Vergato

comune italiano

Vergato (Vargà[4] in dialetto bolognese montano medio, Varghè[5] in dialetto bolognese cittadino) è un comune italiano di 7 588 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Situato a circa 42 chilometri a sud del capoluogo, è facilmente raggiungibile sia in treno, tramite la Ferrovia Porrettana, sia in automobile, grazie alla Strada statale 64 Porrettana, che lo attraversa. È sede amministrativa dell'Unione dell'Appennino Bolognese.

Vergato
comune
Vergato – Stemma
Vergato – Bandiera
Vergato – Veduta
Vergato – Veduta
Panorama su Vergato e la valle del Reno dai Balzi di Santa Caterina, in cima a Montovolo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Amministrazione
SindacoGiuseppe Argentieri (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°17′07.53″N 11°05′49.99″E
Altitudine193 m s.l.m.
Superficie59,94 km²
Abitanti7 588[1] (31-10-2023)
Densità126,59 ab./km²
FrazioniAmore, Calvenzano, Carbona, Castelnuovo, Cereglio, Liserna, Orelia di sotto, Pieve di Roffeno, Pioppe di Salvaro, Prunarolo, Riola, Susano, Tabina, Tolè
Comuni confinantiCastel d'Aiano, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Valsamoggia, Zocca (MO)
Altre informazioni
Cod. postale40038
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT037059
Cod. catastaleL762
TargaBO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 431 GG[3]
Nome abitantivergatesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vergato
Vergato
Vergato – Mappa
Vergato – Mappa
Posizione del comune di Vergato nella città metropolitana di Bologna
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Vergato si trova nell'Appennino bolognese ed è uno dei principali centri abitati della valle del Reno. È posto in una conca alluvionale dove il torrente Vergatello confluisce nel fiume Reno.[6]

 
La casa torre del Monzone, in località Montecavalloro, di epoca medievale

Sviluppatasi attorno ad alcune osterie, in cui erano soliti sostare i viaggiatori diretti in Toscana prima di attraversare il Reno, deriverebbe il toponimo dal latino Varegatum, che significa "guado"; non manca però chi lo riporta al latino Virga, "ramoscello verde", o Virgatus, "formato, intrecciato di verghe". Possedimento, verso il secolo XI, dei vescovi di Bologna e di varie casate nobiliari, tra cui i signori del Frignano, i conti Alberti di Prato e Mangona e quelli di Panico, entrò poi a far parte delle proprietà della contessa Matilde di Canossa. Con l'estendersi dell'egemonia bolognese sull'alta valle del Reno anche il Vergatese finì sotto il controllo del capoluogo cittadino, assurgendo ben presto a centro politico e amministrativo di tutta la zona. Sede del capitanato della montagna, all'inizio del XV secolo, mantenne una posizione di preminenza sulle località circostanti anche dopo la venuta dei francesi, sul finire del Settecento, quando divenne capoluogo di distretto. Fu sede di governo durante il restaurato Stato Pontificio e di mandamento dopo l'annessione al Regno d'Italia, nel 1859.

 
14 aprile 1945: carro armato americano tra le rovine di Vergato

Quasi interamente distrutto dai bombardamenti anglo-americani avvenuti durante la seconda guerra mondiale, Vergato ha visto una graduale ricrescita demografica ed economica negli anni del dopoguerra.

Ancor oggi l'area abitata si sta ampliando e ha sviluppato una nuova zona commerciale e residenziale leggermente decentrata rispetto al centro storico.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 9 settembre 1937.[7]

«D'azzurro, al cinghiale passante su terreno paludoso, contornato il corpo da una treccia di spighe e il tutto da due rami di quercia fiorita, annodati in punta da un nastro rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

La figura del verro, irto di "verghe", allude al nome della località.[8]

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Onorificenze

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«Situato sulla linea Gotica, durante l'ultimo conflitto mondiale, il comune si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo ogni sorta di violenza dalle truppe tedesche e un gran numero di bombardamenti da parte alleata, che provocarono numerose vittime e la distruzione della quasi totalità dell'abitato. La popolazione tutta offrì splendido esempio di generosità nel soccorso dei superstiti e grande spirito di solidarietà ed accoglienza per gli sfollati. Vergato (BO), 1943-1944»
— 8 febbraio 2001[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture civili

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L'architettura rurale fortificata tipica dell'Appennino si ritrova in alcuni borghetti, dove si conservano alcune case torri medievali — come quelle di Monzone, Tolè, Poggio di Susano e Prunarolo — e dettagli architettonici che rivelano l'opera dei Maestri comacini.[10] In località Montecavalloro, la casa torre Costonzo ospitava ben 3 dei 5 medici dell'Appennino ed è indicata tra i monumenti nazionali in provincia di Bologna.[11]

Risalgono invece al Cinquecento Casa Berti e il Casalino.[11]

Si segnalano inoltre:

  • il Palazzo dei Capitani della Montagna, sede dell'amministrazione comunale, è il monumento storico più significativo dell'alta valle del Reno. Venne ricostruito nel 1885 in stile medievaleggiante su progetto di Alfonso Rubbiani e dell'architetto Tito Azzolini. Il palazzo è noto per le vetrate della sala consigliare, realizzate nel 1998 da Luigi Ontani e per gli stemmi, scolpiti sulla facciata dell'edificio, dei vari capitani della montagna che si sono succeduti nel tempo.[12]
  • La statua allegorica realizzata dall'artista vergatese Luigi Ontani che rappresenta, tramite l'allegoria di un fauno che sorregge sulle spalle un putto alato, la vallata che ospita la cittadina ed ha provocato, a causa dello stile, un'aspra polemica di livello nazionale.[13][14]
  • Il Pincio di Vergato, realizzato all'inizio del Novecento, ricorda nel nome il Pincio di Roma; ciò si spiega in base ad un fenomeno diffusosi dall'anno 1870, data in cui Roma diviene capitale del Regno d'Italia: per festeggiare l'evento, lungamente atteso dai patrioti risorgimentali, in alcune città italiane sorgono parchi pubblici che richiamano nel nome il Pincio di Roma; oltre al nome, anche le caratteristiche principali prendono a modello il parco romano: panoramicità, abbondanza di sempreverdi, impianto geometrico dei sentieri e, quasi ovunque, una terrazza panoramica per ricordare quella celebre della capitale, alla quale a volte si accede, come a Roma, per mezzo di una scalinata monumentale. Queste caratteristiche sono presenti anche nel Pincio di Vergano, che con la sua terrazza panoramica, decorata da piccoli obelischi, si affaccia verso il Parco della Rimembranza[15].

Aree naturali

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  • le grotte di Soprasasso, a Montecavalloro, sono un geosito di rilevanza locale, caratterizzato dai tafoni dovuti all'azione erosiva del vento e dell'acqua di condensazione[16]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di 1248 persone, pari al 16,22% della popolazione.[18]

Cultura

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Linea Gotica Tolè

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Primo cittadino Partito Mandato Elezione
Inizio Fine
Corrado Righi Partito Socialista Italiano 17 ottobre 1988 17 marzo 1989
Vittorio Benini Partito Socialista Italiano 20 marzo 1989 24 luglio 1989
Roberto Franceschini Partito Socialista Italiano 24 luglio 1989 10 giugno 1990
Renato Scuda Democrazia Cristiana 10 giugno 1990 22 ottobre 1992
Pasquale Colombi Partito Democratico della Sinistra 18 dicembre 1992 24 aprile 1995
centro-sinistra 24 aprile 1995 14 giugno 1999 Elezioni 1995
lista civica di centro-sinistra 15 giugno 1999 14 giugno 2004 Elezioni 1999
Sandra Focci lista civica 14 giugno 2004 8 giugno 2009 Elezioni 2004
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Elezioni 2009
Massimo Gnudi lista civica di centro-sinistra 26 maggio 2014 27 maggio 2019 Elezioni 2014
Giuseppe Argentieri lista civica di centro-destra 27 maggio 2019 in carica Elezioni 2019
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 694, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
  6. ^ Vergato, su Appennino Bolognese. URL consultato il 7 maggio 2023.
  7. ^ Vergato, decreto 1937-07-09 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  8. ^ Stemma del Comune di Vergato, su dati.emilia-romagna.it.
  9. ^ Medaglia d'oro al Merito Civile, Comune di Vergato, su quirinale.it.
  10. ^ Luigi Fantini, Antichi edifici della montagna bolognese, 2 voll., Bologna, Alfa Edizioni, 1971-1972.
  11. ^ a b Vergato - località a Vergato, su sito ufficiale di informazione turistica dell'Appennino Bolognese, 19 marzo 2015. URL consultato l'11 aprile 2023.
  12. ^ Rubbiani e Azzolini restaurano il Palazzo dei Capitani di Vergato, su Bologna Online. Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi, 8 marzo 2020, ultimo aggiornamento il 30 maggio 2023. URL consultato il 7 maggio 2024, testo pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0
  13. ^ Vergato, scoppia il caso della fontana di Luigi Ontani costata 150mila euro, su Corriere di Bologna, 5 luglio 2019. URL consultato il 18 settembre 2023.
  14. ^ Redazione, Bologna. Ontani e la statua “delle polemiche” installata a Vergato, su Arte Magazine, 7 maggio 2019. URL consultato il 18 settembre 2023.
  15. ^
  16. ^ I Geositi dell'Emilia-Romagna > Soprasasso. Geosito di rilevanza locale, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato l'11 aprile 2023.
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  18. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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