La diocesi di Corone (in latino: Dioecesis Coronensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Corone
Sede vescovile titolare
Dioecesis Coronensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Corone
Mappa della diocesi civile di Macedonia (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXVI secolo
StatoGrecia
Diocesi soppressa di Corone
Suffraganea diPatrasso
ErettaIX secolo
SoppressaXVI secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Corone è un'antica sede vescovile della Grecia nel Peloponneso, suffraganea dell'arcidiocesi di Patrasso nel patriarcato di Costantinopoli.

La sede è piuttosto tardiva, perché compare per la prima volta solo nella Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore bizantino Leone VI (886-912), dove è annoverata al terzo posto fra le quattro suffraganee di Patrasso.[1] Fu in effetti costituita e resa suffraganea di Patrasso all'epoca dell'imperatore Niceforo I il Logoteta (802-811).[2]

I vescovi greci conosciuti di questa sede nel primo millennio cristiano sono noti grazie ai loro sigilli episcopali. Un anonimo vescovo di Corone è menzionato in una lettera del generale bizantino Niceforo Ouranos, databile al 989.[3] La diocesi greca è stata soppressa nel XIX secolo, a seguito della riorganizzazione della Chiesa ortodossa dopo la riacquistata indipendenza della Grecia.

Nel 1204 i veneziani conquistarono Corone, che nel 1208 passò per breve tempo ai genovesi, prima di ritornare ai veneziani. Nel 1500 Corone si arrese ai turchi. Fu riconquistata da Andrea Doria nel 1532, ma già nel 1534 tornò in mano turca. I veneziani la conquistarono ancora nel 1685 con Francesco Morosini, ma nuovamente ricadde sotto la dominazione ottomana.

In questo contesto fu eretta una diocesi di rito latino, di cui è nota una lunga serie di vescovi fino all'inizio del XVI secolo. Il primo vescovo è nominato da papa Innocenzo III in due lettere scritte al "vescovo eletto" di Corone il 22 marzo 1210; si tratta forse di Gualtiero, nominato arcivescovo di Corinto nel 1212. Tra i vescovi più conosciuti di Corone si possono annoverare il carmelitano san Pietro Tommaso, e Angelo Correr, futuro papa Gregorio XII.

Dal XVI secolo Corone è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 23 settembre 1971.

Cronotassi modifica

Vescovi greci modifica

Vescovi latini modifica

Vescovi titolari modifica

  • Antonio de Ávila † (? - circa 1526 deceduto)
  • Marco Dionisi † (7 novembre 1526 - ?)
  • Carlo † (6 ottobre 1529 - ? deceduto)
  • Benedetto della Rocca, O.Carm. † (22 ottobre 1548 - ? deceduto)
  • Lorenzo Bernardino, O.P. † (27 agosto 1572 - 1574 deceduto)
  • Alfonso de Avalos † (16 febbraio 1598 - 1606 deceduto)
  • Miguel Angulo Carvajal † (15 febbraio 1610 - ?)
  • Jacques Camus de Pontcarré † (17 gennaio 1613 - 30 maggio 1614 succeduto vescovo di Séez)
  • Carlo Bornio † (27 agosto 1614 - 1614 succeduto vescovo di Castro di Puglia)
  • Jean de Fossé † (27 gennaio 1627 - 5 maggio 1632 succeduto vescovo di Castres)
  • Marcantonio Bettoni † (30 agosto 1655 - ?)
  • Casimiro Michele Damokos, O.F.M.Ref. † (16 giugno 1668 - 5 settembre 1677 deceduto)[9]
  • Matthias Starck † (2 giugno 1681 - 8 febbraio 1708 deceduto)
  • Michał Witosławski † (25 gennaio 1768 - 22 marzo 1769 deceduto)
    • Anton Gorczyński † (18 dicembre 1769 - 1770 deceduto) (vescovo eletto)
    • José María de Jesús Belaunzarán y Ureña, O.F.M.Ref. † (19 ottobre 1830 - 28 febbraio 1831 nominato vescovo di Linares) (vescovo eletto)[10]
  • Charles Marisson † (dicembre 1863 - ?)[11]
  • Pierre Louis Perrichon, M.E.P. † (23 agosto 1920 - 11 agosto 1932 deceduto)
  • Edouard Van Goethem, M.S.C. † (29 novembre 1932 - 26 maggio 1949 deceduto)
  • João Cláudio Colling † (12 dicembre 1949 - 23 marzo 1951 nominato vescovo di Passo Fundo)
  • Ćiril Banić † (28 marzo 1951 - 24 dicembre 1960 nominato vescovo di Sebenico)
  • André-Damien-Ferdinand Jullien † (5 aprile 1962 - 19 aprile 1962 dimesso)
  • Ildefonso Rea, O.S.B. † (10 febbraio 1963 - 23 settembre 1971 deceduto)

Note modifica

  1. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 284, nº 552.
  2. ^ (FR) Vitalien Laurent, L'évêché de Morée (Moréas) au Péloponnèse, in: Revue des études byzantines, tome 20 (1962), pp. 183-184.
  3. ^ (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 31684.
  4. ^ (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 26762.
  5. ^ a b c (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, pp. 184-185.
  6. ^ (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 22202.
  7. ^ (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 23221.
  8. ^ (FR) Coignet, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. VI, 1932, col. 321. Secondo l'autore di España Sagrada, questo vescovo apparterrebbe invece alla sede di Coronea.
  9. ^ (HU) Damokos nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  10. ^ Trasferito a Linares prima di ricevere l'ordinazione episcopale, avvenuta nel luglio 1831.
  11. ^ Annuario Pontificio 1864, p. 238. Assente dall'Annuario Pontificio 1866.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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