Rudolf Caracciola
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Statistiche aggiornate al 4 ottobre 2011 |
Otto Wilhelm Rudolf "Rudi" Caracciola (Remagen, 30 gennaio 1901 – Kassel, 28 settembre 1959) è stato un pilota automobilistico tedesco.
BiografiaModifica
Rudolf Caracciola nasce, il 30 gennaio 1901, a Remagen, in Germania. Egli era il quarto figlio di Maximilian e Mathilda, che gestivano l'hotel Fürstenberg. I suoi antenati erano migrati da Napoli in Germania durante la Guerra dei Trent'anni stabilendosi in Renania, dove il principe Bartolomeo Caracciolo (nipote del maresciallo di campo dell'esercito spagnolo Tommaso Caracciolo, duca di Roccarainola) ebbe il comando della Fortezza di Ehrenbreitstein vicino a Coblenza.
Primo pilota ad essere soprannominato "Il mago della pioggia", cominciò la sua carriera con la Mercedes-Benz nel 1922. Nei successivi tre anni vinse numerose gare nelle categorie minori e nelle corse in salita, a livello locale e nazionale.
Nel 1926 si iscrisse e vinse il primo Gran Premio di Germania svoltosi al circuito dell'AVUS davanti a 500.000 spettatori. Nel 1928 rivinse il GP di Germania, stavolta disputato sul circuito del Nürburgring, alternandosi alla guida con Christian Werner.
Un altro risultato storico fu la vittoria nella Mille Miglia del 1931, la prima ottenuta da un non-italiano e rimasta unica fino a quella di Stirling Moss nel 1955. Quell'anno vinse anche l'Eifelrennen, poi all'Avus, e per la terza volta si impose nel Gran Premio di Germania.
Nel 1932, stante il momentaneo completo ritiro della Mercedes dalle competizioni, Caracciola firmò per l'Alfa Romeo, e rivinse il GP di Germania, poi si affermò ai GP di Monza e di Leopoli (Polonia).
Nel 1933 Caracciola, alla guida di una Alfa Romeo privata, fu vittima di un incidente molto serio al Gran Premio di Monaco, che lo avrebbe menomato per il resto della vita in quanto lo lasciò con una gamba più corta dell'altra. Durante la convalescenza dovette subire la perdita della moglie Charly, seppellita da una valanga.
Nonostante queste disgrazie, Caracciola si ristabilì e tornò alle gare, di nuovo con la rientrante squadra della Mercedes-Benz, nel corso della stagione 1934, recuperando gradualmente la forma fisica e mentale, fino a vincere per 3 volte il Campionato Europeo Grand Prix, titolo equivalente all'attuale Mondiale di F1, nel 1935, nel 1937 e nel 1938. In quegli anni in cui la battaglia era tra le vetture tedesche (Mercedes e Auto-Union) e quelle italiane, Caracciola rappresentò uno dei simboli di quell'era dei Gran Premi insieme al compatriota Bernd Rosemeyer e all'italiano Tazio Nuvolari, ed ebbe come compagni di squadra altri noti piloti come Fagioli, Brauchitsch, Lang e Seaman.
Proverbiale fu la sua intesa professionale con Alfred Neubauer, il direttore sportivo Mercedes, che portò entrambi a numerosi successi.
Dopo un 1934 di progressivo recupero psicofisico, il pilota tedesco tornò ai vertici dell'automobilismo mondiale.
Il 1935 divenne probabilmente la miglior stagione agonistica di Caracciola, che vinse i GP di Tripoli, Eifel, Francia, Belgio, Svizzera e Spagna, ottenendo il suo primo titolo di Campione d'Europa Grand Prix.
Nella stagione 1936 la Mercedes soffrì pesantemente la scarsa competitività del modello W25K. Tuttavia, Caracciola riuscì a vincere a Monaco e a Tunisi, prima di soccombere alle difficoltà tecniche della squadra.
Nel 1937 la Mercedes presentò il nuovo modello W 125, con cui Caracciola rivinse il titolo Europeo con le affermazioni nei GP di Germania, Svizzera, Italia e Brno (Cecoslovacchia).
Il 1938 vide Caracciola vincere per la terza e ultima volta il Campionato Europeo Grand Prix, con le vittorie alla Coppa Acerbo (Pescara) e al Gran Premio di Svizzera.
Prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Caracciola fece in tempo a vincere nel 1939 il Gran Premio di Germania per la sesta volta in carriera. Il suo compagno Hermann Lang dominò quella stagione vincendo numerose competizioni, prima che il conflitto mondiale mettesse fine a ogni attività sportiva.
Caracciola stabilì diversi primati di velocità massima su strada pubblica uno dei quali fu ottenuto il 28 gennaio 1938 a bordo della Mercedes-Benz Streamliner con motore V12 da oltre 750 CV, su un tratto dell'autostrada Francoforte-Darmstadt raggiunse i 432,692 km/h di media sulla distanza del chilometro lanciato[1][2]. (Questo record fu da lui detenuto fino al ottobre del 2017, quando la Koenigsegg Agera R raggiunse la velocità di 447km/h). Pochi minuti dopo, sulla medesima strada, tentando di migliorare il primato appena stabilito da Caracciola, perse la vita con un prototipo Auto Union il suo rivale e connazionale Bernd Rosemeyer.
Dopo aver trascorso gli anni della seconda guerra mondiale in esilio a Lugano in Svizzera, Caracciola tornò a gareggiare alla fine degli anni quaranta, ma era ormai impossibile raggiungere i risultati di prima della guerra.
Si cimentò alla 500 miglia di Indianapolis nel 1946, ma un serio incidente in prova gli impedì la partecipazione alla gara.
Corse ancora per la Mercedes disputando tra l'altro nuovamente la Mille Miglia nel 1952, arrivando quarto all'età di 51 anni.
Sempre nel 1952, un ulteriore incidente durante una gara Sport a Berna segnò la fine della sua trentennale carriera.
Morì per una malattia al fegato nel 1959 e venne sepolto nel cimitero di Castagnola, a Lugano.
PalmarèsModifica
- Campionato europeo di automobilismo (1935, 1937 e 1938)
- Campionato europeo della montagna - Sport (1930 1931)
- Campionato europeo della montagna - Corsa (1933)
- Gran Premio del Belgio (1935)
- Gran Premio di Monaco (1936)
- Gran Premio di Francia (1935)
- Gran Premio di Germania (1926, 1928, 1931, 1932, 1937 e 1939)
- Gran Premio d'Italia (1934 e 1937)
- Gran Premio di Spagna (1935)
- Gran Premio di Svizzera (1935, 1937 e 1938)
- Mille Miglia (1931)
RisultatiModifica
- Campionato europeo di automobilismo
(Legenda) N.B. Le gare in grassetto indicano una pole position mentre quelle in corsivo indicano il giro più veloce in gara.
Anno | Squadra | Costruttore | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Posizione | Punti |
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1931 | Squadra privata | Mercedes-Benz | ITA |
FRA Ret |
BEL |
46° | 22 | ||
1932 | Alfa Corse | Alfa Romeo | ITA NC |
FRA 3 |
GER 1 |
3° | 9 | ||
1935 | Daimler-Benz AG | Mercedes-Benz | BEL 1 |
GER 3 |
SUI 1 |
ITA Ret |
ESP 1 |
1° | 11 |
1936 | Daimler-Benz AG | Mercedes-Benz | MON 1 |
GER Ret |
SUI Ret |
ITA |
6° | 22 | |
1937 | Daimler-Benz AG | Mercedes-Benz | BEL |
GER 1 |
MON 2 |
SUI 1 |
ITA 1 |
1° | 13 |
1938 | Daimler-Benz AG | Mercedes-Benz | FRA 2 |
GER 2 |
SUI 1 |
ITA 3 |
1° | 8 | |
1939 | Daimler-Benz AG | Mercedes-Benz | BEL Ret |
FRA Ret |
GER 1 |
SUI 2 |
3° | 17 |
Statistiche e recordModifica
Nel 1932 ha fatto parte della Squadra Ufficiale Alfa Romeo insieme a Nuvolari, Campari e Borzacchini.
Tra le varie categorie, Caracciola totalizzò 149 vittorie, 20 secondi posti e 12 terzi.
Ha vinto 26 Gran Premi, di cui 11 valevoli anche per i Campionati Europei Grand Prix.
Detiene tuttora il record del maggior numero di affermazioni nel Gran Premio di Germania, con 6 vittorie.
Oltre ai tre già citati Campionati Europei Grand Prix (1935, 1937, 1938, tutti su Mercedes), Caracciola vinse anche tre Campionati Europei della Montagna: nel 1930 e 1931 su Mercedes nella categoria Sport, e nel 1932 su Alfa nella categoria GP.
È stato per 3 volte Campione di Germania (1935, 1937, 1939).
NoteModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rudolf Caracciola
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Rudolf Caracciola, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Rudolf Caracciola, su Find a Grave.
- (EN) Opere di Rudolf Caracciola, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Rudolf Caracciola, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC.
- (EN) Rudolf Caracciola, su driverdb.com, DriverDB AB.
- (EN) Rudolf Caracciola, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (DE, EN) Rudolf Caracciola, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30330685 · ISNI (EN) 0000 0000 5534 1655 · LCCN (EN) n2003077011 · GND (DE) 11866705X · BNF (FR) cb11139341p (data) · NDL (EN, JA) 00620453 · WorldCat Identities (EN) n2003-077011 |
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