41º Reggimento fanteria "Modena"
IL 41º fanteria meccanizzata "Modena" è stata un'unità dell'Esercito Italiano di stanza a Villa Vicentina, in provincia di Udine, nella caserma "Bafile-Rossani" da ottobre 1975 ad aprile 1991 come battaglione. Nel maggio 1991 diventò reggimento e come sua ultima sede prima dello scioglimento definitivo il 30 settembre 1995, si trasferì nella caserma "Ugo Polonio" a Gradisca d'Isonzo, in Provincia di Gorizia.
41º fanteria "Modena" | |
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Stemma del 41º fanteria "Modena" | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1859-1943 1975-1995 |
Nazione | Regno di Sardegna Italia Italia |
Servizio | Regia Armata Sarda Regio Esercito Esercito Italiano |
Tipo | Fanteria |
Ruolo | Fanteria meccanizzata |
Dimensione | Reggimento, Battaglione |
Guarnigione/QG | Savona (Caserma D. Caminati) (1909-1931) Imperia (1931-1943) Villa Vicentina (1975-1991) Gradisca d'Isonzo (1992-1995) |
Equipaggiamento | M113 MILAN M1 Garand FN FAL Beretta MG 42/59 Mortaio 120-HM 38 |
Motto | Per guida l'onore per meta la gloria dal 1975 al 1995. |
Colori | storici delle mostrine: sfondo bianco con due bande laterali rosso amaranto (cremisi) |
Battaglie/guerre | terza guerra d'indipendenza italiana presa di Roma Guerra italo-turca prima guerra mondiale seconda guerra mondiale |
Decorazioni | |
Parte di | |
Brigata meccanizzata "Gorizia"(1975-1995) Divisione meccanizzata "Folgore" (1975-1986) V Corpo d'armata (1987-1995) | |
Simboli | |
Fregio e mostrine 1975 - 1986 | |
Fregio e mostrine 1987 - 1995 | |
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Storia
modificaOrigini
modificaIl 41º Reggimento fanteria trae origine dai Cacciatori della Magra, un corpo costituito il 7 maggio 1859 con volontari dell'Italia centrale. Successivamente, il 31 luglio, il corpo fu trasformato nella Brigata "Modena" al comando del colonnello Ceccarini di Roma.[1]
Quando la brigata divenne parte delle truppe dell'Emilia, i due reggimenti di cui era composta vennero denominati, dal 1º gennaio 1860, 41º e 42º Reggimento fanteria venendo incorporati nel Regio Esercito a partire da marzo.[1][2]
I due reggimenti parteciparono alla terza guerra d'indipendenza italiana del 1866 come parte dell'11ª divisione e alla presa di Roma all'interno della 12ª.[2]
La 9ª compagnia del 42º partecipò alla campagna d'Africa del 1887 prendendo parte alla battaglia di Dogali.[2]
Nella prima guerra mondiale
modificaNella guerra 1915-18 combatté valorosamente sul Monte Mrzli, su Monte Rosso, sullo Sleme, sul Cengio, in Val d'Assa, a Magnaboschi, a Gorizia, sul Soler, a Col Caprile, a Col della Berretta, sull'Asolone, sul Grappa, sul Pertica, a Fonzaso e a Fiera di Primero.
Meritò la Medaglia d'Argento al Valor Militare per l'incrollabile resistenza e per l'impeto eroico dei suoi contrattacchi in Val Magnaboschi, sul Grappa e sul Monte Pertica, nella battaglia del giugno 1918 e nell'offensiva finale.
In Etiopia
modificaPartecipa alla guerra d'Etiopia con la 5ª Divisione fanteria "Cosseria" e combatte la battaglia dello Scirè. Nel 1939, con la formazione delle divisioni binarie, viene inquadrato nella 37ª Divisione fanteria "Modena", unitamente al 42º Reggimento fanteria "Modena" e al 29º Reggimento di Artiglieria per Divisioni di Fanteria.
Nella seconda guerra mondiale
modificaIl 10 giugno 1940 il reggimento ha in organico:
- comando e compagnia comando
- tre battaglioni fucilieri
- compagnia mortai da 81 mm
- batteria armi di accompagnamento da 65/17 Mod. 1908/1913
Viene inizialmente schierato sul fronte alpino occidentale, nella val Roia. Dopo l'armistizio con la Francia, viene destinato al fronte albanese, dove nel 1941 sostiene diversi combattimenti.
Nel 1942-1943 rimane dislocato in Albania e Grecia, con compiti di presidio. Con l'Armistizio di Cassibile del settembre 1943 viene sciolto in Epiro.[3]
Dopoguerra 1975-1995
modificaIl 1º settembre 1975 con il personale del Battaglione Anfibio "Isonzo" e del I Battaglione del 183º Reggimento Fanteria "Nembo", rispettivamente con sede nella caserma "Andrea Bafile" e nella confinante caserma "Mario Rossani" a Fiumicello/Villa Vicentina Udine ed entrambi contestualmente sciolti - viene ricostituito il 41º Battaglione Meccanizzato "Modena", con il motto: "Per guida l'onore, per meta la gloria". Il battaglione viene inserito nell'organico della neocostituita (20 settembre 1975) Brigata meccanizzata "Gorizia", inquadrata nella Divisione meccanizzata "Folgore". Le due caserme vengono unificate e diventano la caserma "Bafile-Rossani" (denominazione non riportata sull'edificio).
Il 31 ottobre 1986 con l'abolizione del livello divisionale viene sciolta la Divisione meccanizzata "Folgore", e la Brigata "Gorizia" (assieme al 41º) passa, dal 1º novembre 1986, alle dirette dipendenze del 5º Corpo d'armata.
Il 30 aprile 1991 il battaglione cessa le sue attività nella sede di Villa Vicentina e il 1º maggio 1991 viene trasferito a Gradisca d'Isonzo Gorizia nella caserma "Ugo Polonio".
Nel 1992 il battaglione viene riorganizzato in reggimento ed assume la denominazione di 41º Reggimento Fanteria "Modena".
Il 30 settembre 1995 il reparto viene sciolto e la Bandiera di Guerra consegnata al Sacrario della Bandiere presso il Vittoriano in Roma.
Stemma
modificaScudo: Inquartato: il primo d'azzurro al monte (M. Pertica) al naturale; il secondo caricato di un leone etiopico d'oro coronato, passante, tenente nella branca destra una croce copta dello stesso; il terzo partito di rosso e di nero, caricato dell'elmo di Scanderbeg; il quarto d'oro alla croce d'azzurro (Modena).
Corona turrita
Ornamenti esteriori: lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: Per Guida l'Onore, per Meta la Gloria.
onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l'insegna dell'Ordine Militare d'Italia pendente al centro del nastro con i colori della stessa.
nastri rappresentativi delle ricompense al Valore:
Insegne e Simboli
modifica- Il battaglione dal 1975 al 1986 indossava sul basco il fregio della Divisione meccanizzata "Folgore" (di cui faceva parte nell'ambito della Brigata meccanizzata "Gorizia") che era composto da due ali con al centro un gladio, alla base della stessa era riportato nel tondino il numero "41".
- Dal 1987 sino al 1995 il battaglione passava sotto il comando del 5º Corpo d'armata (assieme alla Brigata stessa) e il fregio diventava quello della fanteria meccanizzata (composto da due fucili incrociati sormontati da una bomba con una fiamma dritta e con alla base dello stesso un M113), al centro nel tondino era riportato il numero del battaglione.
- Le mostrine del battaglione dal 1975 al 1986 (Divisione Meccanizzata "Folgore") erano di forma rettangolare e nella parte superiore era riportata un'ala di color oro con un gladio su sfondo azzurro, mentre quella inferiore era di colore bianco con due bande laterali amaranto (cremisi).
- Dal 1987 al 1995 (con la Brigata "Gorizia" alle dirette dipendenze del 5º Corpo d'armata) le stesse erano solo di colore bianco con due bande laterali di colore amaranto cremisi (colori storici del 41°), alla base delle mostrine si trovava la stella argentata a 5 punte bordata di nero simbolo delle forze armate italiane.
Onorificenze
modificaIl 41º fanteria "Modena" è decorato delle seguenti onorificenze:
Decorazioni alla bandiera di guerra
modifica— Guerra 1915-18[4][5]
— (Guerra Italo-Etiopica,giugno 1935- maggio 1936)
— Guerra 1915-18 Val Magnaboschi 18 giugno 1916,Monte Grappa giugno 1918,Monte Pertica ottobre 1918 (bollettino ufficiale anno 1920,disp.47)
— (Albania,valle della Vojussa,Cuciati,Panarit,valle Desnizza,Bregu,Scialesit,Marizai,Golico,Kurvalesch,zona di Lekdushaj. 16 novembre 1940- 23 aprile 1941)
— (M.Razet,val Roja- fronte occidentale 22-23 giugno 1940).
— Friuli 6-15 maggio 1976 ,data del conferimento: 04/01/1978
— (Avigliana-Torino 16 gennaio 1900)
Decorati
modificaPrima guerra mondiale:
- Medaglie d'argento: ufficiali nº 90, truppa nº 104
- Medaglie di bronzo: ufficiali e truppa nº 320
Decorati medaglia d'oro
modifica- Aurelio Baruzzi (battaglia di Gorizia agosto 1916).
- Pietro Crespi (monte Pertica 27 ottobre 1918).
Decorati ordine militare di Savoia
modifica- Pecorini Abelardo, colonnello "cavaliere" monte Grappa 15-16 giugno 1918, monte Pertica 24 giugno 1918.
- Castagnola Giovanni, maggiore generale "cavaliere" (comando brigata Modena), Carsia Giulia 9-16 ottobre 1916.
- Doniselli Luigi, brigadiere generale "cavaliere" (comando brigata Modena) monte Grappa 4 novembre 1918.
Motto del reggimento
modifica"Per guida l'onore, per meta la gloria" dal 1975 al 1995.
Dal 1859 al 1943 "Adsum Vinco".
Festa del reggimento
modifica27 ottobre, anniversario del fatto d'armi di Monte Pertica (1918)
Persone legate al reggimento
modifica- Ignazio Ribotti, comandante dei Cacciatori della Magra e primo comandante della brigata Modena.
- Aurelio Baruzzi, fante e graduato del 41° poi promosso Sottotenente (per merito in azioni di guerra) e trasferito al 28º Reggimento Fanteria (Brigata "Pavia"): nella 6ª Battaglia dell'Isonzo (Battaglia di Gorizia - agosto 1916), con soli quattro uomini occupò il sottopassaggio fortificato della ferrovia nell'attuale via Piedimonte a Gorizia, catturando oltre 200 militari austriaci colà asserragliati e ponendo la prima bandiera tricolore sulla stazione ferroviaria di Gorizia. L'atto gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare e fu uno dei pochissimi a ricevere questa onorificenza da vivo. Suo il libro di memorie "Quel giorno a Gorizia", edito dalla Walberti.
- Nel 1880 il comando della brigata Modena passò al maggiore generale Grande Ufficiale Guidorossi Luigi, molto apprezzato per capacità e competenze militari, divenuto nel 1886 tenente generale di corpo d'armata. Figlio di Giuseppe, già podestà di Calestano comune in provincia di Parma, di famiglia di nobili origini imparentata con il casato Ponci di Parma.
Comandanti dal 1859 al 1995
modifica- 1.Cap.Carlo DE STEFANI
- 2.Ten.Col.RAOUX
- 3.Cap.ROSSI
- 4.Col.Francesco MATERAZZO
- 5.Ten.Col.Bartolomeo GALLETTI
- 6.Col.Flaminio PALMA DI BORGO FRANCO
- 7.Ten.Col.Nicola PODESTA'
- 8.Ten.Col.Giovanni GRAGLIA
- 9.Ten.Col.Carlo GUGIA
- 10.Ten.Col.Giovanni CATTANEO
- 11.Ten.Col.Filippo DOUGLAS SCOTTI
- 12.Col.Enrico SFERRA
- 13.Ten.Col.Vincenzo CARTONI
- 14.Ten.Col.Alberto BOSI
- 15.Col.Fedele DALL'OSTA
- 16.Col.Carlo CANEVA
- 17.Col.Paolo SIGNORELLI
- 18.Col.Lodovico FRONDONI
- 19.Col.Alessandro BERLIRI
- 20.Col.Diodato SIOTTO PINTOR
- 21.Col.Carlo RUSSO
- 22.Ten.Col.Alfonso GALLI DELLA LOGGIA
- 23.Col.Matteo SINISCALCHI
- 24.Col.Giovanni ROTONDI
- 25.Col.Carlo ANCHINI
- 26 Col.Giuseppe PETILLI
- 27.Col.Vincenzo TROTTA
- 28.Ten.Col.Giobatta GIRI
- 29.Ten.Col.Alfonso GATTA
- 30.Ten.Col.Ottario RICHARD
- 31.Ten.Col.Giuseppe SANTANGELO
- 32.Ten.Col.Abelardo PECORINI
- 33.Col.Luigi DE NAVA
- 34.Ten.Col.Alberto VERCILLO
- 35.Col.Armellini Chiappi
- 36.Col.Agostino MARTINI
- 37.Col.Alessandro DE GUIDI
- 38.Col.Antonio GRAZIOSI
- 39.Col.Umberto MONDADORI
- 40.Col.Arnoldo PAVAN
- 41.Col.Edmondo DE RENZI
- 42.Col.Ruggero GAMBA
- 43.Ten.Col.Gaetano CANFORA
- 44.Ten.Col.Ferdinando FERRETTI
- 45.Ten.Col.Giuseppe MAMMONE
- 46.Ten.Col.Angelo CARABELLESE
- 47.Ten.Col.Gianfranco L'ABBATE
- 48.Ten.Col.Alberto PIETRONI
- 49.Ten.Col.Gennaro IMPERIO
- 50.Ten.Col.Antonio LOMBARDI
- 51.Ten.Col.Lucio D'ANTONIO
- 52.Ten.Col.Mario DI BENEDETTO
- 53.Ten.Col.Nicola TARANTINI
- 54.Ten.Col.Pietro LUCCHETTI
- 55.Ten.Col.Carlo IPPOLITO
- 56.Ten.Col.Silvano OLIVIERI
- 57.Ten.Col.Luigi DE PASCALIS
- 58.Col.Enzo SCIBILIA
- 59.Col.Claudio BOTTOS
Sedi dal 1859 al 1995
modificaMassa Carrara
07/05/1859 - 17/06/1859
Parma
17/06/1859 - 09/07/1859
Modena
09/07/1859 - 16/07/1859
Mirandola
17/07/1859 - 04/11/1859
Modena
Bologna
Rimini
Cattolica
01/12/1859 - 02/01/1860
Rimini
02/01/1860 - 02/04/1860
Piacenza
25/04/1860 - 29/10/1860
Ferrara
Nonantola
Modena<br />
Reggio Emilia
26/04/1861 - 26/08/1861
Teramo
04/09/1861 - 16/03/1864
Bologna
Ferrara
Forlì
Bologna
02/10/1865 - 07/10/1866
Alessandria
07/10/1866
Torino
Alessandria
21/09/1869
Piacenza
21/09/1869 - 31/05/1870
Verona
31/05/1870
Amelia
Roma
Civitavecchia
Nocera Inferiore
04/11/1870 - 19/01/1871
Salerno
19/01/1871 - 11/09/1872
Vercelli
11/09/1872 - 28/07/1877
Milano
28/07/1877 - 29/09/1879
Messina
03/10/1879 - 29/09/1882
Pescara
03/10/1882 - 23/11/1884
Napoli
24/11/1884 - 07/08/1886
Caserta
07/08/1886 - 02/09/1890
Reggio Emilia
04/09/1890 - 29/09/1897
Torino
29/09/1897 - 17/09/1901
Sassari
19/09/1901 - 18/09/1905
Gaeta
20/09/1905 - 16/09/1909
Savona
18/09/1909 - 13/05/1915
Zona di Guerra
13/05/1915 - 03/08/1919
Savona
03/08/1919 - 1931
Imperia
1931 - 1943
Villa Vicentina
20/10/1975 - 30/04/1991
Gradisca D'Isonzo
01/05/1991 - 30/09/1995
Note
modifica- ^ a b Mezzacapo, p. 28.
- ^ a b c Nuova Enciclopedia….
- ^ regioesercito.it.
- ^ L'ordine militare venne assegnato a quasi tutte le unità di fanteria che parteciparono alla prima guerra mondiale.
- ^ Scheda dal sito del Quirinale - visto 18 ottobre 2010.
Bibliografia
modifica- Carlo Mezzacapo, Discorsi del senatore Carlo Mezzacapo pronunziati in Senato nella tornata del 26 gennaio 1887, Roma, Forzani e C., 1887.
- Stefano Pagliani (a cura di), Supplemento alla sesta edizione della Nuova Enciclopedia Italiana, Vol. quinto, Torino, Unione tipografica-editrice, 1899.
- "Quel giorno a Gorizia" di Aurelio Baruzzi, edito dalla Walberti.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 41º Reggimento fanteria "Modena"
Collegamenti esterni
modifica- 41º Reggimento fanteria "Modena" nel sito dell'Esercito Italiano, su esercito.difesa.it. URL consultato il 31 maggio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2011).
- 41º Reggimento fanteria "Modena" nel sito del Regio Esercito Italiano, su regioesercito.it.