Ferrovia Bologna-Firenze (alta velocità)

ferrovia italiana ad alta velocità

La ferrovia Bologna-Firenze ad alta velocità è una linea ferroviaria di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana che collega la città di Bologna a quella di Firenze ed è dotata degli standard ferroviari dell'Alta Velocità (AV) e dell'Alta Capacità (AC) per la maggior parte del suo percorso. Affianca e rinforza la Direttissima Bologna-Firenze.

Bologna-Firenze
Alta Velocità / Alta Capacità
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioBologna
FineFirenze
Attivazione2009
GestoreRFI
Lunghezza86 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione25000 V ~ 50 Hz
Ferrovie

La linea è parte dell'"Asse ferroviario 1" della Rete ferroviaria convenzionale trans-europea TEN-T. È gestita dalla stessa Rete Ferroviaria Italiana.

È lunga 91,4 km e si svolge, per 80,5 km, in galleria; il suo tempo di percorrenza a regime è di 37 minuti. In questa linea ferroviaria i treni possono viaggiare fino a 300 km/h.

Storia modifica

I primi cantieri per la costruzione della linea furono aperti nel 1996. Le operazioni di collaudo statico delle opere principali di linea, di posa dei binari e i primi test di elettrificazione della linea terminarono nel novembre 2008, dopodiché iniziarono le fasi di collaudo dell'intera opera e i test di velocità.

Il 3 febbraio 2009, durante una delle corse-prova, un treno ETR 500 stabilì il nuovo primato in Italia di un rotabile nazionale raggiungendo la velocità di 362 km/h; venne superato il precedente limite di 355 km/h ottenuto il 1º marzo 2008 dal convoglio ETR 500-Y RFI di RFI S.p.A. nel tratto tra il Posto di Movimento Livraga e il primo bivio Parma Est, nel territorio del Comune di Fontanellato, della linea AV-AC Milano–Bologna e segnando nella galleria "Morticine" anche il primato nazionale di velocità "indoor"[1].

Il 24 marzo 2009, alla presenza delle principali autorità, si svolse il viaggio inaugurale della tratta Bologna-Firenze su un Frecciarossa, da Milano raggiunse Roma in 2 ore e 59 minuti (l'esatta percorrenza commerciale)[2][3].

Il Consorzio Cavet, contraente generale dei lavori, consegnò l'opera il 30 giugno 2009 (data prevista dal contratto come "termine ultimo sostanziale" dei lavori); il giorno successivo la linea entrò in esercizio ma priva di servizio commerciale. La gestione della linea fu assunta da Rete Ferroviaria Italiana. L'apertura al servizio commerciale avvenne il 4 dicembre dello stesso anno[4], l'inaugurazione ufficiale il giorno successivo[5].

L'8 maggio 2012 nell'ambito del progetto del passante ferroviario ad alta velocità sotterraneo di Bologna fu aperto all'esercizio il tronco Bivio Emilia – Bologna Centrale con termine presso il piazzale sotterraneo della stazione bolognese attivato contestualmente[6].

Modifiche ambientali e dell'ecosistema modifica

I lavori di scavo sotto l'Appennino hanno comportato notevoli modifiche dell'ecosistema locale e, secondo alcuni critici, anche danni ambientali di una certa importanza, in particolare ai torrenti[7]. Il deflusso di falde, torrenti, pozzi e fonti sorgive ha interessato in modo particolare le tre gallerie più lunghe in località Raticosa, Firenzuola e Vaglia.[8] Nel 2013, la Regione Toscana avviò alcuni progetti di recupero del deflusso dei torrenti e delle acque piovane, per il parziale ripristino e risanamento della funzionalità idrogeologica e ambientale compromessa dall'opera.[9][10]

Nel novembre 2004 da diversi attori fu intentato un processo per "danni ambientali nel Mugello" contro i responsabili delle aziende costruttrici; il processo si concluse a Firenze il 3 marzo 2009 con la formulazione di ventisette condanne, inflitte ai vertici del Consorzio di imprese, a pene variabili da 3 mesi a 5 anni di reclusione e a risarcimenti per oltre 150 milioni di euro. Tra gli imputati, responsabili e dipendenti Cavet, ditte in subappalto, gestori di cave e di discariche, intermediatori per i rifiuti. Il 27 giugno 2011 la corte d'appello di Firenze assolse il consorzio Cavet e i 27 condannati in primo grado cancellando anche il maxi-risarcimento da 150 milioni di euro[11]. Il 19 marzo 2013 la sentenza di appello fu annullata dalla Corte di cassazione, dopo il ricorso della Procura di Firenze[12]. Il processo di appello-bis, si concluse il 21 marzo 2014, con la condanna di 19 dei 30 imputati per vari reati tra cui traffico illecito di rifiuti e omessa bonifica[13]. Il 21 aprile 2016 la Corte di Cassazione, IV Sezione penale, annullò senza rinvio le condanne inflitte nel processo di appello[14].

Costi modifica

Secondo una valutazione effettuata da Il sole 24 ore, questa linea, a causa del tracciato quasi interamente in galleria, è costata circa 70 milioni di euro al chilometro[15], per un totale stimato di 5.20 miliardi di euro[16].

Caratteristiche modifica

 Stazioni e fermate 
 
per Milano (AV/AC)
 
91+478 Bologna Centrale (fascio sotterraneo AV)
     
per Portomaggiore
     
linea di cintura di Bologna
     
per Bologna (direttissima)
     
(6+433) Bologna San Ruffillo
         
(5+205) per Firenze (direttissima)
     
84+031 galleria Passante Bologna (sbocco)
     
83+763 galleria Pianoro (10843 m)
     
(4+905) galleria Interconnessione
     
(4+335) Confine Segnalamento e Cambio Tensione
         
(0+206)
     
(0+206) galleria Pianoro (imbocco interconnessione)
     
(0+000)
78+487
Bivio Emilia
 
72+920 galleria Pianoro (sbocco)
 
72+211 galleria Sadurano (3855 m)
 
68+352
 
68+290 galleria Monte Bibele (9243 m)
 
60+166
 
59+047 PM Idice
 
58+817 galleria Raticosa (10539 m)
 
confine Emilia-Romagna-Toscana
 
48+381
 
48+268 galleria Scheggianico (3556 m)
 
44+712
 
44+445 PM/PdE San Pellegrino
 
44+445 galleria Firenzuola (15280 m)
 
29+165
 
28+948 galleria Borgo Rinzelli (717 m)
 
28+231
 
27+323 galleria Morticine (693 m)
 
26+630
 
26+500 galleria Crocioni Nord (artificiale) (192 m)
 
26+308
 
26+103 galleria Crocioni Sud (artificiale) (189 m)
 
25+915
     
ferrovia Faentina
 
24+192 PM San Piero a Sieve
 
24+158 galleria Vaglia (18716 m)
 
19+511 PdE Carlone
 
5+954
 
5+611 Confine Segnalamento e Cambio Tensione
     
per Bologna (direttissima) e per Lucca
 
5+447 Firenze Castello
 
 
 
passante sotterraneo AV in costruzione
     
per Pisa
     
2+767 Firenze Rifredi
     
         
per Faenza, per Roma (LL) e per Roma (DD)
     
Firenze Belfiore (in costruzione)
     
per Roma (DD, in costruzione)
 
0+000 Firenze Santa Maria Novella
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Armamento ed elettrificazione modifica

La linea ferroviaria è a doppio binario armata con rotaie Vignoles UNI 60 E 1 a scartamento normale (1435 mm)[17] saldate elettricamente, con traverse in cemento armato precompresso da 260 cm del peso di 400 kg, distanziate di 60 cm dotate di attacco elastico Pandrol.

L'intervia tra i binari è di 5 metri.

La linea è elettrificata a corrente alternata alla tensione di 25 kV alla frequenza di 50 hertz, tra la stazione di Bologna San Ruffillo e quella di Firenze Castello. Le tratte di avvicinamento terminali e le interconnessioni sono alimentate a corrente continua a 3 000 V[18].

Esercizio modifica

La circolazione sulla linea è regolata dal Dirigente Centrale Operativo sedente a Bologna Centrale.

Il sistema di comando e controllo (SCC) è attivo tra Bologna San Ruffillo e Firenze Castello[19].

Sicurezza e segnalamento modifica

La circolazione dei treni e la sicurezza della circolazione sono assicurate dalla tecnologia ERTMS/ETCS di "Livello 2".

Percorso modifica

Note
  • Della galleria Interconnessione sono indicate le progressive chilometriche dell'imbocco e dello sbocco del suo binario dispari. Quelle del binario pari sono rispettivamente 4+803 e 0+000.
  • Da Bologna a Firenze si incontrano inoltre sei viadotti.

La galleria più lunga d'Italia modifica

Sulla linea si trova la galleria di Vaglia, lunga 18713 m, che all'atto della sua apertura è diventata la più lunga galleria ferroviaria italiana, primato che ha strappato alla grande galleria dell'Appennino, la quale, con i suoi 18507 m, lo deteneva dal lontano 1934, ed è posta sull'altra linea ferroviaria che collega direttamente Bologna e Firenze, la Direttissima. Nella lista delle gallerie più lunghe del mondo, la galleria di Vaglia occupa il quindicesimo posto.

Note modifica

  1. ^ Record nazionale in galleria
  2. ^ Quegli 80 km che valgono mezz'ora
  3. ^ Cronaca, notizie e foto su Ferrovie online.it
  4. ^ RFI SpA. Circolare compartimentale FI 22/2009 e BO 21/2009.
  5. ^ Domani 5 dicembre si inaugura il completamento dell'asse AV/AC Torino - Salerno.
  6. ^ RFI Spa. Circolare compartimentale BO 3/2012. p 2-3 e p. 5.
  7. ^ Appennino, i torrenti inghiottiti dagli scavi dell'Alta velocità
  8. ^ Enrico Bandini e prof. Giuliano Rodolfi, Appennino, il disastro due anni dopo la Tav: “Scomparsi anche i torrenti” (video), su Il Fatto Quotidiano, 9 aprile 2012.
  9. ^ Alta velocità ferroviaria - tratta Bologna-Firenze - interventi di mitigazione degli impatti e di valorizzazione ambientale, su Regione Toscana. URL consultato il 26 luglio 2020 (archiviato il 9 febbraio 2017).
  10. ^ Alta Velocità, in Mugello si studia il ripristino dei torrenti dopo i cantieri, su nove.firenze.it, 28 maggio 2013. URL consultato il 26 luglio 2020 (archiviato il 2 agosto 2016).
  11. ^ Tav Firenze-Bologna, tutti assolti in appello per i danni ambientali
  12. ^ Tav in Mugello: la Cassazione annulla le assoluzioni, nuovo processo d'appello
  13. ^ Tav Mugello, vertici di Cavet condannati per reati ambientali
  14. ^ Sentenza n. 29627/2016, su cortedicassazione.it.
  15. ^ I finanziamenti: in Francia l'alta velocità costa un quarto rispetto all'Italia - Il Sole 24 ORE, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 19 agosto 2019.
  16. ^ camera.it
  17. ^ RFI S.p.A., Circolare compartimentale CC BO 07/2009 e CC FI 11/2009, luglio-novembre 2009, p. 4.
  18. ^ RFI S.p.A., Fascicolo Linea 82 bis, eettembre 2009, pp. 120 e ss.
  19. ^ RFI, Fascicolo Linea 82 bis. Ed. Settembre 2009. pp. 118-119 e

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica