Bastia Mondovì

comune italiano

Bastia Mondovì (Bastìa in piemontese) è un comune italiano di 629 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.

Bastia Mondovì
comune
Bastia Mondovì – Stemma
Bastia Mondovì – Veduta
Bastia Mondovì – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoFrancesco Rocca (lista civica) dal 13-5-2022
Territorio
Coordinate44°27′N 7°54′E / 44.45°N 7.9°E44.45; 7.9 (Bastia Mondovì)
Altitudine294 m s.l.m.
Superficie12 km²
Abitanti629[1] (31-10-2023)
Densità52,42 ab./km²
FrazioniAlfieri, Bonde, Braia, Bricco, Cantonata, Carpenea, Chionetti, Coste, Deiso, Feia, Fossaretto, Fratti, Gallo, Gattera, Gava, Ghesio, Isola, Lavoruzzo, Le Torri, Minetti Soprani, Minetti Sottani, Mirabello, Montechiaro, Murazze, Oderda, Paradiso, Perosi, Pianmezzano, Pieve, Rocche, San Fiorenzo, Scarpito, Sciolle, Stazione, Valle Ellero, Villero
Comuni confinantiCarrù, Cigliè, Clavesana, Mondovì
Altre informazioni
Cod. postale12060
Prefisso0174
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004014
Cod. catastaleA709
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 680 GG[3]
Nome abitantibastiesi
Patronosan Fiorenzo
Giorno festivo4 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bastia Mondovì
Bastia Mondovì
Bastia Mondovì – Mappa
Bastia Mondovì – Mappa
Posizione di Bastia Mondovì nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Bastia Mondovì sorge, su di un'altura, alla confluenza tra il torrente Ellero ed il fiume Tanaro, che connota profondamente il territorio del Comune con il suo corso, già ampio, e le sue numerose anse. Il comune ha una superficie di 11,97 km², e, con il centro storico costituisce una parte limitata del suo territorio, formato soprattutto da numerose frazioni, località o case sparse, più o meno abitate, che fanno da contorno al concentrico del paese. Bastia è costituita da un territorio principalmente collinare ed in parte pianeggiante, attraversato dal fiume Tanaro. Si trova ai piedi delle Langhe e costituisce una naturale porta verso la zona della Langa Monregalese.

Origini del nome modifica

Il nome del paese ha conosciuto nel tempo numerose variazioni, legate soprattutto alle vicende storiche. I documenti più antichi parlano della Parrocchia di San Martino, de Alma, per cui Alma doveva essere il nome dell'insediamento civile. Con un documento dell'XI secolo Castrum et Villa Caraxonis vengono concessi al vescovo di Asti, Ottone, ed è pertanto con il nome di Caraxonis (Carassone), che, all'inizio del II millennio, era individuata l'attuale Bastia Mondovì. È nel XII secolo che appare il nome Bastia Caraxoni, indicante una fortificazione realizzata ingegnosamente per lo più con travi e tavole, come le fortificazioni dette battifolli, da cui trae il nome un altro comune monregalese: Battifollo. Il comune dista 11.1 km da Mondovì e 33.9 km da Cuneo. Da Torino dista 83.8 km, mentre da Savona dista 59.8 km[4].

Storia modifica

Alcune sepolture di epoca imperiale romana sono venute alla luce durante i lavori per la costruzione della strada di fondovalle Tanaro, in particolare nei pressi della chiesa di San Fiorenzo.

La scomparsa pieve di Santa Maria di Carassone (presso la cascina della pieve nell'odierna frazione di Villero, detta Carassone) era sorta nel VI-VII secolo.

Sempre a Carassone-Villero esisteva un nucleo fortificato, sorto su uno sperone naturalmente protetto dal fiume Tanaro. La potenza dei signori di Carassone fu contrastata, alla fine del XII secolo alla fondazione del comune di Mondovì: Carassone ne costituì un terziere che ebbe come santo patrono sant'Andrea. Sull'attuale spianata del Belvedere venne costruita la chiesa di Sant'Andrea, (abbattuta nel 1810) con una torre, l'attuale torre del Belvedere.

Nel XIII secolo i signori di Carassone, per controllare meglio il corso del Tanaro e garantirsi dagli attacchi degli altri signori feudali, costruirono sulla sponda opposta del Tanaro, a difesa dell'abitato di Alma un baluardo o bastia poi ulteriormente fortificato.

Nelle successive ostilità tra il nuovo libero comune di Mondovì e il signore di Bastia, quest'ultimo accettò di risiedere a Mondovì: con la pace del 22 marzo 1300, Bastia divenne una villa convenzionata con Mondovì, seguendone le vicissitudini politico-amministrative.

Il castello fu distrutto nel 1303 a seguito della sconfitta dei Bressani, da parte dei monregalesi, mentre le ultime due torri furono abbattute, probabilmente il 22 settembre 1684; di questo castello restano alcuni ruderi. Dal 1388 il comune di Bastia Mondovì fa parte della diocesi di Mondovì.

Nel 1409 fu affidata alla famiglia Della Torre.

Con un decreto del 14 luglio, 1698, a seguito della guerra del sale, scoppiata tra i monregalesi e i Savoia, il duca Vittorio Amedeo II sancì lo smembramento del distretto di Mondovì e costituì, l'anno seguente, tredici nuovi comuni, tra i quali Bastia Mondovì.

Nel novembre 1994 il comune ha subito pesanti danni a seguito dello straripamento del fiume Tanaro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Il Sacrario militare
  • Chiesa parrocchiale di San Martino, sita in piazza Parrocchiale. La struttura originaria era una cappella del XII secolo, ampliata nel XV secolo e parzialmente ricostruita a metà del Novecento. All'interno, nella parte absidale quattrocentesca, sono presenti affreschi probabilmente risalenti allo stesso periodo.
  • Chiesa di San Fiorenzo, in stile gotico. Fu dapprima nota come "cappella del pellegrino": affacciata su una delle più importanti vie del sale, invitava i viandanti alla sosta attraverso la grande immagine di San Cristoforo dipinta sull'ingresso. La cappella fu ingrandita da Bonifacio della Torre e arricchita da un ciclo di affreschi, datati da un'iscrizione al 23 giugno del 1472. Pregevoli anche le due sculture di Fernando Bassani installate nel sagrato.
  • Confraternita di Sant'Antonio abate e sant'Anna, eretta in forme barocche nel 1740, è stata negli anni novanta adattata a sala culturale polivalente. Dal 2010 divenuta biblioteca della resistenza, raccogliendo circa diecimila volumi sul tema collezionati dal partigiano Beppe Anacar.
  • Cascina Cà Bianca con affreschi del XVII secolo.
  • Cascina Desio con affreschi del XVI secolo.
  • Cascina dell'ulivo in borgata Montechiaro, già infermeria partigiana, con anonimo ciclo pittorico di cultura ebraica del XIX secolo e ciclo scultoreo contemporaneo.
 
Papuscia, Ezio Dadone. Montechiaro 2008

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Bastia Mondovì sono 80[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:

  1. Marocco, 46

Tradizioni e folclore modifica

Naturarte, che si svolge il 1º maggio e in caso di maltempo il 2 giugno e la festa di San Fiorenzo, santo patrono, la seconda domenica di maggio.

Economia modifica

Il comune presenta un'attività economica mista, agricola, industriale e artigianale. Il terreno di natura argillosa è fertile e produce principalmente cereali e foraggi per l'allevamento del bestiame. Le colline sono vocate alla coltivazione della vite, dando un ottimo vino, il Dogliani (vino) D.O.C.G. con le sue due denominazioni specifiche di San Fiorenzo e San Bernardo. Presente la coltivazione della nocciola Tonda Gentile del Piemonte e sporadiche testimonianze di coltura di lavanda officinalis Lavandula angustifolia e di Tapinambour o Topinambour Helianthus tuberosus.

Infrastrutture e trasporti modifica

È raggiungibile con l'Autostrada A6 (uscita casello di Mondovì, di Niella Tanaro o di Carrù). La strada statale 28 dir. Fondovalle collega Bastia Mondovì alle città di Bra, Alba, Fossano e Ceva. La provinciale 313 collega Bastia al Comune di Vicoforte. Fino al 1985, anno di soppressione della linea, era collegato a Mondovì e Cuneo tramite ferrovia. Fino al 1994, anno dell'alluvione, era altresì stazione sulla linea che collegava Torino a Savona via Bra e Ceva.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 maggio 1990 1º luglio 1995 Francesco Rocca Lista civica Sindaco [8]
1º luglio 1995 14 giugno 1999 Francesco Rocca Lista civica Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Ferrua Centro Sindaco [8]
14 giugno 2004 29 maggio 2007 Giuseppe Ferrua Lista civica Sindaco [9]
29 maggio 2007 7 maggio 2012 Rinaldo Elladi Lista civica Sindaco [10]
7 maggio 2012 13 maggio 2022 Paolo Crosetti Lista civica Sindaco [11]
13 maggio 2022 in carica Francesco Rocca Lista civica Sindaco [12]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ fonte Google Maps
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 21 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  7. ^ Dati superiori alle 20 unità
  8. ^ a b c Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.
  9. ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.
  10. ^ Elezioni del 27 maggio 2007, su amministratori.interno.it.
  11. ^ Elezioni del 6 maggio 2012, su amministratori.interno.it.
  12. ^ Elezioni del 19 maggio 2022, su amministratori.interno.it.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN248301771 · GND (DE4808588-1
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