Città metropolitana di Bologna
La città metropolitana di Bologna è un ente territoriale di area vasta di 1 018 346 abitanti. Nata il 1º gennaio 2015, il suo territorio corrisponde a quello della precedente provincia di Bologna[5], ed è stata individuata dallo statuto regionale capoluogo dell'Emilia-Romagna, diventando l'unico caso in Italia di ente amministrativo di area vasta capoluogo di regione[6]. Confina a nord-est con la provincia di Ferrara, a est con la provincia di Ravenna, a sud con la Toscana (città metropolitana di Firenze, province di Prato e Pistoia) e a ovest con la provincia di Modena.
Città metropolitana di Bologna città metropolitana | |
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Palazzo Malvezzi De' Medici in Via Zamboni, sede istituzionale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Amministrazione | |
Capoluogo | Bologna |
Sindaco metropolitano | Matteo Lepore (PD) dall'11-10-2021 |
Data di istituzione | 8 aprile 2014[1] |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°29′38″N 11°20′34″E |
Superficie | 3 703 km² |
Abitanti | 1 018 346[4] (31-12-2023) |
Densità | 275,01 ab./km² |
Comuni | 55 comuni |
Province confinanti | Modena, Ferrara, Ravenna, Firenze, Prato, Pistoia |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano (ufficiale), emiliano, romagnolo |
Cod. postale | 40010-40069, 40121-40141 per il capoluogo |
Prefisso | 051, 0534, 0542 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-BO |
Codice ISTAT | 237[2] |
Targa | BO |
PIL procapite | (nominale) 34200 €[3] |
Cartografia | |
Posizione della città metropolitana di Bologna all'interno dell'Emilia-Romagna. | |
Sito istituzionale | |
La città metropolitana di Bologna conta 55 comuni ed è la prima per numero di comuni davanti alle province dell'Emilia-Romagna. Contrariamente alle altre 13 città metropolitane d'Italia, lo statuto della Città metropolitana di Bologna non ne individua espressamente il capoluogo,[7] tuttavia il sindaco metropolitano è per legge il sindaco del comune capoluogo; la sede politica e amministrativa è posta in Palazzo Malvezzi a Bologna.[8]
Dall'11 ottobre 2021 il Sindaco metropolitano è Matteo Lepore, mentre il Vicesindaco metropolitano è Marco Panieri.
Geografia fisica
modificaRipartizione del territorio | |||
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- | ha | % | |
Pianura | 158 258 | 42,75 | |
Collina | 132 955 | 35,91 | |
Montagna | 79 006 | 21,34 | |
Totale | 370 219 | 100 |
La città metropolitana di Bologna comprende l'Emilia sud-orientale e sette comuni il cui territorio è interamente compreso nella regione storico-geografica della Romagna: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Dozza, Fontanelice, Imola e Mordano.
Il territorio provinciale si estende principalmente in pianura e in collina. La montagna occupa il 21,3% della provincia, contro una media regionale del 25%, ed è suddivisa tra Appennino bolognese e Appennino imolese.
Il comune con l'altitudine media più bassa è Molinella con 8 metri s.l.m. Il comune con l'altitudine media più alta è Monghidoro con 841 metri s.l.m. (questo calcolo è effettuato sul punto di costruzione del Municipio). Il punto più alto della città metropolitana di Bologna è invece la sommità del Corno alle Scale nel territorio di Lizzano in Belvedere, che tocca i 1 945 metri s.l.m.
I principali fiumi che attraversano il territorio sono il Reno (211 km), che raccoglie quasi tutte le acque del Bolognese, il Santerno (85 km), l'Idice (77 km), il Sillaro (66 km), il Savena (54 km), il Samoggia (53 km) e il Setta (40 km).
Degno di nota per la sua particolarità, è il torrente Dardagna, unico fiume del territorio della città metropolitana che confluendo nel Panaro è parte del bacino idrico del Po.
Nell'esteso sistema collinare spiccano due dorsali che si pongono trasversalmente alle valli principali: il Contrafforte pliocenico e la Vena del gesso. Caratteristici sono i calanchi, formazioni collinari scavate dallo scorrere delle piogge sui versanti argillosi di diverse densità, presenti lungo la Vena del gesso sulle colline da Reggio nell'Emilia fino alla provincia di Rimini.
Aree naturali
modificaIl patrimonio florofaunistico del territorio metropolitano è gestito attraverso un sistema rappresentato da ben 21 aree protette e 31 siti di importanza comunitaria. La superficie complessiva nell'ottobre 2004 ammontava a 71684 ha (pari al 19,36% della superficie provinciale). In particolare ritroviamo 5 Parchi Regionali (Corno alle Scale, Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, Monte Sole, Abbazia di Monteveglio, Laghi di Suviana e Brasimone), 2 Parchi Provinciali (Montovolo, La Martina), 1 Riserva Naturale (Contrafforte Pliocenico), 13 Aree di Riequilibrio Ecologico (ARE). La presenza di habitat di interesse comunitario (SIC e ZPS previsti dalla Dir. 92/43/CEE) è discreta: 34, pari al 25,4% di quelli elencati dalla Commissione Europea per la regione continentale. Sono inoltre state censite sul territorio 70 diverse specie tra quelle elencate nell'allegato I della Direttiva Uccelli.
Storia
modificaLa Città metropolitana di Bologna venne individuata, assieme ad altre nove grandi città italiane, dalla legge 142 del 1990 sulla riforma delle autonomie locali; tuttavia, l'iter di istituzione si rivelò lungo e complesso. Il comune e la provincia di Bologna decisero così di sottoscrivere un "Accordo per la Città Metropolitana", stipulato il 14 febbraio del 1994 a cui aderirono anche altri 31 comuni, diventati col tempo 50.[9]
L'accordo istituì la Conferenza Metropolitana, costituita da tutti i sindaci dei comuni aderenti, quale organo di indirizzo politico per l'area metropolitana, presideduta dal presidente della provincia.[9] I programmi d'intervento delineati all'interno dell'accordo erano:
- Pianificazione territoriale e ambientale
- Sviluppo economico e politiche del lavoro
- Servizi alle persone
- Semplificazione attività amministrativa e finanziaria
Il 27 ottobre del 1994 venne stilato un documento per l'elaborazione del "Piano Strategico della Città Metropolitana di Bologna"; di lì a poco prese avvio l'iter legislativo per l'istituzione della città metropolitana da parte della regione Emilia-Romagna, tramite la legge regionale 229 del 1995.[10]
Nonostante questi primi progressi, fu necessario attendere la legge "Delrio" del 2014 per la definitiva istituzione delle Città metropolitane, tra cui quella di Bologna.
Simboli
modifica«Leone rampante simboleggiante il popolo che eleva un vessillo tricolore con il motto Libertà»
Il nuovo stemma istituzionale viene approvato il 18 giugno 2015. Si tratta di un logo con un leone che sorregge una bandiera tricolore con la scritta LIBERTÀ, già simbolo del vecchio stemma della Provincia, approvato col Regio decreto del 6 luglio 1933. Lo stemma fu proposto da Paolo Silvani che riprese il leone da un sigillo del 1831 del Governo Provvisorio di Bologna (poi divenuto Province Unite del Centro Italia). Sia il leone che la scritta Libertas infatti provengono dallo stemma cittadino.[11][12]
Società
modificaNel 2017 la città metropolitana di Bologna risultava la prima in Italia per numero di immigrati interni (ovvero nuovi residenti trasferiti da altre zone d'Italia, principalmente dal Sud).[13]
Evoluzione demografica
modificaAbitanti censiti (migliaia)[14]
Qualità della vita
modificaAnno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Qualità della Vita (Italia Oggi) |
---|---|---|
2008 | 14º (-2) | 21º (-17) |
2009 | 13º (+1) | 15º (+6) |
2010 | 8º (+5) | 21º (-6) |
2011 | 1º (+7) | 40º (-19) |
2012 | 10º (-9) | 35º (+5) |
2013 | 3º (+7) | 44º (-9) |
2014 | 7º (-4) | 53º (-9) |
2015 | 12º (-5) | 61º (-8) |
2016 | 8° (+4) | 47° (+14) |
2017 | 14° (-6) | 43° (+4) |
2018 | 7° (+7) | 43° (=) |
2019 | 14° (-7) | 13° (+30) |
2020 | 1° (+13) | 27° (-13) |
2021 | 6° (-5) | 4° (+23) |
2022 | 1° (+5) | 3° (+1) |
Cultura
modificaLa città metropolitana ha individuato sette distretti culturali al fine di programmare in maniera efficace l'offerta sul territorio e valorizzare le realtà culturali locali. Essi sono: Imolese; Montagna; Pianura est; Pianura ovest; Reno Lavino Samoggia; Savena Idice; ad essi si aggiunge il comune di Bologna.[15]
Distretti culturali della città metropolitiana di Bologna | |||||||||
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Distretto | Enti aderenti | Musei | Biblioteche | Archivi storici | Teatri | Musica | Fonti | ||
Imolese |
|
14 | 17 | 14 | 11 | 6 bande musicali | 10 scuole di musica | [16] | |
Montagna |
|
5 | 14 | 13 | 2 | 13 cori | 9 bande musicali | 11 scuole di musica | [17] |
Pianura est |
|
11 | 17 | 17 | 10 | 6 cori | 7 bande musicali | [18] | |
Pianura ovest |
|
9 | 9 | 8 | 4 | 6 bande musicali | [19] | ||
Reno Lavino Samoggia |
|
4 | 10 | 9 | 5 | 4 bande musicali | [20] | ||
Savena-Idice |
|
10 | 7 | 6 | 2 | 7 cori | 3 bande musicali | [21] |
Economia
modificaI settori trainanti dell'economia regionale sono: l'agricoltura (ortaggi, cereali - famosa la patata DOP di Budrio), l'allevamento (suini e bovini) e la piccola e media industria nei settori alimentare, meccanico, della ceramica e dell'elettronica.
Nell'ambito dei motori vi hanno sede aziende quali la Ducati, la Lamborghini, la Malaguti, la Volvo, la Saab Italia, la Moto Morini (dal 1937 al 2014), e la BredaMenarinibus. In ambito metalmeccanico vi si trova la Malossi, la Marzocchi, la Paioli, la Minarelli, la Viro, mentre nel settore dei macchinari elettronici e delle macchine automatiche, la Saeco, la Datalogic, la Beghelli, la FAAC, l'IMA, la SACMI, la Marchesini.
Fra le industrie agroalimentari di grande rilevanza, a Bologna troviamo: nel settore alimentare la Granarolo, la Fabbri, la Segafredo Zanetti, la Montenegro, la Valsoia, il consorzio Conserve Italia (al quale appartengono i marchi Cirio, Yoga, Valfrutta, Derby Blue e Jolly Colombani), l'Eridania, l'Alcisa, la Majani, la Carpigiani, la Cerelia Acqua Minerale, oltre alle sedi nazionali delle cooperative alimentari Coop, Conad e Sigma, SISA e Despar.
Negli ultimi anni nel capoluogo emiliano sono nate numerose start-up nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Di rilievo l'attività della Fiera di Bologna, dove vengono organizzate manifestazioni internazionali, l'infrastruttura dell'Interporto di Bologna per il carico e lo scarico delle merci provenienti in container dal porto di Ravenna e il Centergross di Funo, fondato nel 1977 e una delle maggiori cittadelle commerciali d'Europa.
Infrastrutture e trasporti
modificaFerrovie
modificaLa stazione più importante della città metropolitana è quella di Bologna Centrale in cui si diramano le principali linee regionali e nazionali. Nella provincia ci sono due linee ad alta velocità: la ferrovia ad alta velocità Milano-Bologna e la ferrovia ad alta velocità Bologna – Firenze. Le altre linee sono la Porrettana, la Bologna-Vignola, la Milano-Bologna, la Bologna-Verona, la Padova-Bologna, la Bologna-Ancona, la Bologna-Firenze e la Bologna-Portomaggiore.
Strade
modificaAutostrade
modificaLa città metropolitana è servita da 4 autostrade:
- L'Autostrada del Sole principale linea stradale italiana che parte da Milano e termina a Napoli
- L'autostrada A14 seconda linea stradale per lunghezza, ha inizio a Bologna e termina a Taranto
- L'autostrada A13 che collega Bologna a Padova
- Il Raccordo autostradale 1 ovvero la Tangenziale di Bologna, classificata come autostrada senza pedaggio.
Strade statali e provinciali
modificaLe principali strade statali della città metropolitana sono:
- Strada statale 9 Via Emilia, antica strada romana che collega Milano a Rimini.
- Strada statale 64 Porrettana, che unisce Pistoia a Ferrara.
- Strada statale 65 della Futa, che inizia a Firenze e permette il collegamento con Bologna.
- Strada statale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, ha origine a Sasso Marconi e termina in località Ponte a Signa.
Quest'ultima è stata declassata nel 2001. Il tratto di competenza della regione Emilia-Romagna è stato assegnato alla città metropolitana e ora è classificata come SP 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio.
La città metropolitana di Bologna gestisce in totale 98 strade provinciali per una estensione di circa 1400 km.[22]
Piste ciclabili
modificaLa rete di percorsi ciclabili della città metropolitana di Bologna, la Bicipolitana, consiste di 32 percorsi ciclabili; di questi, 18 sono classificati come itinerari per gli spostamenti di tutti i giorni, mentre 14 sono identificati come itinerari a vocazione turistica, dedicati al tempo libero.[23]
Aeroporti
modificaÈ presente un unico aeroporto nella città metropolitana: l'Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale, che nel 2014 risulta essere il settimo aeroporto più frequentato d'Italia.
Amministrazione
modificaComuni metropolitani
modifica- Alto Reno Terme
- Anzola dell'Emilia
- Argelato
- Baricella
- Bentivoglio
- Bologna
- Borgo Tossignano
- Budrio
- Calderara di Reno
- Camugnano
- Casalecchio di Reno
- Casalfiumanese
- Castel d'Aiano
- Castel del Rio
- Castel di Casio
- Castel Guelfo di Bologna
- Castel Maggiore
- Castel San Pietro Terme
- Castello d'Argile
- Castenaso
- Castiglione dei Pepoli
- Crevalcore
- Dozza
- Fontanelice
- Gaggio Montano
- Galliera
- Granarolo dell'Emilia
- Grizzana Morandi
- Imola
- Lizzano in Belvedere
- Loiano
- Malalbergo
- Marzabotto
- Medicina
- Minerbio
- Molinella
- Monghidoro
- Monte San Pietro
- Monterenzio
- Monzuno
- Mordano
- Ozzano dell'Emilia
- Pianoro
- Pieve di Cento
- Sala Bolognese
- San Benedetto Val di Sambro
- San Giorgio di Piano
- San Giovanni in Persiceto
- San Lazzaro di Savena
- San Pietro in Casale
- Sant'Agata Bolognese
- Sasso Marconi
- Valsamoggia
- Vergato
- Zola Predosa
Comuni più popolosi
modificaDi seguito è riportata la lista dei comuni della città metropolitana di Bologna con più di 15.000 abitanti ordinati per popolazione[24]:
Pos. | Comune | Abitanti | Stemma |
---|---|---|---|
1 | Bologna | 390 294 | |
2 | Imola | 69 962 | |
3 | Casalecchio di Reno | 36 497 | |
4 | San Lazzaro di Savena | 32 512 | |
5 | Valsamoggia | 31 142 | |
6 | San Giovanni in Persiceto | 28 214 | |
7 | Castel San Pietro Terme | 20 862 | |
8 | Zola Predosa | 19 007 | |
9 | Budrio | 18 466 | |
10 | Castel Maggiore | 18 414 | |
11 | Pianoro | 17 560 | |
12 | Medicina | 16 768 | |
13 | Castenaso | 16 252 | |
14 | Molinella | 15 598 |
Comuni più grandi per superficie
modificaDi seguito è riportata la lista dei comuni più grandi per estensione della città metropolitana di Bologna[25]:
Pos. | Comune | Superficie | Stemma |
---|---|---|---|
1 | Imola | 205,02 km² | |
2 | Valsamoggia | 178,13 km² | |
3 | Medicina | 159,11 km² | |
4 | Castel San Pietro Terme | 148,42 km² | |
5 | Bologna | 140,86 km² | |
6 | Molinella | 127,84 km² | |
7 | Budrio | 120,19 km² | |
8 | San Giovanni in Persiceto | 114,41 km² | |
9 | Pianoro | 107,13 km² | |
10 | Monterenzio | 105,26 km² | |
11 | Crevalcore | 102,75 km² | |
12 | Camugnano | 96,60 km² | |
13 | Sasso Marconi | 96,45 km² |
Unioni di comuni
modificaI vari comuni della città metropolitana sono riuniti in sette unioni di comuni[26]:
- Unione Reno Galliera, composta dai comuni di Argelato, Bentivoglio, Castello d'Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano (sede amministrativa dell'unione), San Pietro in Casale;
- Unione dei comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, composta dai comuni di Valsamoggia, Monte San Pietro, Casalecchio di Reno (sede amministrativa dell'unione), Zola Predosa, Sasso Marconi;
- Unione Terre d'Acqua, composta dai comuni, Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno, San Giovanni in Persiceto (sede amministrativa dell'unione), Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese;
- Unione Terre di Pianura, composta dai comuni di Baricella, Granarolo dell'Emilia (sede amministrativa dell'unione), Malalbergo e Minerbio;
- Nuovo Circondario Imolese, composta dai comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo di Bologna, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola (sede amministrativa dell'unione), Medicina, Mordano;
- Unione dei comuni Savena-Idice, composta dai comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano dell'Emilia, Pianoro (sede amministrativa dell'unione);
- Unione dell'Appennino Bolognese, composta dai comuni di Camugnano, Castel di Casio, Castel d’Aiano, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato (sede amministrativa dell'unione).
Non fanno parte di alcuna Unione i comuni di Alto Reno Terme, Bologna, Budrio, Castenaso, Molinella e San Lazzaro di Savena.
Elenco dei sindaci metropolitani
modificaNote
modifica- ^ Operativa dal 1º gennaio 2015.
- ^ Codici delle città metropolitane al 1º gennaio 2015 - istat.it
- ^ [1]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ La città metropolitana rappresenta uno dei 10 enti amministrativi del territorio italiano (città metropolitane) identificati dalla legge del 7 aprile 2014 n. 56 recante "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni". Gli enti città metropolitane vennero previsti per la prima volta dalla legge n. 142 sul nuovo ordinamento degli Enti locali dell'8 giugno 1990, artt. 17-21. Vennero in seguito inseriti anche nell'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, a seguito della modifica del titolo V della Carta, avvenuta nel 2001. Nonostante vari tentativi legislativi, le città metropolitane non hanno mai trovato realizzazione pratica, rimanendo solo sulla carta, fino alla promulgazione della legge del 7 aprile 2014 n. 56 di cui sopra.
- ^ Art. 1, c. 3, dello statuto regionale emiliano-romagnolo, su demetra.regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna. URL consultato il 4 giugno 2015 (archiviato il 30 giugno 2015).
- ^ Statuto della Città metropolitana di Bologna (PDF). URL consultato il 17 ottobre 2022.
- ^ Che cos'è la Città metropolitana, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 17 ottobre 2022.
- ^ a b Bologna cambia, p.110.
- ^ Bologna cambia, p.111.
- ^ Scelto lo Stemma istituzionale e il Gonfalone della Città metropolitana, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ presentazione stemma e gonfalone della Città metropolitana di Bologna (PDF), su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ Gianni Balduzzi, Immigrazione interna, dove gli italiani si trasferiscono di più nel nostro Paese, in Termometro Politico, 10 luglio 2019. URL consultato il 1º marzo 2020.
- ^ Popolazione residente per comune al 31 dicembre - serie storica, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato il 26 aprile 2024 (archiviato il 4 agosto 2021).
- ^ Distretti culturali, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Imola, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Montagna, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Pianura Est, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Pianura Ovest, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Reno Lavino Samoggia, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Savena Idice, su cittametropolitana.bo.it. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ https://www.cittametropolitana.bo.it/viabilita/Home_Page
- ^ https://www.bicipolitanabolognese.it/bicipolitana
- ^ Statistiche demografiche ISTAT Archiviato il 24 marzo 2019 in Internet Archive. Dati ISTAT aggiornati al 31 agosto 2018
- ^ Statistiche demografiche ISTAT Archiviato il 26 marzo 2016 in Internet Archive. Dati ISTAT aggiornati al 31 luglio 2014.
- ^ Associazioni di Comuni, su Portale Città Metropolitana di Bologna. URL consultato il 17 aprile 2020.
Bibliografia
modifica- Bologna cambia, Bologna, Conferenza metropolitana di Bologna, 1995, SBN IT\ICCU\UBO\0259429.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su città metropolitana di Bologna
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su cittametropolitana.bo.it.
- Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. (14G00069) (GU n.81 del 7-4-2014), su normattiva.it.
- Disegno di Legge: S. 1117 - Delega al Governo in Materia di Federalismo Fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione (Approvato dal Senato) (A.C. 2105-A) (PDF), su anci.it. URL consultato il 17 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
- Delega al Governo in Materia di Federalismo Fiscale per l'istituzione delle 10 città metropolitane: To-Ve-Mi-Ge-Bo-Fi-Rm-Ba-Na-Rc, su camera.it. URL consultato il 17 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2017).