Irene di Orange-Nassau

duchessa consorte titolare di Parma e Piacenza

Irene di Orange-Nassau (nome completo in olandese Irene Emma Elisabeth; Palazzo Soestdijk, 5 agosto 1939) è stata duchessa consorte titolare di Parma e Piacenza dal 1977 al 1981, come moglie di Carlo Ugo.

Irene di Orange-Nassau
La principessa Irene nel 2011
Duchessa consorte titolare di Parma e Piacenza
Stemma
Stemma
In carica7 maggio 1977 –
26 maggio 1981
(4 anni e 19 giorni)
PredecessoreMaddalena di Borbone-Busset
SuccessoreAnnemarie Gualthérie van Weezel
Nome completoolandese: Irene Emma Elisabeth
italiano: Irene Emma Elisabetta
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliPrincipessa dei Paesi Bassi
Principessa di Orange-Nassau
Principessa di Lippe-Biesterfeld
NascitaPalazzo Soestdijk, 5 agosto 1939 (85 anni)
DinastiaOrange-Nassau (ufficiale)
Lippe-Biesterfeld (agnatizia)
Borbone di Parma (per matrimonio)
PadreBernhard van Lippe-Biesterfeld
MadreGiuliana dei Paesi Bassi
ConsorteCarlo Ugo di Borbone-Parma
(1964–1981, div.)
FigliCarlo Saverio
Margherita
Jaime
Maria Carolina
ReligioneProtestantesimo olandese per nascita
Cattolicesimo per conversione

È la secondogenita della regina Giuliana e del principe Bernhard.

Biografia

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Irene è la sorella minore dell'ex regina Beatrice dei Paesi Bassi ed è sorella maggiore delle principesse Margherita e Cristina di Orange-Nassau. I suoi nonni materni erano il duca Enrico di Meclemburgo-Schwerin e la regina Guglielmina dei Paesi Bassi; quelli paterni il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld e la baronessa Armgard di Sierstorpff-Cramm.

A causa dell'invasione dei Paesi Bassi da parte della Germania durante la seconda guerra mondiale, la famiglia reale olandese andò in esilio in Canada, dove Irene venne iscritta alla Rockcliffe Park Public School a Ottawa. Durante la guerra, la Reale brigata olandese (la formazione dei soldati olandesi che combatterono accanto agli alleati) venne chiamata con il nome della principessa, nome mantenuto anche dopo la guerra, quando divenne il Reggimento Principessa Irene. Dopo aver studiato all'università di Utrecht, andò a Madrid per imparare la lingua spagnola.

Il matrimonio contrastato

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A Madrid conobbe Carlo Ugo di Borbone-Parma, figlio più anziano del pretendente carlista al trono di Spagna Saverio di Borbone-Parma, duca di Parma. Nell'estate del 1963 la principessa Irene si convertì segretamente al cattolicesimo romano e la notizia arrivò all'opinione pubblica e alla famiglia reale con una fotografia, comparsa nella prima pagina di un giornale di Amsterdam, che mostrava la principessa inginocchiata durante una messa nella chiesa cattolica dei Gerolamini (Los Jerónimos) a Madrid. A questa notizia si aggiunse quella del fidanzamento con il principe Carlo Ugo (più vecchio di lei di nove anni), il che provocò contestazioni da parte dei protestanti e una crisi istituzionale.

Era una tradizione costituzionale e non una legge quella che proibiva ad un cattolico di regnare sui Paesi Bassi, supportata dal Parlamento olandese dominato dai Protestanti e nata durante il Cinquecento con le guerre contro la Spagna. I timori di una dominazione cattolica erano aumentati durante i secoli per i problemi e le guerre degli Stati cattolici vicini all'Olanda. Solamente dalla metà del Novecento gli atteggiamenti religiosi avevano iniziato a mutare (pur molto lentamente) e negli anni Sessanta i fedeli cattolici rappresentavano circa il 34% della popolazione olandese, mentre i partiti politici cattolici erano stati nei governi di coalizione dal 1918; tuttavia l'alto quoziente di fecondità dei cattolici era un aspetto abbastanza preoccupante per tutti i non-cattolici[non chiaro].

Ad amplificare la crisi, oltre alla conversione di un membro della casa reale ed un matrimonio senza l'approvazione del Parlamento (che la principessa, allora seconda in linea di successione, sapeva non avrebbe ottenuto mai), c'era la memoria recente del sostegno del generale Francisco Franco alla Germania nazista.

La regina Giuliana tentò di impedire il matrimonio, dapprima mandando un membro del suo entourage a Madrid per convincere la principessa a non procedere con un matrimonio politicamente disastroso per la monarchia nei Paesi Bassi: la regina sembrò aver successo e annunciò alla radio olandese che la principessa Irene aveva acconsentito ad annullare il fidanzamento e stava per tornare in patria. Tuttavia, quando l'aeroplano arrivò all'aeroporto di Schiphol, la principessa non era a bordo e la regina e suo marito il principe Bernardo meditarono di salire su un aereo militare olandese per andare in Spagna a parlare con la figlia. Ma il governo olandese comunicò alla coppia reale che si sarebbe dimesso in blocco se essi avessero messo piede in Spagna: considerate le problematiche politiche ed il fatto che un monarca dalla casa d'Orange-Nassau non aveva mai visitato la Spagna, la regina non ebbe scelta e rinunciò.

All'inizio del 1964 la principessa Irene volò in Olanda assieme a Carlo Ugo e subito si svolse una riunione tra la coppia, la regina, il primo ministro Marijnen e tre ministri. Nel tentativo di guadagnare il favore pubblico per il suo matrimonio, la principessa Irene dichiarò pubblicamente che il suo matrimonio serviva anche a combattere l'intolleranza religiosa e ciò causò una divisione nell'opinione pubblica, essendo meno del 40% dell'Olanda cattolico. Nelle settimane seguenti la situazione si deteriorò quando il papa Paolo VI concesse un'udienza alla coppia a Roma: la regina inizialmente negò tale incontro, che però poco dopo avvenne. Irene perse infine il favore della maggior parte dell'opinione pubblica olandese quando comparve su un giornale olandese una foto che la mostrava ad un raduno di Carlisti in Spagna ed ella stessa dichiarò di sostenere la politica del suo fidanzato.

Nessuno della famiglia reale e del corpo diplomatico olandese assistette al matrimonio, avvenuto nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma il 29 aprile 1964. Poiché non era riuscita ad ottenere l'approvazione del parlamento per sposarsi, Irene perse il diritto alla successione al trono olandese e accettò di vivere fuori dai Paesi Bassi.

Dopo le nozze, Irene fu molto attiva nella battaglia politica di estrema destra del marito, che tuttavia con il tempo scivolò sempre più verso posizioni di sinistra, per poi lasciare del tutto l'agone politico e rimanere solo uno dei membri del jet-set internazionale. Il principe, capo della casa di Borbone-Parma, divenne cittadino spagnolo nel 1979. I coniugi ebbero quattro figli, ma divorziarono nel 1981 ed Irene tornò a vivere nei Paesi Bassi con i figli e si dedicò a varie attività per "cercare se stessa": il suo rapporto con la natura, che diceva di avere perso dall'infanzia, si intensificò e nel 1995 pubblicò il suo primo libro, l'opera autobiografica Dialoog met de natuur, che descrive la sua filosofia.

Discendenza

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Carlo Ugo e la principessa Irene hanno avuto quattro figli:

  • principe Carlo Saverio Bernardo Sisto Maria di Borbone-Parma, attuale duca di Parma e Piacenza, duca di Madrid, pretendente carlista al trono di Spagna (Nimega, 27 gennaio 1970); sposato dal 2010 con la contessa Annemarie Gualthérie van Weezel (1977), dalla quale ha tre figli.
  • principessa Margherita Maria Beatrice di Borbone-Parma, contessa di Colorno (Nimega, 13 ottobre 1972); sposata in prime nozze, dal 2001 al 2006, con Edwin de Roy van Zuydewijn; in seconde nozze, nel 2008, ha sposato Tjalling Siebe ten Cate, dal quale ha due figlie.
  • principe Giacomo Bernardo di Borbone-Parma, duca di San Jaime, conte di Bardi (Nimega, 13 ottobre 1972); sposato dal 2013 con la contessa Viktória Cservenyák (1982), dalla quale ha due figlie.
  • principessa Maria Carolina Cristina di Borbone-Parma, marchesa di Sala, duchessa di Guernica (Nimega, 23 giugno 1974); sposata dal 2012 con Albert Brenninkmeijer, dal quale ha due figli.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ernesto II di Lippe-Biesterfeld Giulio di Lippe-Biesterfeld  
 
Adelaide di Castell-Castell  
Bernardo di Lippe-Biesterfeld  
Carolina di Wartensleben Leopoldo di Wartensleben  
 
Mathilde Halbach  
Bernhard van Lippe-Biesterfeld  
Aschwin di Sierstorpff-Cramm Adolfo di Cramm  
 
Edvige di Cramm  
Armgard di Sierstorpff-Cramm  
Edvige di Sierstorpff-Driburg Ernesto di Sierstorpff-Driburg  
 
Karoline von Vincke  
Irene di Orange-Nassau  
Federico Francesco II di Meclemburgo-Schwerin Paolo Federico di Meclemburgo-Schwerin  
 
Alessandrina di Prussia  
Enrico di Meclemburgo-Schwerin  
Maria di Schwarzburg-Rudolstadt Adolfo di Schwarzburg-Rudolstadt  
 
Matilde di Schonburg-Waldenburg  
Giuliana dei Paesi Bassi  
Guglielmo III dei Paesi Bassi Guglielmo II dei Paesi Bassi  
 
Anna Pavlovna Romanova  
Guglielmina dei Paesi Bassi  
Emma di Waldeck e Pyrmont Giorgio Vittorio di Waldeck e Pyrmont  
 
Elena di Nassau  
 

Onorificenze

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Onorificenze olandesi

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— 2 febbraio 2002

Onorificenze straniere

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN3199347 · ISNI (EN0000 0001 2017 0259 · LCCN (ENno2006050833 · GND (DE1050424840 · BNF (FRcb13519816d (data) · J9U (ENHE987007452530405171 · NDL (ENJA00815587
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