Fabio Tuiach

pugile e politico italiano

Fabio Tuiach (Trieste, 4 giugno 1980) è un ex pugile ed ex politico italiano.

Fabio Tuiach

Consigliere comunale di Trieste
Durata mandato5 giugno 2016 –
18 ottobre 2021

Dati generali
Partito politicoindipendente (dal 2019)
In precedenza:
Lega Nord (2016-2017)
Forza Nuova (2017-2019)
Titolo di studioLicenza media
Professioneportuale
Fabio Tuiach
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 188 cm
Pugilato
Categoria Pesi mediomassimi
Pesi massimi
Carriera
Incontri disputati
Totali 32
Vinti (KO) 27 (15)
Persi (KO) 5 (3)
Pareggiati 0
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati italiani 0 1 0
Campionati italiani juniores 1 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 30-12-2014

Biografia modifica

Cresciuto a Trieste, comincia a praticare la boxe a 16 anni sotto la guida dell'ex campione d'Italia dei pesi piuma Nevio Carbi. Lascia gli studi dopo aver conseguito la licenza media e svolge lavori come portuale.[1]

Esordisce da dilettante come peso medio e nel 1999, dopo undici match consecutivi vinti prima del limite, sale nella categoria dei mediomassimi dove conquista il titolo di campione d'Italia juniores. Viene convocato nella nazionale azzurra e partecipa senza fortuna agli internazionali di Londra. Nel 2001 combatte nei pesi supermassimi e perde ai punti la finale dei campionati assoluti contro il futuro campione olimpico Roberto Cammarelle.

Nel 2003 decide di passare professionista, e tre anni più tardi, il 10 febbraio 2006, ottiene la chance per il titolo italiano contro il campione in carica Paolo Ferrara.[2] Vince per ko al 7º round dopo un combattimento intenso, e riporta in Friuli Venezia Giulia il titolo italiano che mancava dai tempi di Nevio Carbi.

Nel 2007 vince il titolo del Mediterraneo WBC battendo il francese Enis Boussandel.[2] Il 1º febbraio del 2008 un lutto famigliare sconvolge la sua vita, e la sua carriera ne risente. Nell'ottobre dello stesso anno si batte per il titolo europeo EBU, finendo al tappeto nel corso del 2º round, sotto i ganci del giovane Marco Huck che negli anni a seguire scalerà le classifiche del ranking distinguendosi nel panorama internazionale[2]. Alle visite di reintegro la FPI gli nega l'idoneità medica all'attività sportiva. Ripete gli esami nel marzo del 2009 ma ottiene un nuovo parere negativo.

Torna sul ring solo nel 2012, passando nei pesi massimi[2] dove lancia la sfida a Matteo Modugno venendo però sconfitto per ko tecnico al 6º round. Il 13 dicembre 2014, a Trieste, conquista il titolo dei massimi (lasciato vacante proprio da Modugno), contro Gianluca Mandras squalificato per scorrettezze nel corso del 9º round. La WBO lo nomina quindi co-sfidante al titolo europeo di sigla. Il 13 giugno 2015 però, al Palasport di Brescia, Tuiach perde il titolo italiano appena conquistato contro il pugile sardo Salvatore Erittu, che si impone con verdetto unanime dei giudici. La WBO, tuttavia, gli conferma la nomina a co-sfidante europeo, ed il 12 luglio 2015, a Magdeburgo, Tuiach affronta il promettente pugile tedesco Michael Wallisch, finendo KO nel corso della seconda ripresa.

Il 15 luglio 2018, sul ring di Sequals, batte ai punti il casertano Sergio Romano nell'incontro clou del Trofeo Carnera, diventando nuovamente campione italiano di categoria, titolo che però perderà l'8 dicembre dello stesso anno al palasport di Montichiari contro l'amico Ivan Di Berardino, finendo KOT nel corso d secondo round.

Torna sul ring nel 2019, per affrontare il quotato Artur Szpilka, ma il match dura poco più di un minuto. Subito dopo l'incontro annuncia il suo ritiro. [3]

Carriera politica modifica

Alle elezioni amministrative del 5 giugno 2016 a Trieste viene eletto al consiglio comunale nelle liste della Lega Nord. Nell'ottobre 2017, a seguito di polemiche per aver affermato che il femminicidio non esiste ed è una invenzione della sinistra, Tuiach viene espulso dalla Lega e aderisce al gruppo misto.[4]

Nel dicembre 2017 annuncia la sua adesione a Forza Nuova in una conferenza stampa alla presenza di Roberto Fiore, provocando polemiche tra le file della maggioranza di centro-destra, in particolare da Forza Italia.[5] Alle elezioni politiche del 2018 sostiene la lista "Italia agli Italiani", composta da Forza Nuova e dal Movimento Sociale Fiamma Tricolore.[6]

Nel gennaio 2019 Tuiach è espulso da Forza Nuova, per motivi non noti, rimanendo in consiglio comunale come indipendente.[7] Nel 2021 partecipa allo sciopero del Porto di Trieste, in protesta contro il Certificato COVID digitale dell'UE.[8] Alle elezioni amministrative del 2021, non si è ricandidato al consiglio comunale.

Procedimenti giudiziari modifica

Il 17 febbraio 2021 commenta con un post omofobo la notizia di un’aggressione omofoba accaduta a Trieste: «Un esponente LGBT è stato picchiato e scoppia il caso omofobia a Trieste, siamo in campagna elettorale e succede ogni volta ma forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina. Grande solidarietà da parte di tutte le forze politiche ma ricordiamoci che in più di un terzo dei paesi al mondo non esiste il problema omofobia perché per i gay c'è il carcere o la pena di morte. Noi avevamo il rogo un tempo, mentre in Russia c'è la legge anti-gay come in tutto l'est e per questo loro non accolgono palestrati che fuggono da paesi omofobi».[9] Accusato in seguito di diffamazione, il 29 settembre 2022 è stato condannato per questo post a 2 anni di reclusione, senza beneficio della pena sospesa, dal Tribunale di Trieste.[10]

Il 13 marzo 2023 è stato condannato in primo grado ad altri 2 anni di reclusione per l'aggressione di un settantenne che lo aveva criticato per aver sfilato per le strade di Trieste con la bandiera russa pochi giorni dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. [11]

Controversie modifica

Ha sollevato polemiche la sua affermazione: "Maometto? Era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura".[12]

Ha giustificato l'omicidio di Stefano Cucchi da parte delle forze dell'ordine con la motivazione che essendo lui spacciatore avrebbe inevitabilmente portato ulteriore droga in carcere e, per questo, sia stato un bene che sia morto.[13][14]

Nel 2017 aveva affermato che sovente i femminicidi sarebbero un'«invenzione della sinistra», non suffragata dai numeri.[15][16] Successivamente, commentando a caldo l'omicidio di Pamela Mastropietro, asserì invece che ci sono molti immigrati che spacciano e «uccidono le donne».[17]

Nel gennaio 2019 propone una mozione per impedire il Gay pride a Trieste asserendo che «i Gay Pride in passato si sono macchiati di sconcerie ed atti osceni anche davanti ai bambini» richiedendo alla «diocesi di Trieste di organizzare, con tutti i cattolici, un rosario pubblico riparatore all'abominio del gay pride».[18]

Il 18 novembre 2019, durante una discussione del consiglio comunale di Trieste sul voto al conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, è intervenuto dicendo che si sarebbe astenuto perché «da profondamente cattolico» si era sentito «offeso» dal fatto che Segre avesse ricordato che Gesù era ebreo.[19][20]

Ad aprile 2020, durante la pandemia di COVID-19, ha ironicamente proposto tramite un post su Facebook di multare le donne che si fossero rifiutate di avere rapporti con i propri mariti[21], asserendo che una sana vita sessuale, unita al benessere spirituale, avrebbe aiutato a combattere lo stress da isolamento.

Nel gennaio 2020, al programma La Zanzara, ha associato l'atto omosessuale a un rito di iniziazione satanica, che seguirebbe a un "lavaggio del cervello" mediatico fin dai tempi dell'adolescenza. Secondo Tuiach, l'omosessualità non sarebbe né una malattia né una tendenza innata, ma deriverebbe da un condizionamento ambientale rispetto al quale «molte persone sono guarite, sono diventate normali e si sono sposate». La vita in castità sarebbe l'alternativa alle pene dell'Inferno, in ossequio al Medioevo, «apice della Cristianità» e modello di ispirazione per ogni cristiano.[22][23][24]

Il 27 gennaio 2021, nel Giorno della Memoria, ha pubblicato sul suo profilo social presso VK una foto di Adolf Hitler sorridente attorniato da una folla festosa.[25][26]

A seguito della sua partecipazione alle manifestazioni contro il green pass nel porto di Trieste dei mesi di ottobre e novembre 2021, è stato licenziato dall'Agenzia per il lavoro portuale del Porto di Trieste (Alpt) perché, nonostante risultasse assente dal lavoro per malattia, avrebbe tenuto un comizio pubblico.[27]

Note modifica

  1. ^ Curriculum Vitae, Comune di Trieste (PDF), su documenti.comune.trieste.it. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  2. ^ a b c d Record di Fabio Tuiach, su boxrec.com. URL consultato il 7-2-2014 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
  3. ^ Boxe, Di Berardino spodesta Tuiach nei massimi a Montichiari, su gazzetta.it. URL consultato l'11 gennaio 2019.
  4. ^ Frasi choc sul femminicidio, Roberti: "Chiederò l'espulsione di Tuiach dalla Lega Nord", su Il Piccolo, 21 ottobre 2017.
  5. ^ Tuiach passa a Forza Nuova. Centrodestra in subbuglio, su Il Piccolo, 20 dicembre 2017.
  6. ^ Alla fiera dell'elettore promossa dall'Acli, primo (e per ora unico) confronto pubblico fra i candidati al Collegio uninominale di Pordenone, su Il Gazzettino, 26 febbraio 2018.
  7. ^ Giancarlo Virgilio, Tuiach messo all'angolo, fuori anche da Forza Nuova, su Il Friuli, 10 gennaio 2019.
  8. ^ Antonio Lamorte, Chi è Fabio Tuiach, il portuale e pugile ex Lega e Forza Nuova delle proteste No Green Pass di Trieste, su Il Riformista, 15 ottobre 2021.
  9. ^ https://www.tpi.it/cronaca/aggressione-omofoba-a-trieste-consigliere-di-destra-forse-ha-litigato-con-il-fidanzato-per-la-vasellina-20210217744444/amp/
  10. ^ Omofobia, condannato a due anni l'ex consigliere della Lega di Trieste Fabio Tuiach: offese ai gay sul social russo, su la Repubblica, 29 settembre 2022. URL consultato il 29 settembre 2022.
  11. ^ Trieste, due anni all'ex pugile filo putiniano Fabio Tuiach: "Ha steso un 70enne che lo criticava per la bandiera della Russia", su la Repubblica, 13 marzo 2023. URL consultato il 15 marzo 2023.
  12. ^ «Maometto era un pedofilo»: consigliere leghista nella bufera, su Il Gazzettino, 14 ottobre 2016.
  13. ^ Redazione, Fabio Tuiach: "Stefano Cucchi spacciatore eroinomane", su Trieste Cafe, 13 ottobre 2018. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  14. ^ Tuiach contro Cucchi: "È meglio che sia morto”, su TriestePrima. URL consultato il 25 gennaio 2019.
  15. ^ "Il femminicidio è un'invenzione della sinistra". È polemica sulle parole shock del consigliere leghista, su repubblica.it, 20 ottobre 2017.
  16. ^ "Femminicidio un'invenzione della sinistra". Bufera sul leghista Tuiach, su ilpiccolo.gelocal.it, 20 ottobre 2017. URL consultato il 12 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2020).
  17. ^ Tuiach fa dietrofront «Il femminicidio esiste», su ilpiccolo.gelocal.it, Trieste, 15 febbraio 2018.
  18. ^ Redazione, Mozione Tuiach: «Gay Pride in passato si sono macchiati di sconcerie anche davanti ai bambini», su Trieste Cafe, 24 gennaio 2019. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  19. ^ Questo consigliere comunale di estrema destra non ha preso bene la notizia che Gesù era ebreo, su Il Post, 29 novembre 2019. URL consultato il 29 novembre 2019.
  20. ^ Trieste, lo strano (e incomprensibile) intervento del consigliere di estrema destra: “Offeso perché Segre ha detto che Gesù era ebreo”, in Il Fatto Quotidiano, 29 novembre 2019. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2019).
  21. ^ Multe per le donne che rifiutano sesso, bufera sul consigliere: “Vuole legalizzare stupro coniugale”, in Il Riformista, 28 aprile 2020.
  22. ^ Trieste, consigliere di estrema destra: “Non sapevo come gay facessero l’amore e sono andato su Youporn. È atto satanico”, su ilfattoquotidiano.it, 7 gennaio 2020.
  23. ^ Federico Boni, Fabio Tuiach continua: “sono perseguitato dai gay, l’atto omosessuale è satanico”, su gay.it, 8 gennaio 2020.
  24. ^ Trieste, consigliere choc: «L'atto omosessuale per noi è satanico», su ilmessaggero.it, 27 febbraio 2020.
  25. ^ Trieste, consigliere eletto in quota Lega pubblica foto di Hitler durante la Giornata della Memoria, su Fanpage. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  26. ^ Una foto di Hitler nel Giorno della Memoria: l'ultimo delirio di Fabio Tuiach, su nextQuotidiano, 29 gennaio 2021. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  27. ^ Manifestava mentre era malato al lavoro, licenziato Tuiach - Friuli V. G., su Agenzia ANSA, 11 novembre 2021. URL consultato il 12 novembre 2021.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica