti e certamente di più. Di quante fonti abbiamo ora da quel sito, il numero dovremmo contarlo a mano, perché di preciso abbiamo solo l'elenco completo. E questo è solo il corriere. Testate e case editrici italiane ce ne sono infinite altre (prova pure altri domini di altri editori); e la UE abbiamo visto che è di 28 paesi. Quante modifiche ci costa l'adeguamento alla direttiva? Se il nostro lavoro di Volontari fosse retribuito, varrebbe il prezzo di decine di migliaia di ore di un professionista specializzato ma frettoloso.
Circa il pagamento, non se ne parla proprio; questa è gift-economy e noi non compriamo niente. Ma non è tutto qui: la norma non rassicura sul fatto che un editore - anche solo per capriccio - non discrimini a chi concedere e a chi no l'uso di materiali per fonte, quindi soldi o non soldi comunque ci potremmo sentir dire "leva quella citazione", richiesta che non necessita di motivazione. E un editore che decide a chi dare le sue fonti e a chi no, è un soggetto che decide - in pratica in accordo di cartello - chi può fare enciclopedia e chi no in Europa: metti che le citazioni possa farle solo la Treccani e Wikipedia no, improvvisamente la Treccani si troverebbe ad uscire con un prodotto più sofisticato e noi con un prodotto arbitrariamente svilito e reso misero da un editore convinto di essere un sagace speculatore e un potente arbitro del mercato.
Forse non riesco a rendere l'idea di quante fonti ci siano in un Progetto che ha 1.500.000 voci. In caso di crisi con l'editore, dovendo comunque togliere la citazione, saremmo davanti a un bel bivio: o lasciare nel testo della voce concetti senza fonte, o togliere dal testo della voce anche i concetti che si basavano su quella fonte. In entrambi i casi, è conoscenza libera che svanisce perché un editore terzo ha il potere di censurarla, deprivandola della fonte che ci inibisce di usare e facendoci mandare in giro voci monche o voci senza fonti: voci campate in aria. In entrambi i casi sarebbe un danno gravissimo che attingerebbe i contenuti liberi che distribuiamo. Prendi a caso una delle ultime voci entrate in vetrina: Stella di Barnard, e comincia a togliere le fonti di area UE e i concetti nel testo che vi sono legati. Prova a vedere cosa rimane, e considera che qui le fonti UE sono minoritarie. Ora moltiplica questo controllo e questa operazione per un milione e mezzo di voci, e tutto questo da farsi a mano. Aggiungi che se possiamo proviamo a rimpiazzare quello che togliamo con fonti extra-UE: trovale, studiale, controllale, traducile, inseriscile. Così, mentre ci gingilliamo con gli editori, smettiamo pure di produrre nuovo contenuto, almeno ai ritmi precedenti. Non solo: perché noi possiamo ritrasmettere le fonti a chi deve giovarsi del nostro lavoro, i riutilizzatori, occorre che un editore ce ne consenta l'uso con una licenza libera. Forse da fuori non è chiaro che questo sarebbe un meccanismo, ove mai da applicarsi, infernale e non immaginabile concretamente; ma le poche volte che qualcuno della bancata pro-direttiva ha chiesto come funzioniamo, non ha accettato le risposte, o le ha ignorate.
Le fonti extra-UE non rientrano in questa sporca faccenda. Ma una cosa vorrei che fosse chiara: se ragionassimo come abbiamo visto fare a certi soggetti pubblici in questa vicenda, noi dovremmo semplicemente appendere un cartello con scritto "sito americano, metteteci il sale sulla coda". Potremmo. Il sito sta in USA, e le attività di costruzione di Wikipedia sono l'oggetto di relazioni intellettuali e culturali fra cittadini anche UE, anche italiani, che a titolo privato e individuale si rapportano con una fondazione culturale statunitense. Vietàtecele queste relazioni e ci divertiamo. Ad abundantiam potremmo mascherarci tutti dietro open proxy o altri sistemi di anonimizzazione, e tanti saluti a Bruxelles anche sotto altri aspetti con cui potremmo scapricciarci noi, stavolta. Invece in Wikipedia non funzioniamo così. Il problema sussiste proprio per l'etica di Wikipedia, che certe misure drastiche e di forza sa prenderle, ma evita di farlo sino a quando lo si può evitare; avessimo il pelo sullo stomaco che hanno altri, non staremmo a discutere, diremmo "sì, certo, ma come no", e faremmo quel che ci fa comodo. Ma noi rispondiamo ai nostri donatori. Per questo proviamo ad essere in regola allo stesso tempo con 300 legislazioni diverse. Ora, fra 300 sistemi diversi ci sono molte differenze, ottemperare a tutte le rispettive norme è letteralmente impossibile perché non poche sono in contrasto fra esse e noi non di rado dobbiamo operare delle scelte. In questo caso la UE nel suo insieme rappresenta però solo il 10% dei sistemi. Sicuramente non sceglieremmo mai di preferirli al 90% restante, per simpatica che sia l'idea colta di Europa, o quella di un'Europa colta; ma se il nostro lavoro deve fermarsi per dar retta a produttori di canzonette, reality e film (i prediletti dalla norma), noi i testi scientifici che ci servono ce li procuriamo altrove e i nostri lettori vedranno sparire velocemente l'accademia europea dai concetti e dalle voci. Sarebbe un'eresia e una bestemmia in qualsiasi contesto in cui il grado medio d'istruzione sia almeno il primo liceo; ma questo possiamo pensarlo da cittadini, e qui invece siamo Wikipediani, parte di un Movimento che non ha nazionalità come il sapere non ne ha e guai se ne avesse.
Oltretutto la norma è anti-web, e se ci mettono a scegliere noi evidentemente scegliamo il web, che fu un'idea di due europei; del sapere libero in un web libero beato chi potrà avvantaggiarsene, povero chi per fare un dispetto alla moglie ha deciso di evirarsi. -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 00:34, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
A me sembra invece ovvio che chiunque si mettesse a rimuovere fonti dalle voci solo perché provenienti da editori europei - come sembrerebbe voler fare Gianfranco, stando a qunto dice qui sopra - commetterebbe semplicemente un vandalismo bello e buono, aggravato perdipiù dal fine di protesta politica. È stata emanata una direttiva chemal scritta e mal ponderata che forse, chissà, potrebbe in futuro crearci problemi, ma rispondere con reazioni isteriche è quanto di peggio si potrebbe fare.--82.54.231.241 (msg) 00:54, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
politica? e cosa mi cambia chi l'ha votata e chi no? Qua sta la norma, di chiunque sia figlia. -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 01:05, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
Scusatemi la franchezza, ma a prescindere da Wikipedia (che in quanto enciclopedia è esclusa a prescindere) ma è possibile che siamo ancora alla tassa sui link? Ma per favore, ma poi pare possibile che sia vietato dare un url, che è un modo per raggiungere un indirizzo ip? --Emanuele676 (msg) 01:12, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
@82.54.231.241 Se si sostituiscono fonti a rischio di censura con fonti altrettanto buone non a rischio censura non vedo dove stia il vandalismo. @Gianfranco però la norma mi pare ci colpisca per quanto riguarda la citazioni di fonti giornalistiche, non di fonti librarie (anche se di areaa UE).--Moroboshi scrivimi 08:53, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
no, io ho usato l'esempio del corriere solo perché mi ricordavo che erano tanti i link, ma link ne abbiamo parecchi per esempio anche verso googlebooks (1, 2 - qualcosa sarà in PD, il resto è copyrighted e parte sarà UE), e qui si aggiunge il rischio che Google sua sponte lo rimuova per sue cautele (quel materiale è caricato dagli editori, ma metti che litiga con un gruppo editoriale per le news: toglie anche questi e i nostri link diventano 404). Del resto anche se il testo d'origine fosse cartaceo (o da digitale non online, come nell'antico caso RC) ovviamente il problema resta la misura della corta citazione di materiale copyrighted. Se oltre X parole è illecito, lo è da dovunque provenga, google tax o meno. -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 09:26, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
[@ Gianfranco] abbi pazienza ma io fatico a capire, e ho bisogno di esempi concreti. Tu più sopra hai citato la voce Stella di Barnard. Potresti indicarmi specificamente quali contenuti di tale voce dovrebbero essere rimossi (anche solo cautelativamente) sulla base delle nuove norme? --93.36.167.230 (msg) 09:58, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
@Gianfranco, quelli su google sono libri digitalizzati, non siamo obbligati a mettere il link, basta la normale citazione bibliografica. Titolo, autore, edizione, ecc... Lo stesso per articoli che vengono da articoli giornalisti cartacei. Una volta che abbiamo scritto che è stato pubblicato sul Corriere di Topolinia a pag. 5 siamo a posto. Il problema resta ovviamente per articoli pubblicati solo online, che sono comunque tanti.--Moroboshi scrivimi 10:05, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
La lettura che dà Il Corriere della Sera è molto più rassicurante sui link, sugli snippets, sulla durata solo biennale della tutela che comunque riguarda solo il futuro. Occorre conquistare la garanzia che non siano solo opinioni dell'articolista, ma chiari testi normativi.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 11:55, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
My 2cents. Gianfranco potresti sforzarti di essere più sintetico? Diventa un reale problema comunicativo se tutti gli utenti facessero interventi così prolissi. Mi rendo conto che un'opera di sintesi richiede più sforzo che scrivere di getto, ma penso che sia opportuno. Sugli effetti della direttiva non penso avrà alcun effetto su wikipedia e che si sia usato wiki solo come strumento politico. Magari per avere il brivido del potere di cambiare le cose, ma il nostro lavoro è un altro. Se sbagliassi e tra le finalità di wikpedia rientrassero anche queste battaglie, mi permetto di suggerire anche la Corea del Nord e un'altra decina di paesi dove la libertà di pubblicare è realmente compressa. --155.185.101.51 (msg) 12:58, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]

Scusate la domanda probabilmente stupida... ma Wikipedia (o un sito web in genere) è soggetta a quale legislazione? Perchè al di là di cosa prevederanno le norme nazionali (ancora da scrivere, verso il bianco o il nero, come dice sopra Mizardellorsa), è davvero scritto da qualche parte che si è soggetti alla normativa dell'Italia, della Polonia o della Spagna? E se le norme spagnole o austricache contraddicessero quelle italiane o danesi? --Matitao (msg) 14:35, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]

Ci si lamenta sempre che il testo degli atti normativi sia di difficile comprensione, ma per quello che riguarda l'articolo 17 pag. 120 è particolarmente criptico e involuto. A pag. 125 viene menzionato un diritto di citazione da regolare da parte del legislatore nazionale: Rischia di perdersi nel diluvio delle altre disposizioni. Ma se il legislatore europeo scarica sul legislatore nazionale una materia così delicata come è è quella del diritto di citazione dovremo cercare di avere la normativa più favorevole almeno negli stati in cui abbiamo maggiore presenza--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 15:57, 28 mar 2019 (CET)--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 15:57, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
L'andazzo è quello di tenere a parole il diritto di citazione (e altre limitazioni ed eccezioni), per poi però renderlo tecnicamente impossibile. Un po' come la famosa combinazione di digital restriction management (DRM) + clausola anti-circumvention nel DMCA. Come dice Mizar, dovremo investire possenti risorse per presidiare la trasposizione nazionale il più possibile. --Nemo 17:05, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]

(perdonate, ma sono al lavoro e ho pochi secondi, interrompo solo per condividere questa grande soddisfazione, così importante per me che posso tranquillamente smettere di intervenire per sempre :-) Ma prima un'ultima cosa la dico: a risultati così ci si arriva solo con tutte le nostre... cacaspillerie, come questa, come mille altre. Ma non le mie che non contano nulla, quelle dei Wikipediani che lavorano insieme e in unità, unendo i loro diversi pov per far splendere i Progetti come il diamante. Ciò detto, credo che abbiamo pieno diritto, almeno sino a domani pomeriggio, a darci per una volta anche a un po' di spudorata spocchia, divertitevi :-))) E complimenti a tutti! -- g · ℵ → Gianfranco (msg) 17:53, 28 mar 2019 (CET))[rispondi]

Ripeto, la legge non ci riguarda, 1. Non vale per le enciclopedie 2. Non vale per gli url. Quindi, a meno che ci sia qualche voce con mezzo articolo metto come citazione nella fonte, di cosa parliamo? --Emanuele676 (msg) 23:24, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
[@ Emanuele676] Anch'io spero vivamente che le 28 leggi nazionali stabiliscano in modo inconfutabile che il diritto alla corta citazione prevalga sull'attuale formulazione dell'articolo 15 (che trova applicazione anche alle enciclopedie) oppure che si stabilisca in modo inequivocabile che in ogni caso le enciclopedie siano fuori dalle regole della direttiva. Per ora, però, nessuno ha dato questa certezza. Ovviamente la regola deve valere non solo direttamente per Wikipedia, ma anche per chi ci cita.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 09:14, 29 mar 2019 (CET)--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 09:14, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Devo dire la verità, mi sono persa a metà dell'intervento di Utente:Gianfranco e non sono riuscita a capire una cosa: dove è il problema per wikipedia? Perchè si dovrebbero rimuovere o sostituire decine di migliaia di fonti? Da quanto ho capito il problema riguarda i preview degli articoli, che potrebbero essere bloccati o fatti pagare. Ma quando si cita ad esempio il sito del Corriere come fonte non si inserisce nessun preview dell'articolo, solo l'url e al massimo il titolo. --Postcrosser (msg) 11:18, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
In una interpretazione restrittiva già il titolo potrebbe essere considerata una citazione. --Moroboshi scrivimi 11:33, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]

Esempio modifica

Questi sono tre stili di citazione di un articolo giornalistico che potremmo utilizzare su WIkipedia in una nota, al netto del {{cita news}} e del link a WebArchive (su cui si dovrà comunque riflettere), tra una coppia <ref></ref>.

  1. Maurizio Iorio, Quarant'anni fa esce "Born to Run" e comincia l'epopea musicale di Bruce Springsteen, su Rainews, 25 agosto 2015.
  2. Maurizio Iorio, Quarant'anni fa esce "Born to Run" e comincia l'epopea musicale di Bruce Springsteen, su Rainews, http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Quaranta-anni-fa-esce-Born-to-run-e-comincia-epopea-musicale-di-Bruce-Sprinsgteen-57c39a2f-aef4-4245-afe0-b8a3a81fd37a.html, 25 agosto 2015.
  3. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Quaranta-anni-fa-esce-Born-to-run-e-comincia-epopea-musicale-di-Bruce-Sprinsgteen-57c39a2f-aef4-4245-afe0-b8a3a81fd37a.html, 25 agosto 2015.

Quale di questi tre stili ci metterebbe al riparo da eventuali problemi facendo riferimento in particolare all'art. 15 "Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo online" e tenendo conto comunque di quella che è la nostra reale necessità in quanto enciclopedia, cioè la verificabilità? --Amarvudol (msg) 13:23, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]

L'art. 15 (ex art. 11) al comma 3 afferma che "La protezione accordata a norma del primo comma non si applica ai collegamenti ipertestuali" quindi l'esempio 3 è certamente legittimo.
Gli esempi 1 e 2 come quantità di testo utilizzato sono identici quindi imho la risposta che viene data per uno deve essere data anche per l'altro. Il comma 4 afferma che "I diritti di cui al primo comma non si applicano all'utilizzo di singole parole o di estratti molto brevi di pubblicazioni di carattere giornalistico". Non è però chiaro cosa significhi "estratti molto brevi". Io spero che la possibilità di citare un titolo, come in questo caso, rimanga libera, ma finché non ci saranno i recepimenti nazionali non possiamo davvero saperlo. --Niccolò "Jaqen" Caranti (OBC) (msg) 14:48, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Non poter citare neanche un titolo mi sembra una grandissima assurdità. Comunque nel caso si potrebbe sempre scrivere
  1. Maurizio Iorio, Titolo non riproducibile ai sensi dell'art 15 bla bla bla, su Rainews, 25 agosto 2015.
O un meno polemico
  1. Maurizio Iorio, Articolo, su Rainews, 25 agosto 2015.

--Postcrosser (msg) 15:11, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]

Mi piace quello polemico.--Moroboshi scrivimi 15:36, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Via, sarò ingenuo ma il divieto di citare il titolo mi sembra inverosimile e non credo che si debba intervenire in questo senso prima che questo scenario si profili con estrema chiarezza. E ammesso e non concesso che questa inverosimile ipotesi si concretizzi, in che maniera questo si potrebbe mai tradurre, come paventato più sopra, nel dover rimuovere del tutto le note ed eventualmente le parti di voce fontate con tali note?--Antenor81 (msg) 16:02, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Il recepimento nel diritto nazionale italiano della direttiva europea avverrà tramite un decreto legislativo, previa un'unica legge delega annuale. L'ingenuo sarò io, ma non credo compito impossibile, se saremo un poco accorti, e se il quadro politico rimarrà quello attuale, ottenere un testo che contenga il chiarimento che il diritto alla corta citazione ci sarà anche per il futuro. Certo mobilitarci da subito mi sembra doveroso.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 16:21, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Farei presente che tecnicamente il "collegamento ipertestuale" è costituito da due elementi inscindibili: l'URL (http-eccetera) + il testo cliccabile che è visibile. Pertanto, se la norma specifica l'esclusione dei "collegamenti ipertestuali", significa che l'esempio 1 di Amarvudol è e resta pienamente legittimo. --Matitao (msg) 18:31, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Anche no, perché, tecnicamente, nel testo cliccabile ci si può infilare anche un intero articolo; per cui è necessaria una disposizione specifica sulle caratteristiche ammesse per il testo cliccabile. 94.39.237.132 (msg) 19:47, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
In ogni caso "I diritti di cui al paragrafo 1 si estinguono due anni dopo la pubblicazione della pubblicazione di carattere giornalistico", e sì, totalmente assurdo che si vieti di citare il titolo dell'articolo. --Emanuele676 (msg) 19:55, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
@94.39...: se la norma prevede che "il collegamento ipertestuale è permesso" senza specificare altro, formalmente ci puoi mettere pure l'opera omnia di Ken Follet ma "collegamento ipertestuale" resta... Semmai potrebbe essere obiettato che un link del genere non può ragionevolmente "collegare" nulla, se include già "tutto" in se stesso. Ma ovviamente sono paradossi, e un titolo che collega al testo di un articolo a mio modo di vedere non appartiene alla fattispecie. --Matitao (msg) 21:06, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]
Se riporto su WP ampi stralci di un articolo giornalistico è una violazione di copyright oggi come lo era prima del 26/3; quindi, in questo caso, con la direttiva per noi non cambia niente: non lo si poteva fare prima e non lo si farà dopo.
Sarebbe assurdo che il titolo di un'opera o di un articolo, inserito in una nota, rientrasse nel campo delle citazioni, se fosse così non si potrebbero nemmeno elencare le opere di uno scrittore o gli articoli di uno studioso, vivente o morto da meno di 70 anni, perché gli stessi sono sotto copyright. Considerato che i collegamenti ipertestuali sono liberi, ne consegue IMHO che possiamo continuare ad utilizzare gli stili di citazione in uso.
La direttiva si applica espressamente a quanto avverrà dopo la sua entrata in vigore e quindi IMHO il pericolo di dover correggere tutti i link già presenti su WP, ammesso e non concesso che diventino illegali, è assolutamente inesistente. --Antonio1952 (msg) 21:59, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]

(Rientro) Invece come ci regoliamo per articoli riportati qui con estratti (quote) che in molti casi superano le 2/3 righe di testo? (Io stesso ne ho inseriti moltissimi proprio per la verificabilità, come accennavano su)--2.45.71.191 (msg) 16:27, 30 mar 2019 (CET)[rispondi]

Io mi ripeto: spetterà al legislatore nazionale, nel caso specifico a chi stenderà il decreto legislativo decidere se dare indicazioni un poco più dettagliate sulle citazioni. Se ci saranno, ci atterremo ad esse, se non ci saranno, saremo molto più severi.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 19:47, 30 mar 2019 (CET)[rispondi]
Da un lato continuiamo a dire che "it.wiki" non è "l'enciclopedia dell'Italia", ma "l'enciclopedia di lingua italiana"; dall'altro lato però "aspettiamo a vedere cosa deciderà il legislatore italiano"... perché? se sono un utente svizzero di lingua italiana che vive nel Canton Ticino, perché devo aspettare "cosa decide il legislatore italiano"? idem se sono un emigrato italiano che vive in Nuova Zelanda. p.s. secondo me un grosso problema ce l'avrà Wikiquote, che è un progetto basato interamente sulle citazioni. --Holapaco77 (msg) 13:09, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Oltretutto da quello che leggo in Wikipedia:Server, i server che ospitano fisicamente Wikipedia sono in Florida (USA): si applica la normativa italiana (europea) o quella statunitense? --Holapaco77 (msg) 13:19, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]
[@ Holapaco77] Fuori dei denti: io non vedo tanto il problema di chi contribuisce: può farlo anche dalle isole Tuvalu. Lo vedo su chi è titolare dei diritti sull'opera citata. Come poi eserciterà i suoi diritti, personalmente non lo so. Qualcuno per problemi affini se l'era presa persino con wikipedia.it. Ma io non credo che per il fatto che i server siano negli USA placherà l'orda dei pretesi portatori di ancor più pretesi sacrosanti diritti . Sempre a mio parere, per quel poco che ormai possiamo è meglio fare in modo che per il nostro povero diritto nazionale non siano sacrosanti, ovviamente ciascuno per il proprio diritto nazionale. Il diritto di corta citazione il legislatore europeo lo ha lasciato all'ambito applicativo nazionale: per quel pochissimo che possiamo, cerchiamo di difendere l'ultima trincea, ovviamente nazione per nazione.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 16:54, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Tutto ovvio, ma per applicare al meglio le regole occorre capire una cosa fondamentale: it.wiki è l'enciclopedia dell'Italia (per cui si applica a prescindere la normativa italiana e solo quella) oppure è l'enciclopedia della lingua italiana con sede altrove? È una precisazione molto importante, che è la base di ogni ragionamento. --Holapaco77 (msg) 19:01, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]
In effetti no, per via della Lex loci protectionis. Un autore italiano ci potrebbe fare causa in Italia anche se i server fossero in Corea del Nord e tutti gli utenti contribuissero dalla stazione spaziale. Nemo 19:27, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]

[↓↑ fuori crono] Consultando le condizioni d'uso di Wikipedia, io leggo che

«Ti ricordiamo che sei legalmente responsabile di qualsiasi contributo, modifica e riutilizzo dei materiali di Wikimedia ai sensi delle leggi degli Stati Uniti d'America e di altre leggi vigenti (che possono includere le leggi in vigore nel paese di residenza o nel paese in cui i contenuti vengono visualizzati o modificati).»

«Per chiarezza, con "leggi vigenti" si intendono come minimo le leggi degli Stati Uniti d'America

«Se l'utente intende promuovere un'azione legale a carico di Wikimedia Foundation, si impegna a farlo e a risolvere la controversia legale esclusivamente nei tribunali statali e federali della Contea di San Francisco, in California. L'utente accetta inoltre che le leggi dello Stato della California e, nella misura applicabile, le leggi degli Stati Uniti d'America regolino le presenti Condizioni per l'utilizzo e qualsiasi altra controversia legale possa insorgere tra l'utente e Wikimedia Foundation (senza riferimento ad alcun conflitto di leggi). L'utente si sottopone alla giurisdizione personale e accetta come fori competenti i tribunali ubicati nella Contea di San Francisco, California, nell'ambito di qualsiasi azione o procedura legale relativa a Wikimedia Foundation o alle presenti Condizioni per l'utilizzo.»

Pertanto, mi sembra di capire che it.wiki sia un'enciclopedia statunitense in lingua italiana. È corretto? --Holapaco77 (msg) 19:39, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]

@Holapaco77: Quelle sono controversie giuridiche fra l'utente e Wikimedia. I detentori dei diritti sono soggetti terzi, ed a quanto dice [@ Nemo_bis] (+ che altro la voce linkata, sempre che sia corretta), si applica la normativa del paese dove costoro decidono di intentare causa. Ma a questo punto, i detentori dei diritti suppongo sceglieranno il paese con la normativa più restrittiva, per cui mi pare serva a poco che il legislatore italiano abbia un approccio soft: varrà comunque la normativa del paese più limitante. O sbaglio? --Matitao (msg) 20:58, 1 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Secondo me non ci siamo e stiamo facendo confusione. Quanto citato qua sopra certamente esisteva anche prima, anzi è sempre esisistito: infatti da sempre è vietato scopiazzare il materiale protetto e caricarlo su WP, e chi eventualmente lo fa ne risponde personalmente sia civilmente sia penalmente. Non è mica una novità questa, è sempre stato così. La novità invece riguarda le nuove regole introdotte dalla Direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, che per la prima volta tirano in ballo le "piattaforme online". È di questo che stiamo parlando, non dell'utente che carica illegalmente un testo protetto (non può farlo e neanche prima poteva farlo). --Holapaco77 (msg) 00:06, 2 apr 2019 (CEST)[rispondi]
L'art. 15 (ex art 11) dice Gli Stati membri riconoscono agli editori di giornali stabiliti in uno Stato membro i diritti di cui all'articolo 2 e all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 2001/29/CE per l'utilizzo online delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico da parte di prestatori di servizi della società dell'informazione. I diritti di cui al primo comma non si applicano agli utilizzi privati o non commerciali delle pubblicazioni di carattere giornalistico da parte di singoli utilizzatori. La protezione accordata a norma del primo comma non si applica ai collegamenti ipertestuali. I diritti di cui al primo comma non si applicano all'utilizzo di singole parole o di estratti molto brevi di pubblicazioni di carattere giornalistico. Di questo stiamo parlando e cerchiamo di capire come sarà applicato dalle 28 legislazioni nazionali, contemperato con il diritto alla corta citazione. Pensare di risolvere il tutto con l'invocare la responsabilità solo del singolo contributori mi sembra illusorio: Se WMF venisse considerata nel novero dei prestatori di servizi potrebbe ricevere una richiesta da parte di Corriere.it piuttosto che LaRepubblica.it di un compenso per qualche citazione di troppo, se non si è pronti a dimostrare che siamo nell'ambito delle eccezioni introdotte dal legislatore europeo oppure nazionale. Il legislatore europeo europeo ha poi usato l'espressione editori di giornali stabiliti in uno stato membro. Personalmente non avrei dubbi che un periodico della Papuasia che ha la filiale europea a Roma, se agisce in base all'articolo 15, deve invocare la normativa applicativa italiana.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 07:28, 2 apr 2019 (CEST)[rispondi]
@Holapaco: sei tu che hai citato dei termini d'uso fra l'utenza e WMF, che non hanno attinenza con i rapporti fra WMF e soggetti terzi detentori di (C). Stiamo parlando del se e come la Direttiva influenza i rapporti fra WMF e detentori di (C), e quindi degli (eventuali) riflessi sui contenuti, perchè fra WMF e Utenti la Direttiva -direttamente-non innova nulla.
@Mizar visto che mi pare che conosci bene la materia, non è che aggiorneresti Direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale? Nonostante tutto il can-can di oscuramenti, discussioni, e l'enorme rilievo dato da it.wiki alla vicenda, nel concreto dei contenuti è incredibilmente in condizioni penose, persino con la numerazioni degli articoli errata. :( Non è che sia un gran biglietto da visita per la qualità dell'enciclopedia...
A proposito di Papuasia, se il quotidiano ha sede solo a Roma si applicherà il diritto italiano, ma io sopra osservavo che se ha sede anche a Parigi, Berlino, Londra, Lussemburgo e Andorra, sceglierà la normativa del paese che gli fa più comodo, indipendentemente dall'edizione linguistica di wiki (o sbaglio?). E mi aspetto quindi che un possibile scenario sia quello di paes(uccol)i che faranno a gara per fare dumping come già avviene sul fronte societario/fiscale... --Matitao (msg) 09:28, 2 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Direttiva non ancora approvata definitivamente modifica

Sul sito dell'Osservatorio legislativo dell'Europarlamento c'è scritto che lo status della Proposta di direttiva è ancora "In attesa della posizione del Consiglio in prima lettura / convocazione della conciliazione di bilancio", quindi la direttiva non è ancora stata formalmente approvata definitivamente, né promulgata, né ovviamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. Teoricamente il Consiglio dell'Unione europea potrebbe ancora proporre degli emendamenti e rispedire indietro la proposta di direttiva al Parlamento in seconda lettura. In ogni caso, al momento è ancora formalmente una "proposta". --Holapaco77 (msg) 10:58, 3 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Sì certo, è all'odg del Consiglio (dei ministri) UE (agricoltura) del 15 aprile: https://www.parlament.gv.at/PAKT/EU/XXVI/EU/05/98/EU_59873/imfname_10891324.pdf
Emendamenti non sono possibili in questa fase, anzi serve una procedura speciale anche solo per metterla in votazione, altrimenti passerebbe "automaticamente". Se fosse bocciata andrebbe in seconda lettura. Nemo 12:34, 3 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Per l'approvazione finale serve un quorum del 75% dei voti ponderati del Consiglio UE e mi pare che i governi di Italia, Polonia, Ungheria, Finlandia e Lussemburgo non siano d'accordo. Ce ne sono altri? --Holapaco77 (msg) 21:44, 3 apr 2019 (CEST)[rispondi]
No, non è il 75 % ma 55 % dei paesi più 65 % della popolazione, ma solo se la direttiva viene messa in votazione, e al momento non è prevista la votazione. Vedi https://www.consilium.europa.eu/it/council-eu/voting-system/voting-calculator/ Nemo 14:45, 7 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Dichiarazione dei magnifici cinque. Nemo 14:45, 7 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Non varrebbe la pena di diffondere questa dichiarazione?--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 07:44, 10 apr 2019 (CEST)[rispondi]
è uscita ora la notizia che la riforma del Copyright è stata approvata definitivamente dal consiglio, con voti contrari dell'Italia, Svezia,Finlandia,Polonia, Olanda e Lussemburgo, astensione di Slovenia,Estonia e Belgio.--87.27.156.88 (msg) 12:01, 15 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Segnalo questo pezzo di Bruno Saetta su Valigia Blu secondo cui l'art. 17 (ex-art. 13) varrebbe per i progetti fratelli escludendo solo Wikipedia. Ero convinto che l'elenco all'art. 2 (che esclude fra le altre cose "le enciclopedie online senza scopo di lucro") fosse esemplificativo e non tassativo, ma Saetta dice (in una conversazione su Facebook) che la Corte di giustizia interpreta le eccezioni in modo restrittivo e non estensivo. --Niccolò "Jaqen" Caranti (OBC) (msg) 09:05, 17 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Sì certo, l'abbiamo ripetuto a ogni piè sospinto per un anno. Ci sarà da impazzire. Nemo 09:24, 17 apr 2019 (CEST)[rispondi]