La Zucca Hokkaido o Uchiki kuri (ウチキクリ?) è una varietà di zucca caratterizzata da una buccia interamente commestibile di colore giallo-arancione e appartiene alla specie Cucurbita maxima. È di piccole dimensioni in quanto il suo peso è solitamente di 1 o 2 chili. Il nome di questa zucca deriva da quello dell'isola di Hokkaido, nel nord del Giappone. Il suo sapore è piuttosto dolce e nel frutto maturo ricorda quello della castagna, ragion per cui è nota anche con l'appellativo di Zucca castagna.[1]

Una zucca Hokkaido

Ha origine in Mesoamerica e fu introdotta in Europa tramite gli scambi commerciali successivi alla scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo. Fu poi diffusa in Giappone nel XVI secolo da navigatori portoghesi, i quali ne erano entrati in possesso probabilmente in Indocina. Questa zucca ha poi avuto origine da una categoria di Kuri kabocha, zucche marroni coltivate nell'arcipelago giapponese. Al contrario ​​in Europa se ne persero le tracce per diversi secoli e venne nuovamente importata dal Giappone soltanto in tempi più recenti, quando nel 1957 fu immessa sul mercato francese, dove assunse il nome di potimarron. Nonostante le sue origini orientali, oggi la Zucca Hokkaido è diventata popolare in tutto il mondo e può facilmente essere coltivata e reperita anche in Italia.[2]

Coltivazione

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È una pianta annuale in grado di ben adattarsi al clima mediterraneo, in quanto necessita di essere posta a dimora in ambiente soleggiato. Per quanto riguarda la semina all'aria aperta, nel Nord Italia si può eseguire verso fine maggio, mentre al sud l'operazione si può eventualmente anticipare alla seconda metà di aprile. È coltivabile sia in vaso che a terra, dove vanno sistemate a una distanza minima di circa 1,5 metri l'una dall'altra, poiché si tratta di una pianta rampicante in grado di ramificarsi notevolmente. Ogni pianta può produrre anche cinque zucche che maturano nell'arco di circa tre mesi. Se il numero di frutti è maggiore viene consigliato di eliminare le unità in eccesso per favorire le altre. Predilige terreni nutrienti e ha necessità di essere irrigata in abbondanza.[3]

Cucina e proprietà nutrizionali

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La sua versatilità lo rende un ingrediente molto adatto alla cucina italiana. Si presta facilmente come base per zuppe, gnocchi, risotti, torte e marmellate. È adatta sia alla cottura in padella che al forno. La sua polpa presenta una caratteristica consistenza morbida e granulare, mentre ha generalmente un gusto dolce e simile alla polenta di castagne. Si tratta dell'unica varietà di zucca la cui buccia è abbastanza sottile e tenera da poter essere edibile senza alcun tipo di problema.[4]

La zucca di Hokkaido contiene grandi quantità di fibre, vitamine e sali minerali. Il suo cospicuo profilo nutrizionale comprende inoltre calcio, potassio e ferro. Può mantenersi a lungo e maturando il suo sapore dolce tende a diventare più intenso, pertanto ne viene raccomandato il consumo ad almeno un mese dopo la raccolta. Contiene anche preziosi antiossidanti, i quali aiutano a proteggere l'organismo dai danni causati dai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento precoce e di numerose malattie croniche.[5]

  1. ^ La Zucca Hokkaido, su orto.it.
  2. ^ La lunga storia della Zucca Hokkaido, su innaturale.com.
  3. ^ Coltura della Zucca Hokkaido, su coltivarelortoabc.blogspot.com.
  4. ^ Utilizzi culinari, su flickonfood.com.
  5. ^ Proprietà nutrizionali, su carpenaturam.it.

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