Al-Hilal Saudi Club

società calcistica saudita con sede nella città di Riad
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Al-Hilal Saudi Club
Calcio
Al-Za‘īm
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Blu, bianco
Simboli Squalo
Dati societari
Città Riad
Nazione Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
Confederazione AFC
Federazione SAFF
Campionato Lega saudita professionistica
Fondazione 1957
Proprietario Bandiera dell'Arabia Saudita Public Investment Fund
Presidente Bandiera dell'Arabia Saudita Fahad bin Nafel
Allenatore Bandiera del Portogallo Jorge Jesus
Stadio Internazionale Re Fahd
(68.752 posti)
Sito web www.alhilal.sa
Palmarès
Titoli nazionali 18 Campionati sauditi
Trofei nazionali 10 Coppe del Re dei Campioni
13 Coppe del Principe della Corona saudita
2 Supercoppe saudite
Trofei internazionali 4 AFC Champions League
2 Supercoppe d'Asia
2 Coppe delle Coppe dell'AFC
2 Coppe dei Campioni arabe per club
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Al-Hilal Saudi Club (in arabo نادي الهلال السعودي?) è una società calcistica con sede a Riad, in Arabia Saudita. Milita nella Lega saudita professionistica, la massima serie del campionato saudita di calcio.

Il soprannome Al-Zaʿīm, che significa "il Leader", deriva dal fatto che questa società è la più titolata del paese, avendo vinto diciotto campionati sauditi, dieci Coppe del Re dei Campioni, tredici Coppe del Principe della Corona saudita e due Supercoppe nazionali. A livello internazionale si è aggiudicato quattro AFC Champions League (record), due Coppe delle Coppe AFC e due Supercoppe d'Asia, per un totale di otto trofei internazionali riconosciuti dall'AFC (record), oltre a due Champions League arabe. Conta tre partecipazioni alla Coppa del mondo per club FIFA, nel 2019, nel 2021 e nel 2022; ha ottenuto come miglior risultato il secondo posto in quest'ultima edizione.

La società saudita è stata riconosciuta come miglior club asiatico del XX secolo dall'IFFHS, istituto riconosciuto dalla FIFA, il 29 settembre 2009[1].

Storia modifica

 
Rivelino e Najeeb Al Imam con la maglia dell'Al-Hilal nel 1979.

L'Al-Hilal Saudi Club era noto in origine con il nome di Olympic Club e fu fondato da Abdul Rahman Bin Saad Bin Saeed il 15 ottobre 1957 a Riad. Meno di un anno dopo la fondazione, il 3 dicembre 1958, assunse l'attuale denominazione per iniziativa del sovrano saudita Bin Abdul-Aziz. Il sovrano aveva assistito a un torneo tra Olympic Club, Al-Shabab, Al-Riad ed El-Kawkab. Sin dalle origini ha potuto contare su un vasto seguito di tifosi e sul supporto dei reali sauditi[2].

Il primo successo lo ottenne nel 1961, aggiudicandosi la Coppa del Re saudita. Iniziò così un lungo periodo di successi, impreziosito dalla vittoria di 50 trofei ufficiali. La Coppa del Re saudita fu rivinta nel 1964, ai tiri di rigore contro i bicampioni d'Asia dell'Al-Ittihād.

 
Giocatori dell'Al-Hilal celebrano la vittoria del campionato saudita 2009-2010.

Il club fu il primo a vincere la neonata Lega professionistica saudita, sorta nel 1976-1977. Nei trentadue anni a venire la squadra ottenne 12 altre vittorie nella competizione e 12 secondi posti, oltre ad aggiudicarsi varie Coppe del Re saudita, svariate Coppe della Corona del Principe saudita e Coppe del Principe Faysal bin Fahd[3]. Negli anni '70 vari campioni stranieri vestirono la maglia dell'Al-Hilal, tra cui i campioni del mondo Mário Zagallo e Rivelino.

Nel campionato d'Asia per club del 1991 la squadra ottenne il primo alloro continentale, venendo incoronata campione d'Asia dopo la vittoria ai tiri di rigore nella finale contro gli iraniani dell'Esteghlal a Doha, in Qatar. Il torneo fu rivinto dall'Al-Hilal nel 1999-2000, mentre nel 1996-1997 era stata vinta la Coppa delle Coppe dell'AFC oltre alla Supercoppa d'Asia, rivinta nel 2002, anno in cui fu rimessa in bacheca la Coppa delle Coppe dell'AFC. Questi successi resero il club l'unico sodalizio asiatico capace di vincere sei trofei continentali.

Nel 2014 il club tornò ad alti livelli in ambito continentale, raggiungendo la finale di Champions League, ma fu sconfitto per 1-0 tra andata e ritorno dagli australiani dei Western Sydney[4]. Nell'edizione 2019 la squadra saudita vinse la fase a gironi qualificandosi grazie a quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta; Negli ottavi di finale affrontò l'Al-Ahli battendolo all'andata per 4-2, mentre nella gara di ritorno subì un'ininfluente sconfitta per 1-0. Ai quarti di finale si trovò di fronte la compatriota Al-Ittihād con la quale pareggiò 0-0 nella gara di andata, mentre nel ritorno l'Al Hilal andò sotto nel punteggio per poi rimontare e vincere 3-1 grazie alle reti di Carrillo, Al-Dawsari e Giovinco. Le semifinali si giocarono contro l'Al-Sadd di Xavi e grazie al 4-1 dell'andata, la sconfitta per 4-2 del ritorno non compromise il raggiungimento della finale. La doppia finale contro l'Urawa Reds si concluse con un complessivo vincente 3-0 tra andata e ritorno e consentì al club di appaiare, a quota 3 titoli, il Pohang Steelers, squadra più vincente nella massima competizione continentale, e di diventare l'unica squadra asiatica vincitrice di 7 trofei continentali. Bafétimbi Gomis si aggiudicò il titolo di miglior giocatore quello di capocannoniere della competizione grazie alle 11 reti messe a segno, di cui tre tra semifinali e finali. Grazie al successo continentale, la squadra poté partecipare alla Coppa del mondo per club, dove batté per 1-0 l'Espérance al secondo turno e fu eliminata in semifinale dal Flamengo (3-1).

Il 20 settembre 2020 il club saudita è colpito dal COVID-19, con un totale di 20 tesserati (15 calciatori e 5 membri dello staff tecnico) messi in quarantena. Il giorno stesso la società è costretta a scendere in campo con soli quattordici effettivi tra titolari e panchinari, avendo la Federcalcio asiatica respinto la richiesta di posticipare il match di AFC Champions League contro gli iraniani del Shahr Khodro, partita terminata poi con un pareggio a reti bianche che ha permesso alla squadra di qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta della competizione continentale.[5][6] Tre giorni dopo si sarebbe dovuta giocare la quinta partita della fase a gironi del torneo continentale, ma avendo a disposizione solo undici calciatori in rosa, il cui minimo previsto è tredici, la federazione asiatica squalifica il club saudita annullando tutti i risultati delle partite precedenti.[7]

Nel 2021 si aggiudicò nuovamente l'AFC Champions League, battendo per 2-0 in finale il Pohang Steelers e diventando la squadra più titolata nella competizione con 4 successi, avendo staccato proprio i sudcoreani, fermi a 3 vittorie. Nella Coppa del mondo per club FIFA 2021 la squadra saudita superò il secondo turno battendo gli emiratini dell'Al-Jazira per 6-1, poi fu sconfitta in semifinale dal Chelsea per 1-0 e perse anche l'incontro per il terzo posto, per 4-0 contro gli egiziani dell'Al-Ahly, chiudendo così con la quarta piazza nel torneo. Partecipò anche alla Coppa del mondo per club FIFA 2022, dove superò il secondo turno battendo per 5-3 ai tiri di rigore i marocchini del Wydad Casablanca (1-1 dopo i tempi supplementari) e la semifinale battendo per 3-2 i brasiliani del Flamengo, per poi essere sconfitto per 5-3 in finale dal Real Madrid e chiudere, quindi, al secondo posto.

Palmarès modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès dell'Al-Hilal Saudi Club.

Competizioni nazionali modifica

1976-1977, 1978-1979, 1984-1985, 1985-1986, 1987-1988, 1989-1990, 1995-1996, 1997-1998, 2001-2002, 2004-2005, 2007-2008, 2009-2010, 2010-2011, 2016-2017, 2017-2018, 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022
1961, 1964, 1980, 1982, 1984, 1989, 2015, 2017, 2020, 2022-2023
1964, 1995, 2000, 2003, 2005, 2006, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2016
2015, 2018, 2021
1987, 1990, 1993, 1996, 2000, 2005, 2006
2000

Competizioni internazionali modifica

1992, 1999-2000, 2019, 2021
1996-1997, 2001-2002
1997, 2000
1995, 1996
2000
2001
1986, 1998

Organico modifica

Rosa 2023-2024 modifica

N. Ruolo Calciatore
1   P Abdullah Al-Mayouf
2   D Mohammed Al-Breik
3   D Kalidou Koulibaly
4   D Khalifa Al-Dawsari
5   D Ali Al-Bulaihi
6   D Renan Lodi
7   C Salman Al-Faraj  
8   C Rúben Neves
9   A Aleksandar Mitrović
10   A Neymar
11   A Saleh Al-Shehri
12   D Yasir Al-Shahrani
14   A Abdullah Al-Hamdan
16   C Nasser Al-Dawsari
20   D Jang Hyun-soo
21   P Mohammed Al-Owais
N. Ruolo Calciatore
22   C Sergej Milinković-Savić
26   C Abdulellah Al-Malki
28   C Mohamed Kanno
29   C Salem Al-Dawsari
31   P Habib Al-Wutaian
32   D Muteb Al-Mufarrij
37   P Bono
42   D Muath Faquihi
43   C Musab Al-Juwayr
49   A Abdullah Radif
56   C Mohammed Al-Qahtani
66   D Saud Abdulhamid
70   D Mohammed Jahfali
77   A Malcom
87   D Hassan Al-Tambakti
99   A Michael

Rose delle stagioni precedenti modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Asia's Club of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 29 settembre 2009.
  2. ^ (EN) The story of Al Hilal Foundation, in Al-Hilal Club. URL consultato il 21 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2018).
  3. ^ (EN) Al Hilal, by royal approval, in FIFA. URL consultato il 21 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2015).
  4. ^ (EN) Kate Cohen, Western Sydney Wanderers win Asian Champions League title, su theguardian.com, theguardian.com, 2 novembre 2014.
  5. ^ Champions Asiatica: Giovinco e compagni hanno il Covid. La Federcalcio autorizza il match tra Al-Hilal e Shahr Khodro, su ilmessaggero.it, 21 settembre 2020.
  6. ^ Champions Asia: 15 positivi, ma Al Hilal va in campo lo stesso, su repubblica.it, 20 settembre 2020. URL consultato il 21 settembre 2020.
  7. ^ (EN) Al Hilal - Update on AFC Champions League, su the-afc.com, 23 settembre 2020.

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Collegamenti esterni modifica