Fragneto Monforte

comune italiano

Fragneto Monforte è un comune italiano di 1 678 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.

Fragneto Monforte
comune
Fragneto Monforte – Stemma
Fragneto Monforte – Bandiera
Fragneto Monforte – Veduta
Fragneto Monforte – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoLuigi Facchino (lista civica Farnetum) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°14′48″N 14°45′48″E
Altitudine415 m s.l.m.
Superficie24,49 km²
Abitanti1 678[1] (31-8-2024)
Densità68,52 ab./km²
FrazioniMonterone, Rapinella, Fiume
Comuni confinantiBenevento, Campolattaro, Casalduni, Fragneto l'Abate, Pesco Sannita, Ponte, Pontelandolfo, Torrecuso
Altre informazioni
Cod. postale82020
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062034
Cod. catastaleD756
TargaBN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 762 GG[3]
Nome abitantifragnetani
Patronosan Nicola di Bari
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fragneto Monforte
Fragneto Monforte
Fragneto Monforte – Mappa
Fragneto Monforte – Mappa
Posizione del comune di Fragneto Monforte nella provincia di Benevento
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Fragneto è situato nell'Appennino campano ai piedi della collina di Toppa Barrata, tra i fiumi Tammaro e Calore, nei pressi dei torrenti Lenta e Raventa. Il territorio è prevalentemente collinare, ma comunque fertilissimo. È situato a una altezza s.l.m. che varia dai 111 ai 530 metri e ha un'estensione di quasi 25 km2. Rientra nella Zona I di classificazione sismica ed è parte integrante della comunità montana dell'Alto Tammaro e della regione agraria n. 4 "Colline del Calore Irpino Inferiore".

Origini del nome

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Rilievo nel centro storico di Fragneto, raffigurante il guerriero Gnito

Il nome Fragneto[4] si fa risalire alla fara di Gnito, ossia la famiglia (o gruppo) di Gnito, il guerriero che, dopo la conquista di Benevento da parte dei Longobardi (571 d.C.), si era stabilito in questo luogo e ne fece un villaggio fortificato da mura e torri. Altre fonti invece sostengono che "Fragneto" derivi dal latino farneus, un particolare tipo di quercia, a cui si aggiunge il suffisso -etum, che indica, in questo caso, querceto.

Il secondo nome Monforte sembra derivare semplicemente da Bartolomeo da Monteforte, uno dei primi suffeudatari del territorio ove sorge il paese; a ogni modo, la specifica serve a differenziare Fragneto Monforte dal confinante Fragneto l'Abate.

Le origini

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La collina e l'abitato di Fragneto Monforte, per la loro felice posizione e per la presenza del vicino Tratturo, ossia l'antica “via per le Puglie”, ha ricoperto un importante ruolo strategico per le popolazioni che via via si sono insediate nel Sannio: dell'importanza di tale posizione restano a testimonianza le tracce di occupazione, ancora visibili, lasciate nel corso dei secoli da Sanniti e Romani prima, poi da Goti, Bizantini e Saraceni, ed ancora da Longobardi e Normanni. Difatti, antiche feste tradizionali, alcune usanze ed il nome stesso del piccolo centro testimoniano le influenze e le contaminazioni verificatesi nel tempo con il passaggio di queste popolazioni. Tra l'891 e 894 d.C., in seguito alla cacciata dei Bizantini da Benevento, alcuni sparuti gruppi si stabilirono a Fragneto: si trattava di abili mercanti ed esperti artigiani che resero fiorente e importante il piccolo borgo. Tra questi vi erano i devoti di Santo Nicolao di Myra, che ne introdussero il culto a Fragneto, insieme all'usanza che i ricchi donassero masse alimentari a un Magister che le ridistribuisse ai più poveri e bisognosi. E ancora oggi, difatti, le usanze tradizionali della Festa di San Nicola, basate sulla raccolta e distribuzione delle offerte, sono gelosamente custodite dal Mastro di Festa e dalla viva e sentita osservanza dell'intera comunità.

Dall'anno mille a oggi: il Palazzo Ducale

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È intorno al 1000 che si fa risalire la costruzione del Palazzo Ducale, epicentro dell'annesso feudo, chiamato dai Longobardi (nel 1010) Castello Nostro. Nel 1113 ne diventa signore Rodolfo Pinello della contea di Ariano, il quale con la sua opera riesce a tenere alto il prestigio e la ricchezza del feudo, anche se nel 1138 il Castello viene saccheggiato e poi incendiato da Ruggero II. A ogni modo, in seguito alla ricostruzione, esso verrà ceduto ai Frangipane da parte di Carlo I d'Angiò.

Successivamente, il borgo di Fragneto con il Castello passò a far parte, nel 1350, del contado beneventano e prese il nome di Castrum Fragneti Montisfortis. Da allora, come attestano varie fonti storiche, il feudo divenne teatro di imprese militari nella contesa tra Alfonso d'Aragona e gli Angioini. Più tardi, il terremoto del 1456 distrusse buona parte del Castello e del borgo adiacente ma, grazie alla grande laboriosità degli abitanti, venne ricostruito tutto ancora una volta in breve tempo.

Nel XVI secolo, in seguito alle distribuzioni di terre a nobili famiglie, il feudo di Fragnito con il Palazzo venne concesso nel 1528 al luogotenente vicereale Don Ferrante Montalto: il feudo rimase ai Montalto, col titolo di ducato, fino alla scomparsa della feudalità. La famiglia Montalto conserva però la proprietà del Palazzo Ducale.

Fragneto Monforte è appartenuto per secoli alla provincia di Principato Ultra, e nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano.[5] All'epoca del regno delle Due Sicilie il paese ha fatto poi parte del circondario di Pescolamazza all'interno del distretto di Ariano; soltanto a decorrere dal 1861, dopo l'unità d'Italia, è stato aggregato alla provincia di Benevento.

Simboli

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Lo stemma del comune di Fragneto Monforte è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 28 gennaio 2004.[6]

«Di azzurro, alla quercia con la chioma di verde, ghiandifera di dieci d'oro, fustata al naturale, nodrita sul colle all'italiana di verde, fondato in punta, unito a due simili colli, fondati in punta, di verde, uno a destra, l'altro a sinistra. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto in lettere maiuscole d'oro, duriora concoxit. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Chiesa di S. Nicola e Rocco: secolo XVII, detta "chiesa madre"
  • Chiesa della SS. Croce: IX secolo, connessa al Palazzo Ducale
  • Chiesa di S. Donato: secolo XVII, situata nel centro storico del paese
  • Chiesa di S. Anna: secolo XVIII, situata fuori dal paese in prossimità dell'uscita della SS88
  • Chiesa di S. Maria in Principio: secolo XVII, situata in contrada Rapinella, è stata in passato distrutta e ricostruita in seguito a vari terremoti, ma è inagibile dal 1973 per il crollo della volta.

Architetture civili

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Portale del Palazzo Ducale
  • Palazzo dei Duchi di Montalto
  • Tiglio secolare, simbolo del paese
  • "Pietra della Madonna", così chiamata poiché in prossimità della sopracitata chiesa di S. Maria in Principio; la leggenda vuole che la Madonna vi si fosse inginocchiata, lasciando le impronte dei piedi e delle ginocchia

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Cultura

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Biblioteche e musei

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  • Biblioteca comunale
  • Museo Farnetum, su museofarnetum.com.
  • Museo di Arti e Tradizioni Popolari, strettamente connesso al gruppo folk "La Takkarata"

L'Istituto Comprensivo Scolastico di Fragneto Monforte è situato in via Padre Pio, nei pressi del cimitero e del campo sportivo. Include una scuola di insegnamento primario e una scuola secondaria di primo grado, oltre che una scuola materna. Con l'unificazione dei corsi di studio in un unico edificio, la struttura della scuola elementare di p.zza Aldo Moro è divenuta il nuovo municipio. All'I.C. di Fragneto Monforte appartengono anche le scuole dei comuni di Campolattaro e Fragneto L'Abate.

Nel territorio fragnetano, sin dal 1970, è posto il gruppo di ricerca folcloristico "La Takkarata", il quale, attraverso strumenti musicali, abbigliamento e canti popolari, intende rifarsi alla cultura ottocentesca e novecentesca degli abitanti del paese e delle zone circostanti. Il gruppo prende il nome da un certo "Ballo della taccarata", di origine ottocentesca, che a sua volta deriva da "tàkkare", termine con cui si definivano, in antichità, le bacchette di ulivo stagionato, le quali creavano un suggestivo ritmo musicale. Tipico del gruppo è anche il costume, il quale presenta qualcosa di albanese, misto all'orientale, con i tanti merletti multicolori che vengono utilizzati per il ballo della taccarata[8].

La cittadina dimostra un particolare attaccamento alle festività religiose, ragion per cui il 6 dicembre si festeggia il patrono San Nicola di Bari. La tradizione vuole che vi sia un "mastro di festa", ovvero l'economo, che organizzi le cerimonie e conservi il quadro recante l'immagine del Santo, consegnatogli all'inizio dell'anno; il 25 e 26 novembre si ha la "Macina di S. Nicola" e, a quanti abbiano prestato offerta, il 5 dicembre viene consegnato pane, carne e vino. Altre festività religiose si hanno in occasione di Sant'Anna (26 luglio) e Santa Teresa (si ha una sorta di fiera il 15 ottobre). L'ultima domenica di maggio, invece, si ha la festa della santissima Purità. In via "laica" si hanno numerose ricorrenze, soprattutto nel periodo estivo, tra cui bisogna ricordare la fiera (che si ha l'ultimo sabato di maggio e il 25 luglio) e l'Estate fragnetana (per tutto il mese di agosto).

Raduno internazionale delle mongolfiere

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Il centro del paese in occasione di uno dei raduni delle mongolfiere

Dal 1986 è annualmente teatro di raduni internazionali di mongolfiere, generalmente nella prima settimana di ottobre. In quest'occasione lungo le vie del paese si hanno numerosi stand enogastronomici, artisti di strada, associazioni di clownerie, mostre d'arte estemporanee ed è possibile anche sperimentare il volo aerostatico. I team più esperti si lanciano in svariate competizioni in mongolfiera, i cui vincitori e partecipanti vengono premiati dall'amministrazione comunale. Si notano anche esibizioni acrobatiche di aerei e paracadutisti, nonché esibizioni di bande e fanfare, tra cui la fanfara dei Bersaglieri. L'evento è arrivato alla 33ª edizione (2022) dopo due anni di stop a causa COVID-19.

Economia

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Trattandosi di un modesto centro dalle origini contadine, grazie anche all'estesa superficie coltivabile (1 438,57 ha[9]), Fragneto Monforte ha come fonte di guadagno prodotti primari come cereali (soprattutto grano e orzo), olio, vini, frutta e pascoli. Tuttavia l'attività agricola e pastorale risulta essere in via di estinzione, dal momento che gran parte dei cittadini fragnetani sono impegnati nel settore secondario (industrie medio-piccole) e terziario.

Infrastrutture e trasporti

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Il comune è interessato dalla strada statale 87 Sannitica e dalle strade provinciali 97, 102, 103 e 104.

Ferrovie

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Il comune è servito dalla stazione di Fragneto Monforte, sulla ferrovia Benevento-Campobasso, attiva solo per fini turistici.[10] Nel territorio comunale e sulla stessa linea è anche situata la stazione di Pescosannita-Fragneto L'Abate.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1960 1961 Umberto Iadarola Sindaco
1961 1965 Giuseppe Iadarola Sindaco
1965 1970 Giovanni Cairella Sindaco
1970 1975 Giovanni Romanelli Sindaco
1975 1980 Luigi Sale Sindaco
1980 1985 Rino Gasdia Sindaco
26/06/1985 11/06/1990 Luigi Sale DC Sindaco
11/06/1990 24/04/1995 Luigi Sale DC Sindaco
24/04/1995 14/06/1999 Nicola Augusto Simeone Lista civica di centro-sinistra (con i Verdi) Sindaco
14/06/1999 14/06/2004 Nicola Augusto Simeone Lista civica Sindaco
17/06/2004 30/06/2008 Luigi De Camillis Lista civica Sindaco
30/06/2008 08/06/2009 Luigi Facchino Lista civica di centro-sinistra Vicesindaco
07/06/2009 26/05/2014 Raffaele Caputo Lista civica Sindaco
26/05/2014 27/05/2019 Raffaele Caputo Lista civica "Farnetum" Sindaco
27/05/2019 in carica Luigi Facchino Lista civica "Farnetum" Sindaco

Gemellaggi

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Sebbene l'unica struttura sportiva di rilievo sia data dal campo sportivo, nel territorio fragnetano sono presenti diverse associazioni:

  • A.S.D. "Farnetum", squadra di calcio militante in Terza Categoria
  • "Wind & Fire", gruppo di volo aerostatico
  • Club Fuoristrada "Sanniti Off-road"

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ricciuto 2007.
  5. ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 174.
  6. ^ Emblema del Comune di Fragneto Monforte, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica. URL consultato il 2 aprile 2021.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Costume & … Takkarata, su comune.fragnetomonforte.bn.it. URL consultato il 20 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2009).
  9. ^ fonte Camera di Commercio di Benevento dati e cifre maggio 2007.
  10. ^ Il "Treno delle Mongolfiere" per la riapertura a scopi turistici della Pietrelcina-Fragneto Monforte, su web.archive.org, 26 giugno 2018. URL consultato il 18 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2018).
  11. ^ Antonio Gabriele, Sancito il gemellaggio fra S. Stefano e Fragneto Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. su SavutoWeb, il 12 maggio 2010.

Bibliografia

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  • Antonio Iamalio, La regina del Sannio, Napoli, Ardia, 1918.
  • Alfonso Meomartini, I Comuni della provincia di Benevento, 1970.
  • Arnaldo Ricciuto, Accadeva a Fragneto… storie paesane, Nuove Grafiche Puddu, 2007.
  • Arnaldo Ricciuto, Racconto di Natale, Geas, 2011.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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