Il gatto (film)
Il gatto è un film del 1977 diretto da Luigi Comencini e interpretato, tra gli altri, da Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michel Galabru, Dalila Di Lazzaro e Philippe Leroy, oltre all'inconsueta apparizione dello stesso Comencini.
Trama
modificaGli avidi fratelli Amedeo e Ofelia Pegoraro hanno ricevuto in eredità un vecchio stabile in centro a Roma, nel quale abitano e dal quale traggono il loro sostentamento, incassando le magre pigioni dei vecchi appartamenti. Dopo aver ricevuto un'allettante offerta economica per la cessione del palazzo, a condizione che sia libero da persone e cose, cercano di convincere, con ogni mezzo a disposizione, gli inquilini a lasciare i loro appartamenti e trasferirsi altrove.
Operando una certosina attività investigativa, che non esclude la perquisizione degli appartamenti durante l'assenza degli occupanti allo scopo di ottenere informazioni con le quali ricattare gli affittuari e costringerli al trasferimento, i due fratelli hanno buon gioco nell'eliminare molti locatari. In un caso riescono persino a far arrestare un'insospettabile coppia di anziani concertisti, spesso assenti per le continue tournée all'estero, dopo aver scoperto che arrotondano gli stipendi trasportando droga.
Poco dopo riescono a far arrestare la tenutaria di una scuola di scacchi, in realtà tenutaria di una casa di tolleranza e portano alla luce loschi intrighi di mafia e corruzione che coinvolgevano altri inquilini, tra cui il signor Garofalo e un uomo tedesco dedito a rapporti diplomatici per mezzo di una macchina telescrivente. Anche la bella Wanda, segretaria di un importante uomo d'affari, risulta implicata in una storia di ricatti e mazzette ed è costretta a fuggire. Il sacerdote Don Pezzolla, di cui Ofelia è invaghita, viene invece trasferito dalla curia a seguito di lettere anonime spedite da Amedeo, mentre il proprietario di una sartoria ubicata nello stabile finisce in manette, a seguito di una denuncia di Ofelia, per il mancato versamento agli Enti previdenziali dei contributi a beneficio dei dipendenti.
Amedeo e Ofelia mostrano di essere candidamente privi di ogni scrupolo morale e mantengono un infantile comportamento reciprocamente ostile e dispettoso, ma la loro alleanza e determinazione nel perseguimento del comune obiettivo è incrollabile ed efficace. Il raggiungimento dell'agognato traguardo è impedito però dal ritorno di Wanda, che, dopo l'arresto di Garofalo e del ricco uomo d'affari, non si sente più minacciata.
Produzione
modificaA metà del film Dalila Di Lazzaro bloccò le riprese perché non voleva girare una scena sotto la doccia senza gli slip. II motivo era personale e non voleva raccontarlo: si era depilata il pube, a causa di una scommessa persa con il suo compagno. Alla fine si arrivò a un compromesso: la scena sotto la doccia fu girata mostrando alla cinepresa la schiena, ma gli slip l'attrice dovette toglierseli. Tognazzi mandò la sarta a spiare, così il segreto fu svelato.[1]
Colonna sonora
modificaLe musiche del film furono curate da Ennio Morricone. L'album con i brani uscì nello stesso anno[2].
Riconoscimenti
modificaNote
modifica- ^ Il mio cielo, p. 136.
- ^ (EN) Il Gatto (Colonna Sonora Originale Del Film), su Discogs, Zink Media.
Collegamenti esterni
modifica- Il gatto, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il gatto, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Il gatto, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Il gatto, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il gatto, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Il gatto, su FilmAffinity.
- (EN) Il gatto, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il gatto, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).