4ª Divisione corazzata delle guardie "Kantemirovka"

unità militare dell'esercito russo

La 4ª Divisione corazzata delle guardie "Kantemirovka-J. V. Andropov" (in russo 4-я гвардейская танковая Кантемировская дивизия имени Ю. В. Андропова?, 4-ja gvardejskaja tankovaja Kantemirovskaja divizija imeni J. V. Andropova, unità militare 19612) è un'unità delle Forze terrestri russe, subordinata alla 1ª Armata corazzata delle guardie del Distretto militare occidentale e con base a Naro-Fominsk.

4ª Divisione corazzata delle guardie "Kantemirovka-J. V. Andropov"
Grande emblema della divisione
Descrizione generale
Abbreviazione4 гв. тд
Attiva1945 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1945 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1991 - 2009) (2013 - oggi)
TipoDivisione
RuoloCarristi
Guarnigione/QGNaro-Fominsk
EquipaggiamentoT-80U
T-80BV
T-80BVM
Motto"Onore e gloria" ("Честь и слава")
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Putsch di agosto
Crisi costituzionale del 1993
Prima guerra cecena
Seconda guerra cecena
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine di Lenin
Ordine della Bandiera rossa
Onori di battagliaKantemirovka
Parte di
Forze terrestri russe
Comandanti
Comandante attualeColonnello Evgenij Žuravlëv
Degni di notaAndrej Mordvičev
Andrej Kolesnikov
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Conosciuta semplicemente come "Divisione Kantemirovka", prima dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022 era considerata una delle unità più preparate e meglio equipaggiate dell'esercito russo, e nel corso della sua storia ha svolto anche un importante ruolo politico-militare nel turbolento periodo fra il collasso dell'Unione Sovietica e la formazione della Federazione Russa.

Storia modifica

Unione Sovietica modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: 4º Corpo corazzato delle guardie.

La divisione venne creata il 14 giugno 1945, in seguito alla smobilitazione conseguente alla fine della seconda guerra mondiale, riorganizzando il 4º Corpo corazzato delle guardie "Kantemirovka", unità veterana del conflitto formata inizialmente nel 1942 come 17º Corpo corazzato, intitolata all'omonimo villaggio teatro di un'importante battaglia durante l'Operazione Piccolo Saturno e promossa a unità delle guardie nel gennaio 1943. Venne trasferita presso la sua sede attuale di Naro-Fominsk, nell'oblast' di Mosca, il 17 settembre 1945.

Il 23 febbraio 1984 venne ufficialmente intitolata a Jurij Vladimirovič Andropov, segretario generale del PCUS da poco deceduto.[1]

Elementi della divisione sono stati schierati a Mosca durante il tentato golpe dell'agosto 1991 ai danni del presidente sovietico Michail Gorbačëv.[2]

Federazione Russa modifica

Ereditata dalla Russia dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica, la divisione ha svolto un ruolo cruciale a supporto di Boris El'cin nel corso della crisi costituzionale del 1993 fra il presidente e il parlamento russo.[3]

Elementi della divisione hanno partecipato alla prima guerra cecena, dove i soldati hanno preso parte al fallito assalto a Groznyj di novembre 1994 e alcuni sono stati catturati.[4] Il personale dell'unità è stato impiegato in operazioni di peacekeeping in Ossezia del Sud nel 1997 e in Kosovo dal 1998 al 2002.[5] In seguito la divisione ha combattuto nella seconda guerra cecena.[6]

Alla divisione sono state intitolate la via e l'omonima stazione Kantemirovskaja della Metropolitana di Mosca.

 
Carri T-80U della 4ª Divisione corazzata durante un'esercitazione, aprile 2016

Nell'ambito della seconda riforma Putin delle forze armate russe, nel 2009 la divisione è stata sciolta, venendo riorganizzata come 4ª Brigata corazzata delle guardie.[6] Nel maggio 2013 è stata ricostituita per ordine del ministro della difesa Sergej Šojgu.[7] Questo ordine seguiva le intenzioni del presidente russo Vladimir Putin di "rafforzare la continuità storica" delle forze armate ripristinando celebri formazioni militari del passato, come la 4ª Divisione "Kantemirovka" e la 2ª Divisione "Taman".[8] Nel 2015 è stata ricostituita anche la celebre 1ª Armata corazzata delle guardie, includendo le due divisioni appena ricreate.[9]

Guerra russo-ucraina modifica

La divisione ha preso parte all'invasione russa dell'Ucraina del 2022, con il compito di occupare Charkiv e proteggere il fianco dell'offensiva verso Kiev attraverso regione di Sumy.[10] Durante le prime fasi della guerra l'unità non è riuscita a isolare la città, e l'intera operazione è stata definita "titubante e dilettantistica" da ufficiali dell'intelligence occidentali. In meno di un mese la divisione ha subito perdite devastanti, fino all'80% dei mezzi pesanti, per opera principalmente della 93ª Brigata meccanizzata "Cholodnyj Jar" dell'esercito ucraino.[11][12][13] A causa del completo fallimento dell'offensiva il comandante della 1ª Armata corazzata delle guardie, tenente generale Sergej Kisel', è stato rimosso dall'incarico.[14] All'inizio di maggio la divisione è stata ritirata in Russia per ripianare le perdite e riorganizzarsi. Il 13 maggio a Kiev è iniziato il primo processo per crimini di guerra a carico di un soldato della divisione, catturato dagli ucraini, a cui era stato ordinato di sparare a un civile disarmato per paura che potesse riferire la posizione delle truppe russe.[15]

La divisione è stata rischierata nell'area di Izjum, insieme a tutti i BTG disponibili della 1ª Armata corazzata e della 20ª Armata combinata, nell'ambito dell'offensiva russa nel Donbass.[16] Durante questi combattimenti, il 4 luglio è stato ucciso in azione il comandante del 423º Reggimento, tenente colonnello Aleksandr Soročinskij.[17] A settembre, nonostante non fosse ancora completamente ricostituita, la divisione è stata investita dalla controffensiva ucraina nella regione di Charkiv, rischiando di venire circondata dal movimento della 4ª Brigata corazzata.[18] L'unità si è così ritirata attraverso il fiume Oskol verso Lyman, subendo gravi perdite e abbandonando moltissimi mezzi pesanti.[19] I suoi due reggimenti corazzati hanno perso oltre 100 carri armati in pochi giorni.[20] In seguito alla mobilitazione indetta in Russia, la divisione è stata trasferita in Bielorussia al fine di addestrare i coscritti e ripristinare parzialmente la capacità operativa.[21] Nel corso del 2023 l'unità è rimasta schierata nell'area di Svatove.[22] Alla fine di luglio i due reggimenti corazzati della divisione sono stati impiegati nel corso di un tentativo offensivo russo contro le posizioni della 66ª Brigata meccanizzata ucraina.[23] Ad agosto 2023 la divisione, insieme all'intera 1ª Armata corazzata delle guardie, ha condotto un'offensiva in direzione di Kup"jans'k contro le posizioni ucraine difese dalla 14ª e dalla 67ª Brigata meccanizzata rinforzate da elementi della 95ª Brigata d'assalto aereo, non riuscendo però ad avanzare nonostante la superiorità numerica.[24] A settembre due reggimenti della divisione hanno supportato l'attacco condotto da due brigate di fanteria contro le posizioni della 43ª Brigata meccanizzata e della 68ª Brigata cacciatori ucraine, subendo numerose perdite.[25]

Struttura modifica

  • Comando di divisione[26]
  •   12º Reggimento corazzato delle guardie "Šepetovka-Maresciallo delle truppe corazzate P. P. Polubojarov"
    • 1º Battaglione corazzato
    • 2º Battaglione corazzato
    • 3º Battaglione corazzato
    • Battaglione fucilieri motorizzato (BMP-2)
    • Battaglione artiglieria semovente (2S1 Gvozdika)
    • Battaglione artiglieria missilistica contraerei (9K35 Strela-10 e 2K22 Tunguska)
    • Unità di supporto
  •   13º Reggimento corazzato delle guardie "Šepetovka"
    • 1º Battaglione corazzato
    • 2º Battaglione corazzato
    • 3º Battaglione corazzato
    • Battaglione fucilieri motorizzato (BMP-2)
    • Battaglione artiglieria semovente (2S1 Gvozdika)
    • Battaglione artiglieria missilistica contraerei (9K35 Strela-10 e 2K22 Tunguska)
    • Unità di supporto
  •   423º Reggimento fucilieri motorizzato delle guardie "Jampol"
    • 1º Battaglione fucilieri motorizzato (BMP-2)
    • 2º Battaglione fucilieri motorizzato (BMP-2)
    • 3º Battaglione fucilieri motorizzato (BMP-2)
    • Battaglione corazzato
    • Battaglione artiglieria semovente (2S19 Msta-S)
    • Battaglione artiglieria missilistica contraerei (9K35 Strela-10 e 2K22 Tunguska)
    • Unità di supporto
  •   275º Reggimento artiglieria semovente "Tarnopol"
    • 1º Battaglione artiglieria semovente (2S19 Msta-SM2)
    • 2º Battaglione artiglieria semovente (2S19 Msta-SM2)
    • 1º Battaglione artiglieria lanciarazzi (BM-27 Uragan)
    • 2º Battaglione artiglieria lanciarazzi (9K51 Tornado-G)
    • Unità di supporto
  •   538º Reggimento missilistico contraereo delle guardie "Tarnopol" (Tor-M2)
  • 137º Battaglione ricognizione "Dębica"
  • 330º Battaglione genio delle guardie "Tarnopol"
  • 413º Battaglione comunicazioni delle guardie "Dębica"
  • 1088º Battaglione logistico
  • 165º Battaglione medico delle guardie
  • Compagnia comando
  • Compagnia guerra elettronica
  • Compagnia UAV
  • Compagnia difesa NBC

Comandanti modifica

Unione Sovietica modifica

  • Maggior generale Nikolaj Filippenko (1952-1957)
  • Maggior generale Boris Kurcev (1957-1960)
  • Maggior generale Vladimir Dorodnov (1960-1965)
  • Maggior generale Nikolaj Lapygin (1965-1968)
  • Maggior generale Aleksandr Šalkin (1974-1977)
  • Maggior generale Jurij Momotov (1979-1982)
  • Maggior generale Vladimir Kartmazov (1982-1985)
  • Maggior generale Ivan Denisov (1985-1987)
  • Maggior generale Nikolaj Loktionov (1987-1989)
  • Maggior generale Vladimir Čužnikov (1989-1991)

Federazione Russa modifica

  • Maggior generale Boris Poljakov (1991-1994)
  • Maggior generale Aleksandr Denisov (1995-1998)
  • Maggior generale Evgenij Fuženko (1999-2002)
  • Maggior generale Anatolij Ëlkin (2002-2003)
  • Maggior generale Aleksandr Romančuk (2003-2006)
  • Maggior generale Sergej Kuralenko (2006-2009)
  • Colonnello Sergej Nekrasov (2009-2010)
  • Colonnello Andrej Mordičev (2011-2012)
  • Maggior generale Sergej Kombarov (2012-2015)
  • Maggior generale Andrej Kolesnikov (2015-2018)
  • Maggior generale Vladimir Zavadskij (2018-2021)
  • Colonnello Evgenij Žuravlëv (2021-in carica)

Note modifica

  1. ^ (EN) Michael Holm, 4th Guards Kantemirovskaya order of Lenin Red Banner Tank Division imeni Yu.V. Andropov, su ww2.dk.
  2. ^ (RU) Pavel Krasheninnikov, 19 августа 1991 года. Как это было [19 agosto 1991. Come è stato], in Российская газета.
  3. ^ (RU) Viktor Baranec, Как в октябре-1993 танкисты расстреливали «Белый дом»: «Мешок денег получите, только спасите Ельцина от врагов!» [Come nell'ottobre 1993, le petroliere hanno sparato alla Casa Bianca: "Otterrai un sacco di soldi, salva Eltsin dai nemici!"], in Комсомольская Правда, 1º ottobre 2021.
  4. ^ (RU) Генеральское отступление [La ritirata del generale], in Kommersant, 6 dicembre 1994.
  5. ^ (RU) Гвардейская танковая Кантемировская дивизия продолжает активно наращивать боевую подготовку [La divisione corazzata delle guardie Kantemirovskaya continua a sviluppare attivamente l'addestramento al combattimento], su function.mil.ru, 1º luglio 2017.
  6. ^ a b (RU) Aleksander Pinchuk, Гвардейцы из Наро-Фоминска [Guardie di Naro-Fominsk], in Красная Звезда, 8 settembre 2010.
  7. ^ (RU) В России воссозданы Таманская и Кантемировская танковые дивизии [Divisioni corazzate Tamanskaya e Kantemirovskaya ricreate in Russia], in Gazeta.ru, 4 maggio 2013.
  8. ^ (RU) Воссозданы гвардейская Таманская ордена Октябрьской Революции Краснознаменная ордена Суворова мотострелковая и Кантемировская ордена Ленина Краснознаменная танковая дивизии [Sono stati ricreati la Divisione Fucilieri Motorizzata delle Guardie Tamanskaya Ordine della Rivoluzione d'Ottobre, della Bandiera Rossa e di Suvorov e la Divisione Corazzata delle Guardie Kantemirovskaya Ordine di Lenin e della Bandiera Rossa], su function.mil.ru, 5 aprile 2013.
  9. ^ (EN) Dawoud Matar, Russia has recreated the famous Soviet era Tank Army, in Al-Masdar News, 11 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
  10. ^ Jomini of the West, 7/ Sumy Front., su Twitter, 28 marzo 2022.
  11. ^ (EN) These Are The Elite Russian Tank Units Taking Most Of The Casualties In Ukraine Right Now, in SOFREP, 12 marzo 2022.
  12. ^ (EN) Ukrainians Obliterate the Elite Russian 4th Guards Tank Division 15 Miles From Russian Border, in SOFREP, 28 marzo 2022.
  13. ^ (EN) Sebastien Roblin, Ukraine says it captured documents revealing that an elite Russian unit lost over 130 tanks in failed attacks on Kharkiv, in Business Insider, 20 marzo 2022.
  14. ^ (EN) Joe Barnes, Vladimir Putin's elite ‘bodyguards of Moscow’ unit pulverized in Ukraine, in The Telegraph, 13 settembre 2022.
  15. ^ (EN) Ukraine begins first war crimes trial of Russian soldier, in BBC, 13 maggio 2022.
  16. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 4–5 April, 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 6 aprile 2022.
  17. ^ (EN) Alexander Sorochinsky, su topcargo200.com.
  18. ^ Jomini of the West, 1/ UTW – Operational Update: ZSU Counter Offensive in the Donbas, 04-10 Sep., su Twitter, 11 settembre 2022.
  19. ^ (EN) David Axe, A Hundred Wrecked Tanks In A Hundred Hours: Ukraine Guts Russia’s Best Tank Army, in Forbes, 13 settembre 2022.
  20. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, April 23, 2023 (PDF), su understandingwar.org, 23 aprile 2023.
  21. ^ Ministry of Defence, Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 27 December 2022, su Twitter, 27 dicembre 2022.
  22. ^ (EN) CDS Daily brief (05.06.23), su cdsdailybrief.substack.com, 5 giugno 2023.
  23. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 26 July 2023: Svatove, su xxtomcooperxx.substack.com, 26 luglio 2023.
  24. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 15 August 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 15 agosto 2023.
  25. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 13 September 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 13 settembre 2023.
  26. ^ (RU) Западный военный округ | ЗВО [Distretto militare occidentale | ZVO], su milkavkaz.net, 23 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2017).

Bibliografia modifica

  • (RU) A. F. Terechov, M. P. Skirdo e A. K. Mironov, Guardie di Taman, Voenizdat, 1972.
  • (RU) V. I. Feskov, V. I. Golkov, K. A. Kalašnikov e S. A. Slugin, Forze armate dell'URSS dopo la seconda guerra mondiale: dall'Armata Rossa al Soviet. Parte 1, Tomsk, NTL, 2013, ISBN 978-5-89503-530-6.

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