In & Out

film del 1997 diretto da Frank Oz

In & Out è un film commedia del 1997 diretto da Frank Oz ed interpretato da Kevin Kline, Matt Dillon, Tom Selleck e Joan Cusack. Quest'ultima ha ricevuto una nomination al Premio Oscar come miglior attrice non protagonista.

In & Out
Joan Cusack e Kevin Kline in una scena del film
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1997
Durata90 min
Generecommedia
RegiaFrank Oz
SceneggiaturaPaul Rudnick
FotografiaRob Hahn
MontaggioDan Hanley, John Jympson
MusicheMarc Shaiman
ScenografiaKen Adam
CostumiAnn Roth
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il film è stato uno dei pochi tentativi di Hollywood di realizzare un film commedia sugli omosessuali della sua epoca, ed è rimasto particolarmente famoso il bacio di 12 secondi tra Kevin Kline e Tom Selleck.

Trama modifica

La trama del film prende spunto dal discorso che Tom Hanks fece dopo aver ricevuto l'Oscar per Philadelphia, in cui dedicò il premio al suo ex professore di drammaturgia Rawley Farnsworth ed al suo ex compagno di classe John Gilkerson, "due dei migliori gay americani, due uomini meravigliosi di cui ho avuto la fortuna di essere amico."[1].

Howard Brackett è un insegnante di letteratura inglese molto amato dai suoi studenti, appassionato di poesia e ammiratore di Barbra Streisand. Ormai prossimo al matrimonio con la sua storica fidanzata e collega insegnante Emily Montgomery, che è dimagrita di 33 chili per lui, Howard vive un'esistenza tranquilla nella cittadina immaginaria di Greenleaf, nell'Indiana, i cui abitanti attendono con trepidazione l'esito della candidatura al Premio Oscar dell'ex allievo di Howard, Cameron Drake, il quale ha interpretato un film su un soldato omosessuale. Cameron viene premiato con l’Oscar al miglior attore e, durante la cerimonia, dichiara che ha tratto ispirazione per il suo personaggio dal professor Brackett, a cui dedica il premio, aggiungendo che egli è gay.

La famiglia, gli amici, gli studenti, i colleghi di Emily e di Howard sono sconvolti dalla rivelazione ed anche quest’ultimo si mostra sorpreso per la dichiarazione del suo ex allievo. Con rabbiosa fermezza, egli rassicura quanti lo conoscono di essere eterosessuale.

Dopo la trasmissione televisiva della serata di premiazione, i giornalisti invadono la piccola cittadina, importunando Howard con richieste di interviste. Howard è posto sotto l'esame accurato del suo capo, il preside Tom Halliwell, a disagio per l'attenzione che viene rivolta alla scuola. I giornalisti lasciano Greenleaf dopo aver scritto la loro storia, tranne uno, il reporter Peter Malloy, che intende rimanere tutta la settimana per poter assistere al matrimonio di Howard con Emily.

Howard continua ad essere tormentato e costernato dai mutati atteggiamenti di tutti quelli che lo circondano e decide che deve avere un primo rapporto sessuale con Emily per dimostrare - anzitutto a se stesso - la sua eterosessualità (in precedenza i due si erano promessi di arrivare illibati al matrimonio) ma Howard scopre che non può farcela.

Howard viene poi investito da Peter, che gli rivela di essere gay e, cercando di dargli consigli utili, lo mette al corrente della propria esperienza. Ma Howard insiste che non è gay e, a quel punto, Peter lo bacia sulle labbra. Sebbene turbato, Howard reagisce. Rientrato a casa, Howard prova a testare la sua mascolinità con l'uso di una cassetta audio, ma l'operazione fallisce.

Durante la cerimonia nuziale, Emily recita il suo voto senza esitazione ma quando Howard viene sollecitato dal ministro a pronunciarsi afferma a gran voce di essere gay. Il matrimonio viene annullato e sebbene Peter sia orgoglioso di Howard, Howard è furioso con se stesso per aver ferito Emily. Howard quindi viene pure licenziato dalla scuola per la sua esternazione ma partecipa ugualmente alla cerimonia finale per la consegna dei diplomi, per sostenere i suoi studenti.

Quando uno di loro, ammesso al college grazie al lavoro di Howard, apprende che egli è stato licenziato perché gay, lui per primo e poi tutti i suoi compagni di classe (anche donne) si proclamano gay, mostrandogli il loro sostegno. La famiglia di Howard segue l'esempio così come i suoi amici e tutti i cittadini riuniti. Avendo appreso del blitz dei media mentre era a Los Angeles, Cameron vola nella cittadina con la sua ragazza, una supermodella anoressica, per sostenere il suo ex insegnante. Sebbene Howard non vinca il premio "Insegnante dell'anno", Cameron lo premia donandogli il suo Oscar.

Successivamente i genitori di Howard rinnovano i loro voti in chiesa. Howard, Peter ed il resto dei cittadini partecipano alla festa. Tra la folla ci sono anche Emily e Cameron, che sembrano aver iniziato una relazione. Ognuno balla sulle note di Macho Man, canzone del Village People, band gay degli anni ‘80.

La cerimonia degli Oscar modifica

Accoglienza modifica

Il film è stato ben accolto dalla critica. Le interpretazioni furono ampiamente elogiate, specialmente quelle di Cusack, che infatti si guadagnò una candidatura all'Oscar, e di Kline.[2]

Il film ha anche attirato l'attenzione per la rappresentazione dell'omosessualità in una commedia "mainstream" che, come scrive Rita Kempley Howe in The Washington Post , "riesce a sfoggiare e sfuggire allo stereotipo gay". I critici hanno anche notato il trattamento generalmente asessuale dell'omosessualità: Janet Maslin ha commentato nel New York Times che il film non è stato fatto "per associare l'omosessualità al sesso reale"[3], mentre altre recensioni hanno evidenziato che "finalmente viene discussa la gente gay fuori dalla camera da letto e nel negozio di dischi".[4]

Nonostante le recensioni generalmente positive, molti critici ritengono che il finale sia debole e non all'altezza del resto del film.[5]

Il film ha avuto successo al botteghino, incassando 15019821 $ nel primo weekend di programmazione e 63856929 $ in totale.[6]

Curiosità modifica

  • Il motto della scuola, visibile nello stemma all'interno dell'aula magna nelle scene finali, è in italiano: "Studiare, imparare, partire". Tuttavia nel doppiaggio nella nostra lingua italiana il preside cita il motto in latino.
  • Negli Stati Uniti il film fu vietato ai minori di 13 anni.

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Be True to Your School, in PEOPLE.com. URL consultato il 28 aprile 2018.
  2. ^ (EN) Roger Ebert, In & Out Movie Review & Film Summary (1997) | Roger Ebert, su rogerebert.com. URL consultato il 28 aprile 2018.
  3. ^ (EN) Janet Maslin, FILM REVIEW; Yo! What a Fabulous Window Treatment!, in The New York Times, 19 settembre 1997. URL consultato il 28 aprile 2018.
  4. ^ (EN) In & Out, su TVGuide.com. URL consultato il 28 aprile 2018.
  5. ^ washingtonpost.com: 'In & Out's' Half-Empty Closet, su washingtonpost.com. URL consultato il 28 aprile 2018.
  6. ^ (EN) In & Out (1997) - Box Office Mojo, su boxofficemojo.com. URL consultato il 28 aprile 2018.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica