Patrick Dewaere

attore francese

Patrick Dewaere, nato Patrick Jean-Marie Henri Bourdeaux (Saint-Brieuc, 26 gennaio 1947Parigi, 16 luglio 1982), è stato un attore francese.

Patrick Dewaere

Biografia modifica

Nato a Saint-Brieuc, nella Bretagna, in una famiglia di artisti, Dewaere fu uno degli attori più promettenti e popolari del cinema francese tra la fine degli anni sessanta ed i primissimi anni ottanta. Dopo aver militato - assieme a tutti i suoi fratelli - nel gruppo teatralmusicale de Les Petits Maurin durante la propria infanzia e adolescenza, nel 1968 entrò a far parte del Café de la Gare, un gruppo di artisti che includeva anche Gérard Depardieu, Coluche e Miou-Miou, con la quale avrà una tormentata relazione e che gli darà una figlia, Angèle. Inizialmente, quando era ancora un componente dei Petits, utilizzava lo pseudonimo di Patrick Maurin (dal cognome della madre, l'attrice Mado Maurin), per poi adottarne quello di Patrick Dewaere (storpiando il cognome da nubile della sua nonna materna di origine fiamminga, Devaëre[1]) per la sua carriera solista, che, diverso tempo dopo, adottò anche legalmente.

Nel 1971 interpretò alcuni piccoli ruoli in televisione ma il talento artistico di Dewaere si pose in evidenza sul grande schermo nella commedia anarchica I santissimi (1974) di Bertrand Blier, in cui recitò accanto a Depardieu nel ruolo del malavitoso. L'attore lavorò ancora con Depardieu nella commedia di Blier Preparate i fazzoletti, vincitrice di un Premio Oscar nel 1978. Nel 1976 apparve in Italia in un film d'autore, Marcia trionfale di Marco Bellocchio, nel ruolo del ten. Baio. Nel 1977 fu protagonista con Ugo Tognazzi e Ornella Muti del film La stanza del vescovo di Dino Risi, tratto dall'omonimo romanzo di Piero Chiara. Nel 1979 partecipò al film drammatico corale L'ingorgo di Luigi Comencini.

Nonostante l'indiscusso successo, Dewaere fu spesso descritto come un individuo problematico, dalla personalità fragile e nevrotica. Nel 1982, poco dopo l'uscita del film Paradis pour tous, commedia dove il suo personaggio si toglieva la vita, l'attore si suicidò con un colpo di carabina nella sua abitazione di Parigi.

Omaggi postumi modifica

Il "Patrick Dewaere Award" fu istituito in Francia nel 1983. Sull'attore venne realizzato anche un documentario, Patrick Dewaere, presentato nel 1992 al Festival di Cannes.

Un nuovo documentario, Patrick Dewaere, mon héros, realizzato da Alexandre Moix, è stato presentato al Festival di Cannes del 2022. La voce fuori campo è quella dell'attrice Lola Dewaere, figlia di Patrick e di Élisabeth Malvina Chalier.

Filmografia modifica

Doppiatori italiani modifica

Note modifica

  1. ^ Il cognome deriverebbe dall'antico fiammingo de vaere, traducibile come "il vero", a sua volta un prestito dal francese. [1][2]

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Collegamenti esterni modifica

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