Pinciano

3º quartiere di Roma

Pinciano è il terzo quartiere di Roma, indicato con Q. III.

Q. III Pinciano
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma II
Data istituzione20 agosto 1921
Codice203
Superficie3,57 km²
Abitanti19 397 ab.
Densità5 439,12 ab./km²
Mappa dei quartieri di Roma
Mappa dei quartieri di Roma

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Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Si trova nell'area nord della città, a ridosso delle mura aureliane.

Il quartiere confina:

Storia modifica

Il Pinciano è fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1921. In precedenza erano già in uso nomi come "Quartiere dei Fiumi" per la parte delle vie intitolate a vari fiumi e "Pinciano" per la parte fra via Pinciana e via Salaria, o anche "Quartiere Sebastiani". Successivamente, in onore al re, il quartiere venne rinominato Vittorio Emanuele III. Dopo la caduta del regno, il quartiere riprese l'originario nome di Pinciano[6].

Stemma modifica

D'oro al pioppo (di Nerone) di verde[7][8].

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture civili modifica

Nel 1981 viene trasformato nell'albergo Aldrovandi Villa Borghese.
  • Villino Marignoli, su via Po, angolo corso d'Italia. Edificio del XX secolo (1907).
  • Villa Serena, su via Carlo Dolci. Edificio in stile neo medioevale del XX secolo (1909).
Progetto di trasformazione di un casino nobile dell'architetto Garibaldi Burba.
  • Palazzo dell'Istituto Poligrafico dello Stato, su piazza Giuseppe Verdi. Edificio in stile eclettico del XX secolo (1913-18).
Progetto dell'architetto Garibaldi Burba. Sede dell'istituto fino al 2010.
  • Villa Titta Ruffo, su via Sassoferrato. Edificio del XX secolo (1919).
  • Villa Ambron, su via delle Tre Madonne. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1920).
Progetto dell'architetto Marcello Piacentini.
  • Villino Astaldi, su via Saverio Mercadante, angolo via Nicolò Porpora. Edificio del XX secolo (1920-23).
  • Palazzina Marchi, su via Giacomo Carissimi. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1924).
Progetto dell'architetto Mario Marchi.
  • Villino Alatri, su via Giovanni Paisiello. Edificio del XX secolo (1924-28).
  • Palazzina Giorgi, su via Antonio Bertoloni. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1927).
Progetto dell'ingegnere Oscar Giorgi Alberti.
  • Palazzina Virgili, su via Angelo Secchi. Edificio in stile razionalista del XX secolo (1929).
Progetto dell'architetto Pietro Aschieri su commissione di Filippo Virgili. Nel 1933 divenne residenza della figlia di Benito Mussolini, Edda, con il marito Galeazzo Ciano.
  • Palazzina Acerbo, su via Nicolò Tartaglia. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1930).
Progetto dell'architetto Guido Fiorini su commissione del gerarca Giacomo Acerbo. Attuale sede dell'ambasciata del Venezuela.

Architetture religiose modifica

Siti archeologici modifica

Dedicata all'omonima Dea, scoperta nel 1999 all'angolo tra via Guidubaldo del Monte e piazza Euclide[9].

Porte nelle Mura aureliane modifica

Ville e parchi modifica

Altro modifica

  • Monumento a Simón Bolívar, nell'omonimo piazzale di fronte alla British School at Rome (bronzo di Pietro Canonica del 1933; in origine nei giardini di viale Tiziano, spostato nella collocazione attuale nel 1960).

Cultura modifica

Università e altre istituzioni culturali modifica

Musei modifica

Cinema e teatro modifica

All'interno di Villa Borghese si trovano la Casa del cinema, il Cinema dei Piccoli e il Silvano Toti Globe Theatre.

Geografia antropica modifica

Odonimia modifica

Le strade del quartiere sono intitolate ad astronomi, botanici e naturalisti, geofisici e geologi, matematici, medici, musicisti, pittori e scultori, uomini politici.

Infrastrutture e trasporti modifica

  È raggiungibile dalla stazione Flaminio.
 È raggiungibile dalle stazioni: Piazzale Flaminio e Piazza Euclide.

Note modifica

  1. ^ Separato dall'intero viale Maresciallo Pilsudski, dall'intero viale dei Parioli e dall'intero viale Liegi fino a via Salaria.
  2. ^ Separato da via Salaria, nel tratto da viale Regina Margherita a piazza Fiume.
  3. ^ Separato dalle mura (Corso d'Italia), da piazza Fiume a piazzale Brasile (Porta Pinciana).
  4. ^ Separato dalle mura (viale del Muro Torto), da piazzale Brasile (Porta Pinciana) a piazzale Flaminio (Porta del Popolo).
  5. ^ Separato da via Flaminia, da piazzale Flaminio (Porta del Popolo) a viale Maresciallo Pilsudski.
  6. ^ Deliberazione del Governatore di Roma nº 3241 del 13 settembre 1946.
  7. ^ Carlo Pietrangeli, p. 192.
  8. ^ Lo stemma fa riferimento alla tomba di Nerone alle pendici del Pincio.
  9. ^ (EN) Marina Piranomonte, Francisco Marco Simón The Daemon and the Nymph: Abraxas and Anna Perenna Archiviato il 10 aprile 2015 in Internet Archive., su Bollettino di Archeologia on line I 2010/ Volume speciale D / D8 / 1, a cura del Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione Generale per le antichità.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

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