Edmondo Mortimer, V conte di March

Edmondo Mortimer (6 novembre 1391Irlanda, 18 gennaio 1425) fu il settimo barone di Wigmore, il quinto conte di March[1] e conte dell'Ulster, dal 1398 fino alla morte. Era il figlio di Ruggero Mortimer, IV conte di March, nominato erede al trono del re Riccardo II, titolo nel quale subentrò alla morte del padre nel 1398. Decadde dalla successione l'anno successivo, a causa della conquista del regno da parte di Enrico IV Lancaster ai danni di Riccardo II.

Edmondo Mortimer
V Conte di March
VII Conte di Ulster
Stemma
Stemma
In carica1398 –
1425
PredecessoreRuggero Mortimer
SuccessoreRiccardo di York
Nascita6 novembre 1391
MorteIrlanda, 18 gennaio 1425 (33 anni)
DinastiaMortimer
PadreRuggero Mortimer, IV conte di March
MadreAlianore Holland
ConsorteAnna Stafford
ReligioneCattolicesimo

Origine

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Era il figlio del quarto conte di March Ruggero Mortimer (1374-1398) e della moglie, Eleonora Holland (1373-1405), figlia di Tommaso Holland, 1º conte di Kent.

Biografia

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Alla morte del padre, Edmondo, a circa sette anni d'età, gli subentrò nei titoli, ed inoltre il re, Riccardo II, non avendo ancora eredi legittimi, lo riconobbe come erede al trono d'Inghilterra. Quando Riccardo II, nel 1399, fu spodestato, Edmondo fu scavalcato dal cugino, Enrico di Lancaster, che reclamò il trono, per discendenza[2], per diritto di conquista[3] e per elezione[4]. Questa usurpazione portò in seguito, dopo circa cinquant'anni alla guerra delle due rose.

 
Blasone della famiglia Mortimer

Enrico IV, appena salito al trono, prese in consegna il piccolo Edmondo e suo fratello Ruggero, che furono custoditi e trattati con ogni riguardo dai Lancaster a Windsor. Nel 1403 lo zio del conte Edmondo, anch'egli di nome Edmondo Mortimer, si accordò col cognato Henry Percy "Hotspur" e con il principe di Galles, Owain Glyndŵr, per detronizzare Enrico IV a favore di suo nipote, ma fallirono e Percy morì in battaglia. Nel 1405, un gruppo di nobili ribelli a Enrico IV, con l'aiuto della cugina dei Mortimer, Costanza di York, riuscì a rapire i due fratelli Mortimer, per condurli nel Galles, nella contea di March[5], ma i due Mortimer furono ripresi a Cheltenham, prima di giungere in Galles. Edmondo e Ruggero furono trasferiti al castello di Berkhamsted, dove la custodia divenne più severa.

Alla morte di Enrico IV, nel 1413, il figlio e successore, Enrico V, fece liberare Edmondo, conte di March (nel 1409, suo fratello Ruggero era morto in prigione), restituendogli tutte le sue proprietà. Data la considerazione e la stima di cui godeva Enrico V, Edmondo non avanzò alcuna pretesa al trono d'Inghilterra, anzi quando nel luglio 1415, fu messo a parte di una congiura guidata da suo cugino e cognato, il conte di Cambridge, Riccardo Plantageneto, III conte di Cambridge, della casa di York, che si proponeva di porre Edmondo sul trono al posto di Enrico V, Edmondo, colto da un grave senso di colpa, corse a riferire il tutto al re, Enrico V, che perdonò Edmondo ma mandò al patibolo Riccardo.

Nello stesso anno Edmondo seguì Enrico in Francia e prese parte alla battaglia di Azincourt. Negli anni successivi partecipò attivamente alla conquista della Normandia e fu uno dei firmatari del Trattato di Troyes, del 1420, che stabiliva che Enrico V era l'erede del re di Francia, Carlo VI. Alla morte di Enrico V, Edmondo fu tra i membri del consiglio di reggenza del figlio e successore, Enrico VI, di circa un anno.

Nel 1423, nominato luogotenente dell'Irlanda, dapprima la governò attraverso alcuni suoi inviati, poi, nel corso del 1424, la governò in prima persona ed in Irlanda morì di peste all'inizio del 1425. Fu tumulato a Clare Priory, nel Suffolk. Non avendo avuto figli ed essendo morti tutti i suoi fratelli i suoi titoli e beni passarono all'erede di sua sorella Anna (l'unica dei fratelli ad avere avuto discendenza), al quattordicenne, Riccardo Plantageneto, III duca di York, che verso il 1450 avanzò le sue pretese al trono inglese, che portarono alla guerra delle due rose.

Matrimonio e figli

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Edmondo Mortimer aveva sposato, nel 1415, Anna Stafford, figlia di Edmondo Stafford, 5º Conte di Stafford, da cui non ebbe figli[6]. Di Edmondo non si conoscono nemmeno figli illegittimi.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Roger Mortimer, II conte di March Edmund Mortimer  
 
Elizabeth de Badlesmere  
Edmund Mortimer, III conte di March  
Philippa Montacute William Montacute, I conte di Salisbury  
 
Catherine Grandison  
Roger Mortimer, IV conte di March  
Lionello Plantageneto, I duca di Clarence Edward III, re d'Inghilterra  
 
Filippa di Hainaut  
Philippa di Clarence  
Elizabeth de Burgh, IV contessa di Ulster William Donn de Burgh, III conte di Ulster  
 
Maud di Lancaster  
Edmondo Mortimer, V conte di March  
Thomas Holland, I conte di Kent Robert de Holland, I barone di Holand  
 
Maud la Zouche  
Thomas Holland, II conte di Kent  
Joan, IV contessa di Kent Edmondo Plantageneto, I conte di Kent  
 
Margaret Wake, III baronessa Wake di Liddell  
Alianore Holland  
Richard FitzAlan, X conte di Arundel Edmund FitzAlan, IX conte di Arundel  
 
Alice de Warenne  
Alice FitzAlan  
Eleonora di Lancaster Enrico Plantageneto, III conte di Lancaster  
 
Maud Chaworth  
 
  1. ^ La contea di March era l'insieme di un certo numero di territori e contee sul confine tra il Galles e l'Inghilterra, che era stata definita marca del Galles (March of Wales).
  2. ^ Enrico di Lancaster, figlio di Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster, quartogenito di Edoardo III d'Inghilterra, seguiva, nella linea ereditaria, Edmondo e i suoi fratelli, Ruggero, Anna e Eleonora e gli altri discendenti di Lionello Plantageneto, I duca di Clarence.
  3. ^ Le truppe fedeli a Enrico di Lancaster avevano battuto le truppe realiste e avevano catturato il re, Riccardo II, a Conway in Galles.
  4. ^ Il parlamento aveva accettato l'abdicazione di Riccardo II e aveva approvato l'elezione di Enrico di Lancaster.
  5. ^ Molto probabilmente i ribelli avevano l'appoggio di Edmondo Mortimer, lo zio di Edmondo e Ruggero.
  6. ^ (EN) http://fmg.ac/Projects/MedLands/ENGLISH%20NOBILITY%20MEDIEVAL2.htm#_Toc196023995

Bibliografia

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  • Bernard L. Manning, "Inghilterra: Edoardo III e Riccardo II", cap. XIX, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 718–783
  • K.B. Mc Farlane, "I re della casa di Lancaster, 1399-1461", cap. XIII, vol. VII (L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 445–508.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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