La Chaux-de-Fonds
La Chaux-de-Fonds è una città svizzera che si trova nel Canton Neuchâtel, nella regione del Giura. È nota per la presenza di diverse industrie orologiere.
La Chaux-de-Fonds città | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Cantone | ![]() |
Distretto | La Chaux-de-Fonds |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | Francese |
Territorio | |
Coordinate | 47°05′58.66″N 6°49′46.41″E / 47.099628°N 6.829558°E |
Altitudine | 1 039 e 997 m s.l.m. |
Superficie | 55,66 km² |
Abitanti | 38 965 (31-12-2016) |
Densità | 700,05 ab./km² |
Frazioni | La Cibourg, Le Crêt-du-Locle, Le Valanvron, Les Bulles, Les Éplatures, Les Joux-Derrière |
Comuni confinanti | Fournet-Blancheroche (FR-25), Grand'Combe-des-Bois (FR-25), La Ferrière (BE), La Sagne, Le Locle, Les Bois (JU), Les Fontenelles (FR-25), Les Planchettes, Renan (BE), Val-de-Ruz |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 2300 |
Prefisso | 032 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 6421 |
Targa | NE |
Nome abitanti | Chauxois, Chauxoise, Chaux-de-Fonnier, Chaux-de-Fonnière |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica modifica
Terza città in quanto a popolazione della Svizzera romanda dopo Ginevra e Losanna, è situata a un'altitudine di 1000 metri, facendone la seconda città svizzera più elevata, dietro a Davos.
Storia modifica
Il comune di La Chaux-de-Fonds è stato fondato nel 1656, in una valle situata nel cuore delle montagne della zona di Neuchâtel. La città è stata completamente distrutta da un incendio che la colpì nel 1794, e fu ricostruita secondo un piano a scacchiera.
Simboli modifica
«Interzato in fascia: il primo d’azzurro, a tre stelle di cinque raggi, ordinate in fascia,, d'argento; il secondo, d'argento, all'alveare d'oro, accostato da api volanti dello stesso; il terzo scaccato d'azzurro e d'argento, di sette tiri e tre fila. Lo scudo è cimato dalla croce federale d'argento, raggiante d'oro.[1]»
Lo stemma è stato adottato nel 1851 per sostituire, dopo la nascita della moderna Confederazione elvetica nel 1848, quello precedente che recava ancora la corona della sovranità prussiana. Le tre stelle sono simbolo di integrazione e rappresentano le tre comunità che compongono la popolazione: i cittadini di Neuchâtel, i cittadini svizzeri non cantonali e gli stranieri immigrati L'argento dovrebbe simboleggiare la nuova era amministrativa repubblicana; l'alveare con le api rappresenta l'industria emergente e l'operosità dei suoi lavoratori, il numero delle api non è blasonato ma per tradizione sono raffigurate quattro a destra e tre a sinistra; l'oro è simbolo di prosperità. Gli undici pezzi azzurri dello scaccato rappresentano gli undici quartieri storici della circoscrizione comunale.[2]
Monumenti e luoghi d'interesse modifica
- Il crematorio (arte moderna);
- La Villa Fallet (Le Corbusier);
- La Villa Stotzer (Le Corbusier);
- La Villa Jeanneret-Perret (Le Corbusier);
- La Villa Turque (Le Corbusier);
- La sinagoga.
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Pianificazione urbana di La Chaux-de-Fonds/Le Locle | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2009 |
Scheda UNESCO | (EN) La Chaux-de-Fonds / Le Locle, watchmaking town planning (FR) Scheda |
Arte e cultura modifica
- È l'unica città svizzera che può essere considerata un centro dell'arte moderna.
- La vita culturale è molto ricca, specialmente grazie al Centro di cultura ABC, che raggruppa un cinema, un teatro e un ristorante, a Bikini Test, una sala per concerti, al Teatro Popolare Romand, a L'heure bleue, che raggruppa un teatro all'italiana costruito nel 1837 e una sala di musica conosciuta a livello internazionale, e la Kultura Centro Esperantista, un centro culturale esperantista.
- Nel 2009, assieme a Le Locle, La Chaux-de-Fonds è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.
Musei modifica
Museo internazionale dell'orologeria modifica
Un museo in cui i pezzi più prestigiosi dell'orologeria romanda vengono presentati in un quadro eccezionale, che ripercorre la storia della misurazione del tempo dagli inizi ai giorni nostri. Degli artigiani al lavoro nell'atelier di restauro in orologeria antica, una presentazione audiovisiva, un programma multimediale e degli orologi interattivi rendono piacevole la visita al museo.
Museo delle Belle Arti modifica
Presenta molte collezioni permanenti, tra cui quella delle opere di Léopold Robert. Con le sue esposizioni temporanee, si posiziona tra i musei svizzeri che hanno una buona reputazione.
Museo di storia modifica
È situato in un'autentica casa padronale della metà del XIX secolo, a due passi dal Museo internazionale d'orologeria e dal Museo delle Belle-Arti. Il museo è stato recentemente ristrutturato e la nuova museografia moderna e sobria, offre al visitatore un percorso cronologico e tematico della città e della regione attraverso testi, oggetti, fotografie, cartoline d'epoca e video costituiti da estratti di film d'archivio con un'intera sala dedicata a Le Corbusier. Passando di sala in sala, il visitatore viene immerso nella storia della città e negli usi e costumi degli abitanti. Tra questi, i tanti italiani che hanno contribuito in modo sostanziale allo sviluppo del patrimonio urbanistico di La Chaux-de-Fonds tra l'Ottocento e l'inizio del Novecento, epoca in cui gli immigrati italiani erano reclutati a centinaia per costruire fabbriche e case, contribuendo così alla forte espansione dell'industria orologiera. La missione che si prefigge il museo è di attirare l'attenzione sugli uomini e sulle donne che hanno fatto e fanno La Chaux-de-Fonds, di costituire un ponte tra passato e presente.
Sono previste durante tutto l'anno varie attività riguardo alle mostre, indirizzate sia ai bambini che agli adulti. In particolare per i bambini è stato predisposto un libretto-guida illustrato, che permette loro di scoprire il museo con giochi tematici collocati in ogni sala della mostra permanente. I tabelloni e le didascalie delle esposizioni sono tradotti in inglese e tedesco ed il libretto con i testi in italiano è disponibile all'accoglienza.
Il museo si prende cura anche del benessere dei visitatori mettendo a loro disposizione una caffetteria, un vestiario ed un ascensore per un migliore accesso alle persone con mobilità ridotte.
Museo di Storia naturale e Parco zoologico modifica
Visitando questa parte della città, si viene a contatto con animali viventi e impagliati, con un riccamente fornito Museo di Storia naturale, con il Parco zoologico del Bosco del Piccolo Castello, e il Vivarium. Ogni anno vi fanno visita migliaia di turisti.
Villa Margherita modifica
Nel 1999 si aprivano le porte di Villa Margherita. Questo casamento, acquisito nel 1998 dalla Manufacture Girard-Perregaux, è stato restaurato per accogliere il suo museo privato. Vi sono presentate le collezioni antiche e contemporanee de la Marque, testimoniando così il suo passato più che bicentenario.
Museo contadino e artigianale modifica
Nell'atmosfera calorosa di una fattoria del Giura degli inizi del XVII secolo, si riesce ad immaginare come potesse essere la vita di un contadino orologiaio all'origine dell'orologeria nelle montagne di Neuchâtel.
Economia modifica
La Chaux-de-Fonds, assieme alla città vicina di Le Locle, è la grande capitale dell'orologeria e della micromeccanica. Vi hanno infatti sede numerose manifatture orologiere, come ad esempio Eberhard & Co. e Corum. Vi si trova un'importante comunità di immigrati italiani che nei primi decenni del Secondo dopoguerra rappresentava quasi un quarto della popolazione attiva.
Turismo modifica
La Chaux-de-Fonds fa parte del paese della precisione.
- Watch Valley è una nuova destinazione turistica che utilizza la tematica dell'orologeria per differenziarsi dalle altre regioni svizzere.
- È una città tappa della «Strada dell'Orologeria» che da Ginevra, attraverso lo Jura svizzero ci porta a Basilea
Tappe cittadine:
- Museo internazionale dell'orologeria
- Villa Margherita
- Museo di storia
- Museo contadino e artigianale
Dal 2005, La Chaux-de-Fonds è anche città tappa principale sull'itinerario Arte & Architettura del Turismo Svizzero.
Media modifica
Istruzione superiore e ricerca modifica
- Alta scuola specializzata della Svizzera occidentale (HES-SO)
- Scuola d'arte applicata (HEAA Arc)
- Parco tecnologico Neode
Riconoscimento UNESCO modifica
L'urbanistica di La Chaux-de-Fonds e Le Locle è stata inserita dall'UNESCO, nel 2009, tra i patrimoni dell'umanità per il suo valore universale eccezionale. È il decimo sito svizzero ad arricchire il patrimonio mondiale dell'umanità, alla stessa stregua della città vecchia di Berna, della Ferrovia Retica, dell'abbazia di San Gallo e dei castelli e murate di Bellinzona.
Amministrazione modifica
La città è diretta, dal 1936, da un esecutivo di cinque membri (Conseil communal – Consiglio comunale), formato da due socialisti, un democristiano, un liberale e un UDC.
Il potere legislativo è rappresentato dal Conseil général (Consiglio generale) di 41 membri. I partiti di sinistra sono in maggioranza a partire dalle elezioni del 1912 (escluso il periodo 1915-18).
La presidenza della città, ormai annuale, è stata affidata nella stagione 2004-05 a Claudine Stähli-Wolf (democristiana) e nel 2005-06 a Didier Berberat (socialista).
Loro predecessori sono stati i socialisti:
- Justin Stauffer (1918-1924);
- Paul Stähli (1924-1936);
- Hermann Guinand (1936-1948);
- Gaston Schelling (1948-1959);
- Marcel Itten (1959-1960);
- André Sandoz (1960-1970);
- Maurice Payot (1970-1980);
- Francis Matthey (1980-1988);
- Charles Augsburger (1988-2004).
Infrastrutture e trasporti modifica
La Chaux-de-Fonds è servita dall'omonima stazione sulla ferrovia Neuchâtel-Le Locle e capolinea delle linee per Bienne, per Les Ponts-de-Martel e per Saignelégier.
Premi modifica
Nel 1994 la città di La Chaux-de-Fonds ottiene il Premio Wakker.
Sport modifica
La Chaux-de-Fonds, negli anni 60-70 era la migliore squadra di hockey su ghiaccio della Svizzera vincendo 6 titoli consecutivi
A La Chaux-de-Fonds è presente la squadra di football americano dei La Chaux-de-Fonds Hornets, che milita nella lega indipendente NSFL.
Note modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La Chaux-de-Fonds
Collegamenti esterni modifica
- (FR) Sito ufficiale, su chaux-de-fonds.ch.
- La Chaux-de-Fonds (canale), su YouTube.
- Chaux-de-Fonds, La-, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) La Chaux-de-Fonds, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) La Chaux-de-Fonds, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Situazione geografica, su ne.ch. URL consultato il 4 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2005).
- Mappa di La Chaux-de-Fonds, su viamichelin.com. URL consultato il 4 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
Arte e cultura modifica
- Art nouveau, su artnouveau.ch. URL consultato il 4 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2006).
- Il Teatro Popolare Romand, su tpr.ch.
- L'heure bleue, su heurebleue.ch.
- Bikini Test, su bikinitest.ch.
Istruzione e ricerca modifica
- Parco tecnologico Neode, su neode.ch. URL consultato il 15 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
Turismo modifica
- Watch Valley, paese della precisione, su watchvalley.ch. URL consultato il 4 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2006).
- Città tappa della Strada dell'Orologeria, su watchvalley.ch (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2005).
- Sito della candidatura UNESCO, su urbanisme-horloger.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145384504 · ISNI (EN) 0000 0001 2202 9160 · SBN MUSL001688 · LCCN (EN) n50055390 · GND (DE) 4033953-1 · BNE (ES) XX5776224 (data) · BNF (FR) cb11988404x (data) · J9U (EN, HE) 987007557379405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50055390 |
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