Glorenza
Glorenza (Glurns in tedesco, Gluorn in romancio) è un comune italiano di 913 abitanti[3] della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, situato nell'Alta Val Venosta, lungo la strada verso il Passo del Forno. Si trova a 10 chilometri dal confine svizzero.
Glorenza comune | |
---|---|
(IT) Glorenza (DE) Glurns | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Erich Josef Wallnöfer[1] (lista civica Für Glurns) dal 10-10-2021 |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°40′17.37″N 10°33′14.09″E |
Altitudine | 907 m s.l.m. |
Superficie | 13,22 km² |
Abitanti | 913[3] (01-08-2023) |
Densità | 69,06 ab./km² |
Comuni confinanti | Malles Venosta, Prato allo Stelvio, Sluderno, Tubre |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39020 |
Prefisso | 0473 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021036 |
Cod. catastale | E069 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[4] |
Cl. climatica | zona F, 3 765 GG[5] |
Nome abitanti | (IT) glorenzini (DE) Glurnser[2] |
Patrono | san Pancrazio |
Giorno festivo | 12 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Glorenza nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
È il più piccolo comune dell'Alto Adige a fregiarsi del titolo di città (in tedesco Stadtgemeinde). A Glorenza esiste il detto: "La nostra città è così piccola che dobbiamo andare a messa fuori dalle mura"[6].
Geografia fisica
modificaGlorenza è situata in Alta Val Venosta, presso i paesi di Malles Venosta e Sluderno.
La città è attraversata dal fiume Adige.
Origini del nome
modificaIl toponimo è attestato come "Glurnis" nel 1163 e "Glurns" nel 1228. Esso deriva da colurnus, variante del latino corylus (che significa "nocciolo")[7][8].
Storia
modificaNel 1309 Glorenza fu elevata a città (risultando la più piccola delle otto presenti nella provincia). Venne completamente rasa al suolo nel 1499, dopo la battaglia della Calva, nel corso della guerra sveva, che opponeva l'imperatore Massimiliano I alla Confederazione dei tredici Cantoni. Dopo questa distruzione, l'imperatore Massimiliano decise di ricostruirla e di munirla di mura (le quali si sono conservate intatte fino al presente e sono uno dei principali luoghi d'interesse della città), trasformandola in una testa di ponte verso i possedimenti asburgici in Svizzera. Anche dopo che questi, poco tempo dopo, furono perduti, Glorenza conobbe comunque lunghi secoli di prosperità come città mercantile, grazie soprattutto al commercio del salgemma proveniente da Hall (Tirolo settentrionale) e destinato in Svizzera.
Nel 1500 Glorenza divenne sede di un tribunale civile (in precedenza situato a Malles) per volere di Massimiliano I. Tra i processi che ci sono stati tramandati vi fu quello dell'ottobre 1519, istruito a seguito di una denuncia sporta da tale Simon Fliess, abitante di Stelvio, per conto dei suoi compaesani, contro il giudice Wilhelm Hasslinger, accusato di non aver fatto abbastanza per contrastare la presenza dei ratti nella zona. Il procedimento si concluse un anno dopo, allorché la sentenza del giudice ordinò la costruzione di un ponte lungo l'Adige per consentire la migrazione dei topi[9].
Fino all'annessione dell'Alto Adige all'Italia, nel 1919, Glorenza rimase la sede giudiziaria competente per tutta l'Alta Val Venosta.
Tra l'abitato di Malles e quello di Glorenza venne edificato lo sbarramento Malles-Glorenza, un avamposto militare facente parte del Vallo Alpino in Alto Adige, che con i suoi bunker, difendeva il territorio da una possibile invasione[10].
Nel 1853 il comune di Curon cercò di abbassare il livello dell'acqua del Lago Mittersee al fine di bonificare l'area e creare aree agricole, costruendo un nuovo argine. Nella primavera del 1855 - a lavori quasi terminati – il livello dell'acqua iniziò a salire a causa delle forti piogge e dello scioglimento della neve, ed ebbe come conseguenza la rottura dell'argine.[11] Neanche il lago Haidersee, posto a quota più bassa, riuscì a trattenere la defluizione dell'acqua che arrivò a distruggere i comuni di Burgusio, Clusio e Laudes. All'interno del fondovalle si venne a creare un lago paludoso vicino ai comuni di Sluderno e di Glorenza. Grazie alle mura fortificate, la città non subì la distruzione totale e non si registrarono morti; tuttavia i danni furono notevoli. Donazioni per la ricostruzione dei paesi calamitati arrivarono da tutto l'impero austro-ungarico e da città come New York e Boston.
In epoca fascista, sopra le porte murarie della città vennero scolpite scritte inneggianti al fascismo, con annessa firma di Mussolini. Tali frasi furono cancellate nel 1945, ma risultano tuttora parzialmente leggibili.
Dalla fine del XX secolo il borgo ha conosciuto una crescente importanza come centro d'attrazione turistica, essendo altresì inserito nel circuito "I borghi più belli d'Italia".
Simboli
modifica«Partito: il 1° d'argento, all'aquila tirolese uscente dalla partizione; il 2° interzato in fascia di nero, d'argento e di rosso.»
L'aquila rappresenta l'appartenenza della località al Tirolo, mentre i colori nero, argento e rosso sono quelli della città. L'emblema è stato concesso il 9 gennaio 1528 da Ferdinando I d'Asburgo e riconfermato nel 1904[12].
Il gonfalone è un drappo interzato in fascia di nero, di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa di San Pancrazio, chiesa parrocchiale patronale.
Architetture militari
modifica- Porta di Sluderno. Una delle torri imponenti delle mura della città di Glorenza in Val Venosta ospita un’esposizione e l’ufficio del turismo locale.
A est di Glorenza fu costruita tra il 1934 e il 1935 la caserma dedicata al tenente generale Giuseppe Petitti di Roreto, medaglia d'oro al Valor Militare durante la prima guerra mondiale[13][14].
Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale la caserma ospitò alcuni reparti della Guardia alla Frontiera. Dopo il conflitto, essa divenne sede di diversi distaccamenti[13]:
- dal 1953 al 1957: II gruppo sbarramenti;
- dal 1957 al 1958: II battaglione Alpini da Posizione;
- dal 1958 al 1962: XXX battaglione Alpini da Posizione;
- dal 1962 al 1963: XXX battaglione Alpini d'Arresto;
- nel 1963: comando battaglione Alpini d'Arresto "Val Camonica";
- dal 1963 al 1979: 250ª e 251ª compagnia Alpini d'Arresto "Val Chiese" (che dal 1979 passarono al "Val Brenta");
- dal 1975 al a marzo 1991: 46ª e 49ª compagnia Alpini del Battaglione alpini "Tirano".
In seguito la caserma fu utilizzata a scopo addestrativo dal Battaglione d'arresto "Edolo" di Merano: i soldati potevano esercitarsi mediante l'uso di torrette enucleate provenienti dal carro armato Sherman Firefly con un riduttore per usare le cartucce del 91 a tiro ridotto[13].
Negli ultimi anni della sua esistenza la caserma fu utilizzata come posto temporaneo per ospitare i profughi che fuggivano dal conflitto balcanico. Dopo di che, dal demanio la caserma passò nelle mani della provincia autonoma di Bolzano che decise di abbatterla nel 2003 per poter costruire un nuovo parcheggio. Nel luogo ove sorgeva è stato posto un piccolo cippo commemorativo[13].
Società
modificaRipartizione linguistica
modificaLa sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[15] |
---|---|
96,13% | madrelingua tedesca |
3,87% | madrelingua italiana |
0,00% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[16]
Cultura
modificaEventi
modifica- Ogni 2 novembre si tiene il Sealamorkt ("Mercato delle anime", per la ricorrenza del giorno dei defunti), ultimo ricordo della grande tradizione mercantile.
- Dal 7 al 9 dicembre, durante il ponte dell'Immacolata, si tiene il tradizionale Mercatino di Natale.
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaA Glorenza transita il tracciato della Strada statale 41 di Val Monastero, che da Sluderno conduce a Tubre e quindi (superato il confine di stato) nella Val Monastero (Svizzera).
Ferrovie
modificaGlorenza è servita dalla stazione di Sluderno della ferrovia della Val Venosta (che unisce Merano a Malles Venosta).
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
2005 | 2015 | Erich Josef Wallnöfer | SVP | Sindaco | |
2015 | 2020 | Alois Frank | SVP | Sindaco | |
2021 | in carica | Erich Josef Wallnöfer | lista civica | Sindaco |
Note
modifica- ^ Elezioni comunali 2021 – Alto Adige
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 304, ISBN 8851109834.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Glorenza, uno dei borghi più belli d'Italia, su Glorenza.org. URL consultato il 13 febbraio 2018.
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, a cura di Renzo Ambrogio, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004, ISBN 88-5110-701-7.
- ^ (DE) Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 129, ISBN 88-7014-634-0.
- ^ Simone Facchini, Glorenza, i topi ricorrono alla Corte suprema Usa, su AltoAdige.it, 17 settembre 2012. URL consultato il 13 febbraio 2018.
- ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, Editrice TeMi, maggio 1999, p. 328, ISBN 88-8511-418-0.
- ^ Perché il campanile è immerso nel lago? (PDF), su reschensee.it. URL consultato il 4 ottobre 2021.
- ^ (EN) Glurns - Stemma di Glurns / Coat of Arms (Crest) of Glurns, su NGW.nl. URL consultato il 13 febbraio 2018.
- ^ a b c d Caserma “Giuseppe Petitti di Roreto” - Glorenza (BZ) Archiviato il 27 ottobre 2012 in Internet Archive. su Vecio.it
- ^ Caserme dell'Orobica su SMALP 90
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
modifica- Concini de Concini, Giorgio Fedele, Nostra città di Glorenza, Bolzano, Tappeiner, 1987.
- (DE) Franz-Heinz Hye, Geschichte der Stadt Glurns. Eine Tiroler Kleinstadt an der obersten Etsch, Innsbruck, 1992.
- (DE) Sebastian Marseiler Glurns. Südtirols kleinste Stadt - Geschichte und Geschichten, Lana, Editore Tappeiner 1998, ISBN 88-7073-246-0
- Christine Kreidl et al., Glorenza da scoprire. Luoghi d'interesse, gastronomia, cultura, Vienna-Bolzano, Folio, 2011, ISBN 978-88-6299-016-5
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Glorenza
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Glorenza
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.glorenza.bz.it.
- (IT, DE, FR) Glorenza, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Turismo a Glorenza, su suedtirol-it.com.
- I borghi più belli d'Italia - Glorenza, su borghitalia.it. URL consultato il 13 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156088112 · LCCN (EN) n93081723 · GND (DE) 4071900-5 · J9U (EN, HE) 987007535569205171 |
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