Claudia Zanella

attrice italiana

Claudia Zanella (Firenze, 30 marzo 1979) è un'attrice italiana.

Biografia

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Nel 2004 interpreta alcuni cortometraggi. Nello stesso anno appare sul grande schermo con il film L'amore ritorna (2004), regia di Sergio Rubini, a cui fanno seguito, tra gli altri: Quo vadis, baby? (2005), diretto da Gabriele Salvatores, Il giorno + bello, regia di Massimo Cappelli, e Il regista di matrimoni, regia di Marco Bellocchio, entrambi del 2006, e Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi (2007), regia di Giovanni Veronesi. Nel 2008 è nel cast principale di Amore che vieni, amore che vai, regia di Daniele Costantini.

Tra i suoi lavori per la televisione, i film tv: Briciole (2005), avente come tema l'anoressia e tratto dal romanzo di Alessandra Arachi, per la regia di Ilaria Cirino, e Troppi equivoci della serie Crimini (2006). Nel 2008 è tra i protagonisti della miniserie televisiva Fidati di me. Nel 2020 partecipa all'ultimo episodio della dodicesima stagione di Don Matteo, tuttavia è stata accreditata nei titoli di testa come Claudia Zenella, anziché Claudia Zanella. Nel 2021 è parte del cast del film Diversamente di Max Nardari.

Vita privata

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È stata sposata dal 19 luglio 2014 al 2018 con il regista romano Fausto Brizzi,[1] che l'ha diretta in Pazze di me. Il 28 febbraio 2016 è nata la loro prima figlia, Penelope Nina. Nel 2020 hanno divorziato.[2]

Filmografia

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Televisione

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Cortometraggi

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  • Il fiume scorre tranquillo, regia di Leonardo D'Agostini (2001)
  • Il velo, regia di Chiara Malta (2002)
  • L'appello di un'amica, regia di Alessandro D'Alatri (2002)
  • Rossocarnoso, regia di Lorenzo Sportiello (2004)
  • Cose che si dicono al buio, regia di Marco Costa (2004)
  • Chi decide cosa, regia di Michele Alhaique (2007)
  • Lei & l'altra, regia di Max Nardari (2012)
  1. ^ Fausto Brizzi sposa Claudia Zanella, Lettera 43, 15 luglio 2014, su lettera43.it. URL consultato il 27 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ Claudia Zanella parla della separazione da Brizzi, su ilgazzettino.it.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN78595767 · ISNI (EN0000 0000 4768 552X · SBN MODV344396 · LCCN (ENno2008109363 · GND (DE140982949