Orta di Atella
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Orta di Atella comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Buccino / Falasca / Guerriero (Commissione Straordinaria) dal 06/11/2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°58′N 14°16′E / 40.966667°N 14.266667°E | ||
Altitudine | 36 m s.l.m. | ||
Superficie | 10,83 km² | ||
Abitanti | 27 407[1] (31-12-2018) | ||
Densità | 2 530,66 ab./km² | ||
Frazioni | Casapuzzano | ||
Comuni confinanti | Frattaminore (NA), Marcianise, Sant'Arpino, Succivo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 81030 | ||
Prefisso | 081 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 061053 | ||
Cod. catastale | G130 | ||
Targa | CE | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona C, 1 193 GG[3] | ||
Nome abitanti | ortesi | ||
Patrono | san Massimo | ||
Giorno festivo | 15 gennaio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Orta di Atella nella provincia di Caserta | |||
Sito istituzionale | |||
Orta di Atella (Ortë in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 27 407 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Situato nella Pianura Campana (l'antico Ager Campanus), storicamente appartenente alla provincia di Terra di Lavoro, fa parte del comprensorio Agro aversano.
Durante il ventennio fascista, nel 1928, insieme ai comuni di Sant'Arpino e Succivo venne fuso nel comune di Atella di Napoli, per poi ritornare comune autonomo nel 1946, passando dalla provincia di Napoli alla provincia di Caserta.
Geografia fisicaModifica
TerritorioModifica
Il comune, privo di rilievi montuosi e completamente pianeggiante, è posto sul percorso dei Regi Lagni.
ClimaModifica
Il clima, tipicamente umido, è caratterizzato da inverni miti e piovosi ed estati calde ed afose.
ORTA DI ATELLA | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,3 | 13,3 | 15,2 | 17,9 | 22,1 | 26,2 | 28,9 | 29,1 | 25,9 | 21,6 | 16,9 | 13,4 | 13,0 | 18,4 | 28,1 | 21,5 | 20,2 |
T. min. media (°C) | 4,2 | 4,7 | 6,3 | 8,6 | 12,2 | 15,8 | 17,9 | 18,0 | 15,8 | 12,3 | 8,7 | 5,7 | 4,9 | 9,0 | 17,2 | 12,3 | 10,9 |
Precipitazioni (mm) | 103 | 87,0 | 77,0 | 72,0 | 45,0 | 32,0 | 22,0 | 39,0 | 72,0 | 114,0 | 142,0 | 113,0 | 303,0 | 194,0 | 93,0 | 328,0 | 918,0 |
Etimologia e StoriaModifica
Il toponimo Orta deriva dal termine latino hortua (col diminutivo Hortula) plurale di Hortus = orto, giardino, terreno coltivato. Quindi, Orto (di Atella) e, dunque, Orta, risulta essere da sempre il vero nome dell'abitato. Il villaggio, infatti, nacque nel territorio di Atella, posto a Nord Ovest dell'antica città e i suoi campi furono, sin dalla più remota antichità, sfruttati per la coltivazione di prodotti agricoli. Dopo l'occupazione di Atella da parte dei Romani 210 a.C., infatti, il suo territorio (già ager di Atella) venne confiscato e destinato ad un intensivo e più razionale uso agricolo. Più tardi, con la Pax Augustea, tale occupazione - operata da parte dei contadini fattivi venire e/o impostivi dai vari domini (padroni) - divenne stanziale. Ebbero così origine le numerose villae rusticae (masserie) sparse per la campagna atellana, con aumento ed organizzazione migliore dell'agricoltura allo scopo di uno sfruttamento sempre maggiore dei campi da coltivare. Dalle masserie, poi, nella vasta piana di pertinenza atellana (come in tutta la pianura campana) nasceranno, più tardi, tanti piccoli villaggi che, l a loro volta, saranno gli antesignani dei futuri casali e paesi medioevali (parecchi tuttora esistenti). Delle popolazioni barbariche sopraggiunte nel Sud e nell'area atellana, lasciarono segni ed ebbero influenza, ancora visibile anche nelle terre e abitudini di Orta, i Longobardi e i Normanni. Con i primi, la Diocesi di Atella continuò ad esistere nell'antica città, pur rovinata e semi-abbandonata; sotto i Normanni, invece, la sede vescovile atellana dovette passare (1050) ad Aversa, città-contea da loro fondata nel 1030.
Gli abitanti di Orta si chiamano "ortesi"; ma vengono chiamati da sempre, in modo scherzoso, dagli abitanti di Succivo "ortolani" ("urtulane", in dialetto locale). A proposito, va detto che presso i romani l'hortus - che significa giardino, orto, luogo recintato - era il luogo del terreno "buono per antonomasia": al contrario, il sub se civus ager (da cui Succivo) era il terreno non buono per la coltivazione (in quanto rimanenza di terreni non centuriati e non assegnabili, perciò abbandonati ed incolti).
Si dice che a Casapuzzano (o Casapozzano), frazione di Orta di Atella, fosse conservata la selva ove Virgilio abbia scritto qualche Bucolica, selva detta appunto giardino di Virgilio.
Il toponimo Casapuzzano potrebbe significare, letteralmente, casa dei pozzi. C'è da ipotizzare, con sufficiente probabilità, che il toponimo sia da collegare alla circostanza che, trovandosi la falda acquifera a meno di sette/nove metri (fino a 50 anni fa a Ponterotto l'acqua si trovava a 2 metri) gli abitanti (forse già prima anche gli antichi atellani) si rifornissero dell'acqua necessaria proprio da questi pozzi. Ma la circostanza è sicuro che si verificasse in epoca medioevale. Infatti, il termine "casa" è parola dei bassi tempi, e cioè, successiva alla fine dell'impero romano, quando, col disfacimento anche linguistico, tale termine poté diffondersi con facilità tra le popolazioni italiche sopraffatte e mischiate a popolazioni nuove, sopravvenienti con continuità, riuscendo ad imporsi nelle recente lingua parlata e tutto ciò, dunque, nei pochi secoli prima del Mille.
SimboliModifica
Lo stemma del comune risulta composto da tre elementi: una torre merlata color oro in campo (uno scudo) color blu ed una fascia svolazzante sottoposta, color celeste, recante la scritta "Università di Orta". Il gonfalone, poi, oltre allo stemma, con torre e scudo, simboli dell'antico potere feudale, ed alla fascia "celeste", sottostante "a semicerchio" allo stesso scudo e recante la citata scritta, che sta per "insieme o totalità degli abitanti", si compone di una bandiera verticale consistente nei tre colori (bianco, rosso e verde) propri della bandiera nazionale d'Italia. Lo stemma è riportato nella sua interezza, come descritta, nella parte mediana del gonfalone tricolore. Il gonfalone, simbolo e segno civico del paese e del Municipio, reca pure "appuntata" la Medaglia d'Argento al Merito Civile, con cui venne insignito il Comune nel 2005 dal Presidente Ciampi.
OnorificenzeModifica
Medaglia d'argento al merito civile | |
«Piccolo centro, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, fu oggetto della feroce e cieca rappresaglia delle truppe tedesche che trucidarono venticinque suoi cittadini e distrussero a colpi di cannone e incendiarono numerose abitazioni. La popolazione tutta seppe resistere alle più dure sofferenze, offrendo un ammirevole esempio di coraggio e amor patrio.» — Orta di Atella (CE), 30 settembre 1943 |
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
La torre aragoneseModifica
Sebbene ad Orta non ci sia mai stato un castello, tale termine figurava, sino al 1862, nel nome del paese (Castello di Orta), poi cambiato, a seguito dell'Unità d'Italia, in Orta di Atella.
Il termine in realtà ricordava la presenza a metà XV secolo di una torre aragonese, ancora presente nello stemma del comune.
Altri monumenti e luoghi di interesseModifica
- Palazzo San Massimo (già Palazzo Migliaccio), dimora gentilizia del sec. XVII, restaurata nel 2020.
- Parrocchia di San Massimo vescovo e confessore (presule a Nola nel sec. III d.C.), con opere d'arte e pitture del Novecento.
- Santuario di San Salvatore, istituito nel 2000, ubicato nell'antica chiesa di san Donato vescovo e martire.
- Chiesa di Casapuzzano, intitolata a S.Michele Arcangelo, protettore dell'abitato, edificata all'inizio del sec. XVIII.
- Convento francescano di San Donato, attiguo all'odierno Santuario di San Salvatore, con chiostro del sec. XVII affrescato con grottesche tardo-rinascimentali e lunette istoriate con episodi della vita del Santo ed alcuni suoi miracoli.
- Borgo di Casapuzzano, con un tessuto urbano di antica fondazione, avvenuta nei secoli, a partire dalle evidenze del famoso castello o palazzo già dei nobili Capece-Minutolo dei secc. XI/XVIII, dalla evidenza dell'ex Osteria (poi palazzo) del marchese Capece-Minutolo (secc.XVI-XVIII), fino alla villa Alicia Higgins, edificata dal marchese per la moglie di origini irlandesi, secondo lo stile architettonico in uso per le case dei nobili di campagna in Irlanda nel settecento e quella ottocentesca di palazzo Lamberti.
- Piazza Pertini, istituita recentemente, già Piazza principessa di Belmonte, così nata a fine sec. XIX e disegnata com'è nel 1948. L'operazione di piantumazione delle querce/ghiande avvenne in quell'anno, con eliminazione dei vecchi platani posti a corona esterna dell'intera piazza.
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[5]

Negli ultimi dieci anni la popolazione di Orta di Atella è quasi raddoppiata passando dai 13 070 abitanti del 2001 (censimento Istat), ai 27407 attuali.
CulturaModifica
IstruzioneModifica
La biblioteca comunale è situata in via Petrarca[6].
Geografia antropicaModifica
FrazioniModifica
CasapuzzanoModifica
È l'unica frazione presente nel comune. Possiede un territorio prevalentemente pianeggiante, sfruttato per l'agricoltura.
EconomiaModifica
L'economia è incentrata prevalentemente sull'agricoltura, in particolare sulla produzione di cereali, tabacco e aglio, e sulla presenza di piccole industrie alimentari, cartarie e calzaturiere.
AmministrazioneModifica
Il comune di Orta di Atella è stato sciolto due volte per infiltrazioni mafiose, nel 2008 (Amministrazione Del Prete) e nel 2019 (Amministrazione Villano).
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1987 | 1991 | Luigi Cirillo | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1991 | 1992 | Giuseppe La Notta | commissario prefettizio | Sindaco | |
1992 | 1996 | Antonio D'Errico | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
1996 | 2001 | Angelo Brancaccio | L'Ulivo, (PDS-PRC-PPI-RI-SDI-CS) | Sindaco | [8] |
2001 | 2006 | Angelo Brancaccio | L'Ulivo, (DS-PPI-PRC-PdCI-FdV-Civiche) | Sindaco | [9] |
2006 | 2008 | Salvatore Del Prete | Casa delle Libertà, (FI-AN, CCD, CDU) | Sindaco | [10] |
2009 | 2010 | Fulvio Rocco | commissario prefettizio | Sindaco | |
2010 | 2015 | Angelo Brancaccio | Lista civica (Centrosinistra) | Sindaco | [11] |
2015 | 2017 | Giuseppe Mozzillo | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [12] |
2017 | 2018 | Vincenzo Lubraro | commissario prefettizio | Sindaco | |
2018 | 2019 | Andrea Villano | Lista civica (Campania libera) | Sindaco | [13] |
2019 | in Carica | Buccino / Falasca / Guerriero | Commissione Straordinaria | Sindaco | [14] |
GemellaggiModifica
- Horta de Sant Joan in provincia di Tarragona (Catalogna). Nel convento francescano di questa località, San Salvatore da Horta (in catalano Salvador d'Horta), nativo di Santa Coloma de Farners e venerato ad Orta di Atella, visse per dodici anni.
SportModifica
Il calcio è lo sport più amato e seguito dagli ortesi. È nota in tutta la Regione la passione per l'ASD Ortese Calcio 1998, che dopo due stagioni vissute in Promozione, quest'anno dopo aver disputato un campionato sugli scudi, è ritornata nel massimo campionato dilettantistico campano (Eccellenza). Nella squadra atellana vi è il fratello maggiore di Lorenzo Insigne, Antonio. Orta di Atella vanta anche una importante tradizione nella Pallavolo con il Centro Volley Orta che partecipa al campionato di serie D e che nei suoi cinque anni di attività ha conquistato 8 titoli provinciali, 3 titoli regionali e 3 finali nazionali. Altri sport praticati ad Orta di Atella sono la Pallamano, con la storica Handball Orta (oggi U.S.C. Atellana Handball) ancora milita nel campionato nazionale di serie A2. Orta di Atella è famosa per la sua passione per il ciclismo. La società Ciclismo Orta è fucina di giovani talenti e colleziona successi sia in campo regionale che nazionale.
NoteModifica
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 458.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dettaglio Biblioteca, su anagrafe.iccu.sbn.it.
- ^ Comunali 07/06/1992 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ Comunali 17/11/1996 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ Comunali 13/05/2001 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ Comunali 28/05/2006 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ Comunali 28/03/2010 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ Comunali 31/05/2015 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ Comunali 10/06/2018 Area ITALIA Regione CAMPANIA Provincia CASERTA Comune ORTA DI ATELLA
- ^ In seguito a scioglimento per infiltrazioni camorristiche con Decreto del Presidente della Repubblica a Novembre 2019
BibliografiaModifica
- AA. VV., Note e documenti per la storia di Orta di Atella, Sant'Arpino, 2006.
- Alessandro Lampitelli, Casapozzano: la sua storia e la nostra origine, Sant'Arpino, 1986.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comune.ortadiatella.ce.it.
- Orta di Atella / Orta di Atella (altra versione), su sapere.it, De Agostini.
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