Częstochowa
Częstochowa distretto | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Voivodato | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Starosta | Krzysztof Matyjaszczyk | ||
Territorio | |||
Coordinate | 50°48′N 19°07′E / 50.8°N 19.116667°E | ||
Altitudine | 317 m s.l.m. | ||
Superficie | 160 km² | ||
Abitanti | 238 042 (31.12.2010) | ||
Densità | 1 487,76 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 42-200 a 42-229, 42-263, 42-271, 42-280, 42-294 | ||
Prefisso | (+48) 34 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Targa | SC | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
Częstochowa (AFI: /tʂɛ̃stɔˈxɔva/) è una città della Polonia situata nel voivodato della Slesia.
Geografia fisicaModifica
Sorge nel sud del paese sul fiume Warta, a 200 km sud-ovest della capitale Varsavia e circa 100 km a nord-ovest di Cracovia. L'aeroporto più vicino è quello di Katowice-Pyrzowice.
StoriaModifica
È stata capitale del voivodato di Częstochowa dal 1975 al 1998. Tale voivodato è stato sostituito nel 1999 dal voivodato della Slesia, di cui Częstochowa non è più capitale.
Nel 1991 ha ospitato la sesta edizione della Giornata mondiale della gioventù.
Santuario della Madonna Nera con il BambinoModifica
La città è un importante luogo di pellegrinaggio e conosciuta in tutto il mondo per il suo santuario. Il santuario di Częstochowa, dov'è presente la "Madonna Nera" è uno dei più importanti centri di culto cattolico nazionali, meta ogni anno di pellegrinaggio di fedeli.
Comunità ebraica di CzęstochowaModifica
Częstochowa era uno dei centri storici della presenza ebraica nell'Est europeo sin dal XVIII secolo.[1] Allo scoppio della seconda guerra mondiale, 28.500 ebrei (su una popolazione di 135.000 abitanti) vivevano a Częstochowa. Le truppe tedesche entrarono a Częstochowa domenica 3 settembre 1939. Le due sinagoghe monumentali (la sinagoga vecchia e la sinagoga nuova) furono ridotte in rovina. L'intera popolazione ebraica fu rinchiusa nel ghetto di Częstochowa, sfruttata con il lavoro coatto, e alfine massacrata nel campo di sterminio di Treblinka. All'arrivo delle truppe sovietiche (il 17 gennaio 1945) solo 1.500 erano i sopravvissuti all'Olocausto, i quali per la maggior parte emigrarono nel dopoguerra.[2]
AmministrazioneModifica
GemellaggiModifica
Galleria d'immaginiModifica
NoteModifica
- ^ Częstochowa, Jewish Virtual Library.
- ^ "The Częstochowa Ghetto Archiviato il 22 luglio 2018 in Internet Archive.", The World Society of Częstochowa Jews and Their Descendants.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Częstochowa
Collegamenti esterniModifica
- (PL) Sito ufficiale, su czestochowa.pl.
- (EN) Częstochowa / Częstochowa (altra versione), su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134863123 · LCCN (EN) n50065728 · GND (DE) 4061097-4 · BNF (FR) cb15284738f (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n80042014 |
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