Nazionale B di calcio dell'Italia
La Nazionale B di calcio dell'Italia è stata la seconda squadra della nazionale di calcio italiana che occasionalmente ha funto da supporto e sviluppo per la prima squadra. Nel tempo, la formazione ha affrontato le squadre di altre nazioni e giocato partite contro altre formazioni B delle rispettive nazionali. Fin dalla creazione della squadra nel 1927, sono state giocate 70 partite ufficiali.[1][2] A questi incontri possono essere aggiunti altri 8 match, disputati da selezioni interregionali.[3]
Uniformi di gara | |
Sport | Calcio |
Federazione | FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio |
Codice FIFA | ITA |
Soprannome | Azzurri |
Selezionatore | Vacante |
Esordio internazionale | |
Lussemburgo 1 - 5 Italia B Esch-sur-Alzette, Lussemburgo; 17 aprile 1927 | |
Migliore vittoria | |
Italia B 12 - 0 Lussemburgo Como, Italia; 10 aprile 1932 | |
Peggiore sconfitta | |
Bulgaria B 5 - 1 Italia B Sofia, Bulgaria, 7 novembre 1963 |
A partire dagli anni '80 la nazionale B ha, almeno ufficiosamente, terminato la disputa di partite ufficiali contro altre formazioni di pari livello. Solo occasionalmente, alcuni giocatori, non facenti parte del giro delle nazionali (A o Under 21), possono essere convocati dalla federazione per alcuni stage, infrasettimanali, che non prevedono però la disputa di una partita amichevole contro altre formazioni. Si può, per tal ragione, ritenere ormai conclusa l'esperienza della Nazionale B.
Storia
modificaGli esordi
modificaLa squadra B nacque nel 1927, per dare la possibilità di testare altri giocatori, oltre quelli impegnati con la nazionale maggiore, seguendo l'esempio della nazionale francese; esordì ad Esch-sur-Alzette, il 17 aprile, battendo 5-1 la nazionale A del Lussemburgo, in contemporanea con una partita della nazionale A contro il Portogallo.[4][5] Il selezionatore della squadra fu Renzo De Vecchi. La squadra disponeva anche di elementi di una certa esperienza, come Cevenini III, autore della prima rete.[6] La seconda gara venne disputata, a una settimana di distanza, e vide prevalere la selezione italiana sull'Irlanda A, a Dublino.
L'anteguerra
modificaFino alla seconda guerra mondiale l'impiego di questa nazionale fu molto frequente, tanto da disputare, tra il 1929 e il 1939, ben 38 incontri, compresi i match disputati da selezioni interregionali, la prima delle quali venne giocata a Roma il 20 marzo 1932, quando una selezione del centro sud Italia affrontò l'Austria B. Il 10 aprile dello stesso anno, a Como, l'Italia B ottenne la sua più larga affermazione, battendo ancora il Lussemburgo A, per 12-0.
Il dopoguerra
modificaIl primo incontro, nel dopoguerra, riferibile a questa rappresentativa, fu una partita disputata a Locarno da una selezione del nord Italia, che batté per 4-1 la Svizzera B.
Nel maggio 1949 la nazionale B affrontò la prima edizione della Coppa del Mediterraneo (o Torneo dell'Amicizia) disputando tre match, ad Atene, rispettivamente contro Egitto A, Turchia A e Grecia A; la nazionale azzurra venne definita "cadetti".[7] Con tre vittorie, in altrettanti incontri, la nazionale B si aggiudicò il torneo.[8]
Il summenzionato torneo venne riproposto nel triennio 1950-1953, nuovamente vinto dai cadetti azzurri,[9] e ancora nel quinquennio 1953-1958, stavolta vinto dagli iberici e con gli azzurri a chiudere al terzo posto.[10]
La nascita dell'Under 23
modificaL'ultimo match della nazionale B si disputò il 16 marzo 1966 nello stesso luogo, e contro lo stesso avversario, dell'esordio, ovvero ad Esch-sur-Alzette, contro il Lussemburgo A (gara vinta per 3-0 dagli azzurri).
Per delibera del Consiglio Federale della FIGC, infatti, dalla stagione 1967-68, la nazionale B venne sostituita a tutti gli effetti dalla Nazionale Under-23, al fine di disputare il neonato campionato europeo di categoria.[4]
La Sperimentale
modificaA partire dalla stagione 1976-1977, a seguito della soppressione del campionato europeo Under 23, e sua trasformazione in un campionato riservato all'Under 21, la FIGC decise, con delibera federale, di sostituire l'Under 23 con la nazionale "Sperimentale".[4]
Già nel febbraio del 1976 venne riproposta la nazionale B, a dieci anni di distanza dall'ultimo match. Venne disputato un incontro, a Essen, contro la Germania Ovest B, vinto dagli azzurri per 1-0, con gol di Paolo Pulici; la selezione era guidata da Azeglio Vicini. La definizione della nazionale però non è univoca, tanto che gli organi di stampa la definirono come Under 23 (Vicini era selezionatore dell'Under 23), pur in presenza di convocati esperti, come Giacinto Facchetti.[11]
Fino al 1979 vennero disputati altri 7 incontri. Già dal match seguente, il 19 gennaio 1977, a Udine, contro la Lega Irlandese, la panchina venne affidata a Enzo Bearzot. L'incontro fu di preparazione al match che, pochi giorni dopo, la nazionale A avrebbe disputato col Belgio, a Roma.[12]
La B affrontò anche due rappresentative maggiori: due volte la Svizzera, il 13 aprile 1977, a Basilea, e l'8 novembre 1978 a Ferrara, e l'Unione Sovietica, il 23 febbraio 1979, a Bologna.
L'ultimo incontro, ancora contro la Germania Ovest B, si tenne a Genova, il 19 dicembre 1979. La partita terminò 1-2, per gli ospiti: il gol azzurro venne siglato da Alessandro Altobelli.[13]
L'Olimpica
modificaDalle Olimpiadi del 1984, per la prima volta, venne autorizzato l'impiego di giocatori professionisti. Tuttavia, le nazionali europee e sudamericane avrebbero potuto schierare solo quei giocatori che non avevano mai giocato in una fase finale di un Campionato mondiale di calcio. Nacque così la nazionale Olimpica, che venne istituita nel 1982, diventando, di fatto, la seconda selezione nazionale italiana. La stessa formula venne riproposta anche per le Olimpiadi del 1988.[14]
L'ultimo incontro
modificaLa Sperimentale venne convocata ancora una volta, per un'amichevole, contro l'Olanda B, da disputarsi l'8 gennaio 1986, ancora a Genova. La pioggia però non consentì di svolgere il match; si tentò di posticipare la gara al giorno seguente[15] ma, a causa della neve che ricoprì nella notte il terreno dello Stadio Luigi Ferraris, la gara venne definitivamente cancellata.[16] Venne proposto agli avversari di effettuare il match la settimana successiva, ma senza trovare un accordo. Anche la richiesta di una seconda gara della nazionale sperimentale, proposta dal selezionatore, Enzo Bearzot, non ebbe seguito, a causa dell'affollamento del calendario.[16]
Gli stage del 2016-2017
modificaNel 2016 la FIGC ha deciso di proporre degli stage per giocatori non ancora nel giro della nazionale maggiore, condotti dal commissario tecnico della nazionale A, Gian Piero Ventura. Il primo si è tenuto il 22 e 23 novembre 2016. La FIGC non ha mai definito però tale nazionale come "Sperimentale" o "B", pur se tale appellativo è stato spesso impiegato dagli organi di stampa.[17][18][19] Anche l'amichevole, disputata il 31 maggio 2017, contro San Marino, a Empoli,[20][21] terminata 8-0 per gli azzurri,[22] è stata considerata dalla FIGC come amichevole non ufficiale della nazionale A, mentre la definizione di "Sperimentale" è stata riportata dalla stampa.
Statistiche di squadra
modificaStatistiche generali e record
modificaGiocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Gol fatti | Gol subiti | |
---|---|---|---|---|---|---|
Totale | 70 | 44 | 12 | 14 | 174 | 74 |
Note
modifica- ^ Almanacco Illustrato del Calcio 2005, p. 736.
- ^ L'Almanacco Panini ne riporta 135, includendo però anche gli incontri dell'Under 23 e alcune gare della nazionale olimpica.
- ^ (EN) Giampaolo Testero, Italy B - International Results, su rsssf.com. URL consultato il 5 agosto 2017.
- ^ a b c Almanacco Illustrato del Calcio 2005, p. 733.
- ^ Vittorio Pozzo, I due odierni cimenti degli "azzurri" (PDF), in La Stampa, 17 aprile 1927, p. 5. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Squadra Nazionale B batte Lussemburgo 5-1 (PDF), in La Stampa, 18 aprile 1927, p. 2. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Inizio difficile per i cadetti ad Atene (PDF), in Stampa Sera, 20 maggio 1949, p. 4. URL consultato il 25 aprile 2017.
- ^ Elogi della stampa greca ai calciatori azzurri della B (PDF), in Stampa Sera, 26 maggio 1949, p. 4. URL consultato il 25 aprile 2017.
- ^ (EN) Mediterranean Cup 1950-1953, su rsssf.com.
- ^ (EN) Mediterranean Cup 1953-1958, su rsssf.com.
- ^ Bruno Bernardi, Essen, vince la Nazionale targata To (PDF), in La Stampa, 26 febbraio 1976, p. 21. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Antonio Tavarozzi, Cinque torinesi contro l'Eire (pronti al "travaso" nella A) (PDF), in La Stampa, 19 gennaio 1977, p. 16. URL consultato il 12 luglio 2017.
- ^ Bruno Bernardi, Genova contesta la Sperimentale (PDF), in La Stampa, 20 dicembre 1979, p. 21. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1990, Modena, Edizioni Panini, 1989, p. 529.
- ^ Carlo Coscia, A Genova vince la pioggia (PDF), in La Stampa, 9 gennaio 1986, p. 22. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ a b Carlo Coscia, Bearzot deluso per Vialli e Baldieri (PDF), in La Stampa, 10 gennaio 1986, p. 24. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Enrico Currò, Stefano Sacchi, Nazionale, Ventura 'batte' Conte: via alla Sperimentale, su repubblica.it, 30 settembre 2016. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ Nazionale, la lista dei convocati di Ventura per lo stage di Coverciano: c'è Locatelli, su repubblica.it, 17 novembre 2016. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Nazionale, Ventura DT: budget da 35 mln anno e “nazionale Sperimentale”, su calcioefinanza.it, 31 agosto 2016. URL consultato il 31 maggio 2017.
- ^ Ufficiale: il 31 maggio a Empoli, l'amichevole tra Italia e San Marino., su smtvsanmarino.sm, 17 dicembre 2016. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ Ugo Trani, L'Italia pronta a sfidare San Marino: il test vale per il presente e per il futuro, su sport.ilmessaggero.it, 30 maggio 2017. URL consultato il 1º giugno 2017.
- ^ Ugo Trani, Italia forza 8, travolto San Marino: Lapadula segna tre gol. Ventura: «Balotelli? Dovrà dare segnali...», su sport.ilmessaggero.it, 31 maggio 2017. URL consultato il 1º giugno 2017.
Bibliografia
modifica- Almanacco Illustrato del Calcio 2005, Panini, 2004.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su figc.it.