Innuendo

Album dei Queen del 1991
(Reindirizzamento da Delilah (Queen))
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Innuendo (disambigua).

Innuendo è il quattordicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 4 febbraio 1991 dalla Parlophone.

Innuendo
album in studio
Grandville, illustrazione da L'Autre Monde (1844): utilizzata per la copertina dell'album
ArtistaQueen
Pubblicazione4 febbraio 1991[1]
Durata53:45
Dischi1
Tracce12
Genere[2]Hard rock
Pop rock
EtichettaParlophone Bandiera del Regno Unito
Hollywood Records Bandiera degli Stati Uniti
ProduttoreQueen, David Richards
Registrazionemarzo 1989–novembre 1990,[3] Metropolis Studios, Londra
Mountain Studios, Montreux[4]
FormatiLP, 2 LP, CD, MC, download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Argentina Argentina[5]
(vendite: 40 000+)
Bandiera del Canada Canada[6]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[7]
(vendite: 38 221+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[8]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Austria Austria[9]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Germania Germania[10]
(vendite: 500 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (2)[11]
(vendite: 400 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[12]
(vendite: 15 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[13]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[14]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[15]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[16]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (2)[17]
(vendite: 100 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[18]
(vendite: 25 000+)
Queen - cronologia
Album precedente
(1989)
Album successivo
(1991)
Singoli
  1. Innuendo
    Pubblicato: 14 gennaio 1991
  2. I'm Going Slightly Mad
    Pubblicato: 4 marzo 1991
  3. Headlong
    Pubblicato: 13 maggio 1991
  4. These Are the Days of Our Lives
    Pubblicato: 5 settembre 1991
  5. The Show Must Go On
    Pubblicato: 14 ottobre 1991

Composto da dodici brani, si tratta dell'ultima pubblicazione del gruppo con il frontman Freddie Mercury prima della sua morte avvenuta nello stesso anno. La copertina è ispirata alle illustrazioni di J.J. Grandville.

Nel 2006 Innuendo è stato votato come il 94º miglior album di tutti i tempi attraverso un sondaggio effettuato dalla BBC.[19]

Descrizione modifica

Le registrazioni del disco ebbero inizio nel mese di marzo del 1989: appena terminate le sessioni per l'album precedente, Freddie Mercury tornò subito in sala di registrazione, per incidere qualche demo (tra cui anche una al momento inedita di Delilah).[3] Nei mesi tra aprile e novembre, il gruppo non ebbe molto tempo da dedicare al lavoro in studio, in quanto ancora impegnato a promuovere The Miracle, e così il lavoro proseguì a rilento. Proprio in quell'anno, la sieropositività di Mercury al virus HIV (scoperta nella primavera del 1987) si trasformò in AIDS conclamato e il cantante fu costretto a rivelare le sue condizioni di salute almeno agli altri tre membri della band nel tardo novembre,[3] quando le sessioni di registrazione per Innuendo ricominciarono.

Sebbene fosse appena terminata la promozione di The Miracle, i Queen rientrarono immediatamente in sala d'incisione per realizzare il quattordicesimo album in studio, passando gran parte del 1990 a continuare il lavoro. Mercury era nella fase conclusiva della malattia, la quale non fu resa ancora pubblica, ma nonostante ciò poté continuare il lavoro con gli altri componenti del gruppo, negando il reale stato delle sue condizioni fisiche ai mass media. In particolare, l'argomento fu messo in primo piano dalle testate britanniche in occasione dell'apparizione dei Queen ai BRIT Awards 1990 per il ritiro di un premio speciale inerente al fondamentale contributo del gruppo alla musica inglese, dove il cantante apparve visibilmente magro e sofferente.[20]

La band e i produttori miravano inizialmente a pubblicare il disco entro novembre o dicembre di quell'anno, ma il declino della salute di Mercury costrinse a rimandarne l'uscita fino al febbraio del 1991. La particolare situazione che stava affrontando il gruppo si rifletté anche nei testi e nelle melodie dell'album, il cui tema principale può essere senza dubbio considerato «il timore dell'arrivo della morte imminente». Si spazia dagli episodi più duri (The Hitman, Headlong) a quelli più cupi come The Show Must Go On, erroneamente considerata come una sorta di testamento di Mercury, ma scritta in realtà da Brian May anche se accreditata, come uso per tutte le canzoni dall'album The Miracle, all'intera band. L'omonimo Innuendo è considerato «la Bohemian Rhapsody degli anni novanta» a causa delle molte analogie che presenta con quest'ultima.[21]

Nel 2011 l'album è stato rimasterizzato in digitale dalla Island/Universal ed è stato distribuito in edizione standard contenente l'album originale e deluxe con l'aggiunta di un EP bonus.

Tracce modifica

Testi e musiche dei Queen, eccetto dove indicato.

CD modifica

  1. Innuendo – 6:31
  2. I'm Going Slightly Mad – 4:22
  3. Headlong – 4:38
  4. I Can't Live with You – 4:33
  5. Don't Try So Hard – 3:39
  6. Ride the Wild Wind – 4:42
  7. All God's People – 4:21 (Queen, Mike Moran)
  8. These Are the Days of Our Lives – 4:15
  9. Delilah – 3:35
  10. The Hitman – 4:56
  11. Bijou – 3:36
  12. The Show Must Go On – 4:35
EP bonus nella riedizione del 2011
  1. I Can't Live With You (1997 Rocks Retake) – 4:50
  2. Lost Opportunity (B-Side) – 3:53
  3. Ride The Wild Wind (Early Version with Guide Vocal) – 4:14
  4. I'm Going Slightly Mad (Mad Mix) – 4:37
  5. Headlong (Embryo with Guide Vocal) – 4:44

LP modifica

Lato A
  1. Innuendo – 6:31
  2. I'm Going Slightly Mad – 4:06 – versione ridotta
  3. Headlong – 4:30
  4. I Can't Live With You – 4:05
  5. Ride the Wild Wind – 4:42
Lato B
  1. All God's People – 3:55 (Queen, Mike Moran)
  2. These Are The Days of Our Lives – 3:55
  3. Delilah – 3:33
  4. Don't Try So Hard – 3:33 – versione ridotta
  5. The Hitman – 3:43 – versione ridotta
  6. Bijou – 1:19 – versione ridotta
  7. The Show Must Go On – 4:27

Formazione modifica

Gruppo
Altri musicisti
Produzione

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (1991) Posizione
Austria[29] 33
Canada[30] 60
Italia[31] 9
Regno Unito[32] 31
Svizzera[33] 7

Note modifica

  1. ^ (EN) Innuendo, su queenonline.com. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) Greg Prato, Innuendo, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  3. ^ a b c (EN) Queenpedia-Innuendo, su queenpedia.com. URL consultato il 17 novembre 2010.
  4. ^ (EN) QOL Discography, su queenonline.com. URL consultato l'11 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2010).
  5. ^ (ES) Discos de Oro y Platino, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 14 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  6. ^ (EN) Innuendo – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  7. ^ (FI) Queen, su Musiikkituottajat. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).
  8. ^ (EN) Queen - Innuendo – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
  9. ^ (DE) Queen - Innuendo – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 10 dicembre 2015.
  10. ^ (DE) Queen – Innuendo – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  11. ^ (EN) Queen after "Innuendo" (PDF), in Music & Media, vol. 8, n. 46, 16 novembre 1991, p. 48. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  12. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  13. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 dicembre 2022.
  14. ^ (PL) Przyznane w 2009 roku, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 4 agosto 2014.
  15. ^ (EN) Innuendo, su British Phonographic Industry. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  16. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1991–1995, prima edizione, ISBN 84-8048-639-2.
  17. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  18. ^ Innuendo (certificazione), su FIMI. URL consultato il 26 marzo 2019.
  19. ^ Top 100 Albums. BBC Radio 2. Broadcast 28 August 2006. Archived at rocklistmusic.co.uk
  20. ^ (EN) Jeff Giles, The Story of Freddie Mercury's Final Public Appearance, su Ultimate Classic Rock, 18 febbraio 2016. URL consultato il 1º gennaio 2019.
  21. ^ La nuova Bohemian Rhapsody, su storiadellamusica.it. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  22. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Queen - Innuendo, su Ultratop. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  23. ^ (EN) Results, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 10 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
  24. ^ (EN) European top 100 albums (PDF), su Music & Media, p. 21. URL consultato il 3 novembre 2020.
  25. ^ (FR) Tous les Albums classés par Artiste, su InfoDisc. URL consultato il 10 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
  26. ^ (JA) クイーン-リリース-ORICON STYLE-ミュージック, su Oricon. URL consultato il 2 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  27. ^ (EN) Official Albums Chart Top 75: 10 February 1991 - 16 February 1991, su Official Charts Company. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  28. ^ (EN) Queen - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  29. ^ (DE) Jahreshitparade 1991, su austriancharts.at. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  30. ^ (EN) RPM Top 100 Albums of 1991, su collectionscanada.gc.ca. URL consultato il 3 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).
  31. ^ Gli album più venduti del 1991, su Hit Parade Italia. URL consultato il 3 ottobre 2011.
  32. ^ (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com. URL consultato il 3 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2012).
  33. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1991, su hitparade.ch. URL consultato il 2 dicembre 2018.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica