Gloria Swanson

attrice statunitense (1899–1983)

Gloria Swanson, pseudonimo di Gloria May Josephine Svensson (Chicago, 27 marzo 1899New York, 4 aprile 1983), è stata un'attrice statunitense.

Gloria Swanson nel 1941

Bellezza altera e intrigante, con un'accattivante chioma corvina, è stata una delle più celebri star del cinema muto hollywoodiano. Tra le sue interpretazioni più celebri, dopo l'avvento del sonoro, figura la Norma Desmond di Viale del tramonto. Durante la sua carriera fu candidata tre volte all'Oscar come migliore attrice protagonista e due ai Golden Globe, vincendone uno come migliore attrice in un film drammatico.[1]

Biografia modifica

 
Inizio di carriera: tra le Bathing Beauties anche Swanson (sulle spalle) e Phyllis Haver (1917)

Nata in una famiglia agiata di Chicago, Gloria Josephine May Swanson era figlia di Adelaide Klanowski e di Joseph Theodore Swanson. A otto anni, Gloria si trasferì con tutta la famiglia a Key West, in Florida e, quindi, a Porto Rico, seguendo il padre, un militare di carriera. Chiamata familiarmente Glory, cominciò fin da piccola a dimostrare un buon talento di cantante e attrice, esibendosi in alcune occasioni come dilettante, cosa che la indusse in seguito a pensare di avere le doti per seguire una carriera artistica. A quattordici anni, ritornata per un breve periodo a Chicago, si trovò a visitare gli studi dell'Essanay insieme a sua zia, amica del proprietario della casa di produzione, George K. Spoor. Notata da uno dei registi, venne presa come comparsa in un paio di scene che segnarono il suo debutto sullo schermo[2].

Dopo aver terminato gli studi, trovò lavoro come commessa in un grande magazzino. Dotata di grande ambizione e di una forte passione per la recitazione, a diciotto anni si recò a Hollywood col desiderio di sfondare nel cinema. Qui, venne presto scritturata dal produttore Mack Sennett come una delle Bathing Beauties, ragazze in costume da bagno impiegate per ravvivare situazioni comiche[3].

 
Gloria Swanson (foto anni '20)

Dopo esser riuscita a partecipare come comparsa a qualche pellicola, ottenne una parte di rilievo in Sweedie Goes to College (1915). Successivamente lavorò per un anno con la Triangle, ma la consacrazione arrivò quando, nel 1919, venne chiamata dal celebre regista Cecil B. DeMille[3]. Il regista le procurò un vantaggioso contratto con la Paramount, sfruttando il fascino provocante e la spiccata personalità dell'attrice, rendendola perfetta protagonista sia di drammi come For Better, for Worse (1919), Fragilità, sei femmina! (1921), che di commedie come Maschio e femmina (1919), Perché cambiate moglie? (1920). A metà degli anni venti Gloria Swanson era ormai una star. Dopo la fine della collaborazione con DeMille, l'attrice continuò a lavorare per la Paramount in film di ogni genere, affiancando anche Rodolfo Valentino nel dramma romantico L'età di amare (1922)[3].

Dopo aver sperimentato anche il registro brillante con la commedia Maschietta (1924), nel 1925 si recò in Francia per girare Madame Sans-Gêne, sul set del quale conobbe il marchese Henri de la Falaise de la Coudraye, playboy che in seguito diverrà suo marito. Il matrimonio durò sei anni.

 
Swanson in Tristana e la maschera (1928)

Nel 1927 l'attrice tentò la strada della produzione quando, insieme al celebre uomo politico Joseph P. Kennedy (padre del futuro presidente John Fitzgerald Kennedy), fondò una propria casa produttrice. Joseph P. Kennedy la costrinse a diventare la sua amante, comprandole una Rolls-Royce e costosissimi gioielli, che la diva ritrovò successivamente addebitati sul proprio conto quando Joe si stufò di lei e la piantò in asso[3].

La fine della carriera della diva è da ricondurre all'avvio della produzione del film La regina Kelly (1928), storia della discesa agli inferi di una ragazza aristocratica che, da giovane educanda, si riduce a regina di un bordello. Problemi relativi alla sceneggiatura, alle manie del regista Erich von Stroheim e all'improvviso avvento del sonoro, fecero fallire il progetto e minarono la carriera della Swanson[3]. Nonostante infatti il buon successo del suo primo film sonoro, L'intrusa (1929), per il quale ottenne anche una candidatura al premio Oscar, l'attrice abbandonò lo schermo per dedicarsi con grande successo al teatro e alla radio. Dimostrò buone doti imprenditoriali, lanciando una linea di cosmetici, la Essence of Nature Cosmetics by Gloria Swanson, e una di abiti, chiamata Forever Young.

Viale del tramonto modifica

Dopo quasi vent'anni di lontananza dagli schermi (escludendo una partecipazione in un film del 1941), nel 1950 la Swanson venne chiamata per interpretare un'impetuosa stella del cinema muto che vive nel ricordo del passato, in Viale del tramonto, capolavoro di Billy Wilder.

 
Gloria Swanson (foto anni '50)

L'attrice fece una gustosa parodia di se stessa, esagerando quei gesti e quel modo di essere tipico dei divi del muto, ma riuscì anche a conferire al personaggio grande fascino e incisività, meritandosi una candidatura al premio Oscar alla miglior attrice[3] e la conquista del Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico, oltre ad altri numerosi premi. Nel 1956, accanto a Vittorio De Sica e Alberto Sordi, interpretò la parte di Agrippina nel film Mio figlio Nerone che, ancora una volta, ne attestò la capacità di spaziare in ogni genere di sceneggiatura in maniera superlativa.[1]

Ultimi anni modifica

 
Gloria Swanson nel 1972

Negli anni seguenti continuò l'attività teatrale abbinata a qualche partecipazione cinematografica e televisiva, tra cui una parte nel film catastrofico Airport '75 (1975), sessant'anni dopo il suo debutto al cinema, ed un ultimo felice matrimonio con lo scrittore William Dufty. Salutista e vegetariana, Swanson espresse con convinzione le proprie idee che condannavano l'uso dei pesticidi nelle coltivazioni e la cattiva alimentazione che, a suo dire, portavano a scompensi e malattie[4]. Nel 1980 pubblicò la sua autobiografia, Swanson on Swanson, uscita in Italia nel 1981 col titolo Memorie. Morì a New York nel 1983, all'età di 84 anni, da poco compiuti[5].

Vita privata modifica

Gloria Swanson si sposò sei volte e dalle relative relazioni, nacquero tre figli; un maschio e due femmine.[6]

Filmografia modifica

 
Gloria Swanson nel 1921
 
Con Rodolfo Valentino in L'età di amare (1922)
 
Con Alberto Sordi in Mio figlio Nerone (1956)

Cinema modifica

Televisione modifica

Film o documentari dove appare Gloria Swanson modifica

Riconoscimenti modifica

  • Academy of Science Fiction, Fantasy and Horror Films
    • 1975 – Premio speciale
  • Jussi Awards
    • 1951 – Diploma di merito alla migliore attrice straniera per Viale del tramonto
  • Laurel Awards
    • 1951 – Candidatura alla miglior attrice in un film drammatico per Viale del tramonto
  • Picturegoer Awards
    • 1951 – Candidatura medaglia d'oro alla miglior attrice (4º posto) per Viale del tramonto

Doppiatrici italiane modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Gloria Swanson, su IMDb. URL consultato il 5 novembre 2018.
  2. ^ Gloria Swanson par elle-même pagg. 21-38.
  3. ^ a b c d e f "Il Cinema - Grande Storia Illustrata", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 9° Volume.
  4. ^ Gloria Swanson par elle-même.
  5. ^ Morta Gloria Swanson, su archiviolastampa.it, 5 marzo 1983, p. 1.
  6. ^ CINEMA: GLORIA SWANSON, MORTO MARITO CHE CUSTODIVA MEMORIE, su www1.adnkronos.com, 2 luglio 2002.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN51696347 · ISNI (EN0000 0001 2132 6630 · LCCN (ENn50011542 · GND (DE122997506 · BNE (ESXX1132038 (data) · BNF (FRcb119258131 (data) · J9U (ENHE987007463612705171 · NDL (ENJA00516480 · WorldCat Identities (ENlccn-n50011542