Pietro del Portogallo, conte di Urgell

Pietro Sanchez, Pero in aragonese, Petri in basco, Pedro in spagnolo, in portoghese e in galiziano, Pere, in catalano e Pedru in asturiano (Coimbra, 23 marzo 1187Maiorca, 2 giugno 1258), fu prima conte consorte di Urgell (1229-1231), poi conte titolare di Urgell (1231-1231) e infine signore di regno di Maiorca dal 1231 fino alla sua morte.

Pietro
Conte d'Urgell
In carica1231 –
1231
PredecessoreAurembiaix
SuccessorePonzio I pretendente
Il governo fu esercitato dal re d'Aragona Giacomo I, fino al 1236
Altri titoliSignore di regno di Maiorca
NascitaCoimbra, 23 marzo 1187
MorteMaiorca, 2 giugno 1258 (71 anni)
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco a Maiorca
Dinastiacasato di Borgogna
PadreSancho I del Portogallo
MadreDolce di Barcellona
ConiugeAurembiaix
FigliRodrigo e
Ferdinando, illegittimi
Miniatura di Pietro del Portogallo
Pietro del Portogallo, signore di Maiorca

Origine modifica

Secondo il Nobiliario di Pietro Alfonso, conte di Barcelos, era il figlio terzogenito del re del Portogallo Sancho I e della moglie, Aldonza[1] (1160-1198), che secondo gli Ex Gestis Comitum Barcinonensium era la figlia della regina di Aragona Petronilla (secondo la Ex Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium era figlia del re d'Aragona e conte di Sobrarbe e Ribagorza, Ramiro II[2] e della moglie, Matilde o Agnese) e del conte di Barcellona Raimondo Berengario IV[3] e quindi sorella del sovrano della corona d'Aragona, Alfonso II[3].
Sancho I del Portogallo, sempre secondo il Nobiliario di Pietro Alfonso, conte di Barcelos, era il figlio del re del Portogallo Alfonso I e della moglie, Mafalda[4], che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era la principessa Mafalda di Savoia (1125-1158), figlia secondogenita del conte di Savoia Amedeo III[5] e di Mafalda d'Albon.

Biografia modifica

Secondo il Chronicon Conimbricensi Pietro (Rex Dñs Petrus filius Regis Sancii et Reginæ Dñæ Dulciæ) nacque il 23 marzo (X kalendas Aprilis) 1187[6].

Il cronista Rodrigo Jiménez de Rada, nel suo De Rebus Hispaniæ lo enumera come il secondo[7] dei figli maschi (dopo Alfonso) di Sancho I e Dolce di Barcellona[8].

Pietro viene citato, assieme ai fratelli[9] Alfonso e Ferdinando, e alle sorelle, Teresa e Sancha nel documento n° 9 delle Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, inerente a una donazione fatta, nel 1189, dai suoi genitori, Sancho e Dolce al Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça[10].

Pietro viene inoltre citato, assieme ai fratelli e alle sorelle, nel testamento redatto dal padre Sancho, nell'ottobre del 1209, che compare come documento 10 delle Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, dove, stabilito che Alfonso gli sarebbe successo, a ciascuno di loro assegnava denaro e/o proprietà[11].

Alla morte del padre, nel 1212, il nuovo re Alfonso II si rifiutò di ottemperare alle disposizioni testamentarie[12]; le sue sorelle Teresa, Sancha e Mafalda che avevano ricevuto in eredità tre castelli, unitamente alle rispettive città, con le relative rendite, reclamarono vivacemente. Ma Alfonso II, invocando l'inalienabilità delle proprietà della corona, rifiutò di consegnarle[12].
Da questo fatto nacque una disputa tra il re e le tre sorelle, che avevano l'appoggio di Pietro e di buona parte della nobiltà; la disputa ben presto degenerò in un conflitto[12], in cui intervenne anche il marito separato di Teresa, il re del León Alfonso IX, che conquistò Coimbra[12]. Intervenne allora anche il re di Castiglia Alfonso VIII, in favore di re Alfonso[12].

La guerra civile si protrasse per circa cinque anni e, alla fine, vide il re vincitore[12].

Pietro dovette lasciare il Portogallo e si rifugiò in León, dove la sorella Teresa era stata regina, e dall'ex cognato, Alfonso IX di León, che era stato suo alleato durante la guerra civile, ottenne l'incarico di Maggiordomo (responsabile del palazzo), che tenne dal 23 settembre 1223 al 18 agosto 1230[13].
In quegli stessi anni andò anche in Marocco, dove fu al servizio del Miramolim (Amir al-Mu'minin, comandante dei credenti) degli Almohadi[14], in Aragona e in Catalogna, dove il re di Aragona Giacomo I, lo accolse benevolmente[14], concedendogli una proprietà nel Camp de Tarragona[15].

Come ci viene confermato sia dal cronista Rodrigo Jiménez de Rada, nel suo De Rebus Hispaniæ, che dalle Pruebas de la Historia de la Casa de Lara, il 15 luglio del 1229, a Valls, Pietro sposò la contessa d'Urgell Aurembiaix[8][16] (1196-1231), che come ci confermano sia la Historia de los condes de Urgel, Tomo I, che la Pruebas de la Historia de la Casa de Lara fu l'unica figlia del conte di Urgell Ermengol VIII[17] e della moglie[18], la contessa di Subirats, Elvira Perez[16] († dopo il luglio 1220), figlia del Signore de Molina e Mesa, XIII visconte di Narbona, il conte Pedro Manrique de Lara (?-1202) e della moglie, Sancha di Navarra (1148-1176), figlia del signore di Monzón e Logroño e re di Pamplona, García IV Ramírez detto il Restauratore, e di Urraca Alfonso di Castiglia, figlia illegittima del re di León e Castiglia, Alfonso VII e di Urraca Fernández de Castro[19].
La Historia de los condes de Urgel, Tomo I, ci riporta il documento del contratto matrimoniale[20].

La contessa Aurembiaix de Urgell era al suo secondo matrimonio essendosi separata, da un anno circa, dal signore della Casa di Castro, Álvaro Pérez de Castro «el Castellano», sposato, nel 1212 e poi nel 1228, per avere l'aiuto del re d'Aragona Giacomo I, a riconquistare la contea di Urgell, scacciandone Guerau IV di Cabrera (fu scacciato in quello stesso anno[21]), aveva firmato un accordo di concubinaggio con lo stesso Giacomo I, che prevedeva, che in mancanza di eredi la contea di Urgell andasse a Giacomo I[22] (il contratto ci viene fornito dalla Historia de los condes de Urgel, Tomo I[23]).

Nel 1230 Pietro fece un giuramento di fedeltà al re di Aragona Giacomo I (il documento ci viene fornito dalla Historia de los condes de Urgel, Tomo I[24]), e, lasciato l'incarico di maggiordomo del León, aiutò il vescovo di Tarragona a conquistare l'isola di Ibiza ai Mori.

Nel 1231, alla morte di sua moglie, nel mese di settembre, divenne il conte effettivo di Urgell, come aveva deciso la moglie con il testamento, redatto un mese prima della morte (la Historia de los condes de Urgel, Tomo I, ci riporta il testamento[25])
La contea però era reclamata anche da Ponzio IV di Cabrera.
Intervenne il re di Aragona Giacomo I e, secondo il documento cap. 12 della Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I, nel 1231, Pietro sottoscrisse un accordo con Giacomo I, in cui accettava di restituirgli la contea di Urgell[26], che gli sarebbe spettata a Giacomo, secondo l'accordo che aveva stipulato con Aurembiaix, nel 1228, e, in cambio, Giacomo I, pur mantenendo il titolo di re concedeva a Pietro, per la durata della sua vita, la sovranità sul regno di Maiorca, con il titolo di Signore delle Baleari[27] (la Historia de los condes de Urgel, Tomo I, ci riporta il documento del contratto stipulato da Pietro del Portogallo e Giacomo I d'Aragona[28]).

Nel documento n° 2947 delle Layettes du Trésor des Chartes II di suo nipote Alfonso, conte delle Fiandre, Pietro viene citato come zio paterno signore del regno di Maiorca (patruus noster P. dominus regni Majoricarum)[29].

Fino al 1244 si occupò della sua signoria, partecipando anche alla conquista di Ibiza nel 1235[15].
Nel 1244 perse la signoria di Maiorca[13]: la scambiò con alcune signorie a nord di Valencia: Morella, Almenara, Castelló e Segorbe, per partecipare, assieme a Giacomo I, alla conquista del regno di Valencia, nel 1245[15].
Poi, nel 1247, si recò in Portogallo per aiutare il nuovo re, il nipote, Alfonso III il Restauratore, partecipando alla presa di Siviglia. Infine, tra il 1250 e il 1251, ricambiò le signorie valenziane con la signoria delle Baleari[15], dove morì nel 1258, restituendo il regno di Maiorca al re d'Aragona Giacomo I.
Pietro fu tumulato nella chiesa di san Francesco a Maiorca[13].

Discendenza modifica

Pietro non ebbe discendenza legittima. ma da un'amante di cui non si conosce il nome ebbe due figli illegittimi[13][30]:

  • Rodrigo de Urgel “il Magistro”, citato nella Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I[31], sepolto nella chiesa di Santa Cruz di Coimbra
  • Fernando Pedro de Urgell, citato nella Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I[31], sepolto nella chiesa di Santa Cruz di Coimbra.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico del Portogallo Roberto I di Borgogna  
 
Sibilla di Barcellona  
Alfonso I del Portogallo  
Teresa di León Alfonso VI di León  
 
Jimena Núñez de Lara  
Sancho I del Portogallo  
Amedeo III di Savoia Umberto II di Savoia  
 
Giselda di Borgogna  
Mafalda di Savoia  
Adelaide  
 
 
Pietro del Portogallo  
Raimondo Berengario III di Barcellona Raimondo Berengario II di Barcellona  
 
Matilde d'Altavilla  
Raimondo Berengario IV di Barcellona  
Dolce I di Provenza Gilberto I di Gévaudan  
 
Gerberga di Provenza  
Dolce di Barcellona  
Ramiro II d'Aragona Sancho Ramírez d'Aragona  
 
Felicia di Ramerupt  
Petronilla d'Aragona  
Agnese d'Aquitania Guglielmo IX d'Aquitania  
 
Filippa di Tolosa  
 

Note modifica

  1. ^ (ES) #ES Nobiliario, pag. 30
  2. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XII, Ex Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium, pag 361
  3. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XII, Ex Gestis Comitum Barcinonensium, cap. 17, pag 377
  4. ^ (ES) #ES Nobiliario, pag. 29
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1144, pag. 837 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) España Sagrada, Tomus XXIII, Chronicon Conimbricensi, Era MCCXXV, pag. 333
  7. ^ Rodrigo Jiménez de Rada non considera il figlio maschio primogenito, Raimondo, in quanto premorto al padre Sancho
  8. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XII, Roderici Toletani Archiepiscopi De Rebus Hispaniæ, Liber IX, ex libro VII, cap. 5, pag. 383
  9. ^ Il fratello primogenito, Raimondo, non compare in quanto già deceduto, nel 1185
  10. ^ (LA) Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I, cap. 9, pp. 16 e 17
  11. ^ (LA) Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I, cap. 10, pp. 17 - 21
  12. ^ a b c d e f Edgar Prestage, "Il Portogallo nel medioevo", pag. 587
  13. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :Re portoghesi - Infante dom PEDRO de Portugal
  14. ^ a b (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 500
  15. ^ a b c d (EN) #ES Pere I d'Urgell
  16. ^ a b (LA) Pruebas de la Historia de la Casa de Lara, primo documento di pag 13
  17. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 438
  18. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 432
  19. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà castigliana - PEDRO Manrique de Lara
  20. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pagg. 501 e 502
  21. ^ (EN) #ES Chaytor, H. J. A History of Aragon and Catalonia
  22. ^ (EN) #ES Aurembiaix of Urgell
  23. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pagg. 463 - 466
  24. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 503
  25. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pagg. 506 - 508
  26. ^ Il re di Aragona Giacomo I assunse il governo della contea di Urgell, che poi concesse, nel 1236, a Ponzio IV di Cabrera, che divenne Ponzio I di Urgell
  27. ^ (LA) Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I, cap. 12, pp. 25 - 27
  28. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pagg. 509 - 512
  29. ^ (LA) Layettes du Trésor des Chartes, tomo II, doc. 2947, pag. 460
  30. ^ (EN) #ES Genealogy :capetingi del Portogallo - Pedro
  31. ^ a b (LA) Provas da Historia Genealogica da Casa Real Portugueza, tomo I, pag.101

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica