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La Juventus Football Club S.p.A. (dal latino: iuventūs, gioventù, /juˈvɛntus/)[1] nota anche come Juventus o, più brevemente, Juve ([ˈjuːve]),[2] è una società calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondato nel 1897, è il secondo club per anzianità tra quelli tuttora attivi dopo il Genoa (1893),[3] il più titolato e con maggior tradizione sportiva del Paese nonché uno dei più blasonati al mondo avendo vinto un record di 61 trofei ufficiali includendo il primato di 32 titoli di campione d'Italia e 11 titoli in competizioni gestite dall'UEFA).[4]

Originariamente costituita come l'associazione polisportiva «Sport-Club Juventus» da un gruppo di studenti liceali torinesi, tra cui i fratelli Eugenio ed Enrico Canfari,[5] venne inscritta con il nome di «Foot-Ball Club Juventus» alla Federazione Italiana Foot-Ball (FIF) nel 1900, partecipando sin da allora nella massima categoria del calcio nazionale, eccezion fatta per la stagione 2006-07. La squadra disputò i suoi primi incontri indossando una divisa rosa sino a 1903, anno in cui adottò l'attuale tenuta di gioco bianca e nera a strisce verticali, ottenendo il suo primo titolo ufficiale nel 1905 e affrontando le gare casalinghe in diversi scenari situati nei pressi della città, essendo l'ultimo di essi lo Juventus Stadium, il primo stadio moderno di proprietà di una società calcistica concepito nella Penisola.[6]

L'avvento alla presidenza dell'avvocato Edoardo Agnelli nel 1923 costituì il primo e più duraturo sodalizio sportivo in Italia,[7] introdurrendo un modello di gestione con cui la squadra avrà vinto un record di cinque titoli nazionali consecutivi (1931-1935), divenendo contemporaneamente un strumento anticampanilistico e d'italianità[8] che avrà decentrato la propria tifoseria,[9] che sarà divenuta la più numerosa in patria[10] e, ulteriormente, una delle maggiori a livello globale;[11][12] essendo distribuita in maniera pressoché uniforme su tutto il territorio nazionale e, all'estero, principalmente nei paesi a forte emigrazione italiana.[13]

Nel 1945 assunse l'attuale ragione sociale scindendosi della Compagnia Industriale Sportiva Italia (CISITALIA), a cui s'era associata durante la Resistenza partigiana, per tornare a essere gestita dalla famiglia Agnelli un biennio più tardi.[14][15] I successi negli anni 1950 spinsero il club alla ribalta del calcio italiano,[7] acquisendo dimensione aziendale nel 1967,[16] dopodiché darà inizio a una politica graduale orientata all'autofinanziamento e diversificazione dei ricavi con cui si posizionerà dalla seconda metà degli anni 1990, e in modo pressoché stabile, tra le prime dieci società calcistiche su scala mondiale in ambito finanziario,[17] essendo quotata in Borsa dal 2001.[18]

Prima società sportiva italiana a giungere status professionistico ante litteram,[19] nonché primo fornitore della squadra nazionale italiana, a cui contribuisce ininterrottamente dal 1924 e rivelandosi determinante ai titoli mondiali del 1934; 1982 e 2006;[20] in virtù ai propri risultati sportivi, la squadra fu inserita al settimo posto – prima italiana – nella classifica secolare sui migliori club al mondo stilata dalla FIFA nel 2000, mentre che nove anni più tardi, al termine di un'indagine condotta dalla Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS), fu nominata miglior club italiano e secondo a livello europeo del Novecento.[21]

  1. ^ Luciano Canepari, Juventus, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. ^ Luciano Canepari, Juve, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  3. ^ Sono tuttora attive in Italia otto società sportive fondate prima del 1897 ma le cui sezioni calcistiche sono nate dopo la fondazione della Juventus oppure, anche qualora nate prima, ormai non sono più esistenti. Esse sono la Ginnastica Torino (fondata nel 1844, sezione calcio esistita dal 1897 al 1902); l'Internazionale Torino (1891-1899), la Sampierdarenese di Genova (fondata nel 1891, sezione calcio nata nel 1911, nel 1946 confluita nella Sampdoria), la Pro Vercelli (nata come società di ginnastica nel 1892 e calcistica nel 1903), il Torinese (nato nel 1894 e confluito nel 1906 nel Torino), l'Andrea Doria, genovese (fondato come club di ginnastica nel 1895, e la cui sezione calcistica, nata nel 1900, fu un'altra delle squadre che diede origine alla citata Sampdoria), l'Udinese (fondato come società ginnastica e di scherma nel 1896, la cui sezione calcistica venne istituita ufficialmente nel 1911), e infine il Liguria (fondato nell'aprile 1897, il suo esordio nel calcio italiano accadde nel 1911, essendo assorbita dalla sezione calcistica della Sampierdarenese otto anni più tardi).
  4. ^ (EN) Juventus building bridges in Serie B, in Fédération Internationale de Football Association, 20 novembre 2006. URL consultato il 26 settembre 2008.
  5. ^ Manzo, Peirone, «Calcio», p. 86
  6. ^ FIGC – ReportCalcio 2013, p. 154
  7. ^ a b Roberto Beccantini, AGNELLI; Edoardo, Giovanni, Umberto, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002. URL consultato il 23 febbraio 2015.
  8. ^ Filmato audio Giovanni De Luna, 100 secondi: Nasce la Juventus, RAI Storia, a 0:01:13. URL consultato il 1º settembre 2014.
  9. ^ Aldo Agosti, Juve anni 30. Il successo del pragmatismo, pp. 914-915
  10. ^ (EN) Massimo Franchi, Gentile, Boniek, Zidane and friends (PDF), in The FIFA Weekly, n. 10, Fédération Internationale de Football Association, 13 marzo 2015, p. 12, OCLC 862248672.
  11. ^ (FR) La Vieille Dame marche vite et ne trébuche pas, in Fédération Internationale de Football Association, 11 maggio 2012. URL consultato il 13 maggio 2012.
  12. ^ (EN) AA.VV., Sports DNA, Repucom S.A., 2015 [2014]., cfr. anche Bilancio di sostenibilità 2016, p. 43
  13. ^ (FR) Laurent Flandre, Juventus de Turin, qui est cette «vieille dame» centenaire?, in l'Humanité, 15 gennaio 1997. URL consultato il 20 marzo 2015.
  14. ^ Pennacchia, p. 133
  15. ^ Bainer et al, p. 54
  16. ^ Valerio Castronovo, Agnelli. Aristocrazia senza sprechi, pp. 712-713
  17. ^ In termini di fatturato, valore borsistico e profitti.
  18. ^ Juventus Football Club, in Borsa Italiana S.p.A. URL consultato il 14 aprile 2015.
  19. ^ Tranfaglia, Zunino, p. 193
  20. ^ (ES) José López Carreño, Los Campeones de los Mundiales y la influencia de sus jugadores, in Cuadernos de Fútbol, n. 58, Centro de Investigaciones de Historia y Estadística del Fútbol Español, ottobre 2014, ISSN 1989-6379 (WC · ACNP).
  21. ^ Al termine della citata indagine l'IFFHS piazzò inoltre la Juventus al primo posto europeo per risultati sportivi nella graduatoria limitata al decennio del 1990; in quel periodo la squadra torinese vinse tre campionati di Serie A, una Coppa Italia, due Supercoppe LNP, una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Coppa UEFA, una Coppa Intertoto UEFA e una Supercoppa UEFA, oltre a essere premiata in due occasioni dal succitato organismo quale squadra mondiale dell'anno (1993 e 1996), cfr. (EN) Europe's Club of the Century, in International Federation of Football History & Statistics, 10 settembre 2009. URL consultato il 14 settembre 2009.

L'insieme di politiche dirigenziali condotte dall'antica icona del club Giampiero Boniperti a cavallo tra gli anni 1970 e '80 e gli allori ottenuti dalla squadra giudata da Giovanni Trapattoni, che diverrà la prima – e tuttora l'unica – al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei messi in palio dalla confederazione di appartenenza,[1]

  1. ^ Infatti, tra il 1971 e 1986 la Juventus ottene inizialmente tre campionati in quattro stagioni e, sotto la direzione tecnica di Giovanni Trapattoni, altri sei titoli di lega e tutte e tre le principali competizioni confederali, la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA, un traguardo senza precedenti nel calcio europeo a cui si aggiunsero la Supercoppa europea 1984 e nella [[Coppa Intercontinentale 1985 (calcio)|]]. Tale primato sarebbe riproposto dalla squadra bianconera quattordici anni più tardi con il trionfo nella quinta edizione della Coppa Intertoto UEFA dopo essere inizialmente eguagliato dagli olandesi dell'Ajax nel 1992; cfr. (EN) Giovanni Trapattoni, in Union des Associations Européennes de Football, 31 maggio 2011. URL consultato il 5 febbraio 2013.
    (EN) 1985: Juventus end European drought, in Union des Associations Européennes de Football, 8 dicembre 1985. URL consultato il 14 febbraio 2012.
    Paul Saffer, Paris sulle orme della Juventus, in Union des Associations Européennes de Football, 10 aprile 2016. URL consultato il 10 aprile 2016.