San Pietro di Morubio

comune italiano

San Pietro di Morubio (San Piéro de Morùbio in veneto[4]) è un comune italiano di 3 013 abitanti della provincia di Verona in Veneto.

San Pietro di Morubio
comune
San Pietro di Morubio – Stemma
San Pietro di Morubio – Bandiera
San Pietro di Morubio – Veduta
San Pietro di Morubio – Veduta
Chiesa dei santi Pietro e Paolo apostoli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoCorrado Vincenzi (lista civica L'iride) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°15′N 11°14′E / 45.25°N 11.233333°E45.25; 11.233333 (San Pietro di Morubio)
Altitudine19 m s.l.m.
Superficie16,12 km²
Abitanti3 013[1] (31-12-2020)
Densità186,91 ab./km²
FrazioniBonavicina, Borgo
Comuni confinantiAngiari, Bovolone, Cerea, Isola Rizza, Roverchiara
Altre informazioni
Cod. postale37050
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023075
Cod. catastaleI105
TargaVR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 429 GG[3]
Nome abitantimorubiani
PatronoPietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Pietro di Morubio
San Pietro di Morubio
San Pietro di Morubio – Mappa
San Pietro di Morubio – Mappa
Posizione del comune di San Pietro di Morubio all'interno della provincia di Verona
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

San Pietro di Morubio dista circa 32 chilometri da Verona, è nella parte sud est della provincia e sorge a 19 m s.l.m. Il territorio comunale comprende due centri urbani (Capoluogo e la frazione Bonavicina-Borgo) e al di fuori di questi due numerose località (Casalino, Farfusola, Martella, Muri, Onni, Pioppazza, Ramedello)

Origini del nome modifica

La località di San Pietro di Morubio era anticamente una contrada dipendente da Roverchiara da qui si staccò durante l'epoca dei comuni. Nel corso dei tempi venne indicata con diversi nomi: "Moruiolo", "Marubio", "Morugio", "Morugiolo"; più tardi prese il nome da un corso d'acqua che scorreva ai suoi confini la "Fossa Sancti Petri", la Fossa di S. Pietro (forse l'attuale Nichesola). Ci sono attualmente due ipotesi sull'origine del nome: la prima fa ricorrere l'origine della parola Morubio alla casata dei nobili Rubiani; la seconda fa derivare il nome del paese dall'albero del gelso (in dialetto veronese moraro).

Storia modifica

Solo dopo il 1200 si hanno notizie certe sugli abitati di San Pietro di Morubio e Bonavicina. I due centri tra il XIII secolo e il XVIII secolo, vennero retti da casate nobiliari di prestigio come i Dal Verme, originari di Sanguinetto, dei Loredan, dei Brolio, degli Emilei e dei Franco infatti presero residenza tra Malavicina e Borgo, i Troiani-Alcenago, i Dionisi, i Verità, i Guastaverza e i Rubiani a San Pietro di Morubio. Nel corso del Seicento le nostre contrade arrivarono a uno sviluppo economico, soprattutto in agricoltura, di rilievo: vennero dissodati parecchi terreni dagli acquitrini e l'acqua incanalata in corsi confluenti in altri più grandi. Si iniziarono a coltivare il riso, il grano e la frutta. Tuttavia la povertà in quei tempi era grande; e per questo sorsero varie confraternite di carità: a Borgo quella del S.S. Corporis Christi e altrove le conferenze di S. Vincenzo. I proprietari terrieri dell'epoca, tra i quali gli Emilei, i Pasti, i Guarienti, i Guastaverza ammordenarono le fattorie e dedicarono ampi spazi alla coltivazione di ortaggi e frutteti. Talune contrade, ancor oggi, vengono chiamate Orti e Bel Brolo Intanto il processo di innovazione proseguì: durante il XIX secolo apparvero nuove colture come la barbabietola da zucchero e il ricino. A San Pietro di Morubio e a Bonavicina sorsero oleifici e tabacchifici per la lavorazione del tabacco che si diffuse pian piano nella zona. Gli imprenditori all'avanguardia in questi settori furono i Gobetti, i Pasti, i Mercati, i Pagliarini, i Menini, i Bottura, i Poli-Lia, i Beltrame ed altri ancora. Dopo l'unità dell'Italia (1866), a cominciare dalla fine dell'Ottocento e lungo la prima metà del XX secolo si assiste a un notevole sviluppo edilizio e industriale in Italia, a sua volta conseguenza di un sempre più forte urbanesimo. Nonostante ciò molti lavoratori faticavano a trovare occupazione, per cui molte persone emigravano all'estero temporaneamente o stabilmente. Le mete erano il Brasile, l'Argentina, l'Australia, il Canada, la Germania, la Francia e la Svizzera. Tale flusso subì una pausa durante le due guerre mondiali. Poi dagli anni cinquanta del secolo XX, intere famiglie emigrarono nelle zone di Milano, Torino, Genova, Verona. Nel frattempo in questo territorio comunale, come a Bonavicina e Borgo, sorsero piccole e medie aziende artigiane per la lavorazione del mobile d'arte e del ferro battuto; e a San Pietro di Morubio un'industria di concimi naturali.

Simboli modifica

 
Gonfalone della città

La blasonatura ufficiale dello stemma di San Pietro di Morubio è la seguente:[5]

«d'argento, alla fascia ondata di azzurro passante dietro una ruota industriale, dentata di otto, d'oro, posta in cuore allo scudo. Ornamenti esteriori da Comune.»

La descrizione del gonfalone è la seguente:[5]

«drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopradescritto con l’iscrizione centrata in argento: Comune di San Pietro di Morubio

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 1953.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo apostoli - XVIII secolo. Iniziata nel 1789 e aperta al culto nel 1797 è in stile neoclassico e parte della costruzione risale alla precedente chiesa che era sita nello stesso luogo. L'altare è in stile tardobarocco recuperato anch'esso dalla vecchia chiesa. ai lati del presbiterio sono presenti due tele raffiguranti S. Eurosia e S. Lorenzo datate 1800. Sono anche presenti due statue raffiguranti la Madonna del Sacro Cuore. Gli altari laterali sono dedicati a san Giuseppe e san Gaetano (dal nome dei santi delle due statue che li sovrastano). Dietro l'altare è presente un organo opera dell'organaro Domenico Farinati del 1926. La chiesa presenta sul lato sinistro un battistero risalente alla prima parte dell'Ottocento. Il campanile (finito nel 1815) è alto 38 metri. Dal 02/06/2013 al 09/06/2013 è stata presente presso questa chiesa la Madonna Pellegrina di Fatima e le reliquie dei santi Giacinta e Francesco.
  • Chiesa parrocchiale di Bonavicina (San Filippo e San Giacomo) - XVIII secolo. La chiesa è stata costruita intorno al 1761 e consacrata nel 1765. È in stile rococò. Al suo interno, è presente un altare dedicato a san Luigi Gonzaga e uno che rappresenta S. Giovanni battista che battezza Gesù. Nell'abside sono presenti due tele che rappresentano i santi patroni (S. Filippo e S. Giacomo). Alle spalle dell'altare maggiore compare l'organo ottocentesco. Ha subito il suo ultimo restauro nel corso del 2008.
  • Chiesa di Santa Caterina al Borgo - XI secolo. La piccola chiesa di Borgo (XV secolo, parrocchia dal 1526), conserva opere d'arte di importante valore artistico. Appena si entra, sulla sinistra è presente una ruota in legno: strumento del martirio di santa Caterina d'Alessandria alla quale il tempio è dedicato. Sul lato sinistro vi è un altare barocco e sopra questo un dipinto che rappresenta Sant'Antonio di Padova e san Bartolomeo (1731). Sull'altare laterale di destra, c'e una tela che illustra la Resurrezione di Cristo. Una pala, sopra l'altare maggiore mostra Santa Caterina di Alessandria (dipinta tra 1400 e il 1500). Inoltre la chiesa è dotata di una sacrestia dove un autore ignoto del Seicento ha dipinto San Carlo Borromeo.

Ville modifica

  • Villa Gobetti - XVIII secolo. La villa rimane pressoché uguale a come nel passato era stata ideata con annesso giardino, parco, casa del cocchiere e colombaia. Ha subito un notevole restauro, con la modifica di qualche particolare attorno al 1890. Nel centro del giardino è presente una vasca-fontana ancora funzionante.
  • Villa Guastaverza-Bottura - XVIII secolo. La villa si presenta oggi nella sua aggraziata veste settecentesca, stile neoclassico, tipica delle ville venete. Gli esterni riflettono quella che è la tradizionale disposizione della pianta della villa e la composizione degli interni, con salone passante centrale, affiancato da diversi vani laterali, sia al piano terra che al piano superiore detto anche piano nobile.
  • Corte dominicale Verità - XVII secolo.

Altri luoghi di interesse storico o naturalistico modifica

  • Torre quattrocentesca - XV secolo. Sulla sommità della torre è impressa una data: 1493, si presume sia la data della sua costruzione. Questa struttura non presenta particolari artistici di rilievo ma rappresenta un delle parti rimaste di un antico castello-fortezza.
  • Giardino Botanico "Terradura La Morarona". Nel giardino sono presenti piante di specie, ed alcuni generi di cultivar, interessanti per i fiori, il fogliame o il portamento, quali le peonie, le rose antiche, ecc. Vi sono le serre con piante tropicali, in moltissime varietà, molto rare ed interessanti, quali i pelargoni sudafricani, l'albero del fuoco (Flamboian), la ceiba, le mimose sensitive, l'Amorphophallum giganteum, e moltissimi ancora. Nell'Orchideario sono presenti quasi tutti i generi, con meravigliose fioriture tutto l'anno. Collezioni importanti sono le salvie sudamericane, con 41 varietà, le ortensie giapponesi, con 59 varietà, le rose antiche, i pelargoni, i cactus, le succulente, i Cotinus, ecc.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[7]

Cultura modifica

Eventi modifica

  • Carnevale Morubiano - Maschera: "El sior del Dugal. Tra febbraio-marzo.
  • Sagra "dei Tre Campanili" - Bonavicina. Week-end della seconda domenica di luglio.
  • Sagra e fiera di S.Gaetano. Attorno alla prima domenica di agosto
  • Sagra di Bonavicina. Week-end della quarta domenica di ottobre

Economia modifica

L'economia è prevalentemente agricola. È sviluppato anche l'allevamento di bovini da carne e di quello avicolo condotto con sistemi tecnologici moderni. Negli ultimi decenni del XX secolo, appena trascorso, ha avuto incremento l'artigianato del mobile d'arte, soprattutto nella frazione di Bonavicina, più vicina ai centri di Bovolone e Cerea, trainanti tale attività nella Bassa veronese. Inoltre è sviluppata la produzione di olio, ricavato dalla soia e dal girasole, due colture tipiche della zona. Con la costruzione della superstrada SS434 "Transpolesana" è sorta un'importante zona industriale con attività economiche di vario genere che si è aggiunta alla vecchia zona artigianale in località Martella dove sorge un'importante azienda che produce concimi.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
giugno 1985 luglio 1990 Giovanni Scercovini Democrazia Cristiana Sindaco [8]
luglio 1990 novembre 1990 Osvaldo Cagliari Democrazia Cristiana Sindaco Decadenza[9]
novembre 1990 dicembre 1990 Gabriele Marra Commissario prefettizio [10]
dicembre 1990 agosto 1991 Mario Faccioni indipendente Sindaco Dimissioni del Consiglio[11]
agosto 1991 dicembre 1991 Gerardino Mattia Commissario prefettizio [12][13]
dicembre 1991 luglio 1996 Mario Faccioni Partito Popolare Italiano - Democrazia Cristiana Sindaco Decesso[14]
luglio 1996 novembre 1996 Giuliano Bronzato Partito Popolare Italiano Sindaco [15]
novembre 1996 maggio 2001 Gastone Vinerbini Lista civica Sindaco [16]
maggio 2001 maggio 2006 Gastone Vinerbini Lista civica Sindaco [17]
maggio 2006 maggio 2011 Giorgio Malaspina Lista civica Sindaco [18]
maggio 2011 maggio 2015 Giorgio Malaspina Lista civica "L'Iride" Sindaco [19]
giugno 2016 ottobre 2021 Corrado Vincenzi Lista civica di "L'Iride" Sindaco [20]
ottobre 2021 in carica Corrado Vincenzi Lista civica di centrodestra "L'Iride" Sindaco

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011.
  5. ^ a b San Pietro di Morubio, su Araldicacivica. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  6. ^ San Pietro di Morubio, su Ufficio araldico - Fascicoli comunali, Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ amministratori.interno.it - 1985, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  9. ^ amministratori.interno.it - 1990 1, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  10. ^ amministratori.interno.it - 1990 prefettizio, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  11. ^ amministratori.interno.it - 1990 2, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  12. ^ amministratori.interno.it - 1991 prefettizio, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  13. ^ amministratori.interno.it - 1991 straordinario, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  14. ^ amministratori.interno.it - 1991, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  15. ^ amministratori.interno.it - 1996 1, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  16. ^ amministratori.interno.it - 1996 2, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  17. ^ amministratori.interno.it - 2001, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  18. ^ amministratori.interno.it - 2006, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  19. ^ amministratori.interno.it - 2011, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  20. ^ amministratori.interno.it - 2015, su amministratori.interno.it. URL consultato il 12 novembre 2016.

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Collegamenti esterni modifica