Ingrid van Bergen

attrice e doppiatrice tedesca

Ingrid van Bergen (Danzica, 15 giugno 1931) è un'attrice e doppiatrice tedesca.

Ingrid van Bergen (2010)

Come attrice, è attiva in campo cinematografico, televisivo e teatrale[1] e, tra cinema e televisione, ha partecipato - a partire dalla metà degli anni cinquanta - a circa 150 produzioni[2][3].
Come doppiatrice, ha prestato la propria voce a Majel Barrett, Alma Beltram, Honor Blackman, Rosemarie Dunham, Annie Girardot, Lee Grant, Jocelyn Lane, Angela Luce, Nan Martin, Joanna Pettet e Kathleen Turner.[4][5]

È stata la moglie dell'attore Michael Hinz (1939-2008) e del cabarettista Erich Sehnke e la mamma dell'attrice Carolin van Bergen (1964-1990, avuta da Hinz).[6]

La sua carriera subì un'interruzione alla fine degli anni settanta, quando fu al centro di un clamoroso fatto di cronaca nera, ovvero l'omicidio per gelosia del compagno Klaus Knaths, omicidio per il quale fu condannata a sette anni di carcere, scontandone poi quattro.[1][6][7][8][9][10][11][12][13]

Biografia modifica

L'omicidio del compagno e la condanna a sette anni di carcere modifica

Nella notte tra giovedì 2 febbraio e venerdì 3 febbraio 1977, Ingrid van Bergen uccise a colpi di pistola il compagno Klaus Knaths, di 33 anni[8][11] (12 anni in meno di lei[6][8]) e che probabilmente le era infedele[9][10][12] (l'avrebbe tradita anche con diverse prostitute)[10][12].

Il delitto avvenne nella loro villa presso il Lago di Starnberg, in Baviera, dove la Van Bergen che aveva trascorso con Knaths il pomeriggio in un ristorante di Monaco[11], tornando a casa sola[9], stava attendendo il compagno per la cena.[9][10]
Knaths, che doveva tornare alle 20, rincasò invece intorno all'una di notte[11][12], vanamente atteso per ore dalla Van Bergen, che nel frattempo si era scolata qualche bottiglia ed aveva iniziato a bruciare le foto del compagno[9][12].
A quanto pare, l'uomo era fermamente deciso a lasciare la Van Bergen[9]. I due ebbero una colluttazione[9], al termine della quale, all'1.30 di notte[8][11], la Van Bergen prese la pistola che aveva in camera e sparò al compagno dapprima un colpo alla pancia e, poi mentre lui stava cercando di telefonare alla madre, per avvisarla di quanto stava accadendo ("Mutti, die schießt auf mich", ovvero "Mamma, mi sta sparando", furono le sue ultime parole[10]), lo colpì nuovamente al petto, uccidendolo.[9][10][12]. Nella villa, al piano terra, intanto, stavano dormendo ignare le due figlie dell'attrice, Andrea, di 19 anni, e Carolin, di 12.[10]
Dopo aver preso dei calmanti, la Van Bergen si risvegliò il giorno seguente, trovando in casa il corpo dell'uomo e la pistola in piscina.[9]

Il processo, che si svolse nel luglio dello stesso anno[13], vide una grande partecipazione popolare, tanto che fu necessario transennare l'esterno del tribunale.[13]
La sentenza riconobbe responsabile di omicidio volontario l'attrice, che fu condannata a sette anni di carcere.[6]

Fu rilasciata nell'ottobre del 1981, dopo aver scontato due terzi della pena.[6]

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Teatro modifica

Programmi televisivi (Lista parziale) modifica

Note modifica

  1. ^ a b Ingrid van Bergen - Sito ufficiale: Vitae > Biografie, su ingrid-van-bergen.de. URL consultato il 15 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
  2. ^ Ingrid van Bergen - Sito ufficiale: Vitae > Filmografie, su ingrid-van-bergen.de. URL consultato il 15 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
  3. ^ IMDb: Ingrid van Bergen
  4. ^ Deutsche Synchronkartei: Ingrid van Bergen
  5. ^ Synchrodatenbank: Ingrid van Bergen
  6. ^ a b c d e Steffi-Line: Ingrid van Bergen
  7. ^ Filmportal: Ingrid van Bergen
  8. ^ a b c d Fall Ingrid van Bergen: Tötung auf Zeit, in: Der Spiegel, 14.02.1977
  9. ^ a b c d e f g h i Sie brachte ihren Mann um: Ingrid van Bergen gesteht im Dschungel, in: RP-Online, 15.01.2009
  10. ^ a b c d e f g Der Fall Ingrid van Bergen. Nutten, Gin und ein toter Geliebter, in: Der Stern, 15. Januar 2009
  11. ^ a b c d e Cremer, Daniel, Ingrid van Bergen: Grusel-Geständnis im Dschungelcamp, in: Bild, 14.12.2010
  12. ^ a b c d e f Mord im Affekt und Gefängnis Strafe für Ingrid van Bergen, in Gnihe.de
  13. ^ a b c Ingrid van Bergen. Eine tödliche Liebe Archiviato il 19 settembre 2012 in Internet Archive., in: News.de, 20.07.2010

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN54952529 · ISNI (EN0000 0000 5851 6756 · LCCN (ENno95025607 · GND (DE119186098 · J9U (ENHE987007324897205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no95025607