Debra Paget

attrice statunitense

Debra Paget, pseudonimo di Debralee Griffin (Denver, 19 agosto 1933), è un'attrice statunitense.

Debra Paget nel 1951

Biografia modifica

 
L'attrice con Elvis Presley nel film Fratelli rivali (1956)

I genitori di Debra Paget, il pittore Frank Henry Griffin[1] e l'ex attrice Margaret Allen (nata Gibson)[2], si trasferirono da Denver a Los Angeles durante gli anni trenta per tentare la fortuna nell'industria cinematografica. Debra era la prima di cinque figli. Anche tre dei suoi fratelli diventarono attori: Marcia, Leslie e Frank con i nomi d'arte di Teala Loring, Lisa Gaye e Ruell Shayne. Incoraggiata dalla madre ad intraprendere la carriera artistica, la giovane Debra debutta all'età di soli otto anni e nel 1946, a 13 anni, partecipa a una rappresentazione teatrale de Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare. Nel 1948 fa il suo esordio cinematografico con il ruolo della dolce Teena Riconti, fidanzata con il gangster Richard Conte, nel noir L'urlo della città (1948) di Robert Siodmak. Per la quindicenne attrice è l'inizio di una carriera cinematografica che raggiunge l'apice nella prima metà degli anni cinquanta.

Nel 1950 ottiene il ruolo della principessa indiana Sonseeahray (Raggio di sole sul mare) nel western L'amante indiana (1950) di Delmer Daves, che sposa lo scout Tom Jeffords (James Stewart) sacrificando la propria vita per salvare il marito. La splendente bellezza bruna e vagamente esotica[3] della Paget viene impiegata in diverse pellicole d'avventura e in film in costume, consentendo però all'attrice solo sporadiche occasioni di allontanarsi da questo cliché[3], complice inoltre il contratto esclusivo che la tiene per alcuni anni legata alla Twentieth Century Fox e le impone ruoli tendenzialmente stereotipati[4]. Durante questo periodo la Paget ottiene ruoli di protagonista in L'uccello di Paradiso (1951), accanto a Louis Jourdan, nel ruolo di Kalua, figlia di un capo indigeno delle isole dei Mari del sud, in La regina dei pirati (1951), in cui impersona la volitiva Molly LaRochelle, e in La principessa del Nilo (1954), in cui interpreta il doppio ruolo di Shalimar e Taura.

Nel 1955, all'apice della popolarità tra le maggiori star della Fox, la Paget viene prestata alla Paramount per il kolossal I dieci comandamenti (1955), diretto da Cecil B. DeMille, in cui interpreta uno dei ruoli più riusciti della sua carriera, quello della dolente Lilia. Subito dopo la Paget interrompe volontariamente l'esclusività del contratto con la Fox e viene scritturata per interpretare nuovamente una principessa indiana nel western La vergine della valle (1955), accanto a Robert Wagner e Jeffrey Hunter. L'anno successivo appare nel ruolo di Cathy Reno nel drammatico Fratelli rivali (1956), film d'esordio del giovane Elvis Presley. Nello stesso anno interpreta il suo ultimo film per la Fox, il drammatico western L'ultima caccia (1956) di Richard Brooks, ancora nel ruolo di una ragazza indiana accanto a Robert Taylor e Stewart Granger.

La carriera dell'attrice inizia la fase di declino, ma le offre ancora alcune occasioni interessanti e insolite, come la collaborazione con il regista Fritz Lang[4], per il quale la Paget si trasferisce in Germania e interpreta due film di stravagante ambientazione esotica, nei quali impersona la ballerina indiana Seetha, La tigre di Eschnapur (1959) e Il sepolcro indiano (1959). In quest'ultimo, indossando un audace costume, si produce in un sensuale e vigoroso numero di danza con un serpente[4]. Le due pellicole vengono distribuite in America come saga d'avventura esotica, con il titolo Journey to the Lost City. Dopo una breve parentesi in Italia per Il sepolcro dei re (1960) di Fernando Cerchio e I masnadieri (1961) di Mario Bonnard, la Paget rientra negli Stati Uniti e conclude la propria carriera cinematografica sotto la direzione di Roger Corman in due classici dell'horror, I racconti del terrore (1962), film a episodi ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, e La città dei mostri (1963), tratto da una novella di Howard Phillips Lovecraft, entrambi interpretati accanto a Vincent Price.

L'attrice si ritira nel 1965, dopo un'ultima apparizione televisiva nella serie La legge di Burke. In precedenza era apparsa anche in serie quali Carovane verso il West (1958-1959) e Gli uomini della prateria (1960-1962). Nei primi anni novanta, dopo aver abbracciato la religione cristiana, l'attrice è ricomparsa sugli schermi televisivi dell'emittente televisiva a carattere religioso Trinity Broadcasting Network (TBN), per cui ha condotto lo show An Interlude with Debra Paget ed è intervenuta occasionalmente come ospite.

Vita privata modifica

Dopo il primo matrimonio nel 1958 con l'attore e cantante David Street, terminato dopo 4 mesi, l'attrice si risposa nel 1960 con il regista Budd Boetticher. Questa seconda unione dura appena 22 giorni ma il divorzio viene ufficializzato solo l'anno successivo[4]. La Paget si sposa per la terza volta nel 1964 con Louis C. Kung, un magnate cino-americano del petrolio, nipote di Madame Chiang Kai-Shek. Il matrimonio, da cui nasce il figlio Greg, termina nel 1980 col divorzio.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Doppiatrici italiane modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Hedda Hopper, Lovely Debra Paget Ambitious, Talented, in Toledo Blade, 10 marzo 1951. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  2. ^ (EN) The Times-News, Quotes From The News: Hollywood, in Times-News (Hendersonville, North Carolina), 14 gennaio 1958. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  3. ^ a b Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2002, pag. 873
  4. ^ a b c d Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, Vol. II, pag. 397

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN69116474 · ISNI (EN0000 0000 5939 2943 · LCCN (ENn78092246 · GND (DE131532162 · BNE (ESXX1306678 (data) · BNF (FRcb13898180h (data) · J9U (ENHE987007436893105171 · CONOR.SI (SL121498979 · WorldCat Identities (ENlccn-n78092246