Mille Miglia 1931

quinta edizione della competizione automobilistica di velocità su strada
Voce principale: Mille Miglia.
Bandiera dell'Italia Mille Miglia 1931
Data 11 - 12 aprile 1931
Nome ufficiale V Coppa delle 1000 Miglia
Percorso 1635,5 km
Brescia-Roma-Brescia
Risultati
Podio
1. Bandiera della Germania Rudolf Caracciola
Bandiera della Germania Wilhelm Sebastian
Mercedes-Benz SSKL
2. Bandiera dell'Italia Giuseppe Campari
Bandiera dell'Italia Attilio Marinoni
Alfa Romeo 6C
3. Bandiera dell'Italia Giuseppe Morandi
Bandiera dell'Italia Archimede Rosa
OM 665 "Superba"

La Mille Miglia 1931 è stata una corsa automobilistica di velocità su strada.

Disputata tra l'11 e il 12 aprile 1931 su un percorso stradale da Brescia a Roma e ritorno venne vinta da Rudolf Caracciola e Wilhelm Sebastian che coprirono l'intera distanza di 1639,7 km su una Mercedes-Benz SSKL in 16 ore 10 minuti 10 secondi alla velocità media di 101,147 chilometri orari.[1] Questa fu la prima edizione della classica bresciana vinta da un equipaggio straniero su una macchina straniera.

Categorie modifica

Le vetture erano suddivise in classi in base alla cilindrata e inoltre vi era una classifica speciale per le vetture chiuse (guida interna) e per le vetture utilitarie. Si iscrissero e presero il via da Brescia 99 concorrenti e solo 59 di loro completarono il percorso, di cui 2 fuori tempo massimo.[1]

Sigla Categoria
S 1.1 Sport entro 1100 cm3
S+1.1 Sport oltre 1100 cm3
VU Vetture utilitarie
VGI Vetture a guida interna

Percorso modifica

Rispetto al tracciato del 1930, si ha una variazione in provincia di Macerata: dopo Villa Potenza, infatti, si raggiunge Porto Recanati (in luogo di Loreto) e poi ci si dirige verso Ancona e si prosegue sullo stesso percorso del 1930.

Brescia — CremonaSan Giovanni in CroceCasalmaggioreParmaReggio EmiliaModenaBolognaPasso della RaticosaPasso della FutaFirenzeSan Casciano in Val di PesaPoggibonsiSienaSan Quirico d'OrciaRadicofaniBolsenaViterboMonterosiMadonna di BraccianoRomaCivita CastellanaNarniTerniValico della SommaSpoletoFolignoPerugiaGubbioFossato di VicoFabrianoCastelraimondoTolentinoMacerataVilla PotenzaPorto RecanatiAnconaSenigalliaFanoPesaroRiminiCesenaForlìFaenzaImolaBolognaFerraraRovigoMonselicePadovaNoaleTrevisoCornudaFeltrePrimolanoBassanoMarosticaVicenzaLonigoVeronaPeschiera del GardaDesenzano del Garda — Brescia.

Così modificato il tracciato raggiunse una distanza complessiva di 1635,500 km; 3,500 in meno rispetto all'anno precedente.

Gara modifica

Resoconto modifica

La gara del 1931 si preannunciava molto interessante, sia perché nel 1930 la media oraria aveva superato i 100 km/h, sia perché l'Alfa Romeo avrebbe fatto debuttatare le nuove Alfa Romeo 8C 2300 affidate al campione in carica Tazio Nuvolari, con Giovanni Battista Guidotti, e a Luigi Arcangeli, con Pietro Bonini. La casa iscrisse anche una coppia di 6C 1750 GT con carrozzeria berlinetta in Weymann realizzate dalla carrozzeria Touring che correvano tra le vetture a guida interna affidate a Franco Cortese - G. Balestrieri e Carlo Gazzabini - Angelo Guatta.

Sempre su delle Alfa Romeo 6C 1750 ma GS spider realizzate da Zagato correvano per la Scuderia Ferrari altri equipaggi molto validi come Umberto Klinger - Saccomanni, Luigi Scarfiotti - Piero Bucci, Mario Tadini - Carlo Canavesi, Giuseppe Boni - Francesco Severi e Mario Umberto Baconin Borzacchini - Eugenio Siena. Per il due volte vincitore della Mille Miglia Giuseppe Campari, in coppia con Attilio Marinoni, venne preparata una speciale Alfa Romeo 6C 1750 GS Testa Fissa spider Zagato. Inoltre la scuderia modenese schierava nella classe inferiore anche le Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato per i veloci fratelli Caniato, Alfredo con Carlo Sozzi e Augusto con Gustavo Carraroli.

 
L'Alfa Romeo 8C 2300 corto Spider Zagato di Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti ad uno degli innumerevoli cambi gomme

Dopo l'esperienza positiva dell'anno precedente, ritornava in Italia la Mercedes-Benz con una squadra semiufficiale. In origine la Mercedes-Benz avrebbe dovuto partecipare con una squadra ufficiale di tre nuove Mercedes-Benz SSKL (Super Sport Kurz Leicht) ma a causa della crisi del 1929 la casa si ritirò ufficialmente dalle competizioni e l'ex direttore sportivo Alfred Neubauer organizzò una spedizione semiufficiale con una sola SSKL per Rudolf Caracciola, prestato loro proprio dall'Alfa Romeo, che lo aveva sotto contratto per il 1931 ma non aveva una vettura per lui, e Wilhelm Sebastian, e una "vecchia" SSK per Antonio Maino ed Ermenegildo Strazza.

Nella massima classe si presentarono anche i bresciani Giuseppe Morandi - Archimede Rosa su una OM 665 "Superba" SSMM Spider evoluta al massimo, Achille Varzi su una Bugatti Type 50, Maria Antonietta Avanzo e Carlo Castelbarco su una Bugatti Type 43, Mateiko - Franz su una Hispano-Suiza HB6, Piero Taruffi, al debutto nella corsa, su una Itala 61 e la coppia Giacosa - Storari su una Lancia Lambda accorciata e dotata del motore 8 cilindri di una Dilambda.

Per la prima volta dal 1927 scendeva in campo una squadra inglese, la Austin con una "Seven" affidata al pilota ufficiale Goodacre, tra le vetture fino a 1.1 litri di cilindrata, insieme a due Maserati 26 C 1100 per Giuseppe Tuffanelli - Guerino Bertocchi e Corsi - Barsotti; ed a diversi esemplari di Fiat 509S preparate. Tra le vetture utilitarie invece furono iscritte molte Fiat 514 MM più o meno elaborate e Bianchi S5 torpedo.

La gara prese il via da Brescia sotto un cielo sereno all'una del pomeriggio e già a Bologna il ritmo si dimostrò tiratissimo con la Mercedes di Caracciola in testa, seguita a sette minuti dalla OM di Morandi e Rosa, dalle due Alfa Romeo 6C 1750 di Campari e Baconin Borzacchini, seguiti a breve dalla nuova 8C 2300 di Nuvolari, notevolmente attardata da un problema alle gomme che gli impedirà di competere adeguatamente con Caracciola. La Bugatti di Varzi e le Mercedes-Benz SSK di Strazza si erano già ritirate.

 
La Mercedes-Benz SSKL di Rudolf Caracciola e Wilhelm Sebastian valica il Passo della Raticosa

Nonostante i gravi problemi di gomme alla sua Alfa Romeo 8C 2300 Tazio Nuvolari guadagna la testa della gara scalando i passi appenninici e attraversando la Toscana. Al giro di boa di Roma la classifica vede primi Nuvolari - Guidotti seguiti a due minuti da Caracciola - Sebastian su Mercedes-Benz, Campari - Marinoni e Borzacchini - Siena, entrambi su Alfa Romeo 6C 1750, e Luigi Arcangeli, sulla seconda delle due 8C 2300 iscritte.

Durante la risalita verso Brescia, sulle strade "di casa" tra Narni e Terni, Borzacchini sulla sua 6C 1750 rimonta e raggiunge il primo posto, superando Nuvolari, sempre alle prese con cambi gomme straordinari e problemi tecnici, con ben 18 minuti di vantaggio sulla Mercedes di Caracciola, attardato dalla rottura dello scarico e da noie all'acceleratore. Ad Ancona conducono invece Campari - Marinoni, seguiti da Borzacchini e da Arcangeli, entrambi a 4 minuti, da Caracciola a 7 minuti e dalla OM di Morandi - Rosa a 11 minuti.

A quel punto Caracciola comincia a rimontare, favorito da tratti più veloci e congeniali alla sua macchina; a Bologna tuttavia è primo Arcangeli, che lo precede di 8 minuti con la nuova 8C 2300, ma sulle strade del Veneto, dove Arcangeli si ritira, Caracciola consolida la sua vittoria stabilendo una nuova media oraria record a 101.447 chilometri orari nonostante una foratura nel tratto finale, nei pressi di Desenzano del Garda.

 
La Mercedes-Benz SSKL di Rudolf Caracciola e Wilhelm Sebastian taglia il traguardo vittoriosa a Brescia

Dopo 1635,5 km di gara la Mercedes-Benz SSKL semiufficiale di Rudolf Caracciola e Wilhelm Sebastian tagliò il traguardo a Brescia dopo 16 ore 10 minuti 10 secondi seguita dall'Alfa Romeo 6C 1750 GS Testa Fissa Spider Zagato della Scuderia Ferrari di Giuseppe Campari e Attilio Marinoni, dalla OM 665 "Superba" SSMM di Giuseppe Morandi e Archimede Rosa, autori di una rimonta nell'ultima parte della gara, seguiti da ben quattro Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato della Scuderia Ferrari affidate a Kliger - Saccomanni, ai fratelli Geraldi, Scarfiotti - Bucci e Tadini - Canavesi.

All'8º posto assoluto, e prima fra le vetture a guida interna, si piazzò l'Alfa Romeo 6C 1750 GT Berlinetta Touring di Carlo Gazzabini - Angelo Guatta, e al 9° l'Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato di Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti, attardati da problemi alle gomme e da piccoli incidenti.

Giunta al 22º posto assoluto vinse la propria classe la Maserati 26 C 1100 di Giuseppe Tuffanelli e Guerino Bertocchi davanti a molte Fiat 509 mentre tra le vetture utilitarie la più veloce fu la Fiat 514 MM di Di Liddo e Riccieri, che raggiungendo il 23º posto assoluto riuscirono a battere molte altre vetture simili.

Risultati modifica

Pos.[1][2][3] Equipaggio Vettura Scuderia Tempo/Ritiro Categoria
1 87   Rudolf Caracciola
  Wilhelm Sebastian
Mercedes-Benz SSKL 16h10'10"0 S +1.1
2 86   Giuseppe Campari
  Attilio Marinoni
Alfa Romeo 6C 1750 GS tf Spider Zagato   Scuderia Ferrari 16h21'17"0 S +1.1
3 102   Giuseppe Morandi
  Archimede Rosa
OM 665 "Superba" SSMM Spider 16h28'35"0 S +1.1
4 111   Umberto Klinger
  T. Saccomandi
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato   Scuderia Ferrari 17h07'57"8 S +1.1
5 140   A. Gerardi
  Aur. Gerardi
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato   Scuderia Ferrari 17h08'06"2 S +1.1
6 117   Luigi Scarfiotti
  Piero Bucci
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato   Scuderia Ferrari 17h27'36"4 S +1.1
7 150   Mario Tadini
  Carlo Canavesi
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato   Scuderia Ferrari 17h39'50"0 S +1.1
8 70   Carlo Gazzabini
  Angelo Guatta
Alfa Romeo 6C 1750 GT Berlinetta Touring   Alfa Romeo 17h47'08"0 VGI
9 104   Tazio Nuvolari
  Battista Guidotti
Alfa Romeo 8C 2300 corto Spider Zagato   Alfa Romeo 17h48'25"6 S +1.1
10 134   Giovanni Maria Cornaggia Medici
  E. Premoli
Alfa Romeo 6C 1750 GS 17h48'50"0 S +1.1
11 141   Giuseppe Boni
  Francesco Severi
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato   Scuderia Ferrari 17h49'50"0 S +1.1
12 71   Franco Cortese
  G. Balestrieri
Alfa Romeo 6C 1750 GT Berlinetta Touring   Alfa Romeo 17h59'01"0 VGI
13 151   G. Rusca
  Giovanni Minozzi
Alfa Romeo 6C 1750 GS 17h59'29"0 S +1.1
14 132   Alfredo Caniato
  Carlo Sozzi
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato   Scuderia Ferrari 18h30'34"0 S +1.1
15 147   A. Facchetti
  Z. Maffezzoni
Itala Tipo 65 19h02'23"6 S +1.1
16 114   G. Zaccarini
  M. Cicognani
OM 665 "Superba" SSMM 19h14'44"0 S +1.1
17 107   V. Cobianchi
  « Pagani »
Alfa Romeo 6C 1750 GS 19h17"47'0 S +1.1
18 123   Giuseppe Gilera
  Sebastiano Manzoni
Fiat 525 SS 19h28'29"4 S +1.1
19 103   F. Gatti
  G. Crivelli
Alfa Romeo 6C 1500 SS 19h32'02"0 S +1.1
20 78   S. Casalini
  A.Consonno
Alfa Romeo 6C 1500 SS 19h40'22"0 S +1.1
21 81   Emilio Giacosa
  G. Storari
Lancia Dilambda 19h42'51"0 S +1.1
22 52   Giuseppe Tuffanelli
  Guerino Bertocchi
Maserati Tipo 26 C 1100   Giuseppe Tuffanelli 19h48'40"0 S 1.1
23 1   Di Liddo
  C. Ricceri
Fiat 514 MM Spider 20h12'18"4 VU
24 109   Giovanni Restelli
  G. Pieri
Alfa Romeo 6C 1500 SS 20h15'50"4 S +1.1
25 80   « Pellizzari »
  C. Adorno
Fiat 525 SS 20h33'52"6 S +1.1
26 83   M. Bruno
  A. Rabbi
Alfa Romeo 6C 1750 GS 20h35'46"4 S +1.1
27 84   C. Carini
  B. Scesa
Lancia Lambda 20h37'50"0 S +1.1
28 36   Bartolo Ferrari
  « Bertasio »
Fiat 514 20h41'07"0 VU
29 6   E. Biagioni
  R. Biagioni
Fiat 514 20h43'27"0 VU
30 69   A. Kechler
  L. Venturi
Alfa Romeo 6C 1750 S Cabriolet 20h46'50"2 VGI
31 9   G. Mignini
  A. Mantovani
Fiat 514 20h46'55"0 VU
32 23   P. Lamberti
  « Bartoli »
Fiat 514 21h22'16"0 VU
33 66   G. Rognoni
  Aurelio Lorenzetti
Graham-Paige 21h34'18"0 VGI
34 50   F. Trevisan
  Charles Goodacre
Austin Seven 21h34'34"2 S 1.1
35 5   P. Moalli
  « Boepletz »
Fiat 514 21h39'36"0 VU
36 3   A. Cagna
  « Cellini »
Fiat 514 21h54'42"4 VU
37 108   « Zamorani »
  « Colla »
OM 665 "Superba" SSMM 21h57'03"8 S +1.1
38 21   G. Ramella
  V. Campigli
Fiat 514 21h57'45"4 VU
39 139   Mario Coda
  O. Caligaris
Lancia Lambda 22h24'16"0 S +1.1
40 148   A. Brambilla
  E. Casella
Alfa Romeo 6C 1500 S Torpedo 22h31'11"0 S +1.1
41 34   Francesco Apruzzi
  G. Marino
Fiat 514 22h32'24"0 VU
42 124   A. Romoli
  A. Mancini
Fiat 514 MM Spider 22h43'06"8 S +1.1
43 29   L. Olimpico
  « Calderato »
Bianchi S5 torpedo 22h44'16"0 VU
44 149   C. Brughera
  M. Cipelli
Itala 61 22h47'00"0 S +1.1
45 76   E. Mosti
  Alb. Pellerano
Alfa Romeo 6C 1750 GS 22h53'50"0 S +1.1
46 39   S. Carnevalli
  « Conconi »
Amilcar CGSs 23h07'02"2 S 1.1
47 2   C. Forni
  Aldo Crosti
Fiat 514 23h08'33"8 VU
48 10   L. Pini
  O. Lufrani
Bianchi S5 torpedo 23h33'24"0 VU
49 20   C. Mazza
  A. Lamperti
Fiat 514 23h55'27"0 VU
50 33   « Spallanzani »
  Enzo Crotti
Fiat 514 23h56'18"0 VU
51 116   « Terni »
  « Petri »
Fiat 514 MM 24h21'00"0 S +1.1
52 32   A. Pellini
  « Letteri »
Bianchi S5 torpedo 24h21'59"4 VU
53 16   « Bagnalasta »
  O. Braga
Fiat 514 24h44'00"0 VU
54 73   « "Frate Ignoto" »
  M. Francani
Fiat 525 S berlina 24h52'00"0 VGI
55 31   G. Gambirasio
  F. Mazza
Fiat 514 25h38'00"0 VU
56 75   Guerrino Faccioni
  P. Consonni
Fiat 525 S berlina 25h41'00"0 VGI
57 44   M. Basagni
  « Scatragli »
Fiat 509 S 27h47'00"0 S 1.1
NC 68   « Comini »
  A. Morasutto
Ford Model A VGI
NC 72   C. Gentili
  « Margherini »
OM 665 "Superba" S VGI
Rit. 4   « Mellei »
  « Balma »
Fiat 514 VU
Rit. 7   G. Giordano
  « Proietto »
Fiat 514 VU
Rit. 12   « Grasselli »
  G. Ciriaci
Fiat 514 VU
Rit. 14   Franco Spotorno
  G. Stazi
Fiat 514 MM VU
Rit. 18   « Ventrice »
  « Sabatini »
Bianchi S5 torpedo VU
Rit. 19   R. Monaco
  « Bertolotti »
Fiat 514 VU
Rit. 27   C. Cappelli
  « Cantu »
Fiat 514 VU
Rit. 37   B. Ghiringhelli
  L. Grassi
Fiat 509 S 1.1
Rit. 41   R. Tinarelli
  Gian Paolo Volpini
Peugeot 5 HP MM S 1.1
Rit. 43   S. Tibida
  F. Porticelli
Fiat 509 S 1.1
Rit. 45   Emilio Romano
  « Pirlo »
Bugatti Type 37 Modifiée 1100 S 1.1
Rit. 46   A. Scalmana
  Roberto Serboli
Fiat 509 S 1.1
Rit. 47   « Barbareschi »
  E. Bolognesi
Fiat 509 S 1.1
Rit. 48   Catullo Lami
  « Gazzella »
Fiat 509 S 1.1
Rit. 49   C. Savelli
  C. Nardi
Fiat 509 S 1.1
Rit. 56   E. Cioni
  « Polidori »
Fiat 509 S 1.1
Rit. 58   A. Attili
  T. Pacini
Amilcar CGSs S 1.1
Rit. 62   Secondo Corsi
  G. Barsotti
Maserati Tipo 26 C 1100 S 1.1
Rit. 65   Arcangelo Periccioli
  « Gambicorti »
Fiat 509 S 1.1
Rit. 79   Maria Antonietta Avanzo
  Carlo Castelbarco
Bugatti Tipo 43 S +1.1
Rit. 82   « Passerone »
  R. Acattino
Alfa Romeo 6C 1750 GS S +1.1
Rit. 88   S. Savoini
  M. Conte
OM 665 "Superba" SSMM S +1.1
Rit. 89   Luigi Arcangeli
  Pietro Bonini
Alfa Romeo 8C 2300 corto Spider Zagato   Alfa Romeo Incidente S +1.1
Rit. 90   Francesco Matrullo
  Piero Taruffi
Itala 61 S +1.1
Rit. 91   G. Bellingeri
  Angelo Bassi
Itala 65 S +1.1
Rit. 93   « Pozzati » OM 665 "Superba" SSMM S +1.1
Rit. 94   Giorgio Ambrosini
  D. Menchetti
Fiat 514 "Supercompressa Siata" S +1.1
Rit. 97   O. Peverelli
  A. Stucchi
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato S +1.1
Rit. 99   C. Poilucci
  Emilio Richetti
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato S +1.1
Rit. 101   Giuseppe De Laurentis
  Giulio Foresti
Alfa Romeo 6C 1750 GS S +1.1
Rit. 105   Antonio Maino
  Ermenegildo Strazza
Mercedes-Benz SSK S +1.1
Rit. 106   Baconin Borzacchini
  Eugenio Siena
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato   Scuderia Ferrari S +1.1
Rit. 115   « Matteiko »
  « Franz »
Hispano-Suiza HB6 S +1.1
Rit. 118   Gennaro Auricchio
  « Scotti »
Fiat 514 MM Spider S +1.1
Rit. 121   L. Catalani
  A. Pollini
Alfa Romeo 6C 1500 SS S +1.1
Rit. 128   Augusto Caniato
  Guglielmo Carraroli
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato   Scuderia Ferrari S +1.1
Rit. 131   M. Ferraguti
  « Femminini »
Alfa Romeo 6C 1750 GS S +1.1
Rit. 135   Achille Varzi Bugatti Tipo 50 S +1.1
Rit. 138   « Chiasserini »
  « Paolillo »
Fiat 514 MM Spider S +1.1
Rit. 146   Giovanni Battista Santinelli
  Umberto Berti
Alfa Romeo 6C 1750 S +1.1
NP  [4] Federico Caflisch[5] Mercedes-Benz SSK   Mercedes-Benz S +1.1
NP   Carlo Maria Pintacuda Mercedes-Benz SSK   Mercedes-Benz S +1.1
NP   Hans Stuck Mercedes-Benz SSK   Mercedes-Benz S +1.1

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Mille Miglia (Race Results), su Racing Sports Cars.
  2. ^ (EN) Mille Miglia(Race Results), su World Sports Racing Prototypes.
  3. ^ In giallo i vincitori di classe
  4. ^ Federico Caflisch motorsportmemorial.org
  5. ^ è lo stesso Caflisch titolare del celeberrimo bar di Napoli e successivamente diventato presidente del Panathlon Club; era anche noto con il nome di Fritz

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