Arcivescovo di Canterbury

massima autorità spirituale della Chiesa anglicana e della Comunione anglicana

L'arcivescovo di Canterbury (in inglese: Archbishop of Canterbury) è la massima autorità spirituale della Chiesa anglicana e della Comunione anglicana (il governatore supremo è il sovrano del Regno Unito, attualmente il re Carlo III). Fino allo Scisma anglicano l'arcivescovo di Canterbury era il primate cattolico d'Inghilterra.

Justin Welby, l'attuale arcivescovo
Stemma dell'arcivescovo di Canterbury

L'arcivescovo di Canterbury è Justin Welby, succeduto nel 2013 a Rowan Williams.

Descrizione modifica

L'arcivescovo detiene quattro principali cariche:

  • vescovo diocesano della Diocesi di Canterbury, che copre la parte orientale della Contea del Kent e l'estremo Nord-est del Surrey. Fondata nell'anno 597 dal monaco Agostino su indicazione di papa Gregorio Magno, essa è la cattedra vescovile inglese più antica.
  • arcivescovo metropolita della provincia ecclesiastica di Canterbury, che copre i due terzi d'Inghilterra.
  • come primate di tutta l'Inghilterra, è il capo religioso della Chiesa anglicana (il sovrano britannico è il "governatore supremo" - supreme governor - della Chiesa). Il potere nella Chiesa non è estremamente accentrato, così l'arcivescovo (insieme con l'arcivescovo di York) deve normalmente guidare la Chiesa attraverso la persuasione. Egli riveste un importante ruolo nelle cerimonie nazionali come le incoronazioni; grazie al suo alto profilo pubblico le sue opinioni sono spesso riportate dai mezzi di comunicazione.
  • come capo simbolico della Comunione anglicana, l'arcivescovo è riconosciuto come primus inter pares (primo tra gli uguali) di tutti i primati anglicani. Sin dal 1867 ha convocato vertici decennali di tutti i vescovi anglicani del mondo, le Conferenze di Lambeth.

La principale residenza dell'arcivescovo è il Lambeth Palace, nel borgo londinese di Lambeth. Alcuni alloggi si trovano anche nell'Old Palace a Canterbury, a fianco della Cattedrale, dove è situata la sua cattedra.

Come detentore di una delle "cinque grandi sedi" (insieme con quelle di York, Londra, Durham e Winchester), l'arcivescovo di Canterbury è ex officio uno dei Lords Spiritual della Camera dei lord. Egli è uno degli uomini di più alto rango in Inghilterra, collocandosi direttamente sotto la famiglia reale.

Sin da quando Enrico VIII ruppe i legami con Roma l'arcivescovo di Canterbury è stato nominato dai monarchi inglesi (ora britannici). Oggi la scelta è fatta, in nome del sovrano, dal primo ministro, entro una rosa di due nomi selezionati da un comitato ad hoc, la Crown Nominations Commission.

Storicamente, gli Arcivescovi di Canterbury, come i pontefici, furono nominati a vita e deceduti in mandato, e quest'usanza continuata dopo la riforma. Nel 1923 Randall Davidson decise di rinunciare all'ufficio di arcivescovo (utilizzando il verbo "ritirare"), da allora è usanza per un arcivescovo di Canterbury ritirarsi volontariamente.

Cronotassi degli arcivescovi modifica

Pre-riforma (arcivescovi cattolici) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Antica arcidiocesi di Canterbury.
  • Sant'Agostino, O.S.B. (597 - 26 maggio 604/605 deceduto)
  • San Lorenzo (28 aprile 604 consacrato - 2 febbraio 619 deceduto)
  • San Mellito (619 - 24 aprile 624 deceduto)
  • San Giusto (624 - 10 novembre 627/630 deceduto)
  • Sant'Onorio (627/631 - 30 settembre 653 deceduto)[1]
  • Sant'Adeodato (26 marzo 655 consacrato - 14 luglio 664 deceduto)[2]
    • Uighard (Wirrard) (vescovo eletto)
  • San Teodoro di Tarso (26 marzo 668 consacrato - 10 settembre 690 deceduto)[3]
  • San Bertwald (1º luglio 692 - 13 gennaio 731 deceduto)
  • San Tatwin (10 giugno 731 consacrato - 30 luglio 734 deceduto)
  • San Nothhelm (735 consacrato - 17 ottobre 739 deceduto)
  • Cuthbert (741 - 29 ottobre 758 deceduto)
  • San Bregwin (29 settembre 759 consacrato - 25 agosto 762 o 765 deceduto)
  • San Jaenbert (2 febbraio 763 o 766 - 12 agosto 792 deceduto)
  • Ethelheard (792 - 12 maggio 803 o 805 deceduto)
  • Wulfred (3 agosto 805 - 24 marzo 832 deceduto)
  • Feologild (9 giugno 832 consacrato - 30 agosto 832 deceduto)
    • Swithred (vescovo eletto)
  • Ceolnoth (24 agosto 833 - 4 febbraio 870 deceduto)
  • Ethelred (870 - 30 giugno 889 deceduto)
  • Plegmund (891 consacrato - 2 agosto 914 deceduto)
  • Athelm (914 - dopo l'8 gennaio 923 deceduto)
  • Wulfhelm (923 - 12 febbraio 942 deceduto)
  • Sant'Oda (942 - 2 giugno 958 deceduto)
  • Aelfsige (958 - 959 deceduto)
    • Byrhthelm (959 deposto)[4]
  • San Dunstan (959 - 19 maggio 988 deceduto)
  • Ethelgar (988 - febbraio 990 deceduto)
  • Sigeric (990 - 28 ottobre 994 deceduto)
  • Sant'Elfric (21 aprile 995 - 16 novembre 1005 deceduto)
  • Sant'Alphege (1006 - 19 aprile 1012 deceduto)
  • Lyfing (1013 - 20 giugno 1020 deceduto)
  • Ethelnoth (13 novembre 1020 consacrato - 29 ottobre 1038 deceduto)
  • Eadsige (1038 - 29 ottobre 1050 deceduto)
  • Robert di Jumièges (marzo 1051 - giugno 1052 deposto)
  • Stigand (1052 - 11 aprile 1070 deposto)
  • Lanfranco (29 agosto 1070 consacrato - 28 maggio 1089 deceduto)
    • Sede vacante (1089-1093)
  • Sant'Anselmo (5 dicembre 1093 consacrato - 21 aprile 1109 deceduto)
  • Ralph d'Escures (7 o 17 maggio 1114 - 19 settembre 1122 deceduto)
  • William de Corbeil (18 febbraio 1123 consacrato - 26 novembre 1136 deceduto)
  • Teobaldo di Bec (8 gennaio 1139 consacrato - 18 aprile 1161 deceduto)
  • San Thomas Becket (27 maggio 1162 consacrato - 29 dicembre 1170 deceduto)
  • Riccardo di Dover (8 aprile 1174 consacrato - 16 febbraio 1184 deceduto)
  • Baldwin di Exeter (16 dicembre 1184 - 19 novembre 1190 deceduto)[5]
  • Hubert Walter (30 maggio 1193 - 13 luglio 1205 deceduto)
  • Stephen Langton (17 giugno 1207 - 9 luglio 1228 deceduto)
  • Richard le Grand (19 gennaio 1229 - 3 agosto 1231 deceduto)
  • San Edmondo di Canterbury (8 giugno 1233 - estate 1240 dimesso)
  • Beato Bonifacio di Savoia (17 settembre 1243 - 18 luglio 1270 deceduto)
  • Robert Kilwardby, O.P. (11 ottobre 1272 - 12 marzo 1278 dimesso)
  • John Peckham, O.F.M. (28 gennaio 1279 - 8 dicembre 1292 deceduto)
  • Robert Winchelsey (13 febbraio 1293 - 11 maggio 1313 deceduto)
  • Walter Reynolds (1º ottobre 1313 - 16 novembre 1327 deceduto)
  • Simon Mepeham (8 giugno 1328 - 12 ottobre 1333 deceduto)
  • John de Stratford (26 novembre 1333 - 23 agosto 1348 deceduto)
  • John de Ufford (24 settembre 1348 - 25 maggio 1349 deceduto)
  • Thomas Bradwardine (19 giugno 1349 - 26 agosto 1349 deceduto)
  • Simon Islip (7 ottobre 1349 - 26 aprile 1366 deceduto)
  • Simon Langham, O.S.B. (24 luglio 1366 - 22 settembre 1368 dimesso)
  • William Whittlesey (11 ottobre 1368 - 6 giugno 1374 deceduto)
  • Simon Sudbury (4 maggio 1375 - 14 giugno 1381 deceduto)
  • William Courtenay (9 settembre 1381 - 31 luglio 1396 deceduto)
  • Thomas Arundel (24 novembre 1396 - 19 febbraio 1414 deceduto)
  • Henry Chicheley (27 aprile 1414 - 12 aprile 1443 deceduto)
  • John Stafford (13 maggio 1443 - 22 maggio 1452 deceduto)
  • John Kempe (28 luglio 1452 - 22 marzo 1454 deceduto)
  • Thomas Bourchier (21 giugno 1454 - 30 marzo 1486 deceduto)
  • John Morton (6 ottobre 1486 - 15 settembre 1500 deceduto)
  • Henry Deane (26 maggio 1501 - 15 febbraio 1503 deceduto)
  • William Warham (29 novembre 1503 - 23 agosto 1532 deceduto)
  • Thomas Cranmer (21 febbraio 1533 - 4 dicembre 1555 deposto) (prima cattolico, poi si convertì all'anglicanesimo)
  • Reginald Pole (11 dicembre 1555 - 19 novembre 1558 deceduto) (successore di Cranmer, fu nominato arcivescovo dalla Chiesa Cattolica durante il governo di Maria I, che riportò il suo regno al cattolicesimo)

Post-riforma (arcivescovi anglicani) modifica

Note modifica

  1. ^ Riceve il pallio dal papa nel 634.
  2. ^ Frithona, battezzato col nome di Deusdedit, fu il primo anglosassone sulla cattedra di Canterbury.
  3. ^ È intronizzato sulla cattedra di Canterbury il 27 maggio 669.
  4. ^ Rifiutato sulla cattedra di Canterbury, ritorna nella sua ex sede di Bath e Wells.
  5. ^ Muore in Palestina nel corso della crociata.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN131515437 · ISNI (EN0000 0000 9010 1577 · LCCN (ENn96069390 · WorldCat Identities (ENlccn-n96069390