Riforme di misure e pesi nel Granducato di Toscana (1781-1782)

Nel 1781-1782, con tre editti, fu progressivamente reso obbligatorio nel Granducato di Toscana l'uso delle unità di misura di Firenze.

Riforme di misure e pesi nel Granducato di Toscana del 1781-1782
Pietro Leopoldo di Toscana
StatoGranducato di Toscana
Tipo leggeRiforma delle unità di misura
Promulgazione
A firma diLeopoldo II d'Asburgo-Lorena
SostituisceMisure fino al XVI sec.

Nonostante la loro abrogazione, alcune unità locali risultavano ancora in uso nella seconda metà dell'Ottocento e furono riportate nelle tavole del 1877.[1]

Uniformità delle misure di lunghezza nel territorio di Firenze modifica

Con editto del 13 marzo 1781, come primo passo verso l'uniformità delle unità di misura, vennero abrogati il braccio a terra e lo stioro fiorentino nel contado di Firenze.[2]

Restarono così in suo solo il braccio fiorentino (in precedenza detto da panno) e le misure di superficie derivate.

Unità abolite modifica

A Firenze:

NomeValoreNote
Braccio a terra0,5512mpari a   del braccio fiorentino
20Soldo
24012Denaro
NomeValoreNote
Stioro fiorentino524,96pari a 1728 braccia quadre a terra
12Panoro
14412Pugnoro
172814412Braccio quadro a terra

Estensione a Pisa delle unità di misura e di peso di Firenze modifica

 
Tabella di conversione, restaurata ed esposta a Palaia

Con editto del 2 maggio 1781 si stabilì l'utilizzo delle unità di misura e di peso fiorentine a Pisa e nella sua provincia, escluso il peso per la vendita del sale.[3]

Apparentemente la varietà di staia in uso a Pisa, con piccole differenze rispetto allo staio fiorentino, sarebbe dovuta solo a negligenza o a involontaria imprecisione nella verifica delle misure, perché sin dall'anno 1406 a Pisa erano in uso le unità di misura di Firenze.[4]

Territorio modifica

Le comunità interessate dalla riforma furono Bagni di San Giuliano, Bibbona, Campiglia, Cascina, Castellina Marittima, Chianni, Casale, Fauglia, Guardistallo, Gherardesca, Laiatico, Lari, Livorno, Lorenzana, Montescudaio, Orciano, Palaia, Peccioli, Pisa, Pontedera, Ponsacco, Rosignano, Sassetta, Vicopisano.

Estensione delle unità di misura e di peso di Firenze al Granducato modifica

Con editto dell'11 luglio 1782 venne completata la riforma estendendo le unità fiorentine a quasi tutto il Granducato di Toscana. Furono esentati i territori della Lunigiana, di Barga e di Pietrasanta.[5]

La corrispondenza metrica è ricavata dalle tavole ufficiali edite nel 1877.[1]

Misure di lunghezza modifica

NomeValore
Braccio fiorentino0,5836m
20Soldo
24012Denaro
288014412Punto

Misure di superficie modifica

NomeValore
Quadrato3406,19
10Tavola
10010Deca
100010010Pertica
10000100010010Braccio quadrato

Misure di capacità per gli aridi modifica

NomeValore
Staio24,3629L
4Quarto
6416Quartuccio
64001600100Centesimi

Misure di capacità per i liquidi modifica

Misure da vino:

NomeValore
Barile da vino45,5840L
20Fiasco
1608Quartuccio
16000800100Centesimi

Misure da olio:

NomeValore
Barile da olio33,4289L
16Fiasco
1288Quartuccio
12800800100Centesimi

Pesi modifica

NomeValore
Libbra339,5g
12Oncia
28824Denaro
691257624Grano

Territorio modifica

Nelle tavole di ragguaglio del 1782 i comuni sono divisi in due gruppi

Note modifica

Voci correlate modifica