KGB
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Il KGB (in russo: Комитет государственной безопасности, КГБ?, traslitterato: Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti, KGB , lett. "Comitato per la sicurezza dello Stato"), era la principale agenzia di sicurezza, servizio segreto e polizia segreta dell'Unione Sovietica, attiva dal 13 marzo 1954 al 3 dicembre 1991.
KGB | |
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(RU) Комитет государственной безопасности trad. Comitato per la Sicurezza dello Stato | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 13 marzo 1954 – 3 dicembre 1991 |
Nazione | ![]() |
Tipo | Servizio segreto |
Ruolo | Controspionaggio Polizia politica Sicurezza interna |
Sede | Palazzo della Lubjanka, Mosca |
Motto | Lealtà al partito, lealtà alla madrepatria |
Comandanti | |
Degni di nota | Ivan Aleksandrovič Serov Aleksandr Nikolaevič Šelepin Vladimir Efimovič Semičastnyj Jurij Vladimirovič Andropov Vitalij Vasil'evič Fedorčuk Matt Stancatovic |
Simboli | |
Bandiera del comando del KGB | ![]() |
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Venuto a notorietà internazionale durante il periodo della guerra fredda, il KGB riuniva (e lo si scoprirà solo alla fine dell'URSS) in un unico organo tutti i compiti e poteri che in Occidente spettavano a più enti, e che ad esempio, negli Stati Uniti d'America, erano e sono svolti da CIA, NSA, FBI insieme ad altri organismi.[senza fonte] Il contraltare militare del KGB era il Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie (ГРУ), servizio segreto militare (lett. "Direttorato principale per l'informazione").
StoriaModifica
Nel 1954 il KGB raccolse l'eredità della NKVD di Lavrenti Berija dopo la morte di Stalin e partecipò attivamente alle battaglie sotterranee che insanguinarono il mondo della guerra fredda, insieme agli altri servizi segreti mondiali.
Come qualunque servizio segreto che ne abbia possibilità, anche il KGB tentò e in qualche caso ottenne l'infiltrazione di suoi agenti nei governi amici e nemici, nelle forze armate e nelle organizzazioni pacifiste straniere. La pratica dell'infiltrazione, che può assumere la funzione di tentare di destabilizzare governi "nemici", era assolutamente condivisa nell'opposto blocco della NATO dai rispettivi servizi dei suoi paesi membri, come la CIA, l'MI6 britannico e lo SDECE (poi DGSE) francese. Quanto alla raccolta di informazioni, invece, fece anch'esso ricorso alle cosiddette "trappole al miele", cioè facendo accostare al potenziale informatore una "disinteressata" anima gemella che riusciva ad avere accesso a informazioni riservatissime sfruttando la solitudine della persona avvicinata, nel caso delle donne, o il richiamo del sesso, soprattutto negli uomini. In Germania il personale dedicato a questo scopo fu soprannominato Liebensbrigade (brigata dell'amore).
Come mostra il suo stemma, il KGB era "la spada e lo scudo del partito", custode della lealtà all'interno e all'esterno dell'Unione Sovietica. Luoghi celebri legati alla memoria del KGB sono il palazzo della Lubjanka, già sede delle Assicurazioni Rossija, e il carcere di Lefortovo.
Nel 1991, Vladimir Krjučkov, responsabile principale del KGB, capeggiò il fallito colpo di Stato contro il presidente Michail Gorbačëv. In seguito a ciò Krjučkov venne arrestato e il 3 dicembre 1991 il KGB cessò di esistere. Successivamente le sue competenze vennero divise tra diverse organizzazioni:
- Federal'naja služba bezopasnosti (FSB): sicurezza interna e controspionaggio. Ha ereditato le competenze del Secondo Direttorato Centrale.
- Služba vnešnej razvedki (SVR): spionaggio estero. Ha ereditato le competenze del Primo Direttorato Centrale.
- Federal'noe agentstvo pravitel'stvennoj svjazi i informacii (FAPSI): si trattava dell'organismo tecnico dei servizi russi. Venne creato unificando le competenze dell'Ottavo Direttorato Centrale con quelle del Sedicesimo Direttorato. Successivamente, è stato assorbito dall'FSB.
- Guardie di Frontiera.
Tra i suoi presidenti, Jurij Andropov ha ricoperto la carica di Segretario generale del PCUS, e il Presidente russo Vladimir Putin proviene dalle sue file ed è stato anche presidente dell'FSB, che è l'erede del KGB.
Operazioni importantiModifica
BangladeshModifica
Il 2 febbraio 1973 il Politburo, che a quel tempo era guidato da Jurij Vladimirovič Andropov, incaricò membri del KGB di influenzare la formazione di un nuovo stato, chiamato Bangladesh, in cui Sheikh Mujibur Rahman era favorito per vincere le elezioni parlamentari. Durante quel periodo, il servizio segreto sovietico cercò di garantire il sostegno al Partito Comunista e ai suoi alleati, prevedendo una facile vittoria per lui.
Nel giugno 1975, Munjib costituì un nuovo partito denominato BaKSAL e creò un partito unico di Stato. Tre anni dopo, in quella regione, il KGB incrementò il suo personale da 90 a 200 unità e nel 1979 influenzò la pubblicazione di oltre 100 articoli compiacenti sui quotidiani. In questi articoli, gli ufficiali del KGB accusarono Ziaur Rahman ed il suo regime di avere legami con gli Stati Uniti. In seguito a due operazioni di infiltrazione del KGB, il regime di Rahman cadde cinque anni e mezzo dopo. In questo periodo, la CIA varò l'Operazione Arsenale, avente lo scopo di proteggere l'allora presidente del Bangladesh.[1]
Nell'agosto 1979 il KGB accusò alcuni ufficiali, arrestati a Dacca, del tentativo di rovesciamento, e ad ottobre Andropov approvò la fabbricazione di una lettera nella quale Muhammad Ghulam Tawab, al tempo un Vice-Maresciallo, apparisse come il principale cospiratore; la lettera indusse la stampa di Bangladesh, India e Sri Lanka a credere che egli fosse una spia americana. Sotto il comando di Andropov, la Service A, una divisione del KGB, falsificò le informazioni in una lettera a Moudud Ahmad in cui si diceva che era supportato dal Governo degli Stati Uniti, e nel 1981 inviò una lettera accusando l'Amministrazione Reagan di complottare per rovesciare il presidente Rahman e il suo regime. La lettera affermava anche che dopo l'assassinio di Mujib, gli Stati Uniti contattarono Khondakar Mustaque Ahmad per sostituirlo temporaneamente come presidente. Quando nel 1979 si tenne l'elezione, il KGB fece in modo che il Partito Nazionale del Bangladesh ottenesse una schiacciante vittoria: il partito ricevette 207 seggi su 300; tuttavia, il regime di Rahman ebbe breve vita. Cadde il 29 maggio 1981 quando, dopo numerose fughe, fu assassinato a Chittagong.[1]
OrganizzazioneModifica
Il KGB era diviso nei seguenti direttorati o dipartimenti:
- Primo Direttorato Centrale - Operazioni all'estero (spionaggio), dipendente dal Primo vicepresidente e diviso in 10 dipartimenti:
- Stati Uniti e Canada;
- America latina;
- Regno Unito e Australia, Nuova Zelanda, Scandinavia;
- Germania (sia Repubblica Democratica Tedesca sia Repubblica Federale di Germania), Austria;
- Italia, Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Grecia, Jugoslavia, Romania, Albania;
- Cina, Vietnam, Cambogia
- Africa;
- Estremo Oriente;
- Giappone;
- Cina.
- Ognuno di questi operava nell'area di propria competenza, ma tutti erano affiancati dai vari direttorati e servizi presenti in ogni residenza del KGB all'estero.
Direttorati del KGB, dipendenti dal Presidente del KGB
- Secondo Direttorato Centrale - controspionaggio e sicurezza interna.
- Terzo Direttorato - Competente riguardo alla fedeltà delle forze armate, e i cui compiti si sovrapponevano (e spesso contrastavano) con quelli del GRU, il servizio segreto militare.
- Quarto Direttorato - Trasporti
- Quinto Direttorato - Contrasto al dissenso politico interno e gli "affari nazionalistici e religiosi".
- Sesto Direttorato - Controspionaggio economico e sicurezza industriale
- Settimo Direttorato - Sorveglianza elettronica. Da questa sezione, tra l'altro, dipendeva il Gruppo Alpha[2].
- Ottavo Direttorato Centrale - Comunicazioni riservate e crittografia.
- Nono Direttorato - Protezione dei leader sovietici. Trasformato in Servizio di Protezione del KGB (Guardie Governative).
- Quindicesimo Direttorato - Sicurezza delle Strutture governative.
- Sedicesimo Direttorato - Intercettazione delle comunicazioni e SIGINT.
- Dipartimento logistica.
- Dipartimento comunicazioni.
- Dipartimento ricerche speciali.
- Dipartimento reparto tecnico.
- Guardie di frontiera (queste ultime con un organico di circa 250.000 effettivi e un proprio servizio navale ed aereo), riconoscibili dalle mostrine verdi sull'uniforme standard dell'Armata Rossa.
DirettoriModifica
Tabella riassuntivaModifica
Organizzazione | Responsabile principale | Data |
---|---|---|
Čeka/GPU/OGPU | Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij | 1917–1926 |
OGPU | Vjačeslav Rudolfovič Menžinskij | 1926–1934 |
NKVD | Genrich Grigor'evič Jagoda | 1934–1936 |
Nikolaj Ivanovič Ežov | 1936–1938 | |
Lavrentij Pavlovič Berija | 1938–1941 | |
NKGB | Vsevolod Nikolaevič Merkulov | 1941 (da febbraio a luglio) |
NKVD | Lavrentij Pavlovič Berija | 1941–1943 |
NKGB/MGB | Vsevolod Nikolaevič Merkulov | 1943–1946 |
MGB | Viktor Semënovič Abakumov | 1946–1951 |
Semën Denisovič Ignatiev | 1951–1953 | |
Lavrentij Pavlovič Berija | 1953 (da marzo a giugno) | |
Sergej Nikiforovič Kruglov | 1953–1954 | |
KGB | Ivan Aleksandrovič Serov | 1954–1958 |
Aleksandr Nikolaevič Šelepin | 1958–1961 | |
Vladimir Efimovič Semičastnyj | 1961–1967 | |
Jurij Vladimirovič Andropov | 1967–1982 | |
Vitalij Vasil'evič Fedorčuk | 1982 (da maggio a dicembre) | |
Viktor Michajlovič Čebrikov | 1982–1988 | |
Vladimir Aleksandrovič Krjučkov | 1988 – 1991 | |
Leonid Vladimirovič Šebaršin | 1991 (dal 22 al 23 agosto) | |
Vadim Viktorovič Bakatin | 1991 (da agosto a novembre) |
Nei mediaModifica
- Il romanzo Icona (1996), di Frederick Forsyth, è totalmente incentrato sulle spie del KGB.
- Michael Jackson cita il KGB nella canzone Stranger in Moscow (1996).
- Il personaggio di EVA appare nel videogioco d'azione stealth Metal Gear Solid 3: Snake Eater presentandosi al protagonista come una spia del KGB.
- Nella Marvel, il personaggio di Natasha Romanoff ha fatto parte del KGB.
- Il KGB viene spesso nominato nella serie televisiva Alias con protagonista l'attrice Jennifer Garner.
NoteModifica
- ^ a b Christopher M. Andrew and Vasili Mitrokhin, The World was Going Our Way: The KGB and the Battle for the Third World, Basic Books/Penguin Books, pp. 350–402, ISBN 978-0-465-00311-2.
- ^ L'Atlante delle Spie, p. 569.
BibliografiaModifica
- Giorgio Boatti. Enciclopedia della spie. Ed. RCS Rizzoli Libri, 1989 ISBN 88-17-85246-5
- Christoper Andrew Oleg Gordievskij. La storia segreta del KGB. Ed. RCS Rizzoli Libri, 1990 ISBN 88-17-00526-6
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su KGB
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su KGB
Collegamenti esterniModifica
- KGB, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) KGB, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147919317 · ISNI (EN) 0000 0001 2295 8330 · LCCN (EN) n50061733 · GND (DE) 2101272-6 · J9U (EN, HE) 987007310454905171 · NDL (EN, JA) 001096682 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50061733 |
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