Sancho I del Portogallo
Sancho I | |
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Ritratto di Sancho I del Portogallo | |
Re del Portogallo | |
In carica | 6 dicembre 1185 - 26 marzo 1212 |
Incoronazione | 9 dicembre 1185 |
Predecessore | Alfonso I |
Successore | Alfonso II |
Nome completo | Sancho Alfonso di Borgogna |
Nascita | Coimbra, Portogallo, 11 novembre 1154 |
Morte | Coimbra, Portogallo, 26 marzo 1212 |
Luogo di sepoltura | Monastero della Santa Croce, Coimbra |
Padre | Alfonso I |
Madre | Mafalda di Savoia |
Consorte | Dolce di Barcellona |
Figli | Teresa Sancha Raimondo Costanza Alfonso Pietro Ferdinando Enrico Bianca Berengaria Mafalda Più altri otto figli illegittimi |
Sancho Alfonso, conosciuto anche come Martino, detto il Popolatore (o Povoador) (Sancho anche in spagnolo, in aragonese, in portoghese e in galiziano, Sanç, in catalano e Antso in basco; Coimbra, 11 novembre 1154 – Coimbra, 26 marzo 1212), fu il secondo re del Portogallo dal 6 dicembre 1185 sino alla sua morte.
Origine[1][2][3]Modifica
Figlio del re del Portogallo Alfonso I e della principessa Mafalda di Savoia (1125-1158), figlia secondogenita del conte di Savoia Amedeo III e di Mafalda d'Albon.
BiografiaModifica
Secondo le Cronache Lusitane[4] lo citano come Martino (D. Martinus cognomento Sancius) l'unico figlio maschio sopravvissuto al padre, che ebbe tale nome, in quanto nato nella notte di san Martino, quando il padre aveva 26 anni[1].
Sancho fu armato cavaliere, il 15 agosto 1170, dal padre in seguito all'incidente di Badajoz, dove aveva subito una grave ferita (fuggendo a cavallo, si ruppe una gamba) e prese atto che la sua carriera militare era finita.
Dato che il Portogallo non aveva tradizioni per la successione era consigliabile che sudditi e stranieri cominciassero a trattare con l'erede, per cui il padre introdusse Sancho nel governo dell'amministrazione e nel controllo degli affari militari.
Nel 1175 (secondo le Cronache Lusitane[4], il matrimonio avvenne nel 1174), Sancho sposò Dolce di Barcellona (1160-1198)[1], figlia della regina di Aragona, Petronilla e del conte di Barcellona, Raimondo Berengario IV e quindi sorella del sovrano della corona d'Aragona, Alfonso II.
Nel 1178, avendo ormai il comando delle truppe portoghesi, Sancho invase al-Andalus, riuscendo a raggiungere Siviglia e a dare fuoco a due sobborghi della città.
L'imperatore del Marocco, l'almohade Yusuf, spaventato da tanta temerarietà, decise di attaccare il Portogallo e dopo alcuni vani tentativi, nel 1184, invase il Portogallo con un esercito reclutato in Nordafrica e, nel mese di maggio, assediò a Santarém il re Alfonso I; il principe Sancho riusciva a tenere a bada gli assedianti, ma la salvezza furono i 20.000 uomini inviati dall'arcivescovo di Santiago di Compostela, a giugno, e l'esercito leonese del cognato Ferdinando II, giunto a luglio, che ruppero l'assedio.
L'imperatore del Marocco, Yusuf, morì nel corso del 1185 ed il suo esercito fu disperso ed un secondo attacco via mare a Lisbona fallì, scongiurando definitivamente il pericolo.
Sancho divenne Re, il 6 dicembre 1185, all'età di trent'anni, alla morte del padre Alfonso I[1].
Immediatamente Sancho si dedicò alla ricostruzione delle città ed alla costruzione di nuove, incoraggiando gli ordini militari (templari, ospitalieri, Calatrava e Santiago) a costruire castelli, onde proteggere i coloni dietro a robuste mura; inoltre gli ordini militari in battaglia possedevano la disciplina che faceva difetto alle truppe reali e comunali.
Nello stesso tempo cercò di rimettere in discussione il tributo annuale perpetuo, a suo tempo concordato che pagava a Roma per l'investitura del papa ricevuta da suo padre; dopo aver mercanteggiato si concordò per 100 bizanti d'oro.
Nel 1189, alleatosi a due flotte di crociati che navigavano verso la Palestina, Sancho si spinse in Algarve, dove sbarcato con gli alleati conquistò Alvor (Portimão) e Silves, una città grande e molto ricca. Questa prima spedizione navale portoghese portò alla sottomissione della parte occidentale dell'Algarve, per cui, nel 1190, assunse anche il titolo di re dell'Algarve[1], e poi risalendo la provincia musulmana alla riconquista di Beja.
Allora il nuovo imperatore almohade del Marocco, Ya'qūb, reagì assediando Silves e lasciando una guarnigione per l'assedio si diresse al Tago lo superò, conquistò Torres Novas e mise il campo di fronte alla fortezza dei templari di Tomar. Ma ancora una volta una flotta di crociati che era entrata nel Tago fu disposta ad aiutare Sancho.
Ya'qūb, anche a causa di una pestilenza che aveva colpito il suo campo si dovette ritirare a Siviglia; ma l'anno dopo (1190) riprese Silves, una parte delle conquiste di Sancho nell'Algarve e Alcácer. Sancho si rassegnò alle perdite subite ma, onde prevenire futuri attacchi dai musulmani, piazzò delle roccaforti militari sulla riva destra del Tago, ripopolò la provincia con coloni del nord e restaurò il castello di Leiria
Sancho partecipò con un contingente di truppe portoghesi alla battaglia di Alarcos (18 luglio 1196), in cui il re di León, suo nipote, Alfonso IX non partecipò ed in cui il re di Navarra, Sancho VII, arrivò in ritardo, e la battaglia si risolse in una sconfitta.
Nel 1197, in guerra col nipote e genero, Alfonso IX, entrò nel sud della Galizia ed occupò la città di Tui per due anni e a pace fatta costruì la città di Guarda a protezione della frontiera orientale.
Nel 1200 avviò trattative (che però non andarono a buon fine) col re d'Inghilterra, Giovanni senza Terra per dargli in moglie una delle sue figlie.
Nel 1202, il Portogallo subì una grave carestia che determinò la perdita di parecchie vite umane e ciò costrinse Sancho ad aumentare, nei suoi ultimi anni di regno, gli sforzi per ripopolare il regno, creando città e distretti anche a sud del Tago. Queste opere e l'aver mantenuto la pace con tutti i vicini per parecchio tempo, e non le conquiste militari, gli diedero la gloria.
Negli ultimi anni di regno, Sancho ebbe occasione di inimicarsi sia il vescovo di Oporto (che era stato imprigionato dai suoi concittadini coi quali il re si era schierato) sia con quello di Coimbra (che colpì il re con l'interdetto per la sua cattiva condotta) che Sanzio imprigionò e respinse anche la protesta di papa Innocenzo III.
Prima di morire si riappacificò con entrambi i vescovi.
Sancho I morì a Coimbra, il 26 marzo del 1212, e a Coimbra fu tumulato nel monastero della Santa Croce, dove erano già stati tumulati i suoi genitori; gli successe il figlio Alfonso II[1].
Il regno di Sancho fu caratterizzato da un generale sviluppo, dal ripopolamento e fondazione di città di alcune zone del paese e con il patrocinio delle lettere[1].
Discendenza[1][2][5]Modifica
Sancho e Dolce ebbero undici figli:
- Teresa del Portogallo (1176-1250), che sposò nel 1191 Alfonso IX, separata, nel 1195. Fu beatificata nel 1705.
- Sancha del Portogallo (1178- 13 marzo 1229), fondò e fu la prima Badessa del convento di Lorvão. Fu beatificata il 23 dicembre del 1705.
- Raimondo del Portogallo (ca. 1180-1189) fu incoronato principe del Portogallo, nel 1185. Tumulato a Coimbra.
- Costanza del Portogallo (1182- convento di Lorvão, 1202). Tumulata a Lorvao.
- Alfonso del Portogallo (1185-1223), re del Portogallo.
- Pietro del Portogallo (1187-1255), sposò nel 1229 Arembiaux, contessa d'Urgell.
- Ferdinando del Portogallo (1188-1233), sposò, nel 1212, la contessa delle Fiandre, Giovanna, figlia maggiore dell'imperatore di Costantinopoli, Baldovino I di Costantinopoli.
- Enrico del Portogallo (1189-1191). Tumulato nel monastero della Santa Croce a Coimbra.
- Bianca del Portogallo (1192-1240), Signora di Guadalajara, dove morì. Tumulata nel monastero della Santa Croce a Coimbra.
- Berengaria del Portogallo (1194-Ringsted 27 marzo 1221), sposò nel maggio 1214 Valdemaro II di Danimarca e fu conosciuta col nome di regina Bringrenila.
- Mafalda del Portogallo (1197-1256), sposò nel 1215 il re di Castiglia, Enrico I, da cui si separò, per consanguineità, nel 1216. Fu beatificata il 7 giugno 1793, da papa Pio VI.
Sancho ebbe anche due amanti: Maria Aires de Fornelos che gli diede due figli illegittimi:
- Martin Sanchez (ca. 1199-1260), primo conte de Trastâmara, governatore di León e Galizia. Sposò Eulalia Perez de Castro.
- Urraca Sanchez (ca. 1200- dopo il 1256), sposò Lorenzo Soarez de Riba Douro, prima alfiere (1195-1196) e poi primo maggiordomo (1205) del re di León Alfonso IX.
e Maria Paez de Ribeira, che gliene diede sei:
- Nuño Sanchez, morto giovane.
- Gil Sanchez (?-1236) sposò Maria Garcia de Sousa, Fu tumulato a Coimbra.
- Rodrigo Sanchez (?-1245) , morto in battaglia vicino ad Oporto e tumulato nel monastero di Grijo. Non si conosce il nome della moglie da cui ebbe un figlio:
- Alfonso Rodriguez (?- dopo il 1294), monaco francescano.
- Teresa Sanchez (1190/1200-1230), tra il 1211 e il 1212 sposò Alfonso Tellez de Meneses, signore di Albuquerque.
- Constanza Sanchez (1204-1269), suora al monastero della Santa Croce di Coimbra, dove fu tumulata.
- Mayor Sanchez (?-?), suora al monastero della Santa Croce di Coimbra, dove fu tumulata.
NoteModifica
- ^ a b c d e f g h (EN) Portogallo
- ^ a b (EN) Capetingi
- ^ (DE) Alfonso I del Portogallo genealogie mittelalter Archiviato il 2 july 2008 Data nell'URL non combaciante: 2 luglio 2008 in Internet Archive.
- ^ a b Le Cronache Lusitane è una cronaca della Storia del Portogallo che inizia dalle prime migrazioni dei Visigoti (datate 311), sino al regno di Alfonso I (1139-1185)
- ^ (DE) Sancho I di Portogallo genealogie mittelalter Archiviato il 2 july 2008 Data nell'URL non combaciante: 2 luglio 2008 in Internet Archive.
BibliografiaModifica
- Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 865–896
- E.F. Jacob, "Innocenzo III", in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 5–53
- Frederick Maurice Powicke, Inghilterra: Riccardo I e Giovanni, in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 776–828
- Frederick Maurice Powicke, I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia, in «Storia del mondo medievale», vol. VI, 1999, pp. 143–197
- Edgar Prestage, Il Portogallo nel Medioevo, in «Storia del mondo medievale», vol. VII, 1999, pp. 576–610
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sancho I del Portogallo
Collegamenti esterniModifica
- Sancho I del Portogallo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Sancho I del Portogallo, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Sancho I del Portogallo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Sancho I del Portogallo, su Find a Grave.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 266718122 · ISNI (EN) 0000 0003 8283 9231 · LCCN (EN) n80160278 · GND (DE) 1011398133 · BNF (FR) cb166033028 (data) · BAV (EN) 495/138195 · CERL cnp01286282 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80160278 |
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